LibidiNerd – The Real Life Yandere

Yandere Simulator è un capolavoro simulativo che attendo da parecchio tempo. Da inizio 2016 di lavoro ne è stato fatto tanto, andiamo a vedere gli aggiornamenti:

Alla ricerca del giusto significato di Yandere potreste imbattervi nella dicitura “malato d’amore”. Per quanto risulti la traduzione letterale, il suo significato vero ha un’accezione tutta giapponese; se per noi un malato d’amore è quel rintronato di Tom Hanks che ha bisogno l’aiuto di un ragazzino di 8 anni anche solo per avvicinarsi ad un’irresistibile Meg Ryan anni ’90 (Emma Watson levate!), in giappone identifica una psicopatica capace di qualsiasi violenza in nome di un sentimento malato.

Yandere

Meg Ryan in passato le ha anche uscite. Purtroppo era già in pieno declino di carriera…

Yandere Simulator vi proietterà nella gonna e mutandine di una studentessa giapponese totalmente in fissa per il suo Senpai., con l’unico scopo di conquistare il suo amore. Per ottenere il risultato non ci saranno regole e la cosa più semplice da fare sarà massacrare ogni sfidante amorosa che ci si parerà di fronte. Ma quante cose belle e nuove ha da proporci il gioco?

  • Il programmatore si è accorto che pochi giocatori avevano esperienza nell’ammazzare scolarette dal vivo, fatto che rendeva ostico famigliarizzare col gioco. Grazie ad un tutorial “trial an error” il problema dovrebbe essere risolto. Sbagliate ad accoltellare qualcuna e una schermata vi spiegherà perché siete così pippe. In alternativa rimane la pratica sul campo…
  • Ora esiste un consiglio studentesco molto agguerrito; non fatevi trovare nei corridoi nelle ore di lezione o la punizione sarà esemplare!

Yandere

  • Per la prima volta nella storia dei videogiochi mai successo prima new feature cose mai viste colpo di genio rivoluzione! Ora Yandere Simulator ha una mappa di gioco! Speriamo che altri programmatori si accorgano di questa possibilità e la aggiungano ai loro titoli!
  • Cosa c’è di peggio che essere disturbati mentre si accoltella una ragazzina? Ma essere colti sul fatto da qualcuno che ti fotografa e nemmeno ti condivide lo scatto! Da oggi, se venite beccati con “il coltello nelle interiora”, avrete la possibilità di distruggere il telefono di chi vi ha beccati, per evitare problemi legali a seguito delle indagini. Certo, prima dovrete sbarazzarvi della proprietaria del telefono; vi basterà convincerla che Fausto Brizzi sia interessato a provinarla, aspettare che la ragazzina vada da lui ed è fatta.
  • Fra le tante peculiarità del gioco troviamo la rappresentazione della sanità mentale della protagonista (per quanto possa definirsi sana mentalmente una Yandere); lasciate che la vostra lucidità, rappresentata da una barra a schermo, vacilli e diminuisca ed entrerete in stato confusionale. In modalità follia avrete visione di omicidi, non riconoscerete più i volti e accoltellerete a casaccio i passanti. In pratica vi trasformerete in un immigrato illegale in italia e sperimenterete la sua quotidianità.

Che il gioco stia seguendo un incessante sviluppo e proponga enormi miglioramenti ci può sol che far piacere, considerando anche il fatto che è praticamente un “one man game”. Oggi però rientra nella mia rubrica LibidiNerd per un recente fatto di cronaca che mi permette di approfondire un’altra depravazione giapponese.

Yuka Takaoka – The Real Life Yandere

Yuka Takaoka è una ventunenne di Tokio, arrestata qualche giorno fa per aver tirato una serie di coltellate amorose al suo oggetto del desiderio.

Yandere

La proverbiale calma delle autorità Giapponesi! “Prego signorina, una sigaretta mentre chiama le sue amiche?” e lo smembrato di fianco: “I’m a Joke to You?”

In quanto NEET (acronimo altisonante per definire i fancazzisti) la ragazzina si trovava con parecchio tempo libero, in quella giornata particolare utilizzato per bucherellare il suo amico e collega di lavoro. Il piano malefico, successivamente dichiarato alla polizia, sarebbe stato quello di far fuori l’amico per poi suicidarsi. “Mi piaceva troppo, non ci potevo fare nulla”, la dichiarazione della fanciulla alle autorità; amore incondizionato che ha deciso di dimostrare regalando un fantastico coltello da cucina di Chef Tony, purtroppo dimenticandosi di incartarlo.

