Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 è dentro ad ogni classifica “il meglio dell’E3 2018” e considerando quanto osannato sia The Witcher 3 non potrebbe essere altrimenti; dietro a questo titolo futuristico ci sono infatti i CD Projekt RED, ormai una garanzia di qualità:

 

 

Ovviamente, negli intenti di chi scrive, questo è un articolo che avrebbe dovuto far parte dell’esaustivo coverage “i giochi dell’E3 2018 visti da Containerd”, che già vi aveva regalato approfondimenti dettagliati su Devil May Cry 5, Kingdom Hearts 3 e NieR: Automata; purtroppo le cose spesso non vanno come si vorrebbe e mi son perso a scrivervi di altre cazzate. La scusa per rispolverarlo oggi mi viene data dal Gamescom 2018, fiera europea che non ha nulla da invidiare a quella losangelina; durante la fiera crautica non è ad ogni modo stata esposta nessuna novità di rilievo e ProjectRED ha portato la solita demo giocabile di Cyberpunk 2077. Anche la loro posizione sul coinvolgimento di Ciri nel gioco non cambia. Ma diamo una passata di swiffer alla memoria dei più distratti:

“I fled through many worlds, many times…They came very close to catching me, once. It was then that Avallac’h appeared, out of nowhere. He found a portal and took us to a world where Eredin couldn’t find us for…oh, perhaps half a year…People there had metal in their heads, waged war from a distance, using things similar to megascopes. And there were no horses everyone had their own flying ship instead.”

 

Se come il sottoscritto siete andati in scimmia per The Witcher 3, ricorderete questo dialogo fra Ciri e Geralt; ovviamente letto qualche anno fa lasciava spiazzati, portando il giocatore a giustificare lo sproloquio come allucinazione di una ragazzina drogata. Tutto si è chiarito una volta visto Cyberpunk 2077.

CYBERPUNK 2077 GIA’ COSPLAYATO

Poco importa che i programmatori abbiano categoricamente escluso la presenza della nostra eroina nel cyber gioco futuristico, la punk-ciri è comunque fra noi grazie a cosplay e fan-art tutte da godere:

 

Cyberpunk 2077Eddy-Shinjuku su DeviantArt

 

Cyberpunk 2077

Octokuro su Twitter (di questa cosplayer parleremo presto!)

 

 

 

 

 

 


 

Vtuber e Black Mirror non sembra più fantascienza

Magari non siamo sul punto di votare Waldo, ma riusciamo a farci intrattenere tranquillamente da rappresentazioni digitali di esseri umani… perché, ammettiamolo, disegnato è meglio! L’universo dei Virtual Youtuber (o Vtuber) non è poi così giovane, la famosa AI Kizuna nasce infatti nel tecnologicamente lontano 2016, per citare una delle Vtuber più famose, anche se non la più anziana.

EVVAI DI COSPLAY SEXY DI KIZUNA AI!!!

Ad anni dalla nascita della Vocaloid Miku Hatsune, dagli ologrammi che riportano in vita cantanti morti, dall’affossamento del quarto potere per mezzo delle nuove tecnologie, dal successo inaspettato della normalità dei primi youtuber, la ruota sta girando. Inesperti ragazzini hanno reso lavoro la loro passione di parlare a vanvera di fronte ad una telecamera e si sono generati un pubblico immenso, creando scompensi ai palinsesti delle emittenti di tutto il mondo. Oggi riconosciuti come vere star degne di serate live (CiccioGamer farà tappa al Palacongressi Lugano!!! Per il 27 ottobre 2018 preparate quanta più Nutella riuscite!!!), tremano di fronte al successo inarrestabile dei Vtuber che, inesorabilmente, li manderà sul lastrico.

E chi chiamerai, MADAFAKA??!?

La forza di questi “opinionisti virtuali”, a parte puntare dritto alle parti basse del fanservice, è la versatilità; puoi studiare a tavolino il personaggio più indicato a parlare ad un certo tipo di pubblico e come Jessica Rabbit disegnarlo come più piace al target di riferimento. Questa sicuramente l’idea alle spalle di “Tanaka no Ossan”, un uomo di mezza età col fisico scolpito da pippe e alcol, vestito da perfetto Otaku:

Vtuber rappresentante un vecchio pervertito!

