Meanwhile in Epic Games headquarter …

Epic Games può solo che insegnarci come stare al mondo. Fortnite vive, che ci piaccia o no, e continua a crescere e mietere “vittime”. Il fatto importante è che, sulla carta, Fortnite dovrebbe piacere a chiunque. Chiunque si reputi amante dei videogiochi, chiunque sia nell’ambiente da anni per passione, per motivi lavorativi, per gestire un blog sconsiderato come Containerd… a chiunque. Non per il gioco in se, come tutti i titoli ha pregi e difetti, può tranquillamente starvi sul cazzo l’utenza media, il genere, la realizzazione, la monotonia a lungo termine. Epic Games con Fortnite non ha realizzato un videogioco, ha generato un nuovo modello di business, ha minato il sistema. E’ addirittura riuscita nell’intento utopistico di stemperare l’odio, portando il cross play in ambito console e unendo gli utenti PS4, Xbox, Switch!

Epic Games

Possiamo dire addio al becero bullismo!

L’aspetto che dovrebbe unire tutti nell’apprezzamento di questo gioco, nonostante l’opinione soggettiva che se ne può avere, è che i risultati impressionanti ottenuti da Epic Games con Fortnite arrivano da un titolo completo e perfettamente fruibile in maniera del tutto gratuita. Vuoi sapere cos’è Fortnite, come funziona, perché se ne parla tanto? Accendi uno qualsiasi dei tuoi device (tanto ad oggi è presente OVUNQUE) e scaricalo. Giocaci quanto vuoi e appassionati alle meccaniche. Tanto è tutto gratis. Capace che ti va a noia in poco tempo, ma potrebbe anche prenderti. Se ti prende capace che ci spendi anche qualche soldino, ma in un moto differente dai pay-to-win dei classici “freemium” games:

Esisterà mai un argomento al mondo che non preveda una citazione a South Park?

Il concetto fino a qui espresso meriterebbe trattati, tesi, approfondimenti e di sicuro ne esistono a migliaia, sparsi per la rete. Realizzati da insider, esperti del settore, finti educatori degni di una cattedra al Vigamus e altra gentaglia. Sicuramente non mi metterò io ora a esporvi la mia, se volete mi offrite una birra al Bube’s Pub di Roveredo e ne parliamo a quattr’occhi in maniera informale. Quello che invece è interessante è sentire la campana di un outsider del mondo dei videogiochi, ma sicuro esperto di tecnologia e comunicazione. Marco Montemagno rappresenta perfettamente la categoria e la sua “teoria” su Fortnite merita un breve ascolto:

Riassumendo, che concetti di vita fondamentali possiamo imparare da Epic Games? Oggi da loro impariamo che NEGARE L’EVIDENZA è di fondamentale importanza quando si viene accusati di molestie sessuali o attività speculari che interessino l’apparato mammario!

EPIC GAMES E LO SCANDALO DELLE DONNE VACCHE

La sesta stagione di Fortnite è arrivata e con se le classiche migliorie, aggiunte e attrazioni per permettere ai più abbienti di investire i loro risparmi. Sebbene molti reputino l’introduzione degli “animali fantastici” e le modifiche alla mappa la parte importante del nuovo aggiornamento, quella che ha fatto più scalpore è la reazione “jubilee” del nuovo personaggio Cowgirl. Viene infatti per la prima volta introdotta la fisica del seno, in questa occasione. Il primo a segnalare la cosa è stato FaZe Agony (streamer credo facente parte dello stesso clan di quel genio di Censor).

Di certo terrorizzati da tutta ‘sta storia della sessualizzazione che ha di colpo travolto il settore, Epic Games si è subito affrettata a rilasciare un’importante dichiarazione, senza peraltro che ci fosse per il momento apparente motivo per farlo, visto che femministe e puritani sembravano impegnati a far altro:

“This is unintended, embarrassing, and it was careless for us to let this ship. We are working now to fix this as soon as possible.”

Ora, se un minimo di conoscenza ho di programmazione, mi arriva dalle dichiarazioni dei creatori di Soul Calibur e Dead or Alive che hanno sempre sostenuto quanto complesso e articolato fosse ricreare la fisica di una tetta ballonzolante. Anche che vuoi farlo male, in modo velato e solo per un elemento marginale del gioco, come nel caso della Cowgirl di Fortnite, un minimo di lavoro mirato glielo devi dedicare. Dichiarare che sia stata una svista non voluta suona come la giustificazione del pervertito che in metropolitana te lo appoggia con la scusa della folla.

Brava quindi Epic Games che sposta più in alto l’asticella della demonizzazione con questa dichiarazione non richiesta e ci insegna uno splendido trucco da applicare in tutte quelle situazioni ambigue che lo richiederanno. Voi negate sempre e sostenete fosse una situazione imbarazzante e non voluta, anche se vi dovessero beccare in flagranza  di reato con le mani ben ancorate sulle chiappe di una vostra collega.

Fortunatamente una cosa non smetterà mai di rimbalzare e di sicuro non rischia la censura, il seno prosperoso delle cosplayer! Giusto quindi celebrare un pezzo su Fortnite con un bel cosplay a riguardo:

Fortnite Rose Team Leader by Adeline Frost

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Il Giappone Imperialista e la Grecia prima dell’Euro

Della seguente favola il costrutto è fatto per coloro che, per troppo voler, perdono tutto.
Aveva un certo tale una Gallina, che faceva ogni giorno un ovo d’oro.
Credendo che la bestia peregrina chiudesse in grembo qualche gran tesoro, l’uccise, e aperto il fianco, la sua Gallina simile trovò a tutte l’altre che fan l’ovo bianco, così il suo danno ei stesso procacciò.
Convien questa lezione a molta gente senza discrezione.
Non son gli esempi rari di quei che, per la gola dei denari, della fortuna al gioco perdono il molto e il poco.