Spiando il profilo Instagram di Yuka Takaoka sono emersi elementi interessanti, quali la sua passione per il cosplay di Yandere famose o personaggi ambigui quali Zero Two o Himiko Toga:

Yuyuyunochan vestita da Himiko Toga

Yandere

Yuyuyunochan vestita da Zero Two

Yandere

Dietro a Yuyuyunochan, soprannome della protagonista di questa vicenda, si nasconde la classica “ragazza della porta accanto”, con tutto il fascino che ti aspetteresti dalla più stereotipata ventenne giapponese:

Pur essendo il fenomeno Yandere, per come appena rappresentato, ascrivibile alla più classica delle perversioni giapponesi e quindi degno rappresentante della categoria LibidiNerd, questo fatto di cronaca interessa quasi più per gli strascichi che per l’evento in se. Ha infatti generato, come prassi dei tempi che stiamo vivendo, una serie di meme e fan art importanti. Non ai livelli di Bowsette, ma il concetto è quello.

Abbiamo chi ammira l’innegabile bellezza della ragazza, chi improvvisamente sogna un rapporto amoroso con una Yandere (e fino a ieri non sapeva cosa fosse), chi la venera e chi la osanna. C’è chi invece ci ride su. Sulla prima categoria negli ultimi giorni in rete si è scritto tanto; gente definita malata quasi quanto la loro eroina, invitata a non mitizzare un’assassina (anche se poi lui è vivo, non scordiamolo. Capace che si sposano a breve, lei col vestito rosso). Come se la memoria storica ci facesse dimenticare della denuncia ai media che fu, nel ’94, quel capolavoro di Natural Born Killers. Come se il caso Ted Bundy non fosse mai esistito. Tutti a stupirsi che esistano persone capaci di immedesimarsi in questa vicenda. O peggio si augurano di viverla.

I risvolti psicologici di quanto sopra mi sono chiari, ma talmente noiosi che mi interessa poco sviscerarli qui. Quello che più spiazza sono i commenti italiani in merito a chi, dalla vicenda, ne ricava dello humor nero. Schiere di indignati che tengono a precisare come non sia caso di trattare un tentato omicido con leggerezza, facendone meme e scherzandoci su. Che qui un ragazzo è stato accoltellato!

Yandere

Il portapenne di Giulio Cesare! LOL!

Cesare, morto accoltellato a più non posso, oggi è un simpatico oggetto da scrivania. Che sorte beffarda. Ma sfido chiunque abbia un minimo di “sense of humor” a non sorridere pensando a questo suppellettile. Quindi le regole dell’indignazione non valgono allo stesso modo per tutti i morti accoltellati? Oppure esiste una formula matematica per poter ridere di qualsiasi evento, anche se drammatico?

(TEMPO+DISTANZA) / CULTURA = LOL

Più tempo passa da un tragico evento o più distante da noi questo evento capita (anche meglio quando le due situazioni si riscontrano in contemporanea), più siamo portati ad accettare dell’ilarità in merito. A patto che non si scontri con i nostri limiti culturali. Ed in Italia parlare di morte è ancora tabù. Ma non essendo morto nessuno ed essendo la deviazione Yandere tipica giapponese, direi che ci possiamo tutti rasserenare.

Yandere

Intento gli Svizzeri, da buoni opportunisti, inaugurano la serie “Victorinox Yandere”. Da portare sempre con te per le tue uscite romantiche!

 

 

 

 

 


 

He-Man

He-Man e la serie di cartoni animati che lo vedono protagonista è una delle motivazioni per cui oggi abbiamo a che fare con una quantità di frociate imbarazzanti…

Pur avendo dettato standard irraggiungibili della bellezza maschile, dando vita in questo modo alla corrente del Culturismo e BodyBuilding, Masters of the Universe rimane un’opera emblematica degli anni ’80. Dai giocattoli ai fumetti, dai cartoni al film, He-Man e la sua compagnia di gay muscolosi stavano conquistando il mondo. Solo una cosa non sembrava riuscire bene, la rappresentazione di questo universo sotto forma di videogioco. Fino ad oggi:

Il meglio videogioco dei pupazzoni con le mutande di pelo!

