Catherine Full Body

Catherine Full Body riporta su PS4, con il suo remake, un genere che ultimamente è stato lasciato un po’ in disparte dalla grande massa, ovvero il filone dei “videogiochi di cubi” (qui l’approfondimento con anche dettagli su Catherine in versione PS3). Atlus si comporta diversamente dalle altre case che, con l’attuale generazione di console, campa di remake da anni, senza nulla aggiungere ai loro titoli originali: Catherine Full Body dichiara infatti già dal titolo un surplus di contenuti (prevalentemente a sfondo erotico) rispetto al gioco originale e qualcosa si intravede già dal trailer.

Per quanto ci è dato capire ad oggi, il gioco sarà molto più di un mero remake; i programmatori sembrano aver reinventato l’opera che anni fa rapì la nostra fantasia di ultratrentenni, parlandoci apertamente di problematiche a noi note e infilandoci in situazioni per lo più vissute e conosciute (no, quella di avere una bionda superdotata a fianco ad ogni sveglia rimane una fantasia, parlavo più delle tristi e inconcludenti nottate passate al bar).

A partire dagli elementi puzzle, che lo rendeva no un gioco di cubi, in Catherine Full Body riarrangiati per renderli meno frustranti (introdotta anche la funzione “skip”, per chi vuole vedere solo i filmatini sporcellosi e non rompersi il cazzo col gioco), fino al cuore vivo del gioco, le novità saranno tantissime. Introdotta infatti una terza Catherine, affiancata altresì da “Qatherine” (la tizia coi capelli rosa che si vede in qualche video).

“La vita amorosa di Vincent non è mai stata così complicata” sostengono i programmatori, probabilmente per aumentare l’hype che già di suo può avere un quarantenne pervertito con al seguito una schiera di donne che potessero lo lincerebbero.

Il 14 febbraio 2019 Catherine Full Body stravolgerà la vita di qualche giapponese represso, che potrà giocarselo su PS4 o PS Vita. Noi dovremo aspettare visto che il gioco, almeno per Playstation 4, è stato annunciato anche per l’occidente. Rimane privo di data di lancio, quindi che fare? Come ingannare l’attesa? Ormai vi ci ho abituati, non dovrebbe essere una sorpresa… coi cosplay di Catherine!!!

Iscariot Elian – Succubus Catherine

ISCARIOT ELIAN ONLINE

Facebook – Instagram  – Deviantart

 

Omi K. Gibson – Catherine and Vincent

OMI K. GIBSON (AKIOMI) ONLINE

Deviantart

 

Agos Ashford – Catherine

AGOS ASHFORD ONLINE

Facebook – Instagram – Deviantart – Twitter – Patreon

 

 

 

 

 


 

Bettie Ballhaus – L’epilogo

Con il presente articolo si chiude un’era per Containerd; iniziata nel 2012 sul compianto forum e riproposta immediatamente su GiocaGiue, la saga delle avventure di Bettie Ballhaus nel colorato e divertente mondo dei videogiochi continuò con due impressionanti articoli d’indagine che manco Cecilia D’anastasio per Kotaku!

Quello che nel 2012 nacque come articolo clickbait (una cosa tipo Nude Bettie Ballhaus) si trasformò in un serio approfondimento non appena scoprii dell’esistenza di un misterioso legame fra la modella e l’industria videoludica tutta! Il primo articolo, “Videogiochi che assomigliano a Bettie Ballhaus“, mi procurò una certa notorietà e per un anno dovetti dividermi fra interviste, meeting di discussione e interventi d’approfondimento. L’argomento mantenne un tono goliardico e a quei tempi l’industria non pensò di dover intervenire, pur avendomi schedato fra i sorvegliati speciali, come scoprii successivamente.

Solo con il seguito di quel memorabile articolo, “Nuovi e vecchi videogiochi che assomigliano a Bettie Ballhaus“, capii di aver scoperchiato il vaso di Pandora e iniziarono i problemi. Evidentemente il legame ormai svelato e la ricerca delle motivazioni dietro questa apparentemente inspiegabile congiunzione stava infastidendo i vertici delle grandi case. In quesi mesi diventai il Saviano delle poppe, parlando al pubblico delle mie scoperte, pur essendo costantemente minacciato. Questo avvenimento mi portò anche ad un incontro diretto con Bettie Ballhaus, la quale si mise a nudo confidandomi di non aver mai preso parte a tutto questo. Anche lei come me un’ignara pedina nelle mani del destino.

Ho dovuto aspettare mesi prima di poter proporre al grande pubblico l’epilogo, lasciare che l’attenzione dei media verso la vicenda scemasse, mentre a margine combattevo guerre legali per difendermi da denunce infondate. Il grande giorno è finalmente giunto ed oggi arriva a compimento l’indagine che verrà ricordata come quella che stabilì che i programmatori di videogiochi si fanno le seghine e tanto gli basta per trarre ispirazione per i loro prodotti! Ed ecco al via il nuovo, imperdibile…

 

Nude Bettie Ballhaus – Videogiochi che sempre di più assomigliano a Bettie Ballhaus!

 

Bettie Ballhaus vs Fight Night Round 3

Nude Bettie Ballhaus

Mia nonna soleva ripetutamente affermare “il mondo è bello perché Wario” (anche lei grande appassionata di videogiochi). Se trascuriamo la piccola imprecisione concettuale, essendo di fatti il mondo una merda, rimane vera la varietà dell’essere umano. Personalmente non acquisterei mai un videogioco sportivo, sono l’antitesi di ciò che cerco da questo strumento di svago. Non mi cago in TV le partite di Tennis, i match di Calcio o gli scontri di Basket, non avrei motivo per replicare simili zozzerie sulla mia Playstation. Di più, non faccio parte dell’orda di dementi che ogni anno si compra il nuovo FiFA, solo perché in copertina c’è l’idolo del momento.