Vabbeh, niente, era solo per dire che io mi ci sono immedesimato e ho iniziato a seguirlo. Viva Dirty Old Man Tanaka, da grande voglio diventare come lui! … e sono sulla buona strada, che dirty e OLD! lo sono già …

 

 

 

 

 


 

Hai detto barzotto? No! Barlott!!!

Presta attenzione, oggi ti racconterò come ci si comporta quando si vuole “recensire” qualcosa di cui non si conosce una beata fava. Per prima cosa non devi mai e poi mai essere onesto coi tuoi lettori; qualsiasi cosa capiti dovranno sempre essere convinti della tua inestimabile esperienza.

CONTAINERD RECENSISCE BARLOTT !!!11!1

Barlott

Anche i giochi da tavolo su Containerd! Cazzo vogliamo fare, concorrenza a Leganerd?

Titoli pomposi e immagini a casaccio sono ottimi riempitivi di spazio e confondono le idee, pur mantenendo alto l’interesse per l’argomento. Ottima cosa sarebbe iniziare raccontando un aneddoto, magari proprio inerente l’oggetto della recensione. Fra l’altro mi è capitato proprio pochi giorni fa di recarmi in macchina di fronte alla stazione di Chiasso per recuperare un collega “frontaliers”, da qualche mese senza patente a causa della sua passione per gli alcolici. Nell’attesa che il Pendolino arrivasse col canonico ritardo da quel di Como mi sono parcheggiato di fronte al negozio Carrara Modellismo. Con gli occhi ancora impiastrati di caccole notturne e poca attenzione alla vita, data l’ora, passavo distrattamente lo sguardo fra elicotteri, motoscafi, fuoristrada e altre amenità telecomandate che devi avere un pene di almeno 25cm anche solo per pensare di comprare e utilizzare oggetti tanto virili.

Ci vuole virilità sia per telecomandare elicotteri che per fare l’elicottero in camera da letto.

Sconfortato dall’essere come minimo 22 centimetri lontano dall’acquirente medio del negozio, i miei sensi di sfigato hanno iniziato a pizzicare appena ho abbassato lo sguardo e posato gli occhi sulla confezione di quello che aveva tutta l’aria di essere un gioco da tavolo, oggetto totalmente fuori contesto. Stavo per approfondire cercando il nome del gioco sul mio fido smarthphone quando sono stato richiamato al dovere dal “badino” appena giunto alle mie spalle; giusto il tempo di scattare una foto alla confezione e via, alla volta di un’altra giornata lavorativa sottopagata. Fu così che conobbi per la prima volta Barlott, gioco da tavolo di leggende Ticinesi.

Ne parlano anche i giornali!!!

Se hai seguito pedissequamente le istruzioni sei già a metà dell’opera, hai realizzato un simpatico incipit, catturato l’attenzione e introdotto il prodotto di cui andrai a parlare. Non ti rimane che assemblare ad arte informazioni recuperate a casaccio da intenret per imbastire una parziale descrizione di quanto stai recensendo… certo, sempre che non esista già una descrizione video dettagliata alla quale puoi attingere!

Ora, come i più attenti e smaliziati di voi avranno intuito, mi sono fatto prendere da un gioco da tavolo tutto Ticinese di cui non conosco nulla e che mi riprometto di acquistare al più presto per parlarne con dovizia di particolari; mi premeva però diffondere la news il prima possibile, in quanto il progetto nasconde molto più di quello che può sembrare in un primo momento. Intanto è edito da “La Fucina di Efesto” che, seppur acerba, fonda le basi su un concetto altamente interessante:

La fucina di efesto si propone come casa editrice per Giochi tradizionali e digitali di ogni genere.
I giochi e le proposte saranno pubblicate e acquistabili sia come prodotto digitale (Print&Play) sia come gioco completo.

Potete proporci vostre idee o progetti che volete realizzare, e tramite la nostra consulenza vederlo pubblicato come prodotto digitale e/o fisico.

Ci piacciono progetti possibilmente legati con la storia e il territorio, ma anche idee innovative, artigianali o legate alle nuove tecnologie..

