Bettie Ballhaus – L’epilogo

Con il presente articolo si chiude un’era per Containerd; iniziata nel 2012 sul compianto forum e riproposta immediatamente su GiocaGiue, la saga delle avventure di Bettie Ballhaus nel colorato e divertente mondo dei videogiochi continuò con due impressionanti articoli d’indagine che manco Cecilia D’anastasio per Kotaku!

Quello che nel 2012 nacque come articolo clickbait (una cosa tipo Nude Bettie Ballhaus) si trasformò in un serio approfondimento non appena scoprii dell’esistenza di un misterioso legame fra la modella e l’industria videoludica tutta! Il primo articolo, “Videogiochi che assomigliano a Bettie Ballhaus“, mi procurò una certa notorietà e per un anno dovetti dividermi fra interviste, meeting di discussione e interventi d’approfondimento. L’argomento mantenne un tono goliardico e a quei tempi l’industria non pensò di dover intervenire, pur avendomi schedato fra i sorvegliati speciali, come scoprii successivamente.

Solo con il seguito di quel memorabile articolo, “Nuovi e vecchi videogiochi che assomigliano a Bettie Ballhaus“, capii di aver scoperchiato il vaso di Pandora e iniziarono i problemi. Evidentemente il legame ormai svelato e la ricerca delle motivazioni dietro questa apparentemente inspiegabile congiunzione stava infastidendo i vertici delle grandi case. In quesi mesi diventai il Saviano delle poppe, parlando al pubblico delle mie scoperte, pur essendo costantemente minacciato. Questo avvenimento mi portò anche ad un incontro diretto con Bettie Ballhaus, la quale si mise a nudo confidandomi di non aver mai preso parte a tutto questo. Anche lei come me un’ignara pedina nelle mani del destino.

Ho dovuto aspettare mesi prima di poter proporre al grande pubblico l’epilogo, lasciare che l’attenzione dei media verso la vicenda scemasse, mentre a margine combattevo guerre legali per difendermi da denunce infondate. Il grande giorno è finalmente giunto ed oggi arriva a compimento l’indagine che verrà ricordata come quella che stabilì che i programmatori di videogiochi si fanno le seghine e tanto gli basta per trarre ispirazione per i loro prodotti! Ed ecco al via il nuovo, imperdibile…

 

Nude Bettie Ballhaus – Videogiochi che sempre di più assomigliano a Bettie Ballhaus!

 

Bettie Ballhaus vs Fight Night Round 3

Nude Bettie Ballhaus

Mia nonna soleva ripetutamente affermare “il mondo è bello perché Wario” (anche lei grande appassionata di videogiochi). Se trascuriamo la piccola imprecisione concettuale, essendo di fatti il mondo una merda, rimane vera la varietà dell’essere umano. Personalmente non acquisterei mai un videogioco sportivo, sono l’antitesi di ciò che cerco da questo strumento di svago. Non mi cago in TV le partite di Tennis, i match di Calcio o gli scontri di Basket, non avrei motivo per replicare simili zozzerie sulla mia Playstation. Di più, non faccio parte dell’orda di dementi che ogni anno si compra il nuovo FiFA, solo perché in copertina c’è l’idolo del momento.

Allora cosa spinse me e tanti altri come me a comprare Fight Night 3 nel 2006? Evoluzione tecnologica. A pochi mesi dal lancio dell’Xbox 360 eravamo tutti in hype da prestazione e la fisica dei combattimenti, la reazione dei corpi, l’illuminazione, la riproduzione del sudore… tutto faceva sognare. Col senno di poi si può dire che sbavavo per un videogiochi di nerboruti omaccioni sudati; come per la nascita dei più grandi villain probabilmente quel momento è la spiegazione del perché esiste Containerd oggi, strumento di virilizzazione che mi permette di placare la mia omosessualità latente.