Allora cosa spinse me e tanti altri come me a comprare Fight Night 3 nel 2006? Evoluzione tecnologica. A pochi mesi dal lancio dell’Xbox 360 eravamo tutti in hype da prestazione e la fisica dei combattimenti, la reazione dei corpi, l’illuminazione, la riproduzione del sudore… tutto faceva sognare. Col senno di poi si può dire che sbavavo per un videogiochi di nerboruti omaccioni sudati; come per la nascita dei più grandi villain probabilmente quel momento è la spiegazione del perché esiste Containerd oggi, strumento di virilizzazione che mi permette di placare la mia omosessualità latente.

A conti fatti il gioco non era che una mediocre rappresentazione di un mediocre sport che ha potuto vedere la luce solo perché un qualche programmatore si è fatto le pippette sui “guantoni” di Bettie Ballhaus e ha sentito successivamente l’impellente bisogno di rappresentare il tutto in poligoni, texture e sudore digitale. Tanto sudore digitale.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Fight Night Round 3: 

 

Bettie Ballhaus vs Constructor

Nude Bettie Ballhaus

L’universo delle simulazioni urbanistiche come anche dei manageriali in generale ha sempre prodotto titoli con una peculiarità: indipendentemente dalla qualità del prodotto finale, deve esistere una serietà e un codice morale di fondo. In un mercato in mano ai Simqualcosa o Themequalcosa, venti anni fa vede la luce Constructor e cambia le carte in tavola. Anche in questo manageriale esistono criminalità, minacce, estorsioni, morti e omicidi… ma saranno strumenti offerti al giocatore per farsi strada verso la conquista della città e non più cose dalle quali difendersi! Se condite il tutto con una gustosa salsa “dark humor”, otterrete un prodotto ricordato negli annali. Non a caso è stato riproposto in un remake HD proprio negli ultimi mesi.

Constructor non ha mezzi termini, nemmeno in fatto di giocabilità; se per molti videogiochi la sessione tutorial è solo una ritrita rottura di coglioni, il gioco di System 3 rende quasi obbligatorio seguirlo per districarsi fra i complicati menù e poter così mettere a segno sabotaggi ai vostri inquilini molesti o morosi. Infatti non c’è come far esplodere una palazzina intera per lanciare un segnale a chi non vi vuole pagare l’affitto…

Constructor era un gioco fantastico allora come lo è ora nella sua versione HD, come fantastica è l’immagine di Bettie con le tette di fuori che si spaccia per capocantiere in quella che sembra essere la posa determinata di una che vuole ricostruire le torri gemelle solo con le sue forze.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Constructor: 

 

Bettie Ballhaus vs Marvel’s Spider-Man

Questo non è solo un espediente per parlarvi del gioco più popolare del momento, nonché del capolavoro del 2018. La posa è inequivocabile, le similitudini ci sono tutte e nulla mi toglierà dalla testa che in Insomniac più di un programmatore ha dovuto far ricorso all’assicurazione medica aziendale per farsi curare il tunnel carpale dato dalle zaganelle dedicate a Bettie Ballhaus!

Di Marvel’s Spider-Man si è detto tutto e grazie alla sua modalità fotocamera si è anche visto di più. Si tratta effettivamente di un titolo di altissima qualità che fa solo sperare di poter vedere altri prodotti speculari che possano seguire il filone supereroi attualmente così in voga (traduco per maggior chiarezza: fate un cazzo di IronMan o Avenger coi controcoglioni come ‘sto gioco!!! E fatelo subito!). Purtroppo Marvel’s Spider-Man, dietro agli sfarzi e al successo, nasconde un dramma rappresentativo del nostro tempo, che definirò qui come sindrome da “quel figlio di puttana del mio collega di lavoro”.

In tanti vi sarete trovati in questa situazione: ore e ore di lavoro svolto per la vostra azienda, dedizione, impegno e straordinari. Poi arriva “quel figlio di puttana del collega di lavoro”, in genere un fancazzista senza particolari doti, a riscuotere tutti i meriti. Lui, l’inutile inetto, celebrato, voi nel totale animato.

Il dramma dietro a Spider-Man e ai sandbox dell’ultima generazione è proprio questo; per distinguersi devono essere giochi dalla realizzazione tecnica impressionante, con un’attenzione al dettaglio quasi maniacale. Se li ambienti in luoghi specifici e non fantastici, questi devono essere ricostruiti minuziosamente. Un lavoro incredibile per restituire la vitalità, la quotidianità e la profondità di una vera metropoli.

Poi arriva il primo coglione di turno, mettiamo caso il sottoscritto, scrive due righe in croce sul gioco per giustificare i capezzoli in bella vista di Bettie Ballhaus. Dico che il gioco è un capolavoro, l’ho pure platinato, imperdibile compratelo è veramente impressionante… pur avendo passato il 95% del tempo di gioco su dei MERDOSI TETTI!!! Tre textures ripetute e due effetti grafici particellari in croce, magari qualche piccione, ma dei cazzo di anonimi, insulsi, tetti di palazzo! Sotto di me la vita di migliaia di persone programmata e riproposta con dovizia da un gruppo di lavoratori Insomniac che ci avrà speso migliaia di ore per ottenere il risultato e io qui ad osannare il gioco celebrando un coglione che in una settimana ha programmato una manciata di “rooftop” e ha passato il resto del tempo a segarsi su Nude Bettie Ballhaus.