Anche a dire “inventati il gioco da tavolo e noi ti leviamo la rottura di coglioni di mandarlo in produzione” (storia lunga fatta breve, gli ideatori mi passeranno la licenza poetica). Dando successivamente fondo alle più recondite doti di investigatore sono anche arrivato a visitare il sito dell’ “Atelier Zenith“; mi sfugge ancora il loro core business, ma un like su FB l’ho dato per solidarietà.

Che dire, il tranquillo e sonnecchiante canton Ticino nasconde un’anima nerd; purtroppo come tante cose ben fatte ed interessanti che nascono e vivono qui (qualcuno ha detto Japan Matsuri?) piuttosto che essere “nascoste” avrebbero necessità di essere urlate ad alta voce…

 

 

 

 


 

Le Bibbie dei Videogamers

[…] Credi a chi ha più esperienza di te (e se avessi guardato solo il sesso al computer tuo padre non sarebbe mai nato, e tu chissà dove saresti, anzi non saresti per nulla).

Ma non è di questo che volevo parlarti, bensì di una malattia che ha colpito la tua generazione e persino quella dei ragazzi più grandi di te, che magari vanno già all’università: la perdita della memoria.
È vero che se ti viene il desiderio di sapere chi fosse Carlo Magno o dove stia Kuala Lumpur non hai che da premere qualche tasto e Internet te lo dice subito. Fallo quando serve, ma dopo che lo hai fatto cerca di ricordare quanto ti è stato detto per non essere obbligato a cercarlo una seconda volta se per caso te ne venisse il bisogno impellente, magari per una ricerca a scuola. Il rischio è che, siccome pensi che il tuo computer te lo possa dire a ogni istante, tu perda il gusto di mettertelo in testa. Sarebbe un poco come se, avendo imparato che per andare da via Tale a via Talaltra, ci sono l’autobus o il metro che ti permettono di spostarti senza fatica (il che è comodissimo e fallo pure ogni volta che hai fretta) tu pensi che così non hai più bisogno di camminare. Ma se non cammini abbastanza diventi poi “diversamente abile”, come si dice oggi per indicare chi è costretto a muoversi in carrozzella. […]

  • Umberto Eco (lettera al nipote)

 

Umberto Eco la mette giù a modo suo, articola e rende fruibile il concetto, punta ai sentimenti parlando da saggio e navigato nonno al giovane nipote, aperto alla vita. Cita il porno online e di quello bisogna rendergli atto, essendo comunque uno dei primissimi utenti di Containerd da quando era solo un forum per pochi eletti, ma il resto dell’estratto qui riportato è fin troppo immaginifico. Riesce però a toccare un punto importante, ponendo l’attenzione sul fatto che videogiocare per quarant’anni NON È SERVITO AD UN CAZZO!!!

Viviamo tempi d’oro tecnologici e abbiamo accesso a tutto lo scibile umano, in pochi click possiamo ricostruire la storia dei videogames e poco importa che tu sia nato nell’anno di pubblicazione di Space Invaders ed ora abbia quarant’anni di ricordi legati al media videoludico, con la tua memoria storica la gente si pulisce il culo, con le tue esperienze puoi andare a fare il retrorompicoglioni al parco con altri depressi con i quali scambierai aneddoti pescati a piene mani dalla tua memoria, meglio se in zone non raggiunte da Wi-Fi o altro tipo di collegamento alla rete, in modo da non cadere in tentazione quando l’alzheimer ti colpirà impedendoti di ricordare il titolo di un capolavoro che giocasti per infinite ore sul tuo PC Engine d’importazione.

Le Bibbie dei Videogamers

Sicuramente il gioco che ti stai dimenticando è Strip Fighter 2, meno male che ci sono qui io a ricordartelo!

