E3 2019 e il buco con la menta intorno

 

E3 2019. Volendo riassumere tutti e i duemiladiciotto anni di E3 appena trascorsi, il pensiero sarebbe grossomodo il seguente:

  • “Vaffanculo tutti! Quest’anno non dedicherò attenzione a quella pagliacciata dell’Electronic Entertainment Expo! Speriamo che la faglia di Sant’Andrea si apra prima di giugno così ci togliamo il pensiero!”
  • “Hahahaha guardali ‘sti fessi di articolisti, tutti a pubblicare news e rumors sul nuovo E3. Non cambieranno mai! Ma non ve lo ricordate l’anno scorso? Sembrate i peggio Italiani con l’entusiasmo pre-elezione e l’inculata post voto”
  • “Ah, ma… presenteranno anche questo gioco? Poi è un mese che le notizie di settore parlano di conferenze epocali… Chissà quest’anno cosa faranno Sony e Microsoft per scontrarsi sul palco. Magari nasce qualche nuovo meme divertente su Nintendo…”
  • “Manca una settimana all’E3, meglio che mi salvi nei preferiti i link alle conferenze. Vediamo anche se gli orari coincidono con i mie impegni di vita praticamente inesistenti…”
  • “9 GIUGNO!!!! -3!!!! Non sto più nella pelle! Fanculo Sony stattene a casa quest’anno sarà comunque il più memorabile di tutti gli E3 di sempre forewer!!!”
  • Durante le presentazioni “WOW incredibile! Siii evvai vengo! Tutti titoli imperdibili grandi capolavori questa Gen è la migliore da quando esistono le Gen!”
  • Dopo la presentazione, quando scopri che tutti gli annunci hanno data di rilascio TBA e la roba più grossa si vedrà sulle next-gen console: “Vaffanculo tutti! L’anno prossimo non dedicherò attenzione a quella pagliacciata dell’Electronic Entertainment Expo! Speriamo che la faglia di Sant’Andrea si apra prima di giugno così ci togliamo il pensiero!”

Chiarito il fatto che sarò sempre il solito coglione e seguirò le conferenze, leviamoci dalle palle in modo veloce l’incombenza di riassumere dove e a che ora potremmo seguire le presentazioni, per dedicarci ad altro:

E3 2019

Per i Ticinesi, poco avvezzi anche solo a pensare che esiste un mondo fuori dalla Svizzera: dovete consultare la fascia UTC+2

Gli OutSider che vogliono fare i fighi:

Google Stadia Connect – 6 Giugno, ore 18.00
EA Play – 8 Giugno, ore 18.00

Conferenze Ufficiali E3 2019:

Microsoft – 9 Giugno, ore 22.00
Bethesda Softworks – 10 Giugno, ore 02.30
Devolver Digital – 10 Giugno, ore 04.00
PC Gaming Show – 10 Giugno, ore 19.00
Limited Run Games – 10 Giugno, ore 21.00
Ubisoft – 10 Giugno, ore 22.00
Kinda Funny Games Showcase – 11 Giugno, ore 01.30
Square Enix – 11 Giugno, ore 03.00
Nintendo – 11 Giugno, ore 18.00

Riprendendo il titolo dell’articolo, il buco è qui rappresentato dallo showcase ufficiale di quest’anno. E la menta intorno? Cosa darà sapore all’ E3 2019 o già lo sta facendo da giorni?

E3 2019

Vedi se non ti trovo un’immagine a sfondo erotico anche della caramella Polo…

E infine il Signore, sull’angelo della morte, sul macellaio…

La Fiera dell’E…lectronic Entertainment Expo sta sempre più modificando il suo aspetto. Seppur, come appena visto, continui a generare attenzione. Fra concorrenza sempre più serrata di altri eventi (anche Europei) e una struttura ormai datata, l’ E3 necessiterebbe oggi come non mai uno svecchiamento.

Nato nel 1995 come antagonista del CES, aveva lo scopo di abbagasciare (rendere allettante come una bagascia d’alto bordo) titoli già di base altisonanti. I cosiddetti triplaA.

E3 2019

Emma Stone e la sua rivisitazione de “La Lettera Scarlatta”. E ‘sticazzi le citazioni, era solo per mettere una GIF di Emma Stone…

Lo scopo sordido di tutta questa pagliacciata era permettere ai produttori di strappare accordi favorevoli ai rivenditori. Più hype generava la tua presentazione durante l’ E3 più, che so, GameStop era pronto a calare le braghe (per poi rifarsi sui giocatori e i loro sfinteri).

Perché a distanza di ventiquattro anno il giochino non stia più in piedi meriterebbe un approfondimento degno del miglior Zave e di testate più altolocate, come appunto IGN. Qui in prevalenza si parla di bregna, ma un piccolo excursus sul tessuto macroeconomico del rutilante mondo dei videogiochi posso permettermelo, dall’alto della mia terza media.

Digital Delivery, Giochi in Streaming, DLC e altre amenità si sono fatte strada negli anni e come oggi parlare di VHS ti fa risultare retrorompicoglioni, così a breve parlare di supporto fisico per i videogiochi farà esclamare ai più giovani “Ué Zio ti sei congelato come Fry e ti hanno appena disibernato?”

Se il retail vive un periodo di timore e guarda alla catena Blockbuster come a un’avvisaglia del suo futuro prossimo, anche la tipologia di prodotto a cui l’E3 era dedicato è oggi meno identificabile. Verso il 2008 ha iniziato a farsi timidamente strada un mercato completamente nuovo, quello degli sviluppatori indie e dei titoli di basso profilo, che oggi vanta un impatto notevole per motivi diversi. La fiera di Los Angeles oggi non è strutturata per trattare questo mercato, che da solo catalizza l’attenzione di una grossa fetta di pubblico.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambi importanti nella politica commerciale delle grandi case, con Nintendo presente All’E3 solo in video, abbandonando le conferenze (linea che seguiranno altri quest’anno). Microsoft sempre presente ma con un’importante riduzione degli spazi mentre altri protagonisti hanno spostato le loro presentazioni al di fuori dei padiglioni dell’Expo. Devolver Digital, in particolare, ha apertamente dichiarato guerra all’Expo durante le ultime edizioni.