Ecco, sindrome da “quel figlio di puttana del mio collega di lavoro”.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus:

Voto Marvel’s Spider-Man: 

 

Bettie Ballhaus vs Agony

Agony vi dice nulla? Piccoli lettori distratti, mi tocca solleticare la vostra memoria con questo esempio di grande giornalismo. Il gioco è ora disponibile, dopo un percorso travagliato che è comunque riuscito a portare molta attenzione nei suoi riguardi; infatti, fino a quando un titolo come Agony lo vedi in trailers studiati a tavolino o ne leggi in news che ne enfatizzano gli elementi interessanti (violenza, sesso, sangue e morbosità) di sicuro riesce a creare discussione, per bene o per male. L’estremismo ostentato fino ad oggi fa da contorno ad un gioco ben realizzato? La risposta purtroppo è negativa e l’agonia del titolo è anche quella che si sperimenta giocandolo.

A tratti frustrante, confusionario, lineare, Agony da il meglio di se… nei video che avete sicuramente già visto. Il resto è noia. Un vero peccato, in quanto riversavo in questa produzione le aspettative di chi sperava di parlarne come un nuovo esponente della maturità raggiunta dai videogiochi di oggi.

E Bettie? Vestita da diavoletta di Halloween fa la sua diabolica figura!

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus: 

Voto Agony: 

 

Bettie Ballhaus vs Viscera Cleanup Detail: Santa’s Rampage

Fra poco è Natale e tutti sapete cosa significa; corsa ai regali, acquisti dell’ultimo minuto, assalti a GameStop che, nel periodo dell’anno dove tutti sono più buoni, ci incula bonariamente a sangue con i suoi prezzi. Ma se tutto questo consumismo influisse sui reali protagonisti di questa festività? Gli elfi di Babbo Natale, anno dopo anno, sono sempre più subissati di richieste, sempre più stressati, sempre più presi di mira…

Sempre più dura per gli Elfi, o quello che resta di loro.

Santa’s Rampage propone lo scenario peggiore, quello dove la casa di Babbo Natale è stata assaltata da fanatici di regali che manco il Black Friday ‘murricano. Vostro compito, armati di secchi d’acqua e spazzoloni, ripulire il caos generato spostando cadaveri di Elfi da bruciare nel camino, facendo attenzione a non farli gocciolare troppo sangue sul parquet, per poi spazzar via frattaglie e globuli rossi rappresi, per ridare dignità alla magione del ciccione.

Un videogioco dove il nostro unico scopo è ripulire dopo un massacro, in più a sfondo Natalizio? Come si può definire? CAPOLAVORO!

Costa una miseria, ma se non avete spiccetti chiedetelo pure come regalo di Natale. O questo o Bettie Ballhaus vestita della festa, scegliete voi e Babbo Natale esaudirà i vostri desideri.

Voto alla posa Nude Bettie Ballhaus: 

Voto Agony: 

 

E con questo si conclude l’ePOPPEa di Bettie Ballhaus su Containerd. Decisione travagliata, la mia, perché tanto altro ci sarebbe da dire, ma continuate a seguire il blog. Ho il forte sospetto che presto arriveranno articoli della stessa caratura.

 

 

 

 

 


 

Meanwhile in Epic Games headquarter …

Epic Games può solo che insegnarci come stare al mondo. Fortnite vive, che ci piaccia o no, e continua a crescere e mietere “vittime”. Il fatto importante è che, sulla carta, Fortnite dovrebbe piacere a chiunque. Chiunque si reputi amante dei videogiochi, chiunque sia nell’ambiente da anni per passione, per motivi lavorativi, per gestire un blog sconsiderato come Containerd… a chiunque. Non per il gioco in se, come tutti i titoli ha pregi e difetti, può tranquillamente starvi sul cazzo l’utenza media, il genere, la realizzazione, la monotonia a lungo termine. Epic Games con Fortnite non ha realizzato un videogioco, ha generato un nuovo modello di business, ha minato il sistema. E’ addirittura riuscita nell’intento utopistico di stemperare l’odio, portando il cross play in ambito console e unendo gli utenti PS4, Xbox, Switch!

Epic Games

Possiamo dire addio al becero bullismo!

L’aspetto che dovrebbe unire tutti nell’apprezzamento di questo gioco, nonostante l’opinione soggettiva che se ne può avere, è che i risultati impressionanti ottenuti da Epic Games con Fortnite arrivano da un titolo completo e perfettamente fruibile in maniera del tutto gratuita. Vuoi sapere cos’è Fortnite, come funziona, perché se ne parla tanto? Accendi uno qualsiasi dei tuoi device (tanto ad oggi è presente OVUNQUE) e scaricalo. Giocaci quanto vuoi e appassionati alle meccaniche. Tanto è tutto gratis. Capace che ti va a noia in poco tempo, ma potrebbe anche prenderti. Se ti prende capace che ci spendi anche qualche soldino, ma in un moto differente dai pay-to-win dei classici “freemium” games:

Esisterà mai un argomento al mondo che non preveda una citazione a South Park?