  • La Fontaine feat. Esopo

Il culo. Tutto passa da lì. Nella Grecia di oggi se qualcuno c’è che la crisi non l’ha sentita è perché se l’è fatto buttare al culo e con quello ci campa. Nella Grecia di Esopo buttarselo al culo fra artisti portava ispirazione e magari arrivavi ad inventarti “La Gallina dalle Uova d’Oro“. La stessa gallina le uova le rilasciava dal culo, che se il certo tale continuava a fargliele cagare piuttosto che squartarla e festeggiare con le frattaglie, faceva i soldi. Poi c’è il culo come concetto di fortuna, quella che ha Nintendo oggi per aver generato un “viral” che sta facendo scoppiare internet. Uno (o più) personaggi virali che hanno peculiarità di sfondare perché disegnati col culo di fuori.

La Gallina dalle Uova d'Oro

Nintendo ha oggi in mano la gallina dalle uova d’oro, come abbiamo visto di recente. Se sgozzarla o farla produrre spetta loro deciderlo, anche se i papà di Mario non hanno mai visto di buon occhio la creatività dei fan legata ai loro brand, specie se tale creatività sfocia in materiale NSFW. Bowsette è diventata in pochi giorni personaggio dell’immaginario collettivo nerd ma è stata solo la prima di una lunga serie. Una fake news già smentita annunciava la sua presenza in Super Mario Bros. U Deluxe.

La Gallina dalle Uova d'Oro

Nuovi personaggi realizzati aggratis! Nintendo, svegliaaaa!

In un’epoca dove il fanservice è all’ordine del giorno e titoli della serie Senran Kagura possono vedere la luce anche su Switch nulla vieterebbe a Nintendo, se non la politica anacronistica alla quale ci hanno abituati, di cavalcare l’onda. Bowsette, Princess King Boo e tutte le altre da inserire subito in Smash Bros e Super Mario Bros. U. Da mettere immediatamente in cantiere un titolo sulla falsariga di SNK: Heroines; sfruttare La Gallina dalle Uova d’Oro, non ammazzarla. Anche perché il meme non accenna ad arrestarsi…

La Gallina dalle Uova d'Oro

Princess King Boo

La Gallina dalle Uova d'Oro

Inutile puntualizzare sul potenziale infinito della “Super Crown” introdotta da Nintendo nei suoi titoli, Princess King Boo è solo il proseguo della follia Bowsette di questi giorni. Ma il concetto è ormai applicabile a tutto e tutti.

Chain Chompette

La Gallina dalle Uova d’Oro – Tutte le trasformazioni della Super Corona

 

Ayyk92, l’artista che ha dato il via a tutto questo degenero, è come molti di noi basito della piega che ha preso la cosa:

 

Per quanto possa essere preoccupato o affranto, il trend non accennerà a fermarsi e al fianco di fan art più o meno discutibili e della sessualizzazione di ogni oggetto animato e non proveniente dal mondo di Mario, pioveranno copiosi cosplay e altre massime espressioni della perversione umana. E nintendo, per una volta, non riuscirà a porre censura a tutto questo. Per tanto, se non puoi combatterli, alleati con loro, magri facendo proprio in modo che a trarne vantaggio siano le tue uscite future. Ma, a proposito di cosplay…

SutefaniiRoozu (Stephanie Santos) Bowsette Cosplay

Khainsaw (Kama Bree) Bowsette Cosplay

Aliga (Aliga Aileduo) Bowsette e Princess King Boo Cosplay

Tina Kinz Bowsette Cosplay

Holly Wolf Bowsette Cosplay

Kayla Erin Bowsette Cosplay

 

 

 

 

 


 

L’immediatezza della sessualizzazione

Il 13 settembre 2018 è stato mostrato al mondo l’ultimo Nintendo Direct… Da qualche parte nella vostra scatola cranica si sta formando l’affermazione che, GIUSTAMENTE, fuoriesce da ogni bocca nerd ultimamente quando si parla di News Nintendo, ovvero: ESTICAZZI?

Sì, vabbè Nintendo ma il dramma della Palestina?

Vi assicuro che, almeno a ‘sto giro, non potreste fare errore più grande, ignorando quanto si va delineando nel quartier generale di Mario. Per un aspetto FONDAMENTALE che vedremo fra pochissimo. Ma andiamo con ordine e proviamo a dare un senso alla strada che Nintendo sta seguendo da qualche mese, ipoteticamente alla cieca. Si presentano ad un E3, in fondo solo la fiera di settore più importante dell’anno, senza nulla da dire. Deludono sotto ogni punto di vista sia gli appassionati che i meno fanboy, di sicuro scazzano con gli investitori che preferiscono dirottare i loro soldi in borsa sulle bambole di silicone piuttosto che tenerli fermi in attesa di qualche nuovo miracolo di Miyamoto (e in una frase ho riassunto lo zoccolo duro di Containerd; LumiDolls, Shigeru e Fiera Losangelina). Qualcuno sperava recuperassero durante il Gamescom, sbagliando, altri attendevano il Tokyo Game Show, salvo venir presi alla sprovvista prima dell’evento.

Bowsette

Ricordate, per Nintendo non è mai Game Over!

