The Legend of Zelda Ghibli Trailer

The Legend of Zelda Ghibli Trailer è un’opera fan made creata da Matt Vince, un trailer in stile Studio Ghibli che fa sognare:

 

The Legend of Zelda Ghibli Trailer

 

Shigeru Miyamoto ci regalò The Legend of Zelda nel 1986 e da allora il regno di Hyrule si è ancorato nell’immaginario collettivo dei videogiocatori; con la diffusione del media videogioco e l’affermarsi del cinema fantasy si inizio a sperare in un adattamento per il grande schermo. C’è da dire che gli americani provarono un passo in questa direzione, proponendo nel 1989 quella cacata conosciuta come “Un Regno incantato per Zelda

Dato il comprensibile flop di cotanta ciofeca e il successivo buco nell’acqua del lungometraggio dedicato a Super Mario, i progetti hollywoodiani di Nintendo subirono un freno per un tempo indefinito. Fortunatamente viviamo in tempi creativi e tecnologici e dove non arrivano i detentori dei diritti si mettono in mostra i fan, spesso e volentieri con prodotti di prim’ordine e degni di un lancio mondiale (come già ho potuto mostrarvi con Metroid: The Sky Calls).

Matt Vince aveva inizialmente immaginato un possibile adattamento cinematografico di Zelda affidato allo Studio Ghibli, realizzando i seguenti poster fan made:

The Legend of Zelda Ghibli Trailer-01 The Legend of Zelda Ghibli Trailer-02 The Legend of Zelda Ghibli Trailer-03

 

Il trailer, arrivato qualche tempo dopo, riesce nello scopo di emozionare anche alla presenza di Kyle Landry al piano, con il suo medley preso da “The Ocarina of Time Medley”

 

 

 

 

 

 

Gli Amiibo di Zelda, per gradire

Zelda-Amiibo

 

Yang Young-Soon

Yang Young-Soon è un fumettista Coreano che ha fatto il suo debutto nel 1995, realizzando fumetti come “NudlNude”, “Junk Book”, “Kidongi” (The Little Boy), “Kungdariman” e “Asaekkiga”. Con il suo esordio a fumetti dal titolo “Nudlnude”, Yang Young-Soon  si è da subito fatto riconoscere per lo stile personale nel rappresentare la sessualità di tutti i giorni. Il suo stile inconfondibile e le metafore non troppo velate l’hanno reso in brevissimo tempo un artista popolare fra i pervertiti asiatici. Popolarità consolidata con i lavori successivi, “Kidongi” e “Asaekkiga”, grazie ai quali ha ottenuto popolarità fra un target più giovane. Containerd vuole riproporre i suoi lavori tradotti per il mercato italiano, con i tempi che ovviamente serviranno; di seguito le prime tavole:

Yang Young-Soon – Strisce a fumetti

 

 

 

 

 


 

Giapponesi e tentacoli, connubio secolare.

Giapponesi e tentacoli, ne avete mai sentito parlare? Vi siete mai accorti che un fumetto erotico su tre, nel mercato degli hentai, ha come soggetto giovani donne alle prese con esseri tentacolari di ogni specie? Sapevate che la reincarnazione in polpo o calamaro è vista come un premio per una vita di stenti, dal giapponese medio?

giapponesi e tentacoli

Sappiamo tutti come andrà a finire…

Calamari zozzetti è un “trend topic” sempre in voga in Giappone e fra gli otaku sparsi per il mondo; il fotografo Kazan Yamamoto tenta di prendere due piccioni con la sua fava tentacolare, unendo in un unico set fotografico cosplay e tentacoli. Visto che un cefalopode vestito da personaggio dei cartoni animati non avrebbe destato gran scalpore, il set fotografico propone la famosa cosplayer Namada come soggetto femminile.