Il concetto fino a qui espresso meriterebbe trattati, tesi, approfondimenti e di sicuro ne esistono a migliaia, sparsi per la rete. Realizzati da insider, esperti del settore, finti educatori degni di una cattedra al Vigamus e altra gentaglia. Sicuramente non mi metterò io ora a esporvi la mia, se volete mi offrite una birra al Bube’s Pub di Roveredo e ne parliamo a quattr’occhi in maniera informale. Quello che invece è interessante è sentire la campana di un outsider del mondo dei videogiochi, ma sicuro esperto di tecnologia e comunicazione. Marco Montemagno rappresenta perfettamente la categoria e la sua “teoria” su Fortnite merita un breve ascolto:

Riassumendo, che concetti di vita fondamentali possiamo imparare da Epic Games? Oggi da loro impariamo che NEGARE L’EVIDENZA è di fondamentale importanza quando si viene accusati di molestie sessuali o attività speculari che interessino l’apparato mammario!

EPIC GAMES E LO SCANDALO DELLE DONNE VACCHE

La sesta stagione di Fortnite è arrivata e con se le classiche migliorie, aggiunte e attrazioni per permettere ai più abbienti di investire i loro risparmi. Sebbene molti reputino l’introduzione degli “animali fantastici” e le modifiche alla mappa la parte importante del nuovo aggiornamento, quella che ha fatto più scalpore è la reazione “jubilee” del nuovo personaggio Cowgirl. Viene infatti per la prima volta introdotta la fisica del seno, in questa occasione. Il primo a segnalare la cosa è stato FaZe Agony (streamer credo facente parte dello stesso clan di quel genio di Censor).

Di certo terrorizzati da tutta ‘sta storia della sessualizzazione che ha di colpo travolto il settore, Epic Games si è subito affrettata a rilasciare un’importante dichiarazione, senza peraltro che ci fosse per il momento apparente motivo per farlo, visto che femministe e puritani sembravano impegnati a far altro:

“This is unintended, embarrassing, and it was careless for us to let this ship. We are working now to fix this as soon as possible.”

Ora, se un minimo di conoscenza ho di programmazione, mi arriva dalle dichiarazioni dei creatori di Soul Calibur e Dead or Alive che hanno sempre sostenuto quanto complesso e articolato fosse ricreare la fisica di una tetta ballonzolante. Anche che vuoi farlo male, in modo velato e solo per un elemento marginale del gioco, come nel caso della Cowgirl di Fortnite, un minimo di lavoro mirato glielo devi dedicare. Dichiarare che sia stata una svista non voluta suona come la giustificazione del pervertito che in metropolitana te lo appoggia con la scusa della folla.

Brava quindi Epic Games che sposta più in alto l’asticella della demonizzazione con questa dichiarazione non richiesta e ci insegna uno splendido trucco da applicare in tutte quelle situazioni ambigue che lo richiederanno. Voi negate sempre e sostenete fosse una situazione imbarazzante e non voluta, anche se vi dovessero beccare in flagranza  di reato con le mani ben ancorate sulle chiappe di una vostra collega.

Fortunatamente una cosa non smetterà mai di rimbalzare e di sicuro non rischia la censura, il seno prosperoso delle cosplayer! Giusto quindi celebrare un pezzo su Fortnite con un bel cosplay a riguardo:

Fortnite Rose Team Leader by Adeline Frost

 ADELINE FROST ONLINE

Facebook – Twitter  – Instagram – Patreon

 

 

 

 

 


 

L’immediatezza della sessualizzazione

Il 13 settembre 2018 è stato mostrato al mondo l’ultimo Nintendo Direct… Da qualche parte nella vostra scatola cranica si sta formando l’affermazione che, GIUSTAMENTE, fuoriesce da ogni bocca nerd ultimamente quando si parla di News Nintendo, ovvero: ESTICAZZI?

Sì, vabbè Nintendo ma il dramma della Palestina?

Vi assicuro che, almeno a ‘sto giro, non potreste fare errore più grande, ignorando quanto si va delineando nel quartier generale di Mario. Per un aspetto FONDAMENTALE che vedremo fra pochissimo. Ma andiamo con ordine e proviamo a dare un senso alla strada che Nintendo sta seguendo da qualche mese, ipoteticamente alla cieca. Si presentano ad un E3, in fondo solo la fiera di settore più importante dell’anno, senza nulla da dire. Deludono sotto ogni punto di vista sia gli appassionati che i meno fanboy, di sicuro scazzano con gli investitori che preferiscono dirottare i loro soldi in borsa sulle bambole di silicone piuttosto che tenerli fermi in attesa di qualche nuovo miracolo di Miyamoto (e in una frase ho riassunto lo zoccolo duro di Containerd; LumiDolls, Shigeru e Fiera Losangelina). Qualcuno sperava recuperassero durante il Gamescom, sbagliando, altri attendevano il Tokyo Game Show, salvo venir presi alla sprovvista prima dell’evento.

Bowsette

Ricordate, per Nintendo non è mai Game Over!

In un direct che nessuno si aspettava recuperano in corsa tutto il terreno perso ultimamente, facendo come sempre il cazzo che vogliono. 2019 anno di Nintendo, anche se qualche colpo grosso lo spareranno già entro la fine dell’anno; Luigi’s Mansion, Animal Crossing, nuovi personaggi per Super Smash Bros Ultimate, Katamari, Daemon x Machina, Town, Yoshi,  fottio di titoli terze parti. E poi Final Fantasy in tutte le salse. Tutti i Final Fantasy che vi potevate solo sognare di rivedere su console Nintendo.

Poi l’online, con abbonamenti, giochi gratuiti, app per cellulare, chat di gioco e multiplayer anche su titoli di vent’anni fa. Cose che solo loro…

Nel caos ragionato che Nintendo ha voluto portare nelle nostre vite, fra la miriade di annunci che andrete ad approfondire su altri siti più indicati a parlare in maniera generalista dell’argomento videogames, a me ha colpito un aspetto più di altri, un gioco su tutti; New Super Mario Bros U Deluxe.