A conti fatti il gioco non era che una mediocre rappresentazione di un mediocre sport che ha potuto vedere la luce solo perché un qualche programmatore si è fatto le pippette sui “guantoni” di Bettie Ballhaus e ha sentito successivamente l’impellente bisogno di rappresentare il tutto in poligoni, texture e sudore digitale. Tanto sudore digitale.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Fight Night Round 3: 

 

Bettie Ballhaus vs Constructor

Nude Bettie Ballhaus

L’universo delle simulazioni urbanistiche come anche dei manageriali in generale ha sempre prodotto titoli con una peculiarità: indipendentemente dalla qualità del prodotto finale, deve esistere una serietà e un codice morale di fondo. In un mercato in mano ai Simqualcosa o Themequalcosa, venti anni fa vede la luce Constructor e cambia le carte in tavola. Anche in questo manageriale esistono criminalità, minacce, estorsioni, morti e omicidi… ma saranno strumenti offerti al giocatore per farsi strada verso la conquista della città e non più cose dalle quali difendersi! Se condite il tutto con una gustosa salsa “dark humor”, otterrete un prodotto ricordato negli annali. Non a caso è stato riproposto in un remake HD proprio negli ultimi mesi.

Constructor non ha mezzi termini, nemmeno in fatto di giocabilità; se per molti videogiochi la sessione tutorial è solo una ritrita rottura di coglioni, il gioco di System 3 rende quasi obbligatorio seguirlo per districarsi fra i complicati menù e poter così mettere a segno sabotaggi ai vostri inquilini molesti o morosi. Infatti non c’è come far esplodere una palazzina intera per lanciare un segnale a chi non vi vuole pagare l’affitto…

Constructor era un gioco fantastico allora come lo è ora nella sua versione HD, come fantastica è l’immagine di Bettie con le tette di fuori che si spaccia per capocantiere in quella che sembra essere la posa determinata di una che vuole ricostruire le torri gemelle solo con le sue forze.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Constructor: 

 

Bettie Ballhaus vs Marvel’s Spider-Man

Questo non è solo un espediente per parlarvi del gioco più popolare del momento, nonché del capolavoro del 2018. La posa è inequivocabile, le similitudini ci sono tutte e nulla mi toglierà dalla testa che in Insomniac più di un programmatore ha dovuto far ricorso all’assicurazione medica aziendale per farsi curare il tunnel carpale dato dalle zaganelle dedicate a Bettie Ballhaus!

Di Marvel’s Spider-Man si è detto tutto e grazie alla sua modalità fotocamera si è anche visto di più. Si tratta effettivamente di un titolo di altissima qualità che fa solo sperare di poter vedere altri prodotti speculari che possano seguire il filone supereroi attualmente così in voga (traduco per maggior chiarezza: fate un cazzo di IronMan o Avenger coi controcoglioni come ‘sto gioco!!! E fatelo subito!). Purtroppo Marvel’s Spider-Man, dietro agli sfarzi e al successo, nasconde un dramma rappresentativo del nostro tempo, che definirò qui come sindrome da “quel figlio di puttana del mio collega di lavoro”.

In tanti vi sarete trovati in questa situazione: ore e ore di lavoro svolto per la vostra azienda, dedizione, impegno e straordinari. Poi arriva “quel figlio di puttana del collega di lavoro”, in genere un fancazzista senza particolari doti, a riscuotere tutti i meriti. Lui, l’inutile inetto, celebrato, voi nel totale animato.

Il dramma dietro a Spider-Man e ai sandbox dell’ultima generazione è proprio questo; per distinguersi devono essere giochi dalla realizzazione tecnica impressionante, con un’attenzione al dettaglio quasi maniacale. Se li ambienti in luoghi specifici e non fantastici, questi devono essere ricostruiti minuziosamente. Un lavoro incredibile per restituire la vitalità, la quotidianità e la profondità di una vera metropoli.