Quest’anno decade anche l’ultimo spiraglio di utilità di questo evento, almeno teoricamente. I fatti appena esposti potrebbero non essere sufficienti a decretare la fine di uno show che ha modificato negli anni in modo fondamentale la sua struttura a più riprese. Per qualcuno potrebbe essere ancora un buon palco per la presentazione di una nuova console o di un nuovo servizio. Non per Sony, che sta già parlando di PS5 da più di un mese e salterà l’E3. Sicuramente non per Google che, in quanto colosso, prova a dettare le sue regole e oggi farà una presentazione in anticipo su tutti.

La Next Next-Gen

E’ proprio vero che il tempo vola, quando ci si diverte. Tipo non fai in tempo ad abituarti al tuo nuovo sistema di gioco che tante gioie continua a regalarti e subito ti ritrovi a doverti preoccupare del futuro. “Subito”, ovvero sei anni più tardi. Così ti ritrovi da buon anziano quale sei a definire ancora next-gen la PS4, un po’ come tua madre che chiama “La Playstation” qualsiasi strumento tecnologico atto ad intrattenere. A conti fatti parliamo di un hardware vecchio e di 6 anni, equivalenti ad un’era geologica, in termini informatici.

Così capita che ti alzi una mattina ancora tutto impiastricciato dalla polluzione notturna, accedi alla sezione news del tuo iPad mentre distrattamente ti siedi sulla tazza per alleggerire il tuo spirito e il tuo corpo, scoprendo che Sony ha deciso di far decadere le regole tacite del mercato annunciando al mondo la presenza quasi concreta di una nuova console. Tutto prima dell’E3, tutto a sfregio della concorrenza.

E3 2019

Playstation 4, più di una console…

Googlare sta a petaloso come….

L’importanza del marchio è un concetto di marketing fondamentale. Se aziendalmente viene svolto un lavoro mirato, il tuo marchio verrà riconosciuto ancora prima del prodotto o del servizio proposti.

Google è un po’ quella roba lì. E oggi cosa indichi se parli di googlare? Guardare video di ciccioni che tentano il suicidio mangiando cose assurde davanti ad una webcam scrausa? Provare ad arrivare a Pizzo Calabro con le indicazioni di un navigatore che magari ti eviti di sterminare tutta la fauna locale? Oppure, a breve, giocare ovunque a qualsiasi cosa su qualsiasi device?

“A new foe has appeared” e per quanto odio fanatico gli si voglia riservare, se Google decide di entrare nel gaming con un servizio streaming bisogna fermarsi un secondo e stare ad ascoltare.

Homo Ludens

La parte Expo l’abbiamo trattata, la parte Electronic pure. E l’entertainment? Incredibile a dirsi ma l’E3 tratta ancora di videogiochi e sicuramente ne verranno presentati tanti. Eppure l’assenza di Sony qualcosa smuoverà anche da quel punto di vista, almeno in termini di esclusive. A ben vedere qualcosa ha già smosso. Tipo il rilascio di un impressionante trailer di Death Stranding, di quelli che se presentati durante una conferenza fanno venire giù il palazzetto.

Come se non bastasse un trailer di 9 minuti con sequenze in game, Kojima ultimamente esterna la sua follia creativa come non mai. A quanto pare la sua ultima fatica farà genere a se e per dimostrarlo ha pure depositato i marchi registrati  “Strand Game” e “Social Strand System”. Non un FPS, quindi. Nemmeno uno stealth. Probabilmente non sarà neanche un gioco sporcelloso. Ora che sappiamo cosa non sarà non rimane che scoprire cosa invece vuole essere…

Che altro? ShenMue dicono sia quasi finito ma hanno pure rimandato la data di lancio. Beyond Good and Evil 2 si è mostrato più impressionante che mai. Nintendo spara a zero con un trailer dei Pokemon che strizza l’occhio a Zelda. I capoccioni di Sony e Microsoft che si stringono manina parlando di cross-play.  Cuphead esce su Switch e sancisce una collaborazione fra Microsoft e Nintendo che potrebbe anche portare a vedere Xbox Live sulla console giapponese.

E tutto questo e l’ E3 2019 non è ancora iniziato…

 

 

 

 

 


La tua fidanzata la chiamo Ikea… la porto a casa e me la monto!

 

Delimitare la NerdoSfera si fa sempre più complesso. Gli sfigati sfottuti e bullizzati a scuola per la loro passione per i videogiochi guadagnano sempre più spazio, conquistando un potere via-via maggiore. In un’escalation degna de “La Rivincita dei Nerds” riescono a smuovere l’opinione delle masse e passioni prima derise se praticate da giovani adulti sono oggi motivo di vanto ed invidia.

Ikea

Tecnologia, scienza, animazione, intrattenimento videoludico, serial TV, Sci-Fi, fantasy, horror… la personalità nerd si fa sempre più sfaccettata e complessa, inglobando passioni prima d’oggi non rientranti di diritto nella categoria. Tipo le costruzioni. E come LEGO vive oggi una seconda giovinezza, così Ikea trova nei nerdici amanti delle costruzioni un nuovo mercato su cui puntare.

Ikea Real Life Series

Come potete vedere direttamente dal sito ufficiale, Ikea punta al cuore degli appassionati e lo fa con un mirino di precisione, dimostrando che è possibile unire l’amore per le costruzioni alla mania per le serie TV. Vediamo come:

Come tanti altri anch’io ero diventato schiavo della tendenza al nido Ikea.  Se vedevo qualcosa di ingegnoso come un tavolinetto a forma di ying-yang dovevo averlo. Il componibile personale per ufficio della Klipsk, la cyclette della Hovetrekke, il divano Ohamshab a strisce verdi della Strinne, perfino le lampade Ryslampa fatte di carta non candeggiata per un ambiente rilassante. Sfogliavo quei cataloghi e mi domandavo “quale tipo di salotto mi caratterizza come persona?”. Avevo tutto. Anche i piatti di vetro con piccole bolle e imperfezioni, prova che erano stati realizzati da onesti semplici operosi indigeni artigiani di… Dunque… Una volta leggevamo pornografia, ora siamo passati ad arredomania.