 

Su Tokyo Girls Update potete trovare un’intervista a questa eroica cosplayer che ci racconta di come è stata inchiostrata e di quanto tempo ci ha impiegato a ripulirsi dalla vischiosità della piovra. Non verranno risparmiati nemmeno i dettagli scabrosi di come il polipo sia entrato dentro di lei (passando dalla bocca, visto che a fine servizio l’hanno bollito e se lo sono magnati).

Giapponese-calamaro

Se volete trastullarvi con qualche figure “tentacolare” seguite l’immancabile spam, troverete cose interessanti:

hentai_vol_youma-

 

Saku Cosplay Swimsuit Paradise – IN attesa del set completo

Saku Cosplay Swimsuit Paradise

 

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Torna la cosplayer Saku con il set [Shooting Star’s(saku)] – Black Russian, basato in maggior parte sui costumi di Dead or Alive Xtreme 3 (come da foto d’annuncio in apertura articolo)… Ora, appena recupero il set completo ve lo propongo per lo scaricamento, visto che ancora non è disponibile aggratis oggi vi dovete accontentare di una serie di selfie generici di Saku, che comunque buttali via…

 

 

 

 

Play-Asia.com - Buy Games & Codes for PS4, PS3, Xbox 360, Xbox One, Wii U and PC / Mac.

 

Sugar Cat & Candy Doggie, non solo culi in Overwatch

Sugar Cat & Candy Doggie è un’attività che basa il PROFIT! sulla stampa di gattini; ecco come si descrivono e presentano:

Sugar Cat & Candy Doggie
Animal companion artworks

‘Sugar Cat & Candy Doggie’ designs and creates your one and only 3D character of your pet.
Come and see the cute ‘Sugar Cats’ and sweet ‘Candy Doggies’!

Some of profits will be delivered to the owner of the pet. In case of stray cats and wild animals, some of profits will be donated to: NGO KARA Animal Rights Association.

Sugar Cat & Candy Doggie
sugarcat-candydoggie.com

contact us
[email protected]

Consapevoli che il mondo nerd è sempre pronto ad accantonare tette e culi in favore dei gattini, gli artisti di Sugar Cat & Candy Doggie hanno scelto di cavalcare l’onda dell’entusiasmo videoludico per promuoversi, uscendo con una delle meglio gallery dedicate a Overwatch!

Sugar Cat & Candy Doggie-Overwatch-01

Sugar Cat & Candy Doggie-Overwatch-02

Potete dare un’occhiata al loro catalogo qui e ai loro lavori qui. Per i miei gusti sono prodotti eccessivamente kawaii, meglio risparmiare per cose decisamente più utili (e sempre di gatti si parla):

IS Infinite Stratos 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Laura & Charlotte Nekomimi Pajama

IS- Infinite Stratos - Charlotte Dunois - Laura Bodewig - 1:7 - Nekomimi Pajama (Alter)-01

  • Personaggi: Charlotte Dunois, Laura Bodewig
  • Serie: IS: Infinite Stratos
  • Versione: Nekomimi Pajama
  • Produttore: Alter
  • Artista: Tanaka Touji (Scultore), Tetsumori Nanami (Colori)
  • Dimensioni: L ca 220mm (scala 1/7)
  • Materiale: PVC
  • Data di pubblicazione: Marzo 2017
  • Prezzo consigliato: ¥16800
  • Preordinabile qui

 

 

 

 

 


 

Da bambino, Bim Bum Bam

Da bambino, Bim Bum Bam

Da bambino, Bim Bum Bam

Eccoli, più o meno come me li ricordavo. Certo, oggi tutti a dire “Bonolis stocazzo”, ma quello che non si scorda sono i primi movimenti inguinali che ti suscitava Manuela Blanchard…

Ci sono eventi che forgiano il tuo carattere, contribuiscono a delineare la tua personalità, dettano le linee guida del tuo futuro. Alle volte sono situazioni soggettive, esperienze vissute solo da te che ti rendono quello che sei (un povero stronzo, spesso e volentieri, ma magari no. Certo, diversamente saresti da un’altra parte a leggere qualcosa di più strutturato, ma chi sono io per sindacare?). Altre volte sono elementi della cultura POPolare che fino a ieri credevi di aver vissuto solo tu, poi arriva il 2010 e il proliferare di immagini con sotto scritto “se anche tu ti ricordi ilcazzobuffo… hai avuto una bella infanzia” e ti rendi conto di non essere solo (e neanche troppo speciale, a dirla tutta).