164 livelli, 4 giocatori in contemporanea, la rimasterizzazione di due grandi titoli per WiiU. Introduzione di due nuovi personaggi, Ruboniglio e Toadette. Poi, l’elemento fondamentale:

La “Super Corona”!

La “super Corona” non è una birra realizzata distillando gli umori intimi di Peach (leggere per credere), bensì un nuovo oggetto di gioco che sarà in grado di trasformare il nuovo personaggio Toadette in Peachette, per il massimo del divertimento!!!

Bene, direi che la news e l’articolo si possono anche chiudere qui, giusto? Non manca nulla rispetto a quanto vi ho abituati… già, ma il titolo? La sessualizzazione?

Il 13 settembre 2018 è stato mostrato al mondo l’ultimo Nintendo Direct. Il 13 settembre 2018 un simpatico fumettista ha realizzato questa strip immaginando cosa sarebbe successo a Bowser se avesse utilizzato la nuova “Super Crown”. Il 13 settembre 2018 è stato creato dai fan un nuovo personaggio dell’universo Nintendo, Bowsette. Dal 13 settembre 2018 ad oggi (e così a venire), un nuovo personaggio non ufficiale legato a Nintendo è stato sessualizzato. L’immediatezza della sessualizzazione.

Come dite? Volete sapere da me se esiste già un cosplay di Bowsette? E cosa ne dovrei sapere io, che sta cosa ha dell’assurdo già di suo per come è nata e quante fan-art ha già generato, non posso essere così aggiornato anche su quell’aspetto! In fondo è nato tutto solo il 13 settembre 2018!

Nadyasonica – Bowsette Cosplay

Bowsette

NADYASONIKA ONLINE

Instagram – Twitter – Facebook – Deviantart

 

 

 

 

 


 

Genital Jousting

Ricordate Devolver Digital? Di certo per Serious Sam, Hotline Miami e Shadow Warrior ma ora mi piacerebbe solleticare la vostra memoria a breve termine e riportarvi all’E3 2018 e alla loro “conferenza”. Volgarità, violenza e scene splatter ostentate per perculare la concorrenza, senza peraltro mostrare nessuna nuova produzione ludica concreta. Nel mercato odierno, dove anche avere la scopa nel culo sembra essere eccessivo e i publisher si mostrano dannatamente attenti a non commettere passi falsi, provocazioni come quelle di Devoler Digital sono la satira che ci permette di tenere gli occhi aperti. Nella speranza che non ci sborrino dentro con uno dei loro giochi…

Genital Jousting

Se pensate che non potrebbero mai farlo, non avete capito di chi stiamo parlando…

Negli anni in cui leggevo Game Power e formavo la mia personale idea su come l’argomento videogioco si sarebbe potuto affrontare, apprezzavo il loro stile e seguivo i loro suggerimenti, quando possibile. Purtroppo era anche un periodo di vacche anoressiche quindi molti oggetti “da articolo” rimasero pure chimere, come nel caso del PC Engine; appena uscito dagli ’80 con ancora gli occhi strabordanti animazione giapponese, ogni recensione di titoli per la console NEC mi suscitava un giappanilismo incontrollato.

Il contrario del concetto di “vacche anoressiche”, in questo cosplay che trasuda giappanilismo

E cosa è rimasto degli anni di gheimpaua? Gli approfondimenti su PC Kid e la curiosità di scoprire quanto avrebbe potuto spaccare il culo a Super Mario? Il desiderio di immergersi nel mondo di Ys e capire se veramente Final Fantasy fosse tutto ‘sto capolavoro? Il prurito di giocare ad un bomberman con donne quasi nude?

Diciamo che sulle donne quasi nude di Bomberman la memoria mi ingannava un po’…

Sicuramente rimane tutto questo, ma il ricordo più vivido è legato ad un articolo dedicato ad un gioco che, per la prima volta, mi fece pensare “ah, vedi te ‘sti cazzo di giapponesi”, Nella fattispecie l’approfondimento su Toilet Kid, sparatutto a scorrimento verticale di sparare alle cacche a bordo di un sanitario volante. Una recensione divertente e professionale dedicata ad un titolo nettamente borderline. Una folgorazione che portò all’apertura mentale verso un mercato che da lì in avanti mi avrebbe regalato infinite emozioni.

I concetti del gioco ben esposti nel suo manuale d’istruzioni

Provando a fare il punto della situazione si può dire che gli anni passati a videogiocare mi hanno portato a sperimentare di tutto, godendo dell’eterogeneità dei mercati e vivendo in prima persona il passaggio di testimone delle produzioni TriplaA da oriente ad occidente. Oggi le distinzioni si fanno sempre meno marcate, grazie alla sperimentazione degli studi indie, ad un’utenza più matura e una richiesta di mercato in parte più perversa. Come abbiamo visto in questo articolo alcuni tabù sono ancora da superare ma non è più così raro scovare bizzarrie provenienti da occidente. Ed ora parliamo di…

Genital Jousting

Genital Jousting is an online and local multiplayer party game about flaccid penises and wiggly anuses for up to eight players at once. Players control a detached penis complete with testicles and an anus. Multiple game modes provide a stimulating orgy of objectives: penetrate and be penetrated as fast as possible or compete in absurd, silly and sexually suggestive games and challenges.