In un direct che nessuno si aspettava recuperano in corsa tutto il terreno perso ultimamente, facendo come sempre il cazzo che vogliono. 2019 anno di Nintendo, anche se qualche colpo grosso lo spareranno già entro la fine dell’anno; Luigi’s Mansion, Animal Crossing, nuovi personaggi per Super Smash Bros Ultimate, Katamari, Daemon x Machina, Town, Yoshi,  fottio di titoli terze parti. E poi Final Fantasy in tutte le salse. Tutti i Final Fantasy che vi potevate solo sognare di rivedere su console Nintendo.

Poi l’online, con abbonamenti, giochi gratuiti, app per cellulare, chat di gioco e multiplayer anche su titoli di vent’anni fa. Cose che solo loro…

Nel caos ragionato che Nintendo ha voluto portare nelle nostre vite, fra la miriade di annunci che andrete ad approfondire su altri siti più indicati a parlare in maniera generalista dell’argomento videogames, a me ha colpito un aspetto più di altri, un gioco su tutti; New Super Mario Bros U Deluxe.

164 livelli, 4 giocatori in contemporanea, la rimasterizzazione di due grandi titoli per WiiU. Introduzione di due nuovi personaggi, Ruboniglio e Toadette. Poi, l’elemento fondamentale:

La “Super Corona”!

La “super Corona” non è una birra realizzata distillando gli umori intimi di Peach (leggere per credere), bensì un nuovo oggetto di gioco che sarà in grado di trasformare il nuovo personaggio Toadette in Peachette, per il massimo del divertimento!!!

Bene, direi che la news e l’articolo si possono anche chiudere qui, giusto? Non manca nulla rispetto a quanto vi ho abituati… già, ma il titolo? La sessualizzazione?

Il 13 settembre 2018 è stato mostrato al mondo l’ultimo Nintendo Direct. Il 13 settembre 2018 un simpatico fumettista ha realizzato questa strip immaginando cosa sarebbe successo a Bowser se avesse utilizzato la nuova “Super Crown”. Il 13 settembre 2018 è stato creato dai fan un nuovo personaggio dell’universo Nintendo, Bowsette. Dal 13 settembre 2018 ad oggi (e così a venire), un nuovo personaggio non ufficiale legato a Nintendo è stato sessualizzato. L’immediatezza della sessualizzazione.

Come dite? Volete sapere da me se esiste già un cosplay di Bowsette? E cosa ne dovrei sapere io, che sta cosa ha dell’assurdo già di suo per come è nata e quante fan-art ha già generato, non posso essere così aggiornato anche su quell’aspetto! In fondo è nato tutto solo il 13 settembre 2018!

Nadyasonica – Bowsette Cosplay

Bowsette

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Ryan Gosling e l’istigazione a delinquere

Ryan Gosling è la controparte di, per dire, Charlize Theron per l’universo femminile. Quello che le fa bagnare tutte indistintamente, di cui tutte parlano e che è in grado di farti sentire estremamente inadeguato. Vorresti quindi boicottarlo, screditarlo e parlarne male, poi ti ritrovi pervaso dalla frustrazione nel vederlo recitare ed apprezzarlo praticamente per qualsiasi cosa faccia. Una sensazione tipo quando sei a dieta e hai un barattolo di Nutella in casa (e tutti sappiamo come questa metafora va a finire, fra lacrime, violenza, sangue e merda).

Ryan Gosling

Sapevate che Charlize aveva messo la “faccia” nel memorabile spot Martini del 1993? “The More You Know”

Come se non bastasse il senso di disagio che mi provoca apprezzare il suo lavoro ed essere ogni minuto sempre più consapevole che nessuna mai mi guarderà sognante come fa di fronte allo schermo quando c’è lui, Ryan sembra avere un conto aperto personale nei miei confronti. Infatti mi da ai nervi non tanto per quanto appena descritto (anche se…), ma per le mille interazioni avute con Emma Stone in La La Land. EMMA STONE! Ah Ryan Gosling, dillo che lo fai apposta! Sai che è la mia preferita di sempre e hai voluto farmela vedere inarrivabile più di quanto già non fosse! E a sfregio il film mi è pure piaciuto di brutto e ci ho pianto! Figlio di puttana…

Dio Mio Emma Stone…E guardatevi The Help, che merita.

Ma Ryan è sempre stato figo in culo? Oppure c’è stato un momento in cui, se vuoi forzatamente e per necessità di ruolo, è stato lo sfigato della porta accanto nel quale potevo magari anche impersonificarmi? Quando Gosling è stato uno di noi?

Ryan Gosling – Lars e una Ragazza Tutta Sua

Sovrappeso, stilisticamente inguardabile, anonimo; il Gosling di 11 anni fa interpretava Lars ed entrava a pieno diritto e senza saperlo a far parte della sfera Cult per noi nerd. Precorrendo i tempi, anticipando insieme a regista e produttore, quella che di lì a qualche anno sarebbe diventata normalità. Una magistrale interpretazione di un disagio mentale e sociale, quello dell’incapacità di gestire i rapporti interpersonali, narrata all’interno dei confini di una piccola cittadina Americana. Il colpo di genio, l’utilizzo di una RealDoll come coprotagonista, strumento di cura per uscire da quel disagio.