 

Dite un po’ quello che vi pare, a me faceva sanguissimo!

Oggi la nostalgia regna sovrana, alimentata dal vuoto pneumatico dei media classici e dall’irrefrenabile corsa alla news che si vive navigando la rete. È quindi facile imbattersi in articoli capaci di dipingere Bim Bum Bam come la miglior produzione Fininvest di sempre. E chi come me era ragazzino a quei tempi casca facilmente nel malinconico turbinio di sentimenti che suscita il ricordo di interminabili pomeriggi passati fra stacchetti comici, anime censurati e tradotti a cazzo e pubblicità…

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Eh no, miei cari retrorompicoglioni, vaffanculo!

La verità, purtroppo, è completamente diversa e Bim Bum Bam ci ha rovinato la vita, influenzando negativamente tutte le nostre esperienze. Ce ne rendiamo conto oggi, troppo tardi e soprattutto quando non possiamo più fare a meno del malessere di cui ci ha caricati, tanto da riuscire inconsciamente e nostro malgrado ad influenzare un intero settore merceologico…

Ora mi pare di sentire alcuni dire “eccolo è arrivato a spalar merda su un cult dei nostri anni, per ottenere qualche click facile!” e io rispondo, pragmaticamente: “AhahahahaHAHahhAhaHAhaAHAhaha!!!1!1 Su ‘sto blog ci son più tette che in 5 anni di Colpo Grosso, se voglio click facili posto la bregna!”

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Che se era per la Bregna stavo già vivendo di rendita grazie al blog, altro che!

Vado a spiegare: Bim Bum Bam è stato il male perché è stato il nostro primo spacciatore di hype, in un periodo della nostra vita in cui non avevamo gli strumenti per gestirlo (certo, nemmanco sapevamo che minchia fosse l’hype, non era stato inventato… ma questa è storia moderna di inglesismi e grande villaggio globale digitale). La grande macchina dell’intrattenimento giovanile affondava le sue colonne portanti in granitiche fondamenta, conquistando la fiducia a suon di pupazzi rosa, facendoti sentire in famiglia proponendo improbabili conduttori che potevano essere i tuoi parenti poco svegli… tutto condito da cartoni animati impressionanti e siglette accattivanti cantate da una maggiorata in grado di farti riprovare sensazioni di affetto materno.

In mezzo a tutto questo ben di dio, la pubblicità. Mirata, studiata a tavolino, ben posizionata, tanto da comparire come parte integrante del contenitore pomeridiano. E tu la guardavi sempre, tutta, ogni volta la stessa. La imparavi a memoria. Sognavi… bramavi.

 

Da bambino, Bim Bum Bam – Il Thyphoon

Ed eccoti, in men che non si dica, preda dell’hype. Vuoi qualcosa di cui hai solo sentito parlare, che hai visto solo in pubblicità girate per fartelo piacere, quando è fin troppo evidente che stai per prendere una cocente delusione. In quel periodo l’hype stava a 9000 anche per l’impossibilità materiale di ottenere qualcosa immediatamente, quindi ti caricavi di aspettative verso un oggetto del desiderio che chissà, forse un giorno qualcuno ti avrebbe regalato. Ecco, il Thyphoon…