Questa la descrizione che lo sviluppatore Free Lives fa del suo Genital Jousting e sinceramente c’è poco altro da dire. Il gioco vi mette alla guida di un flaccido pene dotato di grossi attributi fra i quali fa bella mostra di se un buco del culo ottimamente realizzato. Nascendo come party game ed avendo questo genere di giochi l’obiettivo di far divertire gente ubriaca che vuole passare una serata spensierata, direi che già dalle premesse ottiene metà del risultato.

Se all’idea fuori di testa affianchiamo una proposta di minigames “à la WarioWare” (e passatemi l’accostamento un po’ forzato) e la possibilità di giocare ad incularella fino ad 8 giocatori, il delirio è garantito. Wrestling fra cazzi, gara a chi ce l’ha più lungo, gara di supposte, sfida a chi mangia più hot dog (e l’orifizio di entrata è uno solo, quindi spazio all’immaginazione), corsa alla conquista dello spazio a suon di peti che neanche quell’annusascorregge di Elon Musk…

Maledetto annusascorregge!

Alle solide basi di un party game ben riuscito si affianca anche una modalità storia dalle tematiche complesse, alleggerite dal fatto che… per viverla dovrete impersonare un cazzo alle prese con tanti altri cazzi. L’eterna ricerca dell’amore, la vita come continuo banco di prova, la vergogna di andare ai ritrovi delle superiori e dover dire che scrivi per Containerd. In Gential Jousting c’è tutto questo, come anche una degna rappresentazione digitale di te stesso, un cazzone in cerca d’amore!

Di questo gioco si parla da un po’ ma io l’ho scoperto grazie alla recente “liberalizzazione” di Steam; lo consiglio spassionatamente anche se raggiunge il suo apice in poche ore di gioco, per poi scemare, perché va premiato il non-sense mirato e ragionato che il gioco spruzza copioso. Fino a quando non farà più scalpore, fino a quando questa sarà normalità al fianco di titoli come Destiny, Spider Man o CoD. Fino a quando non esisterà una sezione Steam “giochi di cazzi mosci”.

 

 

 

 


 

Steam cala le braghe!

Steam cala le braghe e io con loro! Nel senso che loro aprono ufficialmente il portale ai giochi erotici e io rischio di rimanere in mutande più che coi saldi estivi!!!

Steam cala le braghe!

Addio sudatissimi risparmi!

A inizio giugno vi accennavo dell’intento di Valve di rendere meno severe le restrizioni di Steam, ma in quel frangente la data in cui tutto sarebbe diventato realtà era ancora un mistero. Fino ad oggi:

Dharker Studios ha ricevuto il via libera per pubblicare la sua visual novel erotica, “Negligee: Love Stories”. In uscita il 14 settembre, si tratterà di una storia ricca di sesso e nudità, completamente incensurata…

… e sto pure a riflettere se comprarla o no… ma che cazzo!

A ruota segue la softco Remtairy, che ha già pubblicato la versione 1.2 del suo “Meltys Quest”, eliminando tutte le censure inizialmente previste da Steam. Nel tentativo di capire che gioco fosse mi sono ricollegato al portale online dopo parecchio tempo e le cose risultano effettivamente cambiata, rendendo necessario il log-in se si vogliono visualizzare determinati contenuti e offrendo alcune opzioni strettamente legate alla verifica dell’età. Una volta passati i filtri si è però già aperto un mondo di contenuti che, inutile dirlo, influenzeranno sulle mie tasche…

Ahahaha questa non poteva mancare!

Con ben 10 voci selezionabili dalle preferenze account, i contenuti sporcellosi sono ora suddivisi in diverse  sottocategorie: “Generale”, “Violenza / Gore”, “Contenuto nudità / sessuale” e “Contenuti sessuali solo per adulti”, applicate all’intero negozio Steam. E sei sei figlio di ciellini puoi anche scegliere di escludere sviluppatori e franchising specifici. Le produzioni per adulti saranno deselezionate per impostazione predefinita, quindi brutti pervertiti ricordatevi di attivare la visualizzazione di questo tipo di giochi. Con l’introduzione del nuovo sistema di filtraggio in tanti sperano di poter mettere in vendita giochi “sessualmente attivi” e c’è ora chi sta facendo a gara per arrivare per primo (certo se escludiamo titoli triplaA che hanno già ampiamente mostrato sesso e nudità. Per loro, chissà come mai, le regole della censura non sono mai valse).

Attualmente, sotto l’etichetta “sexual content”, Steam conta 1219 titoli, 1200 dei quali divisi fra puzzle e novels. Vediamo se riesco a parlarvi dei restanti in tempi brevi.

 

 

 

 

 


 

Incredible Mandy respira selvaggiamente

Incredible Mandy è un indie presentato via itch.io (portale di cui vi ho già parlato qui, ma so che Containerd porta tante distrazioni e potreste non esservene accorti) ed è un adventure che ai più attenti ricorderà una produzione triplaA già vista su Switch:

Dopo aver pubblicato per PS4 una realistica simulazione di pesce rosso, Dotoyou Games spara alto e va a combattere Nintendo a casa sua con una romantica storia di salvataggio vissuta fra fratello e sorella. Già, ma qualcosa non mi torna, a mio avviso manca l’elemento distintivo…

8 livelli originali ricchi di enigmi rappresenteranno i sogni del protagonista; alla fine di ogni livello l’immancabile scontro con l’epico boss. Tutto bello, ma ancora non vedo quella cosa di cui parlavamo prima…

Incredible Mandy

Incredible Mandy promette di regalare ore di divertimento e per la sua qualità è passato da indie game per Steam a titolo in uscita anche per Nintendo Switch. Ed ora che va a lottare a casa del nemico, dovrà sicuramente provvedere ad inserire quell’elemento di gioco fondamentale che sembra mancare…

Il gioco è ancora previsto per fine anno in versione PC, qualcosa lo potete già scaricare da itch.io, mentre è ancora orfano di data d’uscite per Switch. Hai isto mai che entro la pubblicazione andranno ad inserire questo fantomatico elemento mancante che permetterà realmente a Incredible Mandy di competere con Zelda: Breath of the Wild!