Un film indipendente, di nicchia, che arriva in sordina e ottiene i giusti meriti nei festival. Che parla di integrazione per mezzo di una bambola, accettata come cittadina del paese in cui si svolge la storia, dove gli abitanti si uniscono per non smontare il costrutto mentale di Lars e aiutarlo a uscire dal suo mondo immaginario. Salvo poi ritrovarcisi immersi a viverlo come fosse normalità. Una storia che proponeva in commedia concetti poi visti in maniera più seria e moderna in Black Mirror, un film che nel 2007 riusciva ad appassionare i pochi che gli diedero credito con un concetto per quei tempi assurdo, ovvero ordinare l’amore via internet ed ottenerlo nella sua forma fisica e tangibile. In questo caso, senza pulsioni sessuali (almeno, non mostrate a schermo).

Anche se queste poche righe mi varrebbero una sega a due mani fatta da Gianni Canova, non sono qui oggi a fare il Cinemaniaco di ‘sta fava. Piuttosto ad accusare apertamente e pubblicamente Ryan Gosling di istigazione a delinquere! Che se non era per lui e lo sdoganamento delle donne di silicone ordinate online, oggi non avremmo raggiunto certi livelli….

Sigilli al LumiDolls di Torino

Del concetto LumiDolls vi ho già parlato; in un mondo che sembra non essere undici anni distante da “Lars e una Ragazza tutta sua” ma decisamente più avanti, i bordelli optano per il sesso gommato, decisamente meno problematico che quello carnale operato da donne con ritmi, necessità e richieste nettamente più impegnativi che quelli di una bambola di silicone.

Purtroppo applicare un concetto tanto moderno nel paese culturalmente più arretrato del globo, porta inevitabilmente qualche disguido:

Sequestro delle bambole, contestazione di attività abusiva di affittacamere con denuncia per omessa comunicazione, in forma telematica all’Autorità di Pubblica Sicurezza, dei nominativi dei clienti frequentatori del locale, oltre alla violazione amministrativa per la mancanza di etichette con indicazioni sui materiali.

Questo il risultato dei controlli effettuati questo pomeriggio dagli agenti di Polizia Municipale (del Reparto Polizia Commerciale e del Comando ex Circoscrizione 9 Nizza) in un locale a piano terreno, all’interno di un cortile privato in via Onorato Vigliani, che pubblicizzava attraverso internet la possibilità di incontri con bambole realistiche e disponibili per incontri hot.

Inoltre, nel corso dei controlli effettuati dalla Municipale insieme a tecnici dell’Asl Torino, è stata verificato un livello insufficiente del sistema di igienizzazione delle bambole che, come detto, sono state poste sotto sequestro amministrativo cautelare. (mge)

Questo il comunicato stampa della Città di Torino, arrivato dopo la disposizione dei sigilli operata dalla polizia comunale il 12 settembre.

Che ne sarà ora delle povere ragazze? Avranno celle a loro dedicato o rischieranno le classiche sevizie da galera?

La società precisa che il fermo è dovuto a cavilli burocratici e confida di ritornare ad operare in brevissimo tempo, evidentemente non conscia e consapevole che in Italia queste cose NON SI FANNO E BASTA!!!

Sono apparse sulle testate online dei principali quotidiani nazionali alcune notizie relative alla sede di Torino del network LumiDolls del tutto fantasiose e prive di fondamento che ci costringono a chiedere l’immediata rettifica di quanto divulgato. Preme sottolineare che tali notizie sono state pubblicate nel corso degli accertamenti disposti dalla Polizia Municipale e dall’ASL Torino 1 e, pertanto, prima che fosse accertato l’esito di tali operazioni, ciò che già conferma l’infondatezza delle relative comunicazioni. Ciò premesso, al termine delle indagini l’ASL Torino 1 ha potuto rilevare esclusivamente la carenza in sede di alcuni documenti (quali la certificazione dell’impianto di areazione e del Documento di Valutazione del Rischio – DUVRI – avente data certa) e che alcuni documenti necessari per l’esercizio dell’attività, regolarmente reperiti presso la sede, sono redatti in lingua spagnola e non anche in lingua italiana, disponendo l’invito a sospendere l’attività fino a regolarizzazione di tali formalità.Inoltre, la Polizia Municipale ha rilevato la carenza presso la sede della copia della cosiddetta S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), levando un relativo verbale. Ovviamente si provvederà a breve alle dovute contestazioni dei suddetti rilievi, presso le sedi competenti.
Da quanto esposto emerge chiaramente che non è stato rilevata la sussistenza di alcun reato, né, tanto meno, la sussistenza di illeciti che possano impedire lo svolgimento regolare dell’attività che, pertanto, reputiamo potrà riprendere nei prossimi giorni

Questa la loro sognante dichiarazione. Torno a ripetere, trasferitevi qui in Svizzera che tutti ‘sti cazzi non li passate!

Lo sguardo impietrito della ragazza poco prima dell’arresto fa riflettere sui metodi operati dalla Polizia.

Quello che è straordinario e inaspettato da noi (la chiusura forzata di questa attività , ma più di questo la sua esistenza) è quotidianità in altre zone del mondo, tanto da non necessitare nemmeno di luoghi come case chiuse per essere svolti, basta un distributore automatico:

Cina – Beccato ladro di bambole gonfiabili

Non riesco ancora bene ad inquadrare l’aspetto più assurdo della situazione, se il fatto che esistano distributori automatici per questo genere di cose, se l’assurdo risieda nella pulsione irrefrenabile di trombarsi una donna gonfiabile… o se l’assurdità sia che ancora non esistono questi distributori dalle mie parti!!! (immagino sia più preso male per quest’ultima cosa).

Ad ogni modo, il nostro amico dagli occhi a mandorla e l’incontenibile erezione è stato colto sul fatto, mentre sfondava a martellate la vetrina del distributore, pronto a “sfondare” il suo nuovo acquisto non pagato a colpi di bacchettina gialla.