Ikea

Dieci anni fa…

Per quanto ben riuscita sia la trovata commerciale di Ikea, seppur inquietante nel senso più “Palahniukiano” che si possa dare a questa espressione, va fatta notare la mancanza di originalità. Di qualche anno fa infatti un catalogo Ikea alternativo, intitolato “Just Another Ikea Catalog”, che altro non era se non un Tumblr riportante tutte le scene dei film prono in cui comparivano oggetti Ikea. Peccato si parli di un evento accaduto nel 2013 senza più traccia presente online. Certo, sarebbe ironico se qualcuno avesse conservato nel suo HDD qualche prova digitale da far comparire su di un blog Nerd NSFW proprio in occasione di un articolo celebrativo a tema mobilificio svedese…

 

 

 

 

 


LibidiNerd – The Real Life Yandere

 

Yandere Simulator è un capolavoro simulativo che attendo da parecchio tempo. Da inizio 2016 di lavoro ne è stato fatto tanto, andiamo a vedere gli aggiornamenti:

Alla ricerca del giusto significato di Yandere potreste imbattervi nella dicitura “malato d’amore”. Per quanto risulti la traduzione letterale, il suo significato vero ha un’accezione tutta giapponese; se per noi un malato d’amore è quel rintronato di Tom Hanks che ha bisogno l’aiuto di un ragazzino di 8 anni anche solo per avvicinarsi ad un’irresistibile Meg Ryan anni ’90 (Emma Watson levate!), in giappone identifica una psicopatica capace di qualsiasi violenza in nome di un sentimento malato.

Yandere

Meg Ryan in passato le ha anche uscite. Purtroppo era già in pieno declino di carriera…

Yandere Simulator vi proietterà nella gonna e mutandine di una studentessa giapponese totalmente in fissa per il suo Senpai., con l’unico scopo di conquistare il suo amore. Per ottenere il risultato non ci saranno regole e la cosa più semplice da fare sarà massacrare ogni sfidante amorosa che ci si parerà di fronte. Ma quante cose belle e nuove ha da proporci il gioco?

  • Il programmatore si è accorto che pochi giocatori avevano esperienza nell’ammazzare scolarette dal vivo, fatto che rendeva ostico famigliarizzare col gioco. Grazie ad un tutorial “trial an error” il problema dovrebbe essere risolto. Sbagliate ad accoltellare qualcuna e una schermata vi spiegherà perché siete così pippe. In alternativa rimane la pratica sul campo…
  • Ora esiste un consiglio studentesco molto agguerrito; non fatevi trovare nei corridoi nelle ore di lezione o la punizione sarà esemplare!

Yandere

  • Per la prima volta nella storia dei videogiochi mai successo prima new feature cose mai viste colpo di genio rivoluzione! Ora Yandere Simulator ha una mappa di gioco! Speriamo che altri programmatori si accorgano di questa possibilità e la aggiungano ai loro titoli!
  • Cosa c’è di peggio che essere disturbati mentre si accoltella una ragazzina? Ma essere colti sul fatto da qualcuno che ti fotografa e nemmeno ti condivide lo scatto! Da oggi, se venite beccati con “il coltello nelle interiora”, avrete la possibilità di distruggere il telefono di chi vi ha beccati, per evitare problemi legali a seguito delle indagini. Certo, prima dovrete sbarazzarvi della proprietaria del telefono; vi basterà convincerla che Fausto Brizzi sia interessato a provinarla, aspettare che la ragazzina vada da lui ed è fatta.
  • Fra le tante peculiarità del gioco troviamo la rappresentazione della sanità mentale della protagonista (per quanto possa definirsi sana mentalmente una Yandere); lasciate che la vostra lucidità, rappresentata da una barra a schermo, vacilli e diminuisca ed entrerete in stato confusionale. In modalità follia avrete visione di omicidi, non riconoscerete più i volti e accoltellerete a casaccio i passanti. In pratica vi trasformerete in un immigrato illegale in italia e sperimenterete la sua quotidianità.

Che il gioco stia seguendo un incessante sviluppo e proponga enormi miglioramenti ci può sol che far piacere, considerando anche il fatto che è praticamente un “one man game”. Oggi però rientra nella mia rubrica LibidiNerd per un recente fatto di cronaca che mi permette di approfondire un’altra depravazione giapponese.

Yuka Takaoka – The Real Life Yandere

Yuka Takaoka è una ventunenne di Tokio, arrestata qualche giorno fa per aver tirato una serie di coltellate amorose al suo oggetto del desiderio.

Yandere

La proverbiale calma delle autorità Giapponesi! “Prego signorina, una sigaretta mentre chiama le sue amiche?” e lo smembrato di fianco: “I’m a Joke to You?”

In quanto NEET (acronimo altisonante per definire i fancazzisti) la ragazzina si trovava con parecchio tempo libero, in quella giornata particolare utilizzato per bucherellare il suo amico e collega di lavoro. Il piano malefico, successivamente dichiarato alla polizia, sarebbe stato quello di far fuori l’amico per poi suicidarsi. “Mi piaceva troppo, non ci potevo fare nulla”, la dichiarazione della fanciulla alle autorità; amore incondizionato che ha deciso di dimostrare regalando un fantastico coltello da cucina di Chef Tony, purtroppo dimenticandosi di incartarlo.