 

 

 

 

 


 

Soul Calibur VI

SOUL CALIBUR VI ANNUNCIATO! BOOOOM!!! SOUL CALIBUR VI ESCE IL 19 OTTOBRE! BOOOOM!!! SOUL CALIBUR VI C’HA GERALD PERSONAGGIO GICABILE! BOOOOM!!! NETFLIX CI RIFILA CIRI NEGRA! BOOOOM!!!

Soul Calibur 6

No, aspetta… l’ultima non c’entra un cazzo, MA… Netflix, sul serio?

 

Già dal primo paragrafo risulta evidente come dietro all’imminente arrivo di Soul Calibur 6 si nasconda un mare di contenuti degni di Containerd e quale sacrilegio sia non averne parlato fino ad oggi, nonostante averlo richiesto a gran voce quasi due anni fa in questo MEMORABILE ARTICOLO! Ora tocca correre ai ripari alla bell’e meglio, condensando informazioni di vitale importanza in un unico speciale di approfondimento….

!!! POPPE !!!

Soul Calibur VI

Tutta questione di prospettiva…. Yeah science, bitch!

Ne abbiamo fatta di strada da Soul Edge, dal 1995 quando ci si affettava in sala giochi. Ma cosa è capitato? SEGA è stata fautrice del suo declino, lanciando sul mercato una console in grado di portare la sala giochi in casa tua e rendendo superfluo lo sbattito di rintanarsi in locali fumosi, rischiando la propria verginità rettale solo per provare l’emozione di giocare qualche minuto all’ultimo beatem’up uscito. Namco ne ha approfittato pubblicando un Soul Calibur “arcade perfect” per Dreamcast, segnando il futuro della serie con rilasci esclusivi per console, giocabilità distintiva e tanto, tanto, tanto…. fanservice.

Alla continua ricerca della perfezione, gli ultimi capitoli del picchiaduro all’arma bianca per eccellenza offrivano un ottimo creator di personaggi; Soul Calibur VI non farà eccezione, mettendo nelle mani del giocatore… il destino del proprio alter ego digitale!

Altezza….

… e profondità!

Come sempre sarà possibile personalizzare ogni aspetto del proprio personaggio, ottenendo risultati sorprendenti e permettendo la presenza nel gioco di praticamente qualsiasi soggetto di fantasia vi venga in mente. In un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo, dove anche TECMO tira i remi in barca rendendo Dead or Alive 6 “feminist friendly” è importante vedere come in Namco se ne sbattano gli zebedei e continuino sulla via della rettitudine… dei propri utenti. Per arrivare preparati alla creazione del personaggio perfetto, Containerd vi regala un’imperdibile tabella delle dimensioni pettorali femminili!

Soul Calibur VI

Le tette non avranno più segreti!

A proposito di femministe, Soul Calibur 6 ha scatenato la fantasia di Cecilia D’Anastasio, articolista “senior” per Kotaku, che in questo articolo si esprime come segue:

In SoulCalibur 6, Ivy Valentine will be as she always was: wrapped in stringy cloth, balloon-breasted, mostly naked. She wields a snake sword that extends into a whip, a dominatrix’s weapon that’s helped land her in innumerable knock-off porn videos and pin-up images. As one the Soul series’ most recognizable fighters, Ivy has always looked like a caricature of a pubescent boy’s preposterously-proportioned ideal video game lady.

In sostanza si lamenta in modo forbito di quanto la rappresentazione grafica di Ivy la faccia sentire cessa. Che poi io tutta sta sessualizzazione mica ce la vedo…

Storia lunga fatta breve, la “giornalista” sfrutta l’occasione offertale all’E3 2018 per intervistare il creatore di SC 6 tempestandolo di domande sulla mercificazione della donna e quello, essendo giapponese represso, sta pure a scusarsi; tutto tempo perso, quando bastava zittirla nominandole Voldo, a ‘sta stronza!

Da quando in Soul Calibur si mercifica?

Nonostante il gioco si stia sviluppando a meraviglia e sia pronto ad erigersi come membro di punta del suo genere, penetrando le difese degli scettici e sbaragliando a colpi di mi…gliorie tecniche la concorrenza, i programmatori sono ancora scettici sul futuro della serie. Minacciano infatti la chiusura del brand se le vendite non saranno accettabili.