I proprietari hanno dichiarato di essere stati obbligati ad installare il sistema di video sorveglianza dopo il terzo furto subito nel giro di pochissimo tempo. Il nostro amico non era quindi il primo ad aver fatto la pensata del secolo, purtroppo sarà il primo ad essere “gonfiato” dalla polizia che lo ha beccato col pistolino nella refurtiva.

 

 

 

 

 


 

NeoArtCorE (Nudtawut Thongmai)

Proprio quando pensavo di aver trovato in Sakimi Chan la perfezione artistica di chi disegna l’universo nerd a sfondo erotico, arriva quel tailandese di Nudtawut Thongmai a far vacillare le mie convinzioni.

Nudtawut Thongmai is one of the most famous digital artists in Thailand.  He is greatly valued for his skill in art direction and character development. Nudtawut has been creating hundreds of attractive characters for games and entertainment for the past 10 years.  He can draw just any style you ask for, and his creativity is tremendously outstanding.

Sorvolando sulla descrizione che fa di se, un po’ come le modelle di FemJoy o METArt che definiscono i loro scatti “nudo artistico”, apriamo lo scontro Canada vs Tailandia!

NeoArtCorE, Supereroi e Rule 63

NeoArtCorE

NeoArtCorE, Overwatch e Nudità

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Genital Jousting

Ricordate Devolver Digital? Di certo per Serious Sam, Hotline Miami e Shadow Warrior ma ora mi piacerebbe solleticare la vostra memoria a breve termine e riportarvi all’E3 2018 e alla loro “conferenza”. Volgarità, violenza e scene splatter ostentate per perculare la concorrenza, senza peraltro mostrare nessuna nuova produzione ludica concreta. Nel mercato odierno, dove anche avere la scopa nel culo sembra essere eccessivo e i publisher si mostrano dannatamente attenti a non commettere passi falsi, provocazioni come quelle di Devoler Digital sono la satira che ci permette di tenere gli occhi aperti. Nella speranza che non ci sborrino dentro con uno dei loro giochi…

Genital Jousting

Se pensate che non potrebbero mai farlo, non avete capito di chi stiamo parlando…

Negli anni in cui leggevo Game Power e formavo la mia personale idea su come l’argomento videogioco si sarebbe potuto affrontare, apprezzavo il loro stile e seguivo i loro suggerimenti, quando possibile. Purtroppo era anche un periodo di vacche anoressiche quindi molti oggetti “da articolo” rimasero pure chimere, come nel caso del PC Engine; appena uscito dagli ’80 con ancora gli occhi strabordanti animazione giapponese, ogni recensione di titoli per la console NEC mi suscitava un giappanilismo incontrollato.

Il contrario del concetto di “vacche anoressiche”, in questo cosplay che trasuda giappanilismo

E cosa è rimasto degli anni di gheimpaua? Gli approfondimenti su PC Kid e la curiosità di scoprire quanto avrebbe potuto spaccare il culo a Super Mario? Il desiderio di immergersi nel mondo di Ys e capire se veramente Final Fantasy fosse tutto ‘sto capolavoro? Il prurito di giocare ad un bomberman con donne quasi nude?

Diciamo che sulle donne quasi nude di Bomberman la memoria mi ingannava un po’…

Sicuramente rimane tutto questo, ma il ricordo più vivido è legato ad un articolo dedicato ad un gioco che, per la prima volta, mi fece pensare “ah, vedi te ‘sti cazzo di giapponesi”, Nella fattispecie l’approfondimento su Toilet Kid, sparatutto a scorrimento verticale di sparare alle cacche a bordo di un sanitario volante. Una recensione divertente e professionale dedicata ad un titolo nettamente borderline. Una folgorazione che portò all’apertura mentale verso un mercato che da lì in avanti mi avrebbe regalato infinite emozioni.

I concetti del gioco ben esposti nel suo manuale d’istruzioni

Provando a fare il punto della situazione si può dire che gli anni passati a videogiocare mi hanno portato a sperimentare di tutto, godendo dell’eterogeneità dei mercati e vivendo in prima persona il passaggio di testimone delle produzioni TriplaA da oriente ad occidente. Oggi le distinzioni si fanno sempre meno marcate, grazie alla sperimentazione degli studi indie, ad un’utenza più matura e una richiesta di mercato in parte più perversa. Come abbiamo visto in questo articolo alcuni tabù sono ancora da superare ma non è più così raro scovare bizzarrie provenienti da occidente. Ed ora parliamo di…

Genital Jousting

Genital Jousting is an online and local multiplayer party game about flaccid penises and wiggly anuses for up to eight players at once. Players control a detached penis complete with testicles and an anus. Multiple game modes provide a stimulating orgy of objectives: penetrate and be penetrated as fast as possible or compete in absurd, silly and sexually suggestive games and challenges.

Questa la descrizione che lo sviluppatore Free Lives fa del suo Genital Jousting e sinceramente c’è poco altro da dire. Il gioco vi mette alla guida di un flaccido pene dotato di grossi attributi fra i quali fa bella mostra di se un buco del culo ottimamente realizzato. Nascendo come party game ed avendo questo genere di giochi l’obiettivo di far divertire gente ubriaca che vuole passare una serata spensierata, direi che già dalle premesse ottiene metà del risultato.