Hack and slash a scorrimento vecchia scuola, modalità picchiaduro, sessioni a bordo di veicoli/bestie pelose (amanti del furries accorrete!), boss giganti, ambientazioni di spicco, personaggi rilevanti della storia e colonna sonora con gli effetti tipici del cartone… tutto presente in un gioco amatoriale GRATUITO!

Il titolo è in beta ed ancora in via di sviluppo, ma già dimostra tutto il suo potenziale. Potete seguire gli aggiornamenti sui social del programmatore bWWd:

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He-Man

Questo videogioco fan-made vi farà tornare ragazzini, catapultandovi negli anni in cui il cosplay nemmeno esisteva e per immaginare le tue eroine di fantasia in una forma tangibile dovevi sperare in qualche trasposizione cinematografica delle tue opere preferite. Tipo il film dei Masters che vedeva Meg Foster nei panni di Evil Lyn:

He-Man

Le fantasie degli anni ’70 e ’80… FapFapFap

Con il passare degli anni le cose cambiano. Benché MOTUC fosse materiale Gay Friendly qualche personaggio femminile fu introdotto, nel vano tentativo di fornire un’alternativa di merchandise alla Barbie. Quindi non è così strano trovare oggi dei cosplay a tema:

He-Man – Evil Lyn Cosplay

Sul fronte dei disegnini troviamo invece l’artista Killersha molto prolifico nel rappresentare l’universo di He-Man con un velo di perversione:

Killersha on DeviantArt

 

 

 

 

 


 

Aborti di Videogiochi o Videogiochi di Aborti?

Differenza minima ma sostanziale. Un aborto di videogioco è un prodotto che avrebbe fatto meglio a rimanere vaporware, un gioco al cui confronto Gioventù Ribelle diventa GOTY, un’opera di cui qualsiasi videogiocatore / programmatore / imprenditore si dovrebbe vergognare. Qualcosa tipo Fall of Light dei Runeheads, per intenderci.

E i Videogiochi di Aborti?

Videogiochi di Aborti

Fantastic Fetus è un videogioco di grucce (a.k.a. videogioco di aborti) nel quale l’aborto non è concesso. A patto di non lasciar perire in modo tragico la mamma protagonista, in quel modo sì. In questo romantico browser game in pieno stile Tamagotchi, dalla grafica alle meccaniche, ci prenderemo cura della nostra TamaMama (niente a che fare con le TamaMILF citate qualche giorno fa).

Partorito a seguito di una protesta Polacca, Fantastic Fetus ha lo scopo di sensibilizzare in merito alle restrittive leggi anti aborto vigenti in Polonia. Lo fa in modo originale, accattivante e provocatorio, tentando di far rivivere dalla prospettiva della madre quella che può essere una gravidanza portata avanti in quel paese. Prospettiva inesistente, in quanto si vuole porre l’accento sulla totale mancanza di libertà di scelta delle madri; l’impostazione Tamagotchica rende bene l’idea permettendo al giocatore di prendere ogni decisione per la malcapitata, proiettandolo nel ruolo di padre padrone.

Tanto sarà il nostro potere decisionale che avremo modo di plasmare il feto dotandolo di superpoteri a piacimento, sempre che non lo si voglia forgiare a propria immagine e somiglianza.

Videogiochi di Aborti

Ecco la più classica TamaMama formare il suo giocatore / programmatore / imprenditore

Ovviamente ad un’opera eticamente corretta deve contrapporsi qualcosa di meno aulico…

 

Videogiochi di Aborti

 

South Park: The Stick of Truth

 

La serie TV South Park ha trattato, nell’arco degli anni, qualsiasi argomento in modo totalmente dissacrante. I videogiochi dedicati ai quattro figli di sultana non sono da meno, nelle loro ultime incarnazioni. Ne “Il Bastone della Verità” un’intera sessione si svolge all’interno della clinica di aborti “Unplanned Parenthood”. Il livello si dipana fra un tentato aborto ai danni del nostro protagonista minorenne (abilmente travestito da ragazzina), scontri epici con gnomi e ratti nazisti, un minigioco di aborto con soggetto Randy Marsh fino a portarci al cospetto del boss finale, rappresentato da un Gigante Feto Nazista Zombie!

Videogiochi di Aborti

Stick of Truth miglior videogioco della storia, pochi cazzi!

