Lugano, dove i negozi chiudono per il troppo successo

Lugano GamesArena Maghetti – Lugano GamesArena Maghetti – Lugano GamesArena Maghetti – Lugano GamesArena Maghetti – Lugano GamesArena Maghetti

Probabilmente non un articolo che ci si potrebbe aspettare di leggere sulle pagine di Containerd, questo; dato che la news in questione mi tocca per più motivi ho deciso di dimostrare la mia solidarietà con questo piccolo strumento che ho a disposizione. Ma proviamo ad andare con ordine.

Venerdì 6 novembre 2015, lurkando il mio Facebook in cerca di cosplayer zozzette da pubblicare sul blog, mi imbatto in quanto segue:

Ragazzi, brutte notizie! Gesù bambino non esiste!

Come molti di voi avranno notato, nella giornata di ieri il GamesArena è rimasto chiuso, e purtroppo lo sarà anche oggi, domani e sempre…

Il motivo è semplice, ma al tempo stesso anche piuttosto complesso e che a noi ha causato anni di sacrifici e sforzi.

Nel 2013 l’uscita di GTA V ha suscitato molto scalpore in tutto il mondo, e quindi anche nella piccola Lugano. Noi stessi come negozio non ci aspettavamo di avere così tanti riflettori puntati addosso. In pochi giorni abbiamo venduto quasi 1000 copie di GTA (uno dei nostri migliori record!), e non solo la foto della coda fuori dal negozio è finita in prima pagina sul 20 Minuti, ma ha parlato di noi anche il TG nazionale delle 20:00, la radio e diversi siti web che trattano di attualità ed informazione. Nonostante fosse sicuramente una pubblicità molto positiva per un negozio indipendente e mantenuto da pochi ragazzi l’amministrazione dello stabile del Quartiere Maghetti non è stata dello stesso avviso. Siamo stati richiamati in quanto questa apparente ed effimera notorietà riguardo ad un videogioco violento ha recato danno all’immagine di una proprietà della chiesa e non solo, la notizia è salita addirittura ai vertici della diocesi di Lugano!

Chi di dovere ha quindi preso atto dell’accaduto ed ha optato per una pacata, ma decisa risposta che fosse in linea con la dottrina della fede cristiana, qualcosa che fosse il più fedele possibile ai più antichi principi della carità e della comprensione cristiana, da sempre devota al perdono ed all’assoluzione dei peccati, ovvero per lo SFRATTO!

La cosa ci ha ovviamente lasciati esterrefatti e ci ha colti alla sprovvista, ma noi essendo gente per nulla arrendevole abbiamo da subito cercato di optare per la mediazione con la volontà di trovare una soluzione alternativa. Sfortunatamente, sempre in perfetta linea con le usanze cristiane, non abbiamo fatto altro che sbattere il naso contro il muro dell’indifferenza e della non volontà di trovare accordi. A questo va aggiunta anche la grandissima difficoltà di trovare nel luganese dei locali commerciali con affitti che potessero anche solo lontanamente definirsi civili!

Questi ultimi due anni sono stati molto lunghi e molto estenuanti, che ci hanno davvero sfiniti fisicamente e mentalmente. Due anni di battaglie e di innumerevoli tentativi di trovare una soluzione che non lasciasse a piedi dei ragazzi che lavorano da tanti anni indipendentemente, e che ha visto come ultimo e disperato tentativo una lettera indirizzata poco tempo fa al nuovo Vescovo, che però ha avuto anch’essa una risposta negativa.

Oggi di fronte all’ultimo termine e davanti al quale non ci sarebbero state soluzioni legali possibili, abbiamo preso la più difficile decisione da 11 anni a questa parte.

Ci siamo battuti sempre, credeteci, non abbiamo mollato per un solo secondo!

Perchè noi da sempre, e per una scelta nostra, non facciamo capo a nessuno se non a noi stessi, e abbiamo sempre tenuto moltissimo a GamesArena e a tutti voi. Come molti sapranno abbiamo sempre rifiutato di affiliarci con altre catene, per poter conservare tutte le nostre libertà e le possibilità di accontentare ognuno di voi personalmente senza che venisse trattato come un semplice cliente da supermarket, ma come un cliente speciale! Ci siamo impegnati per organizzare al meglio ogni singola postazione di gioco ed ogni torneo perchè voi poteste solo divertirvi, in maniera completamente innocua. Questo perchè senza di voi non avremmo avuto di che vivere!

Inoltre ci tenevamo particolarmente a ringraziare tutti coloro che ci hanno sempre supportato ed appoggiato, prima e durante tutta questa situazione incresciosa.

Ci scusiamo invece per tutte le prenotazioni e tutti coloro che in questi giorni sono rimasti in bilico e stavano aspettando nostre risposte, purtroppo anche noi come voi siamo stati presi parecchio in contropiede dai termini ultimi che ci hanno portato a questa via.

Tuttavia manterremo attiva la nostra pagina Facebook per news e vendite online.