Se all’idea fuori di testa affianchiamo una proposta di minigames “à la WarioWare” (e passatemi l’accostamento un po’ forzato) e la possibilità di giocare ad incularella fino ad 8 giocatori, il delirio è garantito. Wrestling fra cazzi, gara a chi ce l’ha più lungo, gara di supposte, sfida a chi mangia più hot dog (e l’orifizio di entrata è uno solo, quindi spazio all’immaginazione), corsa alla conquista dello spazio a suon di peti che neanche quell’annusascorregge di Elon Musk…

Maledetto annusascorregge!

Alle solide basi di un party game ben riuscito si affianca anche una modalità storia dalle tematiche complesse, alleggerite dal fatto che… per viverla dovrete impersonare un cazzo alle prese con tanti altri cazzi. L’eterna ricerca dell’amore, la vita come continuo banco di prova, la vergogna di andare ai ritrovi delle superiori e dover dire che scrivi per Containerd. In Gential Jousting c’è tutto questo, come anche una degna rappresentazione digitale di te stesso, un cazzone in cerca d’amore!

Di questo gioco si parla da un po’ ma io l’ho scoperto grazie alla recente “liberalizzazione” di Steam; lo consiglio spassionatamente anche se raggiunge il suo apice in poche ore di gioco, per poi scemare, perché va premiato il non-sense mirato e ragionato che il gioco spruzza copioso. Fino a quando non farà più scalpore, fino a quando questa sarà normalità al fianco di titoli come Destiny, Spider Man o CoD. Fino a quando non esisterà una sezione Steam “giochi di cazzi mosci”.

 

 

 

 


 

Disharmonica (Helly von Valentine) – Tempo di rispolverarla!

Disharmonica (Helly von Valentine) non è la più prolifica delle cosplayer. Magari nemmeno la più conosciuta. È certamente la più photoshoppata, quindi è tutto tranne che acqua e sapone (se mai si potesse dire di una cosplayer). MA! È una delle poche che non si fa remore a mostrare la bregna ai quattro venti e rimane la chiave di ricerca maggiormente cliccata su Containerd, quindi al via un nuovo articolo dedicato a lei!!!

Però proviamo a contestualizzare un minimo, che mostrare nudità gratuitamente pare brutto. Visto tutti Avengers: Infinity War? Ecco, bravi, non avevo dubbi; sicuro siete rimasti anche per vedere i post credits e di certo qualcuno di voi si è pure dovuto sbattere a googlare il significato della chiamata fatta da Nick Fury a… chi?

Ms Marvel a quanto pare avrà il potere di spaccare il culo a Thanos e nel 2019 “Capitan Marvel”, il film a lei dedicato, la introdurrà nell’universo Marvel presentandocela in una delle sue forme più moderne. Di seguito Disharmonica ci mostra un imperdibile bodypainting della versione “Binary” di Ms Marvel:

Disharmonica (Helly von Valentine) – Ms Marvel Binary

Come dite? Siete di quelli che “ah ma la Marvel e i supereroi hanno rotto il cazzo!” Eccerto, perché non vi è bastato vedere Disharmonica travestita da Triss Merigold, da Dio Volpe, da personaggio di Nier: Automata o altre amenità. Cosa mai dovrà fare un blog serio e rispettato per soddisfarvi???

Disharmonica (Helly von Valentine) – Fate/EXTRA Saber Bride

Approccio interessante, quello di Helly von Valentine, che dedica molto spesso cosplay a personaggi di nicchia; in questo caso trascende la nicchia per raggiungere il livello di nicchierrima, avendo dedicato questa trasformazione ad una figure specifica di un videogioco misconosciuto.

Fate/Extra CCC – Saber Bride – 1/8 (Alphamax)

Qualche dettaglio in più sulla figure:

  • Serie originale: Fate/EXTRA CCC
  • Personaggio: Saber Bride
  • Produttore: Alphamax
  • Scultore: MOON
  • Dimensioni: H ca 220mm (scala 1/8)
  • Materiale: PVC
  • Data di pubblicazione: Marzo 2016
  • Prezzo al lancio: ¥10,500
  • Attualmente fuori produzione, date un’occhiata qui per dell’usato

Il costumino le è venuto così bene che l’ha sfruttato anche per un altro set fotografico, che ripropongo per completezza d’informazione:

 

 

 

 

 


 

Steam cala le braghe!

Steam cala le braghe e io con loro! Nel senso che loro aprono ufficialmente il portale ai giochi erotici e io rischio di rimanere in mutande più che coi saldi estivi!!!

Steam cala le braghe!

Addio sudatissimi risparmi!

A inizio giugno vi accennavo dell’intento di Valve di rendere meno severe le restrizioni di Steam, ma in quel frangente la data in cui tutto sarebbe diventato realtà era ancora un mistero. Fino ad oggi:

Dharker Studios ha ricevuto il via libera per pubblicare la sua visual novel erotica, “Negligee: Love Stories”. In uscita il 14 settembre, si tratterà di una storia ricca di sesso e nudità, completamente incensurata…

… e sto pure a riflettere se comprarla o no… ma che cazzo!

A ruota segue la softco Remtairy, che ha già pubblicato la versione 1.2 del suo “Meltys Quest”, eliminando tutte le censure inizialmente previste da Steam. Nel tentativo di capire che gioco fosse mi sono ricollegato al portale online dopo parecchio tempo e le cose risultano effettivamente cambiata, rendendo necessario il log-in se si vogliono visualizzare determinati contenuti e offrendo alcune opzioni strettamente legate alla verifica dell’età. Una volta passati i filtri si è però già aperto un mondo di contenuti che, inutile dirlo, influenzeranno sulle mie tasche…

Ahahaha questa non poteva mancare!