Spiando il profilo Instagram di Yuka Takaoka sono emersi elementi interessanti, quali la sua passione per il cosplay di Yandere famose o personaggi ambigui quali Zero Two o Himiko Toga:

Yuyuyunochan vestita da Himiko Toga

Yandere

Yuyuyunochan vestita da Zero Two

Yandere

Dietro a Yuyuyunochan, soprannome della protagonista di questa vicenda, si nasconde la classica “ragazza della porta accanto”, con tutto il fascino che ti aspetteresti dalla più stereotipata ventenne giapponese:

Pur essendo il fenomeno Yandere, per come appena rappresentato, ascrivibile alla più classica delle perversioni giapponesi e quindi degno rappresentante della categoria LibidiNerd, questo fatto di cronaca interessa quasi più per gli strascichi che per l’evento in se. Ha infatti generato, come prassi dei tempi che stiamo vivendo, una serie di meme e fan art importanti. Non ai livelli di Bowsette, ma il concetto è quello.

Abbiamo chi ammira l’innegabile bellezza della ragazza, chi improvvisamente sogna un rapporto amoroso con una Yandere (e fino a ieri non sapeva cosa fosse), chi la venera e chi la osanna. C’è chi invece ci ride su. Sulla prima categoria negli ultimi giorni in rete si è scritto tanto; gente definita malata quasi quanto la loro eroina, invitata a non mitizzare un’assassina (anche se poi lui è vivo, non scordiamolo. Capace che si sposano a breve, lei col vestito rosso). Come se la memoria storica ci facesse dimenticare della denuncia ai media che fu, nel ’94, quel capolavoro di Natural Born Killers. Come se il caso Ted Bundy non fosse mai esistito. Tutti a stupirsi che esistano persone capaci di immedesimarsi in questa vicenda. O peggio si augurano di viverla.

I risvolti psicologici di quanto sopra mi sono chiari, ma talmente noiosi che mi interessa poco sviscerarli qui. Quello che più spiazza sono i commenti italiani in merito a chi, dalla vicenda, ne ricava dello humor nero. Schiere di indignati che tengono a precisare come non sia caso di trattare un tentato omicido con leggerezza, facendone meme e scherzandoci su. Che qui un ragazzo è stato accoltellato!

Yandere

Il portapenne di Giulio Cesare! LOL!

Cesare, morto accoltellato a più non posso, oggi è un simpatico oggetto da scrivania. Che sorte beffarda. Ma sfido chiunque abbia un minimo di “sense of humor” a non sorridere pensando a questo suppellettile. Quindi le regole dell’indignazione non valgono allo stesso modo per tutti i morti accoltellati? Oppure esiste una formula matematica per poter ridere di qualsiasi evento, anche se drammatico?

(TEMPO+DISTANZA) / CULTURA = LOL

Più tempo passa da un tragico evento o più distante da noi questo evento capita (anche meglio quando le due situazioni si riscontrano in contemporanea), più siamo portati ad accettare dell’ilarità in merito. A patto che non si scontri con i nostri limiti culturali. Ed in Italia parlare di morte è ancora tabù. Ma non essendo morto nessuno ed essendo la deviazione Yandere tipica giapponese, direi che ci possiamo tutti rasserenare.

Yandere

Intento gli Svizzeri, da buoni opportunisti, inaugurano la serie “Victorinox Yandere”. Da portare sempre con te per le tue uscite romantiche!

 

 

 

 

 


He-Man

 

He-Man e la serie di cartoni animati che lo vedono protagonista è una delle motivazioni per cui oggi abbiamo a che fare con una quantità di frociate imbarazzanti…

Pur avendo dettato standard irraggiungibili della bellezza maschile, dando vita in questo modo alla corrente del Culturismo e BodyBuilding, Masters of the Universe rimane un’opera emblematica degli anni ’80. Dai giocattoli ai fumetti, dai cartoni al film, He-Man e la sua compagnia di gay muscolosi stavano conquistando il mondo. Solo una cosa non sembrava riuscire bene, la rappresentazione di questo universo sotto forma di videogioco. Fino ad oggi:

Il meglio videogioco dei pupazzoni con le mutande di pelo!

Hack and slash a scorrimento vecchia scuola, modalità picchiaduro, sessioni a bordo di veicoli/bestie pelose (amanti del furries accorrete!), boss giganti, ambientazioni di spicco, personaggi rilevanti della storia e colonna sonora con gli effetti tipici del cartone… tutto presente in un gioco amatoriale GRATUITO!

Il titolo è in beta ed ancora in via di sviluppo, ma già dimostra tutto il suo potenziale. Potete seguire gli aggiornamenti sui social del programmatore bWWd:

FacebookDeviantArtYoutubeChronocrash

He-Man

Questo videogioco fan-made vi farà tornare ragazzini, catapultandovi negli anni in cui il cosplay nemmeno esisteva e per immaginare le tue eroine di fantasia in una forma tangibile dovevi sperare in qualche trasposizione cinematografica delle tue opere preferite. Tipo il film dei Masters che vedeva Meg Foster nei panni di Evil Lyn:

He-Man

Le fantasie degli anni ’70 e ’80… FapFapFap

Con il passare degli anni le cose cambiano. Benché MOTUC fosse materiale Gay Friendly qualche personaggio femminile fu introdotto, nel vano tentativo di fornire un’alternativa di merchandise alla Barbie. Quindi non è così strano trovare oggi dei cosplay a tema:

He-Man – Evil Lyn Cosplay

Sul fronte dei disegnini troviamo invece l’artista Killersha molto prolifico nel rappresentare l’universo di He-Man con un velo di perversione:

Killersha on DeviantArt

 

 

 

 

 


Aborti di Videogiochi o Videogiochi di Aborti?

 

Differenza minima ma sostanziale. Un aborto di videogioco è un prodotto che avrebbe fatto meglio a rimanere vaporware, un gioco al cui confronto Gioventù Ribelle diventa GOTY, un’opera di cui qualsiasi videogiocatore / programmatore / imprenditore si dovrebbe vergognare. Qualcosa tipo Fall of Light dei Runeheads, per intenderci.

E i Videogiochi di Aborti?

Videogiochi di Aborti

Fantastic Fetus è un videogioco di grucce (a.k.a. videogioco di aborti) nel quale l’aborto non è concesso. A patto di non lasciar perire in modo tragico la mamma protagonista, in quel modo sì. In questo romantico browser game in pieno stile Tamagotchi, dalla grafica alle meccaniche, ci prenderemo cura della nostra TamaMama (niente a che fare con le TamaMILF citate qualche giorno fa).