Una cosa è sicura; con questa nuova uscita arriveranno una miriade di cosplay discinti. Per la serenità spirituale di Cecilia D’anastasio in questo articolo vi mostrerò quelli più caratteristici, anche se castigati e poco adatti ad un 5vs1

 

 

 

 

 

 


 

Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 è dentro ad ogni classifica “il meglio dell’E3 2018” e considerando quanto osannato sia The Witcher 3 non potrebbe essere altrimenti; dietro a questo titolo futuristico ci sono infatti i CD Projekt RED, ormai una garanzia di qualità:

 

 

Ovviamente, negli intenti di chi scrive, questo è un articolo che avrebbe dovuto far parte dell’esaustivo coverage “i giochi dell’E3 2018 visti da Containerd”, che già vi aveva regalato approfondimenti dettagliati su Devil May Cry 5, Kingdom Hearts 3 e NieR: Automata; purtroppo le cose spesso non vanno come si vorrebbe e mi son perso a scrivervi di altre cazzate. La scusa per rispolverarlo oggi mi viene data dal Gamescom 2018, fiera europea che non ha nulla da invidiare a quella losangelina; durante la fiera crautica non è ad ogni modo stata esposta nessuna novità di rilievo e ProjectRED ha portato la solita demo giocabile di Cyberpunk 2077. Anche la loro posizione sul coinvolgimento di Ciri nel gioco non cambia. Ma diamo una passata di swiffer alla memoria dei più distratti:

“I fled through many worlds, many times…They came very close to catching me, once. It was then that Avallac’h appeared, out of nowhere. He found a portal and took us to a world where Eredin couldn’t find us for…oh, perhaps half a year…People there had metal in their heads, waged war from a distance, using things similar to megascopes. And there were no horses everyone had their own flying ship instead.”

 

Se come il sottoscritto siete andati in scimmia per The Witcher 3, ricorderete questo dialogo fra Ciri e Geralt; ovviamente letto qualche anno fa lasciava spiazzati, portando il giocatore a giustificare lo sproloquio come allucinazione di una ragazzina drogata. Tutto si è chiarito una volta visto Cyberpunk 2077.

CYBERPUNK 2077 GIA’ COSPLAYATO

Poco importa che i programmatori abbiano categoricamente escluso la presenza della nostra eroina nel cyber gioco futuristico, la punk-ciri è comunque fra noi grazie a cosplay e fan-art tutte da godere:

 

Cyberpunk 2077Eddy-Shinjuku su DeviantArt

 

Cyberpunk 2077

Octokuro su Twitter (di questa cosplayer parleremo presto!)

 

 

 

 

 

 


 

Ubriachi di videogiochi!!! La nuova classifica estiva!

Ubriachi di videogiochi, ovvero i migliori Drinking Games a sfondo videoludico mai inventati!!! Perché è sempre il momento buono di ammazzarsi di birra, videogiochi e seghe!!! Ecco la top 5 dei drinking games e vi accontentate di questa, che ci sono le regole e l’infografica e ci ho speso del tempo per realizzare il tutto!

BUGWEISER

A caccia di bug in questa imperdibile sfida fra amici; chi meglio di Bethesda e dei suoi giochi per garantire ore di divertimento e ubriacature?

Ubriachi di videogiochi

 

BOOZERMAN

Drinking game incrementale, questo; più bevi, più esplodi, più ti tocca bere. Benvenuti nella cirrosi!

Ubriachi di videogiochi

 

FORTNITE DRUNK ROYALE

Lo so bene che è stato un azzardo inserire Fortnite in questo gruppo di giochi, che se appena avete superato la maggiore età e comunque ci volete giocare partite già ubriachi (unico stato che permette di sopportare il livello medio dei giocatori presenti sui server di questa pietra miliare videoludica).

 

DRUNK SOULS

Brindisi e bestemmie sorridenti, tutto avvolto da un alone di morte e frustrazione che riesce sempre a rallegrare le serate. La vita in fondo è proprio come Dark Souls; quando riesci a cap…. SEI MORTO!

 

SUPER SMASHED BROS

Questo gioco di bevuto è più per i sommelier della birra, che per giocarlo non ti basta una Peroni luppolata, devi andare a trovare qualcosa di leggermente più ricercato.

 

Containerd consiglia: The Order of Yoni

Non è un buon articolo sui drinking games a base di birra, senza un suggerimento sulla bevanda da accompagnare alle serate in compagnia. Yoni, in sanscrito, è un termine utilizzato per indicare i genitali femminili e la birra all’essenza di bregna è quella che containerd vi suggerisce di provare!

Imagine woman of your dreams, your object of desire. Her charm, her sensuality, her passion… Try how she tastes, feel her smell, hear her voice… Now imagine her giving you a passionate massage and gently whispering anything you’d like to hear. Now free your fantasies and imagine all of that can be closed in a bottle of beer. A golden drink brewed with her lure and grace and flavored with wild instincts. Imagine a beer which every sip offers a rendez-vous with this hot woman of your dreams… she hugs you and kisses you gently, looking straight into your eyes… How much would you give for such a beer?

We, the Order of Yoni, have prepared technology making creation of such unique beer possible. The beer containing quintessence of femininity. The technology enabling materializing her loveliness, gracefulness and character, giving you the possibility of conversion of a tasty beer into a date with real goddess.

The secret of the beer lies in her vagina. Using hi-tech of microbiology, we isolate, examine and prepare lactic acid bacteria from vagina of a unique woman. The bacteria, lactobacillus, transfer woman’s features, allure, grace, glamour, and her instincts into beers and other products, turning them into dance with lovely goddess.

The Order of Yoni

Da oggi “bionda” e “scura” non indicheranno più la tipologia di birra, ma la bregna dalla quale sono stati estratti gli umori per realizzare la birra stessa. Il fondatore dell’azienda, Wojtek Mann, dopo aver cercato inutilmente i fondi per il suo progetto tramite crowfounding, ha trovato un singolo finanziatore che si è fatto travolgere dall’idea di realizzare birre al sapore di Pap test, per ora sorseggiabili al sapore di Monika e Paulina:

E, come descrive il sito: “Il segreto della birra sta nella sua vagina!”