Con ben 10 voci selezionabili dalle preferenze account, i contenuti sporcellosi sono ora suddivisi in diverse  sottocategorie: “Generale”, “Violenza / Gore”, “Contenuto nudità / sessuale” e “Contenuti sessuali solo per adulti”, applicate all’intero negozio Steam. E sei sei figlio di ciellini puoi anche scegliere di escludere sviluppatori e franchising specifici. Le produzioni per adulti saranno deselezionate per impostazione predefinita, quindi brutti pervertiti ricordatevi di attivare la visualizzazione di questo tipo di giochi. Con l’introduzione del nuovo sistema di filtraggio in tanti sperano di poter mettere in vendita giochi “sessualmente attivi” e c’è ora chi sta facendo a gara per arrivare per primo (certo se escludiamo titoli triplaA che hanno già ampiamente mostrato sesso e nudità. Per loro, chissà come mai, le regole della censura non sono mai valse).

Attualmente, sotto l’etichetta “sexual content”, Steam conta 1219 titoli, 1200 dei quali divisi fra puzzle e novels. Vediamo se riesco a parlarvi dei restanti in tempi brevi.

 

 

 

 

 


 

Il sacrosanto diritto alla perversione

Viviamo un anno di ricorrenze; Space Invaders compie quarant’anni, ma risalire agli albori sarebbe fin troppo semplice e non renderebbe pienamente l’idea dello scorrere del tempo. Ciò che mi fa sentire più vecchio e decisamente più legato a quello che non è più ufficialmente un “nuovo medium” è pensare che Braid compia dieci anni nel 2018 o che Turok 2 e Metal Gear Solid ne portino sulle spalle venti, quest’anno.

Ve la ricordate l’intro del primo Metal Gear?

Ecco come sarebbe oggi sotto Unreal Engine 4, tutto fanmade

Ricorrenze. Ottime occasioni per festeggiare, rimembrare che manco le bacche di South Park, rifugiarsi in un passato acerbo ma emozionante. Finita la ricorrenza, salutati gli ospiti e rassettata casa, tocca fare i conti con se stessi, con quello che ci ha lasciato un altro anno trascorso. La certezza che i videogiochi siano da sempre parte integrante della nostra vita, per dirne una (certo non per tutti, ma se state perdendo tempo a leggere queste due righe capirete). Il pensiero che molti dei nostri migliori ricordi siano legati a giornate passate in compagnia di amici e qualche titolo multiplayer, oppure al fianco della compagna di una vita ad emozionarsi giocando a qualche titolo poetico o sperimentale. Oppure ancora in una solitaria esplorazione di mondi digitali, ottimi rifugi dalla noiosa quotidianità.

Siamo cresciuti e maturati, come i nostri genitori prima di noi. Loro in compagnia di Pippo Baudo, Mike Bongiorno e Corrado, noi affiancati da drogatissime sfere gialle mangia-pasticche, altrettanto drogati idraulici circondati da funghi che permettono di vedere draghi verdi, impizzatissimi porcospini che dopo una botta di polvere di stelle corrono come non ci fosse un domani. Anni ne sono passati tanti e il nostro passatempo è maturato con noi, trasformandosi da attività di nicchia praticata da pochi, denigrata e demonizzata dai più a… fiorente mercato in grado di fornire copioso materiale per un blog come Containerd! Ma a che prezzo?

ECCO COME LE ZOZZERIE MI HANNO ROVINANTO L’ESPERIENZA DI GIOCO IN DARK SOULS

SNK: HEROINES E’ UN GIOCO PER PERVERTITI

IVY DI SOUL CALIBUR NON MI RAPPRESENTA

RIOT GAMES (e qui ci potete veramente mettere di tutto)

 

Questi alcuni titoli di articoli, stralci di recensioni o news riguardanti l’industria dei videogames. Tradotti male, parafrasati, riassunti, ma riportanti un unico grande concetto; stiamo rasentando la follia!

 

PERVERSIONE DELLE ANIME OSCURE

Perversione

L’incontro con Gwynevere è uno dei momenti ludici più emozionanti di sempre!

Nonostante nella serie Dark Souls ci si debba confrontare con le poppe più grandi e maestose mai viste, il problema che Ario Elami sviscera sulle pagine di Kotaku è un altro; questo giovane, casto e puro ragazzo lamenta la presenza di “graffiti” volgari!

Certo, il gioco permette una limitata scelta di espressioni da lasciare sparse per il mondo ed è quindi richiesta una certa immaginazione per interpretarle come volgarità a sfondo sessuale. Certo il sistema di messaggi è più un riempitivo che un elemento di gioco preponderante, essendo peraltro attivo solo se ci si connette. Certo,dopo aver letto i primi due messaggi, convinti di trovare indicazioni utili su come proseguire, e avendone percepito la totale futilità, non te li caghi più per le successive migliaia di volte che morirai e ricomincerai nell’intento di finire il gioco. Ma Ario Elami ci è andato sotto ed è rimasto pesantemente turbato, è quindi giusto che ci faccia sapere come secondo lui delle scritte preimpostate equivalgano a dei cazzi disegnati su un treno e come i PNG femminili debbano potersi difendere dai soprusi anche fisici dei giocatori, piuttosto che subire. PNG. Personaggi Non Giocanti. Reagire. Ario, sarei tentato di mandarti affanculo, ma non vorrei che la cosa ti causasse scompensi….