Capito, sì? Non ho mai avuto in vita mia una macchina telecomandata, passavo il tempo libero con Commodore 64, NES e i pupazzoni dei Masters eppure sono andato in fissa per un cazzo di hovercraft in miniatura! una roba che non si vedeva neanche in A-Team o Riptide! Poi il Thyphoon è arrivato e con lui tutta la delusione di un ragazzino ormai succube dell’hype… perché sì era bello avere un pezzo di alta tecnologia per le mani, quanti giorni trascorsi a fantasticare avventure a filo dell’acqua! Poi ti rendi conto che per farlo funzionare come primo passo ti servono una ventina di batterie stilo AA… ma che cazzo! A quell’epoca chi le aveva mai viste tutte insieme, così tante batterie? Chiederle ai tuoi sarebbe da coglioni, che già ti hanno detto che fino ai 18 anni non avresti più visto un regalo, da quanto era costato ‘sto aggeggio gonfiabile. Quindi non rimaneva che vendere la bambina vicina di casa al mercato nero degli organi e tornare a casa con le batterie agognate… per poi scoprire che sarebbero durate giusto per 5 minuti di gioco, prima di scaricarsi completamente. 20 batterie. 5 minuti.

Questo ha fatto Bim Bum Bam; ci ha fatto desiderare per tutta l’infanzia esperienze uniche che, la maggior parte delle volte, si sarebbero rivelate piacevoli come collaudare un vibratore alimentato da 20 batterie stilo AA (e lì altro che durata di 5 minuti). Ci ha lasciato il desiderio, togliendoci la soddisfazione di vederlo realizzato…

Electronic Entertainment Expo 2015

Con il Tokyo Game Show 2016 ormai alle spalle si chiude l’anno di hype videoludico e ci si appresta ad accogliere sul mercato circa un decimo di tutto il materiale visto, annunciato, chiacchierato, ipotizzato nel 2016. Pronti per farci deludere dai nostri acquisti di Natale. Fino a qui, tutto bene, ma siamo sicuri di non esserci persi qualcosa?

 

Dreams

Gli sviluppatori di Media Molecule sono per me l’hype fatto essere umano, un po’ come le cosplayer sono fantasie in carne ed ossa. Ho sempre amato alla follia il loro lavoro, se seguito dalla distanza, per poi disdegnarlo una volta fatto mio. Little Big Planet? Concetto affascinante, realizzazione magistrale, caratterizzazione curata nei dettagli. Gioco inesistente, dispersivo, scialbo; passata l’enfasi della novità (pochi minuti, giusto il tempo di testare qualche livello dei più gettonati creati dagli utenti) si percepisce l’assenza del gioco vero e proprio. Certo, avrebbe dovuto garantire ore di divertimento grazie all’editor, per me inutilmente complicato e incapace di stimolare la creatività (e ho passato settimane a creare mappe multiplayer per Far Cry,per dire…). Con queste basi di sicuro non mi dovrei aspettare nulla di più da Dreams, eppure guardo questo trailer dimentico il brutto e mi immagino un gioco dal potenziale infinito. Forza dell’hype…

Shenmue 3

Puoi ignorarlo, puoi averne sentito parlare, puoi conoscerlo o puoi venerarlo. Quello che non puoi fare, che nessuno può fare in ambito videoludico, è negare che Shenmue sia uno dei videogiochi più importanti mai realizzati. Per le novità che propose ai giocatori, per la storia, per la follia del suo ideatore. Chi l’ha giocato oggi afferma di non aver mai più provato emozioni digitali così forti, cosa che condivido. Per 14 anni abbiamo atteso il seguito, un capitolo che potesse finalmente portare a compimento il percorso di Ryo Hazuki. Durante una delle conferenze E3 2015 l’annuncio di un progetto Kickstarter per far approdare Shenmue 3 nelle nostre case fece gridare al miracolo, da allora più nulla (piccoli update senza importanza per la precisione). La vera domanda è, potrà mai un gioco così tanto atteso non deludere le aspettative?