A questo punto viene da chiedersi se esiste un prodotto in grado di unire la battaglia sociale di Fantastic Fetus alla denuncia coperta di cattivo gusto perpetrata da South Park…

Doom Fetito

 

Il Marine di DOOM contro il feto spaziale” lo potete scaricare dal link precedente. La mod è seriamente solo quella che vedete in video; pur permettendovi di fare il culo a Mamme Anti-aborto, Preti Malvagi (generalmente contro l’aborto per la preoccupazione che, prima o poi, debbano trovarsi altri sfoghi sessuali per mancanza di materia prima) e Nazi Poliziotti, rimane un divertimento passeggero. Neppure lo scontro finale col FetoBoss riesce a prolungare il piacere.

Anche quest’opera provocatoria nasce per porre l’attenzione della massa sulle leggi abortifere in una particolare parte del globo, nello specifico l’Argentina. In un paese dove usi cocaina al posto del borotalco per il tuo piccolo appena nato risulta invece impossibile procurarsi del misoprostolo. Più ad ampio spettro, qualsiasi aborto al di fuori di gravidanze a rischio o a causa di stupro non è consentito.

“You defeated fetito! Give this misoprostol to those in need so they might defeat it, too!”

 

Ora, cosa mi direste se vi raccontassi che videogiochi di aborti ne avevamo già anni fa e ci abbiamo giocato da piccoli senza saperlo?

EarthBound

 

Casualità. Quella che un gelido giorno di maggio di questo amabile cambiamento climatico ti porta a scrivere due righe sui videogiochi che trattano un tema specifico. Così indaghi un po’ e scopri di essere stato vittima inconsapevole di  un trauma indotto, per scelta di un folle programmatore giapponese.

Se siete dei giovinastri poco retrorompicoglioni avrete sicuramente una conoscenza marginale di EarthBound (in patria Mother 2), maggiormente dovuta alla presenza dei protagonisti in Smash Bros. Lasciate quindi che vi racconti l’incredibile storia di Shigesato Itoi, game creator di Mother 2.

Come si evince da una sua intervista tradotta, Itoi non doveva proprio essere un bimbo prodigio.

Videogiochi di Aborti

The Military Policeman and the Dismembered Beauty

Racconta infatti di un trauma subito da piccolo, quando sbagliò sala cinematografica; convinto di andare a vedere il nuovo lungometraggio di Doraemon finì invece per guardarsi 73 minuti di film horror intitolato “Il Poliziotto e la Fighetta Smembrata”. Ora, per quanto i sottotitoli dei film di Doraemon possano trarre in inganno, qui sbagliarsi era veramente difficile!

Doraemon The Movie: Nobita e la segreta tasca, una vasca in cui si annaspa.

Turbato e traumatizzato da quanto visto su grande schermo, si ripromise di garantire la stessa dose di disagio a più infanti possibili, se mai si fosse presentata l’opportunità. Colse l’occasione nelle ultime sessioni di gioco di EarthBound:

Mother 2, nella fase finale, passa da un simpatico, colorato e divertente RPG a qualcosa di disturbante; prima della battaglia finale con Giygas si percorre un labirinto che porta verso quella che sembra essere una scansione endoscopica di una cervice. E i traumi sono appena iniziati:

Una volta avviato lo scontro finale il boss si presenta con le sembianze appena viste e termina con le seguenti fattezze:

La teoria più accreditata in merito vede i protagonisti del gioco viaggiare nel tempo, per sconfiggere il cattivone di turno nel momento di sua massima debolezza. Quando era un feto, appunto. Riassumendo, in un gioco originariamente intitolato Mother 2, Ness e compagni stanno praticando un aborto stilizzato. Il tutto perché Shigesato Itoi non ha saputo leggere la locandina di un film e si è voluto vendicare su milioni di giocatori.

Vi lascio con la teoria di EarthBound condensata in poche righe:

Ma se volessi, per assurdo, giocare dei videogiochi di aborti solo per puro divertimento perverso?

RapeLay

Eccoli, i Giapponesi! Mentre il mondo protesta in ogni modo per i diritti della donna, mentre programmatori più sensibili di altri si schierano a favore dell’aborto, loro l’argomento l’affrontano con il tipico savoir faire del Sol Levante… inserendolo come “opportunità” in un videogioco di simulazione di stupro!

Prima che facciate pensieri strani metto le mani avanti; ho giocato tutte le produzioni Illusion, apprezzandole. Quindi niente revisionismo o facile sensazionalismo, come successe nel 2010 quando il gioco comparve su Amazon e il mondo gridò allo scandalo. RapeLay semplifica alcune meccaniche e non si differenzia troppo dai concetti espressi in altre produzioni Illusion, oltre a trattare argomenti “cari” ai Giapponesi.