Poi arriva il primo coglione di turno, mettiamo caso il sottoscritto, scrive due righe in croce sul gioco per giustificare i capezzoli in bella vista di Bettie Ballhaus. Dico che il gioco è un capolavoro, l’ho pure platinato, imperdibile compratelo è veramente impressionante… pur avendo passato il 95% del tempo di gioco su dei MERDOSI TETTI!!! Tre textures ripetute e due effetti grafici particellari in croce, magari qualche piccione, ma dei cazzo di anonimi, insulsi, tetti di palazzo! Sotto di me la vita di migliaia di persone programmata e riproposta con dovizia da un gruppo di lavoratori Insomniac che ci avrà speso migliaia di ore per ottenere il risultato e io qui ad osannare il gioco celebrando un coglione che in una settimana ha programmato una manciata di “rooftop” e ha passato il resto del tempo a segarsi su Nude Bettie Ballhaus.

Ecco, sindrome da “quel figlio di puttana del mio collega di lavoro”.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Marvel’s Spider-Man: 

 

Bettie Ballhaus vs Agony

Agony vi dice nulla? Piccoli lettori distratti, mi tocca solleticare la vostra memoria con questo esempio di grande giornalismo. Il gioco è ora disponibile, dopo un percorso travagliato che è comunque riuscito a portare molta attenzione nei suoi riguardi; infatti, fino a quando un titolo come Agony lo vedi in trailers studiati a tavolino o ne leggi in news che ne enfatizzano gli elementi interessanti (violenza, sesso, sangue e morbosità) di sicuro riesce a creare discussione, per bene o per male. L’estremismo ostentato fino ad oggi fa da contorno ad un gioco ben realizzato? La risposta purtroppo è negativa e l’agonia del titolo è anche quella che si sperimenta giocandolo.

A tratti frustrante, confusionario, lineare, Agony da il meglio di se… nei video che avete sicuramente già visto. Il resto è noia. Un vero peccato, in quanto riversavo in questa produzione le aspettative di chi sperava di parlarne come un nuovo esponente della maturità raggiunta dai videogiochi di oggi.

E Bettie? Vestita da diavoletta di Halloween fa la sua diabolica figura!

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus: 

Voto Agony: 

 

Bettie Ballhaus vs Viscera Cleanup Detail: Santa’s Rampage

Fra poco è Natale e tutti sapete cosa significa; corsa ai regali, acquisti dell’ultimo minuto, assalti a GameStop che, nel periodo dell’anno dove tutti sono più buoni, ci incula bonariamente a sangue con i suoi prezzi. Ma se tutto questo consumismo influisse sui reali protagonisti di questa festività? Gli elfi di Babbo Natale, anno dopo anno, sono sempre più subissati di richieste, sempre più stressati, sempre più presi di mira…

Sempre più dura per gli Elfi, o quello che resta di loro.

Santa’s Rampage propone lo scenario peggiore, quello dove la casa di Babbo Natale è stata assaltata da fanatici di regali che manco il Black Friday ‘murricano. Vostro compito, armati di secchi d’acqua e spazzoloni, ripulire il caos generato spostando cadaveri di Elfi da bruciare nel camino, facendo attenzione a non farli gocciolare troppo sangue sul parquet, per poi spazzar via frattaglie e globuli rossi rappresi, per ridare dignità alla magione del ciccione.

Un videogioco dove il nostro unico scopo è ripulire dopo un massacro, in più a sfondo Natalizio? Come si può definire? CAPOLAVORO!

Costa una miseria, ma se non avete spiccetti chiedetelo pure come regalo di Natale. O questo o Bettie Ballhaus vestita della festa, scegliete voi e Babbo Natale esaudirà i vostri desideri.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus: 

Voto Agony: 

 

E con questo si conclude l’ePOPPEa di Bettie Ballhaus su Containerd. Decisione travagliata, la mia, perché tanto altro ci sarebbe da dire, ma continuate a seguire il blog. Ho il forte sospetto che presto arriveranno articoli della stessa caratura.

 

 

 

 

 


 
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