Partorito a seguito di una protesta Polacca, Fantastic Fetus ha lo scopo di sensibilizzare in merito alle restrittive leggi anti aborto vigenti in Polonia. Lo fa in modo originale, accattivante e provocatorio, tentando di far rivivere dalla prospettiva della madre quella che può essere una gravidanza portata avanti in quel paese. Prospettiva inesistente, in quanto si vuole porre l’accento sulla totale mancanza di libertà di scelta delle madri; l’impostazione Tamagotchica rende bene l’idea permettendo al giocatore di prendere ogni decisione per la malcapitata, proiettandolo nel ruolo di padre padrone.

Tanto sarà il nostro potere decisionale che avremo modo di plasmare il feto dotandolo di superpoteri a piacimento, sempre che non lo si voglia forgiare a propria immagine e somiglianza.

Videogiochi di Aborti

Ecco la più classica TamaMama formare il suo giocatore / programmatore / imprenditore

Ovviamente ad un’opera eticamente corretta deve contrapporsi qualcosa di meno aulico…

 

Videogiochi di Aborti

 

South Park: The Stick of Truth

 

La serie TV South Park ha trattato, nell’arco degli anni, qualsiasi argomento in modo totalmente dissacrante. I videogiochi dedicati ai quattro figli di sultana non sono da meno, nelle loro ultime incarnazioni. Ne “Il Bastone della Verità” un’intera sessione si svolge all’interno della clinica di aborti “Unplanned Parenthood”. Il livello si dipana fra un tentato aborto ai danni del nostro protagonista minorenne (abilmente travestito da ragazzina), scontri epici con gnomi e ratti nazisti, un minigioco di aborto con soggetto Randy Marsh fino a portarci al cospetto del boss finale, rappresentato da un Gigante Feto Nazista Zombie!

Videogiochi di Aborti

Stick of Truth miglior videogioco della storia, pochi cazzi!

A questo punto viene da chiedersi se esiste un prodotto in grado di unire la battaglia sociale di Fantastic Fetus alla denuncia coperta di cattivo gusto perpetrata da South Park…

Doom Fetito

 

Il Marine di DOOM contro il feto spaziale” lo potete scaricare dal link precedente. La mod è seriamente solo quella che vedete in video; pur permettendovi di fare il culo a Mamme Anti-aborto, Preti Malvagi (generalmente contro l’aborto per la preoccupazione che, prima o poi, debbano trovarsi altri sfoghi sessuali per mancanza di materia prima) e Nazi Poliziotti, rimane un divertimento passeggero. Neppure lo scontro finale col FetoBoss riesce a prolungare il piacere.

Anche quest’opera provocatoria nasce per porre l’attenzione della massa sulle leggi abortifere in una particolare parte del globo, nello specifico l’Argentina. In un paese dove usi cocaina al posto del borotalco per il tuo piccolo appena nato risulta invece impossibile procurarsi del misoprostolo. Più ad ampio spettro, qualsiasi aborto al di fuori di gravidanze a rischio o a causa di stupro non è consentito.

“You defeated fetito! Give this misoprostol to those in need so they might defeat it, too!”

 

Ora, cosa mi direste se vi raccontassi che videogiochi di aborti ne avevamo già anni fa e ci abbiamo giocato da piccoli senza saperlo?

EarthBound

 

Casualità. Quella che un gelido giorno di maggio di questo amabile cambiamento climatico ti porta a scrivere due righe sui videogiochi che trattano un tema specifico. Così indaghi un po’ e scopri di essere stato vittima inconsapevole di  un trauma indotto, per scelta di un folle programmatore giapponese.

Se siete dei giovinastri poco retrorompicoglioni avrete sicuramente una conoscenza marginale di EarthBound (in patria Mother 2), maggiormente dovuta alla presenza dei protagonisti in Smash Bros. Lasciate quindi che vi racconti l’incredibile storia di Shigesato Itoi, game creator di Mother 2.

Come si evince da una sua intervista tradotta, Itoi non doveva proprio essere un bimbo prodigio.

Videogiochi di Aborti

The Military Policeman and the Dismembered Beauty

Racconta infatti di un trauma subito da piccolo, quando sbagliò sala cinematografica; convinto di andare a vedere il nuovo lungometraggio di Doraemon finì invece per guardarsi 73 minuti di film horror intitolato “Il Poliziotto e la Fighetta Smembrata”. Ora, per quanto i sottotitoli dei film di Doraemon possano trarre in inganno, qui sbagliarsi era veramente difficile!

Doraemon The Movie: Nobita e la segreta tasca, una vasca in cui si annaspa.

Turbato e traumatizzato da quanto visto su grande schermo, si ripromise di garantire la stessa dose di disagio a più infanti possibili, se mai si fosse presentata l’opportunità. Colse l’occasione nelle ultime sessioni di gioco di EarthBound:

Mother 2, nella fase finale, passa da un simpatico, colorato e divertente RPG a qualcosa di disturbante; prima della battaglia finale con Giygas si percorre un labirinto che porta verso quella che sembra essere una scansione endoscopica di una cervice. E i traumi sono appena iniziati:

Una volta avviato lo scontro finale il boss si presenta con le sembianze appena viste e termina con le seguenti fattezze:

La teoria più accreditata in merito vede i protagonisti del gioco viaggiare nel tempo, per sconfiggere il cattivone di turno nel momento di sua massima debolezza. Quando era un feto, appunto. Riassumendo, in un gioco originariamente intitolato Mother 2, Ness e compagni stanno praticando un aborto stilizzato. Il tutto perché Shigesato Itoi non ha saputo leggere la locandina di un film e si è voluto vendicare su milioni di giocatori.

Vi lascio con la teoria di EarthBound condensata in poche righe:

Ma se volessi, per assurdo, giocare dei videogiochi di aborti solo per puro divertimento perverso?