 

PERVERSIONE SHIN NIHON KIKAKU

NADYASONIKA ONLINE

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Va sempre così! Non fai in tempo ad esaltarti per una buona notizia, tipo l’annuncio della femminilizzazione di Terry Bogard in occasione dell’uscita di SNK: Heroines, che arriva qualcuno a rovinare la festa. Ci pensa Geoffrey Tim nella sua attenta e minuziosa recensione; in verità il Re Geoffrey della tastiera si sbilancia in un approfondimento tecnico sul gioco, ma se l’esordio della tua recensione è il seguente:

SNK Heroines: Tag Team Frenzy looked like a terribly pervy fighting game featuring scantily clad renditions of the girls and women from various SNK fighting games past.

Il sospetto che tu non abbia colto in pieno la natura fanservice del prodotto e lo stia recensendo al pubblico sbagliato, sul portale sbagliato e nel modo sbagliato, mi viene. Infondo tutto fa brodo, che differenza vuoi che faccia un articolo in più che demonizza la sessualità velata nei videogiochi?

 

PERVERSIONE LAVORATIVA

Sakimichan e i personaggi di League of Legends, connubio perfetto!

Mai sentito parlare di Riot Games? Magari no, ma grazio al loro League of Legends sono riusciti a conquistarsi una grossa fetta di mercato e ottenere il primato di gioco più giocato in America e Europa nel 2012. Per quale altro motivo dovreste conoscer Riot Games? Magari per i siti di news che quest’anno hanno parlato di loro in un articolo su cinque, cavalcando l’onda dello scandalo sessuale nato dal seguente approfondimento di Kotaku per mano di Cecilia D’anastasio (hmmmm, l’ho già sentita nominare…. ah sì, quella che non si riconosce in Ivy di Soul Calibur!):

Inside The Culture Of Sexism At Riot Games

Che non mi si fraintenda. L’articolo è uno scritto d’inchiesta ottimamente redatto e strutturato, duro lavoro di una giornalista impegnata che parla delle esperienze di dipendenti impiegate in un’azienda all’80% maschile, operante in un settore completamente e volontariamente maschilista.

Il concetto di donna che conta un cazzo, mica solo in Italia…

Come sempre in questi casi si corre ai ripari approntando gli accorgimenti più semplici ed immediati, piuttosto che sfruttare l’opportunità per aprire un dibattito serio e onesto; Riot Games non esce allo scoperto difendendo il suo operato e il suo ambiente, sceglie di modificare le basi del suo lavoro e darsi in fretta una ripulita, a partire dalla loro nuova “mission“:

“For the past three weeks, we’ve been focused on listening and learning. As a company, we’re used to patching problems ASAP, but this patch will not happen overnight. We will weave this change into our cultural DNA and leave no room for sexism or misogyny. Inclusivity, diversity, respect, and equality are all non-negotiable. While there is much to improve, there is a tremendous amount of good at Riot that will drive this change. This is our top priority until we get it right.”

Bandiranno parole come “gamer” e “meritocrazia”, lotteranno per i diritti degli omosessuali, creeranno spazi appositi per tutti i non-maschi che al PAX 2018 vorranno partecipare alle loro attività mirate:

Ad ogni modo il problema di fondo non è di Riot Games che si difende da un articolo che, per quanto approfondito, rimane fine a se stesso. Né di giornalisti troppo sensibili che vedono sessismo in ogni dove o lo combattono in titoli dichiaratamente realizzati per una specifica fetta di mercato. Il problema è che oggi il medium videoludico parla ad una vasta, eterogenea e variegata platea, ma non è ancora pronto a farlo:

Il tabù dello stupro nei videogiochi

Abbiamo quarant’anni, vogliamo dall’intrattenimento che ci ha accompagnati fino a qui i contenuti maturi che ci offrono alcuni film, serial TV, libri o brani musicali. Eppure rimaniamo sbalorditi da un bacio saffico mostrato in un trailer di gioco durante l’E3. Nel mentre, l’industria che dovrebbe gestire questa varietà di contenuti si perde in un bicchiere d’acqua, diventando e riconfermandosi valvola di sfogo per le accuse e gli sfoghi più disparati.

 

 

 

 

 


 

Incredible Mandy respira selvaggiamente

Incredible Mandy è un indie presentato via itch.io (portale di cui vi ho già parlato qui, ma so che Containerd porta tante distrazioni e potreste non esservene accorti) ed è un adventure che ai più attenti ricorderà una produzione triplaA già vista su Switch:

Dopo aver pubblicato per PS4 una realistica simulazione di pesce rosso, Dotoyou Games spara alto e va a combattere Nintendo a casa sua con una romantica storia di salvataggio vissuta fra fratello e sorella. Già, ma qualcosa non mi torna, a mio avviso manca l’elemento distintivo…

8 livelli originali ricchi di enigmi rappresenteranno i sogni del protagonista; alla fine di ogni livello l’immancabile scontro con l’epico boss. Tutto bello, ma ancora non vedo quella cosa di cui parlavamo prima…

Incredible Mandy

Incredible Mandy promette di regalare ore di divertimento e per la sua qualità è passato da indie game per Steam a titolo in uscita anche per Nintendo Switch. Ed ora che va a lottare a casa del nemico, dovrà sicuramente provvedere ad inserire quell’elemento di gioco fondamentale che sembra mancare…

Il gioco è ancora previsto per fine anno in versione PC, qualcosa lo potete già scaricare da itch.io, mentre è ancora orfano di data d’uscite per Switch. Hai isto mai che entro la pubblicazione andranno ad inserire questo fantomatico elemento mancante che permetterà realmente a Incredible Mandy di competere con Zelda: Breath of the Wild!