Meanwhile in Japan

Della “cultura dello stupro” e altre differenze fra il nostro approccio alla quotidianità e quello Giapponese ne parlerò in un articolo ancora in lavorazione. E’ comunque chiaro che per i musi gialli non è anomalo parlare di videogiochi di stupri o videogiochi di aborti. Se le cose poi si presentano in contemporanea come in questo caso, è tutto grasso che cola!

Il Potere del “Grasso che Cola”!

In chiusura rimarrebbe solo da identificare un titolo, fra i videogiochi di aborti, che tratti l’argomento con fini stilistici, narrativi e di giocabilità…

 

The Witcher 3

Con tutti gli ammiccamenti, le allusioni e i rapporti espliciti ai quali si va incontro giocando a The Witcher, una gravidanza indesiderata non sarebbe poi una gran sorpresa. Nonostante il sesso facile il gioco tratta l’argomento dell’aborto in modo tutt’altro che scontato, infilandolo in una missione principale fra le più impressionanti mai viste in un videogioco.

Non si è mai troppo attenti…

Che sia un neonato da sbattere in un forno acceso o il feto risorto derivante da una storia travagliata e da abusi di alcool, le piccole creature in questo videogioco non godono di grande rispetto. Se riescono a superare i primi anni di vita possono però diventare interessanti Teen, come Ciri. O come la bella dottoressa Shani, dei capitoli precedenti…

Lyumos ー Shani

 

 

 

 

 


 

Musou

Potrei fingere di non saperlo, come se le statistiche del blog non le consultassi ossessivamente. Potrei quindi introdurre l’articolo citando la miriade di lettori che ogni giorno approdano su questi lidi e dipingerli come i più eterogenei navigatori della rete.

Potrei, sostanzialmente, prendervi per il culo. Oppure, scelta più deontologica, ammettere che il blog se dice culo lo leggono tre stronzi compreso il sottoscritto, con i quali molto probabilmente condivido gusti e passioni.

Pertanto se a questa sparuta schiera di malcacati dovessi, di punto in bianco, parlare dell’insana abitudine americana di produrre remake cinematografici di grandi successi esteri, mieterei semplici consensi.

Ju-On (diventato The Grudge), Ring, [REC] (diventato Quarantine), Låt den rätte komma in (Let the Right One In)… pure quel cazzo di capolavoro di OldBoy ha subito lo stesso trattamento remakevole, arrivando a stravolgere il concetto intero della triolgia della vendetta.

Capolavori, appunto, resi merda mainstream dai ‘murricani.

Musou

Americani, se proprio state in fissa con i reboot, almeno aggiungete un po’ di pepe!

Ma questo malcostume è circoscrivibile esclusivamente ad un media e un popolo? Può questa cattiva abitudine serpeggiare fra di noi in forme differenti?

Musou

Chissà se vi ho mia ammorbato la minchia tentando di farvi passare il concetto di quanto fossero belli ed emozionanti gli anni ’80 e ’90, videoludicamente parlando… quando agli albori del media i programmatori potevano e dovevano sperimentare ed era possibile assistere alla nascita di nuovi generi. Che so, per esempio gli hack and slash.

Giochi di picchiarsi forte a suon di oggetti contundenti, con lo scopo di avere la meglio su un nutrito gruppo di nemici.

Ma il nuovo millennio si avvicina prepotentemente e vent’anni passati fra pixel, sale giochi e verginità stanno per essere spazzati via dai poligoni, potenti console casalinghe e… verginità!

Così nel 2000 ti arrivano i giapponesi tutti impettiti sfoggiando il loro Shin: Sangoku musō (ovvero quella ciofeca di Dynasty Warriors 2), millantando l’invenzione di un nuovo genere e quindi dovendo attribuirgli una denominazione tutta loro. I videogiochi Musou, appunto.

Poi tu vaglielo a dire che sono solo degli hack and slash rivisitati e non basta vestire i protagonisti da ‘stocazzoGiappoCinese e metterci un po’ di storia antica raffazzonata per essersi inventati un genere. Ma a loro andava bene così, volevano una cosa tutta loro come gli americani godono a fingere di aver girato capolavori cinematografici quando sono solo furti di ottime pellicole estere.