Siamo quindi arrivati alla parola FINE.
FINE di questa spiegazone, fine dei negozi come il nostro che hanno avuto l’ardire di opporsi alle regole date da istituzioni e catene.
Vi salutiamo ringraziando tutte quelle persone che sono state con noi fino a questo istante.

Arrivederci al prossimo incontro.

 

La notizia arriva come un headshot che ti colpisce a tradimento quando stai per compiere il migliore atto di una partita multiplayer, come un calo di tensione che ti spegne la console proprio mentre stai per finire una missione che hai riprovato centinaia di volte, come il pad che ti si scarica mentre stavi per battere il tuo miglior amico a “inserirenomedipicchiaduroinvoga”. Insomma, una di quelle cose che ti fanno girare i coglioni così forte che potrebbero essere scambiati per Crash Bandicoot, se visti da lontano. Una di quelle cose che ti fa venir voglia di uscire per strada, rubare macchine ed investire gente, magari facendo la retromarcia per non sbagliare. Certo, poi non lo fai, perché in fondo sei solo un videogiocatore, mica uno psicopatico; capace magari che ti giochi GTA V e ti guardi la serie di film “Guinea Pig”, ma la domenica a messa ci vai comunque e le due cose riescono a coesistere.

Lugano GamesArena Maghetti

GamesArena Lugano, fino a ieri situato in Corso Pestalozzi 10, proprio in questi giorni viene smantellato dai proprietari; le motivazioni sono abbastanza chiare, anche se totalmente incomprensibili. Un negozio indipendente, che dava da lavorare ad un piccolo gruppo di ragazzi e che era da anni inserito nel tessuto commerciale Luganese, sfrattato per un “eccesso di successo”. Tutto, sulla carta, per aver venduto GTA V senza remore (come, in quei giorni, ha fatto qualsiasi negoziante di zona); per le dimensioni del Canton Ticino una notizia che ha dell’incredibile e che sta generando un eco mediatico forse più grande di quanto visto proprio in occasione del successo di vendite di Gran Theft Auto:

The Joypad sulla chiusura di GamesArena / Corriere del Ticino, sempre sull’argomento / Ticinonline e l’imperdibile risposta della Fondazione Maghetti

Undici anni di attività. Con un po’ di impegno potrei dedurre che si parla del periodo fra il 2004 e il 2015. Anni fantastici per noi videogiocatori, quelli:

Releases 2004: Grand Theft Auto: San Andreas – Releases 2005: God of War – Releases 2008: Grand Theft Auto IV, Manhunt 2 – Releases 2009: Grand Theft Auto: Episodes from Liberty City – Releases 2011: Mortal Kombat 9, Payday: The Heist – Releases 2012: Far Cry 3

(prima che mi rompiate le palle, la lista è solo che indicativa)

Di seguito la risposta della Fondazione Maghetti, interpellata dai giornali online di cui sopra per dar seguito ad uno sfogo FaceBook del proprietario di GamesArena (che, per contro, non è stato contattato dalle stesse testate):

[…]La Fondazione Maghetti, che da sempre è attiva nell’ambito dell’educazione giovanile, ha chiesto come intendesse gestire la vendita del gioco visto che il negozio è frequentato anche da minorenni. Il signor Fani mi ha risposto che se i giovani acquistano il videogioco pericoloso non è una questione di sua competenza, bensì dei genitori. Come Fondazione abbiamo chiesto allora di valutare l’ipotesi di non vendere il videogioco violento. Ipotesi scartata dal negozio. A quel punto abbiamo deciso di comune accordo la disdetta del contratto. Mi ha chiesto un anno di proroga per trovare altri spazi in centro a Lugano. Abbiamo concesso la proroga. Poi mi ha chiesto altro tempo, e siamo arrivato alla conclusione con una disdetta per il 30 settembre. Ma a marzo ha deciso di non pagare più l’affitto. Mi stupisce ora questo voltafaccia e mi dispiace che voglia far clamore su qualcosa di non vero”.

 

Una procedura di sfratto avviata due anni fa, quindi non relativa al pagamento mancato degli ultimi 6 mesi di affitto. Inoltrata per la vendita di un “titolo sconveniente”, come ne sono usciti a vagonate negli ultimi anni, senza però creare tanto clamore o sdegno da parte della Fondazione. Un proprietario che si intromette negli affari del proprio affittuario fino a rovinargli completamente la piazza.

Per ora non vorrei aggiungere altro, la vicenda si evolverà e ci sarà modo di parlarne ulteriormente; l’unica cosa che vi posso suggerire è di supportare i ragazzi in questo periodo di transizione, direttamente dalle loro pagine:

http://www.gamesarena.ch/  –  https://www.facebook.com/GamesArena.Lugano

Se invece volete farvi una vostra opinione sulla gestione della Fondazione dei vari affittuari, indipendentemente da quale che sia l’attività svolta, vi invito a farvi un giro per il Quartiere Maghetti e fare due chiacchiere con i vari negozianti; sono sicuro che ognuno avrà qualche aneddoto divertente da raccontare in merito…

 

 

 

 

 


 
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