2016 anno di sfide
Dicembre mese dei consuntivi, delle classifiche, dei regali brutti, delle zoccolette svestite di Natale e anche dei suicidi! A Containerd di tutto questo interessa prevalentemente…… ???
SBAGLIATO! Niente zoccolette vestite della festa, oggi si va di consuntivi! Il 2016 è stato l’anno delle sfide social, ma non una cosa utile o originale come l’Ice Bucket, più un proliferare di azioni virali mirate alla perversione. Riviviamole pregando che il 2017 ci consegni iniziative ancor più degradanti e perverse… poco importa se l’articolo arriva con un paio di ritardo, la bregna in carne e ossa ha avuto il sopravvento su quella digitale per un po’ ma non ha avuto la meglio!
2016 anno di sfide
One Finger Selfie Challenge
L’ultima sfida in ordine di apparizione ha una storia lunga e controversa; nel 2015 compare sull’account Twitter di un pervertitello giapponese (tale @okataiko) la seguente foto:
Scandalo, censura e la foto viene cassata, non prima di rimbalzare a destra e a manca sui social cinesi. Probabilmente arriva per vie traverse anche all’artista Sky-FreeDom che realizza una tavola successivamente ripresa da un utente Twitter (a quanto pare il social-ritrovo dei pervertiti di tutto il mondo):
Tanto è bastato a far partire la sfida e il proliferare di selfie in tema:
Underboob Pen Challenge
Questa sfida è partita dalla cina dove, comprensibilmente, poteva essere valutata come “challenge”; lo scopo era di postare foto del sottotetta, grazie al quale si reggevano penne o altri piccoli oggetti. Un’impresa epica per le piatte cinesi, un po’ meno per tutte le maggiorate che da lì a poco avrebbero invaso la rete di seflie con i quali cercavano approvazione o commenti positivi relativi alle dimensioni del seno mostrato. Vediamo un po’:
Dite quello che volete ma senza capezzolo la sfida è e rimane completamente inutile!
Tawawa Challenge
Di nuovo Twitter, di nuovo tette, di nuovo fumetti giapponesi! Kiseki Himura è l’artista in questione, la tavola sopra riportata la causa scatenante di una nuova challenge. Scopo della sfida mantenere in equilibrio sul proprio petto prosperoso uno smartphone impostato sulla riproduzione video. Ovviamente con il tempo ci si è un po’ fatti prendere la mano…