Senran Kagura

Ad Agosto 2018 vi parlai di Peach Ball: Senran Kagura, promettendovi una recensione doppia di Senran Kagura: Estival Versus e di Senran Kagura: Peach Beach Splash. Ecco spiegata la perfetta e ragionata introduzione che ci ha accompagnati in un viaggio magico fra cinema, videogiochi e Musou, genere al quale Senran Kagura originariamente appartiene (poi è sempre vero che le tette rimbalzanti e le ninja nude si possono prestare a mille variazioni sul tema, come i flipper e i giochi di pistole ad acqua).

Se prendiamo quindi per vero il teorema che vede il genere Musou speculare al più anziano hack and slash non ci resta che capire cosa accomuna Senran Kagura a titoli di spicco come Dynasty Warriors. Per fare questo dobbiamo fare un piccolo salto nel passato, quando Koei regnava incontrastata;  l’invasione del mercato grazie ai loro titoli di punta, ai loro spin-off e ai giochi su licenza come quelli dedicati a Zelda, Berserk e Ken il Guerriero stava avvenendo indisturbata, d’altronde erano gli “inventori” di un genere nuovecchio!

Musou

Poi ti arriva Marvelous! Games e si ritaglia una corposa fetta di mercato grazie all’intuizione di introdurre sedicenti combattenti e antagoniste nelle meccaniche di gioco che, fino ad allora, avevano visto nerboruti samurai prendersi a Katanate in culo.

Improvvisamente l’antico giappone e i suoi trascorsi perdono smalto e appeal nei confronti dei giocatori in favore della storia romanzata di un manipolo di giovani Ninja scolarette al limite del JailBait; con un potenziale fanservice al limite della censura per Marvelous! il risultato sarebbe di per se già ottenuto, grazie all’attenzione dedicata alla realizzazione dei modelli poligonali dell’enorme squadra di protagoniste o il dettaglio delle sequenze di trasformazione che vede potenti pergamene sbucare da ogni dove per ottenere consensi fra il pubblico, chiaramente settoriale, al quale il gioco si rivolge.

Nonostante Senan Kagura punti al bassoventre dell’utenza, riesce stranamente a farsi giocare bene. Inutile per me approfondire gli aspetti tecnici e di giocabilità, nelle mie recensioni; come sempre vi consiglio di andarvene affanculo su Multiplayer.it se vi interessano queste fesserie. Ma le sensazioni, la soddisfazione e la gioia dopo una partita a Senran Kagura sono paritarie o superiori a qualsiasi emozione vi abbia suscitato un buon gioco Musou giocato precedentemente. Chiaramente se i Musou vi hanno sempre fatto rate al cazzo non saranno poppe e culi a farvi cambiare idea. Forse…

Ma abbiamo anche detto spin-off… nella sua incarnazione “Estival Versus” Senran Kagura ha alleggerito un po’ le meccaniche di gioco e sacrificato la trama in favore di un approccio più frivolo, mantenendo le peculiarità erotiche introdotte di capitolo in capitolo, quali le trasformazioni, i cambi costume degni di Arturo Brachetti, gli indumenti distruttibili, la fisica delle rotondità femminili. Tutto lo scibile dei videogiochi SoftPorno condensato in un’unica opera digitale.

Relegare anni di programmazione ad un unico genere sarà sembrato uno spreco al CEO Marvelos! che, in occasione di un brainstorming svoltosi con il dipendente dell’anno mostrato nel meme di cui sopra, ha partorito una nuova idea GENIALE!!! Applicare tutta questa conoscenza tecnica ad un titolo di “Ninja Scolarette in Vacanza che si Spruzzano Acqua Addosso per far Ballare le Tette e far Godere i Giocatori del Nuovo Effetto Vedo non Vedo”!

Senran Kagura: Peach Beach Splash è quindi quello spin-off che non ti aspetti ma di cui non potrai più fare a meno. Arriva nel momento in cui Splatoon fa sfaceli e anche se non c’entra nulla un po’ gli strizza l’occhio. Usa tutti i più subdoli trucchetti per farti togliere le mani dal pad e fartele scivolare sulla patta dei pantaloni. E cosa più importante, è divertente. Un po’ il concetto già espresso per Gal Gun, un gioco che ti attira per un motivo e ti fa rimanere per uno decisamente più valido.

Musou

In questo articolo trovate un video di Manyakis (a.k.a. Mike Inel). Nintendo ha di recente censurato la sua PornParody di Splatoon e l’ha obbligato a togliere i file da Patreon.                     The More You Know

A suon di armi ad acqua tatticamente differenti, potenziamenti e aumenti di livello, collezioni di carte con immagini discinte, mosse finali pruriginose e scontri all’ultimo gallone vi ritroverete come nulla ad aver dedicato a Peach Beach Splash più tempo di quanto mai avreste potuto immaginare.