RapeLay

Eccoli, i Giapponesi! Mentre il mondo protesta in ogni modo per i diritti della donna, mentre programmatori più sensibili di altri si schierano a favore dell’aborto, loro l’argomento l’affrontano con il tipico savoir faire del Sol Levante… inserendolo come “opportunità” in un videogioco di simulazione di stupro!

Prima che facciate pensieri strani metto le mani avanti; ho giocato tutte le produzioni Illusion, apprezzandole. Quindi niente revisionismo o facile sensazionalismo, come successe nel 2010 quando il gioco comparve su Amazon e il mondo gridò allo scandalo. RapeLay semplifica alcune meccaniche e non si differenzia troppo dai concetti espressi in altre produzioni Illusion, oltre a trattare argomenti “cari” ai Giapponesi.

Meanwhile in Japan

Della “cultura dello stupro” e altre differenze fra il nostro approccio alla quotidianità e quello Giapponese ne parlerò in un articolo ancora in lavorazione. E’ comunque chiaro che per i musi gialli non è anomalo parlare di videogiochi di stupri o videogiochi di aborti. Se le cose poi si presentano in contemporanea come in questo caso, è tutto grasso che cola!

Il Potere del “Grasso che Cola”!

In chiusura rimarrebbe solo da identificare un titolo, fra i videogiochi di aborti, che tratti l’argomento con fini stilistici, narrativi e di giocabilità…

 

The Witcher 3

Con tutti gli ammiccamenti, le allusioni e i rapporti espliciti ai quali si va incontro giocando a The Witcher, una gravidanza indesiderata non sarebbe poi una gran sorpresa. Nonostante il sesso facile il gioco tratta l’argomento dell’aborto in modo tutt’altro che scontato, infilandolo in una missione principale fra le più impressionanti mai viste in un videogioco.

Non si è mai troppo attenti…

Che sia un neonato da sbattere in un forno acceso o il feto risorto derivante da una storia travagliata e da abusi di alcool, le piccole creature in questo videogioco non godono di grande rispetto. Se riescono a superare i primi anni di vita possono però diventare interessanti Teen, come Ciri. O come la bella dottoressa Shani, dei capitoli precedenti…

Lyumos ー Shani

 

 

 

 

 


Musou

 

Potrei fingere di non saperlo, come se le statistiche del blog non le consultassi ossessivamente. Potrei quindi introdurre l’articolo citando la miriade di lettori che ogni giorno approdano su questi lidi e dipingerli come i più eterogenei navigatori della rete.

Potrei, sostanzialmente, prendervi per il culo. Oppure, scelta più deontologica, ammettere che il blog se dice culo lo leggono tre stronzi compreso il sottoscritto, con i quali molto probabilmente condivido gusti e passioni.

Pertanto se a questa sparuta schiera di malcacati dovessi, di punto in bianco, parlare dell’insana abitudine americana di produrre remake cinematografici di grandi successi esteri, mieterei semplici consensi.

Ju-On (diventato The Grudge), Ring, [REC] (diventato Quarantine), Låt den rätte komma in (Let the Right One In)… pure quel cazzo di capolavoro di OldBoy ha subito lo stesso trattamento remakevole, arrivando a stravolgere il concetto intero della triolgia della vendetta.

Capolavori, appunto, resi merda mainstream dai ‘murricani.

Musou

Americani, se proprio state in fissa con i reboot, almeno aggiungete un po’ di pepe!

Ma questo malcostume è circoscrivibile esclusivamente ad un media e un popolo? Può questa cattiva abitudine serpeggiare fra di noi in forme differenti?

Musou

Chissà se vi ho mia ammorbato la minchia tentando di farvi passare il concetto di quanto fossero belli ed emozionanti gli anni ’80 e ’90, videoludicamente parlando… quando agli albori del media i programmatori potevano e dovevano sperimentare ed era possibile assistere alla nascita di nuovi generi. Che so, per esempio gli hack and slash.

Giochi di picchiarsi forte a suon di oggetti contundenti, con lo scopo di avere la meglio su un nutrito gruppo di nemici.

Ma il nuovo millennio si avvicina prepotentemente e vent’anni passati fra pixel, sale giochi e verginità stanno per essere spazzati via dai poligoni, potenti console casalinghe e… verginità!

Così nel 2000 ti arrivano i giapponesi tutti impettiti sfoggiando il loro Shin: Sangoku musō (ovvero quella ciofeca di Dynasty Warriors 2), millantando l’invenzione di un nuovo genere e quindi dovendo attribuirgli una denominazione tutta loro. I videogiochi Musou, appunto.

Poi tu vaglielo a dire che sono solo degli hack and slash rivisitati e non basta vestire i protagonisti da ‘stocazzoGiappoCinese e metterci un po’ di storia antica raffazzonata per essersi inventati un genere. Ma a loro andava bene così, volevano una cosa tutta loro come gli americani godono a fingere di aver girato capolavori cinematografici quando sono solo furti di ottime pellicole estere.

Senran Kagura

Ad Agosto 2018 vi parlai di Peach Ball: Senran Kagura, promettendovi una recensione doppia di Senran Kagura: Estival Versus e di Senran Kagura: Peach Beach Splash. Ecco spiegata la perfetta e ragionata introduzione che ci ha accompagnati in un viaggio magico fra cinema, videogiochi e Musou, genere al quale Senran Kagura originariamente appartiene (poi è sempre vero che le tette rimbalzanti e le ninja nude si possono prestare a mille variazioni sul tema, come i flipper e i giochi di pistole ad acqua).

Se prendiamo quindi per vero il teorema che vede il genere Musou speculare al più anziano hack and slash non ci resta che capire cosa accomuna Senran Kagura a titoli di spicco come Dynasty Warriors. Per fare questo dobbiamo fare un piccolo salto nel passato, quando Koei regnava incontrastata;  l’invasione del mercato grazie ai loro titoli di punta, ai loro spin-off e ai giochi su licenza come quelli dedicati a Zelda, Berserk e Ken il Guerriero stava avvenendo indisturbata, d’altronde erano gli “inventori” di un genere nuovecchio!