Altra peculiarità dei tempi moderni, anch’essa pienamente rappresentata da questo blog, è che la possibilità di esprimersi è concessa a chiunque, elemento che può rendere la tua ricerca di informazioni estenuante, specie se da neofita dei videogiochi stai ricostruendo i trascorsi e ti imbatti in articoli, approfondimenti, recensioni, video YouTube realizzati da beoti come CiccioGamer o Lyon… per evitare spiacevoli incontri virtuali vi segnalo il lavoro magistrale eseguito da Dadda Rule Konge nel relilzzare la bibbia dei videogiochi (e non solo):

 

Le Bibbie dei Videogamers

 

the Atari 7800 Encyclopedia Book

the Game Boy Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

the Atari Jaguar Encyclopedia Book

the GameCube Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

the SMS Encyclopedia Book

the VirtualBoy Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

the Vectrex Encyclopedia Book

the SNES Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

the Sega CD/32X Encyclopedia Book

The PlayStation Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

Wikipedia Look at Point-and-click Adventure Games

the NES Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

the NES Deluks Version vol.02

the NES Deluks Version vol.01

 

 

 

 

 

 

 

the Neo-Geo Encyclopedia Book

the N64 Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

Collecting Game&Watch Systems

the MegaDrive/Genesis Encyclopedia Book

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Su Itch.io trovate tante altre enciclopedie, dategli un’occhiata (del sito un giorno parleremo, infinito agglomerato di titoli Indie, molto spesso gratuiti). Le Bibbie dei Videogamers sono lavoro eccezionale, fatto con passione e proposto gratuitamente, perché non sempre si può parlare di cosplayer zozzette!

 

 

 

 

 


 

Sakimi chan, non solo hockey e sciroppo d’acero

Hi, I’m Sakimichan from Canada! Art is my passion and I will never regret the day I left my job to be a full-time illustrator. I hope to inspire you to discover and follow your life’s passion, wherever the path may lead. Thank you so much for appreciating my creations.

Così si presenta sulla sua pagina Facebook questa prolifica artista; classe 1991, canadese e con tanta, troppa voglia di inchiostrare. Lo dico perché, per proporvela, mi sono scaricato la sua galleria competa da torrent e sono più di 2GB di immagini ed ora non so veramente che cazzo mostrarvi!

SAKIMI CHAN ONLINE

DeviantArt – Pixiv – Patreon – Facebook – Youtube – Twitter – Instagram

Come anticipato in apertura, la galleria completa la potete scaricare via torrent qui, i link per seguirla in ogni dove ve li ho appena forniti. Le sue opere coprono tutto lo scibile nerdico, direi che val la pena beccarsi qualche virus per scaricare la galleria e vederle tutte. Se volete allargare le vostre vedute artistiche e conoscere un artista similare, ma non seguite regolarmente Containerd… beh, intanto, COGLIONI, che non sapete che cosa vi perdete!!! Poi, date un’occhiata a Artgerm.

 

 

 

 

 


 

CNN – Shaka e Chebit (Nerdcore Ita)

NERDCORE

Any form of music that is made by nerds, for nerds, or about nerdly things. Nerdcore can be made in any style of music, but most people identify it in either its pop-punk or hip-hop forms. Although many people think the term “nerdcore” was made up by MC Frontalot, it has in fact been in use by rock bands for many years prior to Frontalot’s use of the term.

Nerdcore should not be confused with bands that are simply stereotypically popular with nerds such as They Might Be Giants, DEVO, Ween, etc.

OVVERO

Musica generalmente fatta col culo, ma alle volte no. Quando no, ne escono piccoli capolavori nerd degni di nota e la rubrica CNN – Containerd Nerdcore NonPlusUltra è qui per suggerirveli. Che la base sia Pop, Funk, Punk, Rap, Rock, Techno sticazzi, l’importante è il soggetto.

 

Nonostante la cultura Nerd stia spopolando negli ultimi anni, affermandosi come una vera corrente artistica e di pensiero come fu per il POP qualche anno fa, non è ancora semplice inquadrare al volo artisti appartenenti a questa onda e che siano in grado di riportare in musica le nostre passioni. Diventa quindi sempre più difficile recuperare materiale per la rubrica “Containerd Nerdcore NonPlusUltra”, fortunatamente oggi vengono in mio aiuto Shaka e Chebit!

Shaka – Castlevania (Prod by Chebit)

 

Shaka e Chebit – The Adventure of ZELDA Freestyle

 

Shaka – Super Mario Freestyle Video (Prod by Chebit)

 

Purtroppo, nonostante ci fosse una buona base perché il loro progetto potesse evolvere, permettendo ai ragazzi di affermarsi come uno dei primissimi gruppi appartenenti al Nerdcore Italiano, di loro si son perse le tracce da qualche anno; l’ultima opera degna di nota è “Shinovi” di Chebit, risalente a febbraio 2016.