Ci sono anche le battaglie contro donne nude giganti insaponate!

Concludendo, concedete un po’ di attenzione a questa serie in una qualsiasi delle sue incarnazioni e non ve ne pentirete. Parola di ‘murricano vestito da ‘stocazzo GiappoCinese.

Voto:

 

 

 

 

 


 

Quando hai le idee chiare sulla strada da seguire…

Final Fantasy VII, anzi il suo remake, vanta oggi un nuovo trailer carico di speranza. È il 2019, il gioco rimane senza una data d’uscita e già nel 2016 approfondivo l’argomento. Ma un remake agognato da tutti i videogiocatori per anni, annunciato e mostrato per la prima volta nel 2015, come sarà diventato quattro anni dopo? Sicuramente in Square hanno pianificato tutto e tenuto in considerazione l’evoluzione tecnica di questi ultimi anni…

Ma come diceva un grande saggio:

[…] ho perso pure la fiducia, la fiducia nel prossimo… l’ho persa

Tranquillo, ritroviamo pure quella. Io sto a fa la lista […]

Antonio Rezza

Fortunatamente a darmi supporto c’è sempre il prolifico mondo dei fancazzisti di internet ed è proprio per mano di uno di questi che oggi possiamo godere di un imperdibile confronto Final Fantasy VII 2015 versus Final Fantasy VII 2019!

Fortunatamente i miglioramenti sembrano esserci, uno dei rari esempi degli ultimi anni dove il gioco, se mai verrà pubblicato, risulterà migliore dei trailer. Per una volta nessuno scandalo sui downgrade grafici…

Nell’attesa che il gioco venga pubblicato (o quanto meno venga dichiarata una data d’uscita) possiamo sempre ingannare il tempo mettendo a confronto i migliori cosplay dedicati al settimo capitolo di FF. Ma ricordatevi di risparmiare un po’ di liquidi corporei, ci sarà una scena nel remake di Final Fantasy che se li meriterà tutti!

Tifa Cosplay by Yureta

Tifa Cosplay by Feywilde

Tifa Cosplay by Xfuukax

Tifa Cosplay by Honey Bunny

Tifa Cosplay by Valentina Nappi

Tifa Cosplay by April Hylia

 

Final Fantasy VII

Certo, senza dimenticarsi Aerith…

 

 

 

 

 


 

MILF – Mother’s i’d like to Festeggiare!

MILF … sappiamo tutti chi sono e che emozioni ci suscitano! Eccomi in occasione della festa della mamma 2019 a celebrarle con l’ennesima, eccezionale, INELUTTABILE… classifica Containerd delle migliore mamme dei videogames!

MILF

Le fantasie MILFiche dei videogiocatori fondano le radici agli albori della nascita del media stesso

Che le nostre fantasie di sbarbati fossero occupate, fra una partita al GameBoy e una al MegaDrive, dalla procace mamma del nostro amico e compagno di giochi o da una delle avvenenti insegnanti è innegabilmente un’esperienza vissuta dai più.

MIL

Pacey che si sbatte l’insegnante in Dawson’s Creek… quanti ricordi!

Arrivò poi la serie tv Picket Fences (da noi La Famiglia Brock) agli inizi degli anni novanta a farci capire che non solo non eravamo gli unici ad avere certi pruriti, ma che potevamo aspirare alla realizzazione concreta di certe fantasie! Come quella leggermente rivisitata della vignetta sopra riportata, che in realtà andò così:

MILF MILF

Visto il ruolo fondamentale che hanno ricoperto le MILF nelle nostre vite di arrapati ragazzini videogiocatori andiamo a vedere quali sono le migliori mamme comparse nei VG!

 

Top Ten Migliori MILF da Videogioco!

 

Posizione 10 – Dr. Bridgette Tenenbaum (BioShock)

Al decimo posto in classifica un personaggio non proprio materno; pur non avendo dato alla luce nessuna di esse la Tenenbaum si può tranquillamente definire la madre di tutte le “sorelline” presenti in BioSchock.

A suo tempo era anche un bel donnino

Ma come potremo mai vedere questa controversa ricercatrice nell’ottica di una MILF? Ma grazie alle nostre amate cosplayer!