Musou

Poi ti arriva Marvelous! Games e si ritaglia una corposa fetta di mercato grazie all’intuizione di introdurre sedicenti combattenti e antagoniste nelle meccaniche di gioco che, fino ad allora, avevano visto nerboruti samurai prendersi a Katanate in culo.

Improvvisamente l’antico giappone e i suoi trascorsi perdono smalto e appeal nei confronti dei giocatori in favore della storia romanzata di un manipolo di giovani Ninja scolarette al limite del JailBait; con un potenziale fanservice al limite della censura per Marvelous! il risultato sarebbe di per se già ottenuto, grazie all’attenzione dedicata alla realizzazione dei modelli poligonali dell’enorme squadra di protagoniste o il dettaglio delle sequenze di trasformazione che vede potenti pergamene sbucare da ogni dove per ottenere consensi fra il pubblico, chiaramente settoriale, al quale il gioco si rivolge.

Nonostante Senan Kagura punti al bassoventre dell’utenza, riesce stranamente a farsi giocare bene. Inutile per me approfondire gli aspetti tecnici e di giocabilità, nelle mie recensioni; come sempre vi consiglio di andarvene affanculo su Multiplayer.it se vi interessano queste fesserie. Ma le sensazioni, la soddisfazione e la gioia dopo una partita a Senran Kagura sono paritarie o superiori a qualsiasi emozione vi abbia suscitato un buon gioco Musou giocato precedentemente. Chiaramente se i Musou vi hanno sempre fatto rate al cazzo non saranno poppe e culi a farvi cambiare idea. Forse…

Ma abbiamo anche detto spin-off… nella sua incarnazione “Estival Versus” Senran Kagura ha alleggerito un po’ le meccaniche di gioco e sacrificato la trama in favore di un approccio più frivolo, mantenendo le peculiarità erotiche introdotte di capitolo in capitolo, quali le trasformazioni, i cambi costume degni di Arturo Brachetti, gli indumenti distruttibili, la fisica delle rotondità femminili. Tutto lo scibile dei videogiochi SoftPorno condensato in un’unica opera digitale.

Relegare anni di programmazione ad un unico genere sarà sembrato uno spreco al CEO Marvelos! che, in occasione di un brainstorming svoltosi con il dipendente dell’anno mostrato nel meme di cui sopra, ha partorito una nuova idea GENIALE!!! Applicare tutta questa conoscenza tecnica ad un titolo di “Ninja Scolarette in Vacanza che si Spruzzano Acqua Addosso per far Ballare le Tette e far Godere i Giocatori del Nuovo Effetto Vedo non Vedo”!

Senran Kagura: Peach Beach Splash è quindi quello spin-off che non ti aspetti ma di cui non potrai più fare a meno. Arriva nel momento in cui Splatoon fa sfaceli e anche se non c’entra nulla un po’ gli strizza l’occhio. Usa tutti i più subdoli trucchetti per farti togliere le mani dal pad e fartele scivolare sulla patta dei pantaloni. E cosa più importante, è divertente. Un po’ il concetto già espresso per Gal Gun, un gioco che ti attira per un motivo e ti fa rimanere per uno decisamente più valido.

Musou

In questo articolo trovate un video di Manyakis (a.k.a. Mike Inel). Nintendo ha di recente censurato la sua PornParody di Splatoon e l’ha obbligato a togliere i file da Patreon.                     The More You Know

A suon di armi ad acqua tatticamente differenti, potenziamenti e aumenti di livello, collezioni di carte con immagini discinte, mosse finali pruriginose e scontri all’ultimo gallone vi ritroverete come nulla ad aver dedicato a Peach Beach Splash più tempo di quanto mai avreste potuto immaginare.

Ci sono anche le battaglie contro donne nude giganti insaponate!

Concludendo, concedete un po’ di attenzione a questa serie in una qualsiasi delle sue incarnazioni e non ve ne pentirete. Parola di ‘murricano vestito da ‘stocazzo GiappoCinese.

Voto:

 

 

 

 

 


Quando hai le idee chiare sulla strada da seguire…

 

Final Fantasy VII, anzi il suo remake, vanta oggi un nuovo trailer carico di speranza. È il 2019, il gioco rimane senza una data d’uscita e già nel 2016 approfondivo l’argomento. Ma un remake agognato da tutti i videogiocatori per anni, annunciato e mostrato per la prima volta nel 2015, come sarà diventato quattro anni dopo? Sicuramente in Square hanno pianificato tutto e tenuto in considerazione l’evoluzione tecnica di questi ultimi anni…

Ma come diceva un grande saggio:

[…] ho perso pure la fiducia, la fiducia nel prossimo… l’ho persa

Tranquillo, ritroviamo pure quella. Io sto a fa la lista […]

Antonio Rezza

Fortunatamente a darmi supporto c’è sempre il prolifico mondo dei fancazzisti di internet ed è proprio per mano di uno di questi che oggi possiamo godere di un imperdibile confronto Final Fantasy VII 2015 versus Final Fantasy VII 2019!

Fortunatamente i miglioramenti sembrano esserci, uno dei rari esempi degli ultimi anni dove il gioco, se mai verrà pubblicato, risulterà migliore dei trailer. Per una volta nessuno scandalo sui downgrade grafici…

Nell’attesa che il gioco venga pubblicato (o quanto meno venga dichiarata una data d’uscita) possiamo sempre ingannare il tempo mettendo a confronto i migliori cosplay dedicati al settimo capitolo di FF. Ma ricordatevi di risparmiare un po’ di liquidi corporei, ci sarà una scena nel remake di Final Fantasy che se li meriterà tutti!

Tifa Cosplay by Yureta

Tifa Cosplay by Feywilde

Tifa Cosplay by Xfuukax

Tifa Cosplay by Honey Bunny

Tifa Cosplay by Valentina Nappi

Tifa Cosplay by April Hylia

 

Final Fantasy VII

Certo, senza dimenticarsi Aerith…

 

 

 

 

 


MILF – Mother’s i’d like to Festeggiare!