Final Fantasy 7 Remake

Con questo potremmo anche concludere, avendo raggiunto l’apice della follia che si cela dietro l’attesa bramante. Un altro titolo atteso da anni, un altro pezzo da novanta annunciato nel 2015 che ha generato e genera hype tutt’oggi. Ma per cosa? Siamo stati già in attesa di Final Fantasy 7, io ho iniziato ad aspettarlo quando non era che una tech demo basata su FF6 e si vociferava di un’uscita per Ultra 64:

Devo trovarmi oggi nella stessa situazione, per un gioco che già conosco, che già ho giocato? Come sa da piccolo avessero annunciato un Thyphoon con più ventole, più cuscinetti e meno batterie… cazzo se l’avrei comprato!
Più di un anno fa abbiamo vissuto uno degli E3 più spettacolari di sempre, ci siamo emozionati, abbiamo pianto, abbiamo esultato e abbiamo iniziato ad aspettare… e continuiamo ad aspettare. Aspettiamo Sony VR e qualche buona killer application per iniziare a parlare anche noi della realtà virtuale non più solo come simulazione, ma come un mondo completamente nuovo, aspettiamo il remake di Skyrim, aspettiamo Zelda, la nuova console Nintendo, i nuovi spin-off hardware di Sony e Microsoft… e ci siamo dimenticati che cosa generava hype in noi un anno fa, senza nemmeno rimanere delusi per la realizzazione di alcuni di questi titoli che forse nemmeno giocheremo mai, sempre in attesa di qualcosa di nuovo. Tutta colpa di Bim Bum Bam.

 

 

 

 

 


 

Tokyo Game Show 2016 Realtà Virtuale, massimo potenziale

Tokyo Game Show 2016, amici!!! Magari arrivano news su Nintendo NX, Yakuza 6 riporta in auge SEGA, Kojima rompe il cazzo con una fracca di balle sul suo nuovo gioco, MGS c’è, Berserk provoca orgasmi incontrollati. E questi sono solo alcuni elementi che caratterizzano la fiera di quest’anno… Eppure a vincere a mani basse è la realtà virtuale, così proposta:

 

La presenza di M2 Co. Ltd ( creatori di E-Mote, non le faccine gialle demmerda, bensì un software di animazione 3D) al TGS 2016 ha suscitato più clamore di quanto ci si aspettasse, grazie anche ad un manichino tattile che sicuramente ha attirato i più infoiati fra i visitatori. Il pupazzetto zozzetto, in unione al visore VR di test per il loro software, permetteva un’immersione totale nella simulazione di molestia sessuale. La troppa foga dei sudaticci otaku presenti in fiera ha fatto chiudere lo stand a poche ore dall’apertura, causa eccessivo utilizzo e rottura dei sensori:

Tokyo Game Show 2016

Non sono espertissimo in Giaponese, ma credo dica qualcosa tipo “fuori uso per eccesso di strusciamento”

La simulazione VR aveva lo scopo di dimostrare le capacità di E -mote , permettendo ai giocatori di toccare il manichino ovunque ed ammirare le reazioni della ragazzetta digitale via visore 3D. Per noi segaioli un sogno diventato realtà.

Ad ogni modo il fermo tecnico dell’espositore è arrivato giusto in tempo, infatti la presentazione ha purtroppo messo lo stand in difficoltà con gli organizzatori del Tokyo Game Show 2016, che hanno vietato l’accesso agli spazi riservati a M2 per preservare atmosfera familiare della manifestazione. A mio avviso un atteggiamento ipocrita da parte dei dirigenti TGS, non vedo per i giapponesi nulla di più familiare che abusare di una scolaretta, virtuale o reale che sia…

 

Berserk Musou

berserk-musou-playstation

Comunque questo nuovo capitolo Musou è da preordinare, non ci son cazzi che tengano !