Brigid Tenenbaum by MissTaffy

Posizione 09 – Mama (Cooking Mama)

Da un estremo all’altro, in nona posizione troviamo lo stereotipo della MILF che, appena apre bocca, si sente rispondere “go back to the kitchen!”. Con più esperienza di qualsiasi chef stellato, maneggia costantemente ortaggi dalla dubbia forma fallica con impressionante maestria. Ma è al grido di “beat the meat” che sfoggia le sue doti migliori, a patto di non farla incazzare! Fortunatamente trova sempre il modo giusto per sistemare le cose…

Per celebrare questa MILF videoludica ripropongo la classica ricetta del tacchino ripieno direttamente dal profilo Patreon di Orange-PEEL

Posizione 08 – Sonya Blade (Mortal Kombat)

Nel compimento del più classico plot tamarro ‘murricano, Sonya e Johnny si sono accoppiati per dar vita alla nuova combattente Cassie Cage. Nonostante sia morta a più riprese e nei modi più violenti e sanguinari possibili, Sonya Blade è nelle nostre fantasie MILF dalla sua prima compara sugli schermi nel lontano 1992.

Sonya Blade by Okani

Posizione 07 – The Boss (Metal Gear Solid: Snake Eater)

La madre di Revolver Ocelot renderebbe fiera qualsiasi donna appartenente al movimento femminista, fiera e battagliera come viene dipinta. Certo, il cesareo potevano farglielo un po’ meglio…

The Boss by Omi Gibson

Posizione 06 – Samara (Mass Effect)

Mass Effect è un gioco di culi dove viene data al protagonista la possibilità di accoppiarsi con qualsiasi oggetto animato, a patto di azzeccare le giuste combinazioni di dialogo. E’ quindi probabile che vi imbattiate nella MILF Samara, nel corso del gioco, proponendole una tregua sessusale dalla ricerca della figlia, regalando a quest’ultima qualche istante in più di vita. Si perché se questa è la classifica MILF da videogioco, non significa sia anche la classifica delle aspiranti migliori mamme dell’universo! In fatti Samara ha il solo e unico scopo di uccidere la figlia, problemi tipici dei bluegger (gentaglia con la pelle color blu, cose che noi non possiamo capire).

MILF

La cosplayer Ekaterina Plotnikova è riuscita ad esprimere in pieno lo spirito di Samara, anche se il suo meglio l’ha dato rappresentando Liara T’soni:

Liara T’soni by EkaterinaFr

Posizione 05 – Rosalina (Super Mario)

Madre adottiva di una strana creatura spaziale, Rosalina è sempre stata considerata uno dei personaggi più sexy dell’universo Nintendo… fino alla sessualizzazione di Bowser!

Rosalina by Katta Ramos

Posizione 04 – Kangaskhan (Pokémon)

Un gradino sotto il podio il momento strappalacrime di questa classifica vede la madre del Pokemon Cubone protagonista; essa infatti si sacrifica per la vita del figlio che, in segno di rispetto e affetto, indosserà il suo teschio per tutta la vita!

MILF

Storia raccapricciante, ma non quanto le avventure di Ash che si vuole fare sua madre a tutti i costi!

MILF

Posizione 03 – Jenova (Final Fantasy VII)

Con il remake ormai alle porte ecco Final Fantasy 7 tornare ad occupar ei primi posti delle classifiche… qualsiasi siano! La madre di Sephiroth sembra appartenere ad un’etnia non meglio precisata, magari aliena… ma a noi di segarci sugli alieni non ci fa mica paura, come bbiamo visto prima in merito a Mass Effect!

Posizione 02 – Ana Amari (Overwatch)

Da quando è stato pubblicato, Overwatch miete vittime in ogni campo. Naturale quindi che sia presente anche nelle classifiche delle meglio MILF. Ana Amari si è ritagliata uno spazio nei cuori degli appassionati dei culi di Overwatch, pur non mostrando molto. Ovviamente qualche zozzetta ha ben pensato di vestirsi come lei:

MILF

Samira Khan aka Sassmira in un sobrio cosplay di Ana Amari

Posizione 01 – Sophitia (Soul Calibur)

La mammina Sophitia vince questa gara alla migliore MILF per evidenti meriti sul campo!

Madre di Patroklos e Pyrrha Sophitia è la classica rappresentazione di una Dea Greca prima della crisi e dell’entrata nell’unione Europea.

Sophitia by Alisa Farrington