Prodotto per Xtreme Records, fu anticipato dai singoli “My bi†ch so kawaii” e “Waiting4U”:

 

Il progetto proponeva 9 tracce strumentali trasudanti giappone in ogni beat, potete ascoltarle tutte via SoundCloud.

Quando ho iniziato a scrivere le due righe utili ad introdurvi del buon Nerdcore non pensavo sarei riuscito a parlarvi anche qui ti poppe, ma l’ispirante video di My Bitch is so Kawaii mi ha portato ad indagare sulla protagonista, coì sono fiero di presentarvi, in chiusura di articolo, l’artista che ha partecipato alle riprese: Kana Kurashina!

 

 

 

 

 


 

A pranzo con Senran Kagura!

Oppai Ramen! Tradotto significa letteralmente “Buon Appetito” ed è con questa esortazione che le cameriere del Yaro Ramen Akihabara  vi accolgono nel loro caratteristico ristorante. Ora, il ramen è il piatto più inflazionato del Giappone, ristoranti tipici specializzati ne esistono in ogni dove, la concorrenza è agguerritissima. Ed ecco il legame ancestrale che sposa Containerd a questo misconosciuto ristorante giapponese; come su queste pagine si sbaraglia la concorrenza di infiniti siti trattanti videogiochi e altre amenità nerd a suon di perversioni, così Yaro Ramen Akihabara si differenzia dalla concorrenza siglando un accordo con i produttori di Senran Kagura (ve ne ho parlato qui e qui) e proponendo degli squisitissimi…

OPPAI RAMEN!

Qui il colpo di genio sta nel far servire del classico ramen a ragazze dalle forme generose, messe in bella vista. Forse non la trovata più originale applicata al campo culinario ma si sa, le tette vendono sempre!

Oppai Ramen

Il ristorante prende quindi concretamente la palla al balzo e sfrutta l’eco mediatico dell’imminente lancio della realistica simulazione di flipper Peach Ball: Senran Kagura  per sottoscrivere una fruttuosa collaborazione e servire, oltre ai classici piatti del suo menù, gli Oppai Ramen che, oltre al nome, hanno anche la forma ricordante la morbida parte del corpo femminile. Dato che i ramen compaiono ripetutamente nei giochi e nell’anime di Senran Kagura, i piatti del ristorante avranno anche le dimensioni abbondanti che siamo abituati a vedere nelle opere digitali dedicate. Tutto questo ben di dio per soli 1180¥.

E se ancora aveste dubbi sulla generosità delle porzioni offerte dalle ristoratrici, beh, non ho viedo in merito da mostrarvi; ma potete godervi un altro tipo di generosit…

 

 

 

 

 

 

 


 

Ubriachi di videogiochi!!! La nuova classifica estiva!

Ubriachi di videogiochi, ovvero i migliori Drinking Games a sfondo videoludico mai inventati!!! Perché è sempre il momento buono di ammazzarsi di birra, videogiochi e seghe!!! Ecco la top 5 dei drinking games e vi accontentate di questa, che ci sono le regole e l’infografica e ci ho speso del tempo per realizzare il tutto!

BUGWEISER

A caccia di bug in questa imperdibile sfida fra amici; chi meglio di Bethesda e dei suoi giochi per garantire ore di divertimento e ubriacature?

Ubriachi di videogiochi

 

BOOZERMAN

Drinking game incrementale, questo; più bevi, più esplodi, più ti tocca bere. Benvenuti nella cirrosi!

Ubriachi di videogiochi

 

FORTNITE DRUNK ROYALE

Lo so bene che è stato un azzardo inserire Fortnite in questo gruppo di giochi, che se appena avete superato la maggiore età e comunque ci volete giocare partite già ubriachi (unico stato che permette di sopportare il livello medio dei giocatori presenti sui server di questa pietra miliare videoludica).