 

Liang-Xing artista delle gnocche e fan di Overwatch

Liang-Xing è sicuramente un ottimo artista, in più tratta prevalentemente soggetti a me cari e segue le mode del momento, va da se che due righe per presentarvelo le posso anche spendere:

Liang-Xing – Overwatch

 

Ovviamente il nostro amico ventisettenne di Shanghai non si limita a seguire la moda del momento, sfornando “pezzi d’arte” sempre diversi ed interessanti; di seguito tutti i modi per seguirlo:

Liang-Xing ONLINE

DeviantArt:http://liang-xing.deviantart.com/ – ArtStation:https://www.artstation.com/artist/liangxing – Parteon:https://www.patreon.com/user?u=2638733

liang-xing-wonder-woman-1

Una Wonder Woman all’acqua di rose, probabile ispirazione per futuri cosplay…

 

 

PlayStation Network Card (US$ 50 / for US network only) digital

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JaimeR – A Prank Time [Corto Animato]

JaimeR – A Prank Time è un corto animato … Ora, vorrei tranquillizzare i due utenti che seguono questo blog; non inizieremo oggi a parlare di frociate d’essai, gli argomenti saranno sempre videogiochi e tette, o film e tette, o fumetti e tette, qualsiasi cosa che possa aver a che fare con le tette, anche dovendo dar fondo a tutti e 6 i gradi di separazione che potrebbero suddividere l’argomento primario dall’amata ghiandola mammaria.

E’ però vero che ho da poco inaugurato la rubrica dedicata alle opere video disturbanti e mi dispiacerebbe farla cadere pubblicando un solo articolo, quindi oggi il suggerimento è quello in oggetto. Date un’occhiata:

JaimeR – A Prank Time

 

Jaime Rodriguez è un artista americano (probabilmente Trump non sarebbe troppo d’accordo con questa affermazione, visto il nome), classe 1988, con una passione per il surreale.

I make 2d frame-by-frame animations of the surreal variety. From music vids to bumps in between, I’ll amaze ya with my art so strange and deranged!

JaimeR - A Prank Time

E’ anche in grado di parlare il “manghese”, che non fa mai male…

 

Il ragazzo si sta affermando in questo periodo, non resta che seguirlo sui mille canali a lui dedicati:

Youtube – Twitter – Newgrounds – Deviantart

Parlando in chiusura di materiale disturbante e approfittandone per spammare, vi segnalo l’uscita delle seguenti figures:

 

Hentai Vol. 4 Youma Ninki 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Hotaru Zecchou Pregnant Ver.

hentai-vol-4-youma-ninki-17-scale-prepainted-figure-hotaru-zecc-490155.6

Hentai Vol. 4 Youma Ninki 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Hotaru

hentai-vol-4-youma-ninki-17-scale-prepainted-figure-hotaru-490153.4

 

 

 

 

 


 

Helly von Valentine Disharmonica Cosplayer

Helly von Valentine Disharmonica

Helly von Valentine (anche conosciuta come Disharmonica) è una cosplayer russa con una peculiarità; non disdegna di mostrarsi con le tette di fuori e questa è forse l’unica informazione degna di nota che a tutti noi interessa. Per presentarla sulle pagine di Containerd nulla è meglio di una gallery dove si mostra con le sembianze di una Dea Volpe Antropomorfa (tipo qualcosa di vicino agli argomenti trattati negli ultimi post).

Helly von Valentine Disharmonica – Tamamo-no-Mae (Goddess Form)

Helly von Valentine Disharmonica

DISHARMONICA ONLINE

DeviantArt – AskFM – VK – Parteon

La nostra eroina qui posa nelle vesti di Tamamo no Mae, personaggio del videogioco per smartphone “Fate Grand Order”; ovviamente anche per questa produzione esistono i relativi pupazzetti di plastica…

Fate/Grand Order 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Lancer / Scathach

Fate-Grand-Order-Lancer-Figure

Fate/Grand Order 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Rider / UshiwakamaruFate-Grand-Order-Rider-Figure

Fate/Grand Order 1/7 Scale Pre-Painted Figure: Saber / Arturia Pendragon Alter Dress Ver.

Fate-Grand-Order-Saber-Figure