 

DRUNK SOULS

Brindisi e bestemmie sorridenti, tutto avvolto da un alone di morte e frustrazione che riesce sempre a rallegrare le serate. La vita in fondo è proprio come Dark Souls; quando riesci a cap…. SEI MORTO!

 

SUPER SMASHED BROS

Questo gioco di bevuto è più per i sommelier della birra, che per giocarlo non ti basta una Peroni luppolata, devi andare a trovare qualcosa di leggermente più ricercato.

 

Containerd consiglia: The Order of Yoni

Non è un buon articolo sui drinking games a base di birra, senza un suggerimento sulla bevanda da accompagnare alle serate in compagnia. Yoni, in sanscrito, è un termine utilizzato per indicare i genitali femminili e la birra all’essenza di bregna è quella che containerd vi suggerisce di provare!

Imagine woman of your dreams, your object of desire. Her charm, her sensuality, her passion… Try how she tastes, feel her smell, hear her voice… Now imagine her giving you a passionate massage and gently whispering anything you’d like to hear. Now free your fantasies and imagine all of that can be closed in a bottle of beer. A golden drink brewed with her lure and grace and flavored with wild instincts. Imagine a beer which every sip offers a rendez-vous with this hot woman of your dreams… she hugs you and kisses you gently, looking straight into your eyes… How much would you give for such a beer?

We, the Order of Yoni, have prepared technology making creation of such unique beer possible. The beer containing quintessence of femininity. The technology enabling materializing her loveliness, gracefulness and character, giving you the possibility of conversion of a tasty beer into a date with real goddess.

The secret of the beer lies in her vagina. Using hi-tech of microbiology, we isolate, examine and prepare lactic acid bacteria from vagina of a unique woman. The bacteria, lactobacillus, transfer woman’s features, allure, grace, glamour, and her instincts into beers and other products, turning them into dance with lovely goddess.

The Order of Yoni

Da oggi “bionda” e “scura” non indicheranno più la tipologia di birra, ma la bregna dalla quale sono stati estratti gli umori per realizzare la birra stessa. Il fondatore dell’azienda, Wojtek Mann, dopo aver cercato inutilmente i fondi per il suo progetto tramite crowfounding, ha trovato un singolo finanziatore che si è fatto travolgere dall’idea di realizzare birre al sapore di Pap test, per ora sorseggiabili al sapore di Monika e Paulina:

E, come descrive il sito: “Il segreto della birra sta nella sua vagina!”

 

 

 

 

 

 

 


 

Il Ticino e la carenza di Silicone

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La cosa che a noi Svizzeri riesce meglio di tutte, contro ogni luogo comune che ci dipinge come cioccolatai scopamucche placcati d’oro del Terzo Reich, è spompinarci da soli. Siamo maestri nell’auto-fellatio, tanto che l’evoluzione Darwiniana sta portando alcuni di noi a nascere senza le costole flottanti.

Questa particolare condizione fisica e psicologica ci rende imbattibili nel valorizzare le nostre eccellenze, quasi che pare che solo in Svizzera sappiamo cucinare, cagliare il formaggio, vendemmiare il Merlot e così via. Fra la miriade di eccellenze tutte svizzere risalta il florido mercato del sesso, celebrato in ogni dove da abili professioniste, collaboratrici stipendiate di rinomati Gentlemen’s Club.

La premessa non mi serve ad introdurre una nuova sezione di Containerd dove andrò a recensire tutti i puttanai del Ticino provati in prima persona, piuttosto a porre l’accento su una grossissima mancanza della nostra confederazione, sempre attenta alle novità; infatti fra i bordelli presenti sul territorio nessuno propone, al momento, l’impareggiabile esperienza del sesso gommato.

Ma di cosa stiamo parlando?

LumiDolls

LumiDolls è il primo marchio al mondo ad offrire l’intrattenimento ludico-sessuale con realistiche e realistici SexDolls e ora finalmente arriva in Italia! Venite a visitare la prima “casa d’appuntamenti” con SexDolls a Torino!

Presso le strutture LumiDolls offriamo servizi unici ed esperienze totalmente nuove, al fine di farvi godere della sessualità in un modo completamente diverso, in uno spazio lussuoso, assolutamente riservato e del tutto legale.

La nostra vasta esperienza in questo settore ci consente di lavorare ai migliori livelli qualitativi per offrirvi esperienze il più soddisfacenti possibile. Nella nostra location di Torino entrerete in un luogo confortevole, di buon gusto, dove riuscirete a realizzare tutte le vostre fantasie fin nei minimi dettagli.

Da soli, con il vostro o la vostra partner, con i vostri amici … Una festa di addio al celibato/nubilato? Ci adattiamo completamente alle vostre esigenze per garantirvi intensi attimi di  piacere con le migliori e i migliori Sexdolls del mondo, come non avreste mai potuto immaginare.

LumiDolls Torino è la terza struttura del marchio, che mira ad essere presente nelle principali città del mondo. Vi invitiamo a visitarci per vivere questa nuova esperienza. Non vi lascerà indifferenti.

Esplorate nuove sensazioni con i nostri SexDolls … Tutte le vostre fantasie si avvereranno!

LumiDolls

Barcellona, Mosca e Torino hanno già aperto le porte a questo nuovo sistema di fare all’ammore pagando, vogliamo veramente rimanere così indietro? Quando Albertalli deciderà di avviare questo franchising , decisamente meno complesso da gestire che il Bar Oceano?

Nell’attesa non resta che organizzare carpooling per Torino, alla volta dei pupazzoni di gomma che vi aspettano a gambe aperte!

 

 

Se al posto di tutto questo volete rimanere nell’intimo di casa vostra e coltivare la vosta collezione di pupazzetti, questa è ora in preordine!

 

 

 

 

 


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Peach Ball: Senran Kagura

Peach Ball: Senran Kagura

Peach Ball: Senran Kagura

Aaah, l’estate e le sue mille insidie…

In quest’epoca di solerte lotta alle fake news mi ritrovo basito nel notare come nessuno si prodighi a combattere contro la più grande delle bufale mai raccontate, ovvero “IL CAPODANNO”!!! e la fesseria che da anni ci viene propinata (o ci autoinduciamo) dei buoni propositi per l’anno nuovo.

CAZZATE! Si sa benissimo che, passata l’euforia del momento, i buoni propositi vanno a farsi fottere e il tempo libero dei primi giorni dell’anno viene investito vagando per negozi nel tentativo di cambiare regali di dubbia utilità con oggetti erotici o materiale fanservice decisamente più alla nostra portata. Il vero momento dell’anno dove i buoni propositi si fanno pienamente sentire in tutta la loro energica consapevolezza di essere fini a loro stessi è il periodo estivo, durante la calura e desolazione delle giornate di ferie. Come ogni aspetto oggettivo della vita quotidiana, anche quello del “vacanzifero accrescimento personale” varia molto da soggetto a soggetto; chi si prodiga nella ricerca di un nuovo amore, chi della perfetta forma fisica, alcuni debosciati si lanciano in attività culturali. Io mi ripropongo come sempre di essere più attivo sul blog e di elargire più contenuti originali.

L’estate scorsa, complici anche i saldi estivi PSN, ci sono riuscito in parte, parlando di Gal Gun: Double Peace; dico solo in parte perché gli stessi saldi mi portarono ad acquistare anche Senran Kagura Estival Versus e giocarlo con gioia, senza che ciò portasse ad un approfondimento scritto.

Estate 2018 ed eccoci nuovamente qui; al gioco non recensito appena nominato si va ad aggiungere Senran Kagura: Peach Beach Splash  appena acquistato e che porterà molto probabilmente ad una recensione doppia, ma che ora uso solo come pretesto per sottoporvi la gustosa news riguardante Peach Ball: Senran Kagura!

In arrivo il 13 dicembre, per il momento esclusivamente per Nintendo Switch, Peach Ball: Senran Kagura porta furry, nudità e sevizie in casa di chi negli anni ha fatto un gran parlare di se grazie alla scure della sua censura. Visto il nuovo orientamento di Nintendo e la sua attenzione nel proporre contenuti aggiuntivi esclusivi anche nei titoli di terze parti, non resta che aspettare di scoprire quale culo digitale regaleranno ai programmatori Tamsoft da inserire nel loro nuovo gioco di flipper.

Ovviamente esiste anche la versione limited edition già preordinabile qui