 

MILF … sappiamo tutti chi sono e che emozioni ci suscitano! Eccomi in occasione della festa della mamma 2019 a celebrarle con l’ennesima, eccezionale, INELUTTABILE… classifica Containerd delle migliore mamme dei videogames!

MILF

Le fantasie MILFiche dei videogiocatori fondano le radici agli albori della nascita del media stesso

Che le nostre fantasie di sbarbati fossero occupate, fra una partita al GameBoy e una al MegaDrive, dalla procace mamma del nostro amico e compagno di giochi o da una delle avvenenti insegnanti è innegabilmente un’esperienza vissuta dai più.

MIL

Pacey che si sbatte l’insegnante in Dawson’s Creek… quanti ricordi!

Arrivò poi la serie tv Picket Fences (da noi La Famiglia Brock) agli inizi degli anni novanta a farci capire che non solo non eravamo gli unici ad avere certi pruriti, ma che potevamo aspirare alla realizzazione concreta di certe fantasie! Come quella leggermente rivisitata della vignetta sopra riportata, che in realtà andò così:

MILF MILF

Visto il ruolo fondamentale che hanno ricoperto le MILF nelle nostre vite di arrapati ragazzini videogiocatori andiamo a vedere quali sono le migliori mamme comparse nei VG!

 

Top Ten Migliori MILF da Videogioco!

 

Posizione 10 – Dr. Bridgette Tenenbaum (BioShock)

Al decimo posto in classifica un personaggio non proprio materno; pur non avendo dato alla luce nessuna di esse la Tenenbaum si può tranquillamente definire la madre di tutte le “sorelline” presenti in BioSchock.

A suo tempo era anche un bel donnino

Ma come potremo mai vedere questa controversa ricercatrice nell’ottica di una MILF? Ma grazie alle nostre amate cosplayer!

Brigid Tenenbaum by MissTaffy

Posizione 09 – Mama (Cooking Mama)

Da un estremo all’altro, in nona posizione troviamo lo stereotipo della MILF che, appena apre bocca, si sente rispondere “go back to the kitchen!”. Con più esperienza di qualsiasi chef stellato, maneggia costantemente ortaggi dalla dubbia forma fallica con impressionante maestria. Ma è al grido di “beat the meat” che sfoggia le sue doti migliori, a patto di non farla incazzare! Fortunatamente trova sempre il modo giusto per sistemare le cose…

Per celebrare questa MILF videoludica ripropongo la classica ricetta del tacchino ripieno direttamente dal profilo Patreon di Orange-PEEL

Posizione 08 – Sonya Blade (Mortal Kombat)

Nel compimento del più classico plot tamarro ‘murricano, Sonya e Johnny si sono accoppiati per dar vita alla nuova combattente Cassie Cage. Nonostante sia morta a più riprese e nei modi più violenti e sanguinari possibili, Sonya Blade è nelle nostre fantasie MILF dalla sua prima compara sugli schermi nel lontano 1992.

Sonya Blade by Okani

Posizione 07 – The Boss (Metal Gear Solid: Snake Eater)

La madre di Revolver Ocelot renderebbe fiera qualsiasi donna appartenente al movimento femminista, fiera e battagliera come viene dipinta. Certo, il cesareo potevano farglielo un po’ meglio…

The Boss by Omi Gibson

Posizione 06 – Samara (Mass Effect)

Mass Effect è un gioco di culi dove viene data al protagonista la possibilità di accoppiarsi con qualsiasi oggetto animato, a patto di azzeccare le giuste combinazioni di dialogo. E’ quindi probabile che vi imbattiate nella MILF Samara, nel corso del gioco, proponendole una tregua sessusale dalla ricerca della figlia, regalando a quest’ultima qualche istante in più di vita. Si perché se questa è la classifica MILF da videogioco, non significa sia anche la classifica delle aspiranti migliori mamme dell’universo! In fatti Samara ha il solo e unico scopo di uccidere la figlia, problemi tipici dei bluegger (gentaglia con la pelle color blu, cose che noi non possiamo capire).

MILF

La cosplayer Ekaterina Plotnikova è riuscita ad esprimere in pieno lo spirito di Samara, anche se il suo meglio l’ha dato rappresentando Liara T’soni:

Liara T’soni by EkaterinaFr

Posizione 05 – Rosalina (Super Mario)

Madre adottiva di una strana creatura spaziale, Rosalina è sempre stata considerata uno dei personaggi più sexy dell’universo Nintendo… fino alla sessualizzazione di Bowser!

Rosalina by Katta Ramos

Posizione 04 – Kangaskhan (Pokémon)

Un gradino sotto il podio il momento strappalacrime di questa classifica vede la madre del Pokemon Cubone protagonista; essa infatti si sacrifica per la vita del figlio che, in segno di rispetto e affetto, indosserà il suo teschio per tutta la vita!

MILF

Storia raccapricciante, ma non quanto le avventure di Ash che si vuole fare sua madre a tutti i costi!

MILF

Posizione 03 – Jenova (Final Fantasy VII)

Con il remake ormai alle porte ecco Final Fantasy 7 tornare ad occupar ei primi posti delle classifiche… qualsiasi siano! La madre di Sephiroth sembra appartenere ad un’etnia non meglio precisata, magari aliena… ma a noi di segarci sugli alieni non ci fa mica paura, come bbiamo visto prima in merito a Mass Effect!

Posizione 02 – Ana Amari (Overwatch)

Da quando è stato pubblicato, Overwatch miete vittime in ogni campo. Naturale quindi che sia presente anche nelle classifiche delle meglio MILF. Ana Amari si è ritagliata uno spazio nei cuori degli appassionati dei culi di Overwatch, pur non mostrando molto. Ovviamente qualche zozzetta ha ben pensato di vestirsi come lei:

MILF

Samira Khan aka Sassmira in un sobrio cosplay di Ana Amari

Posizione 01 – Sophitia (Soul Calibur)

La mammina Sophitia vince questa gara alla migliore MILF per evidenti meriti sul campo!

Madre di Patroklos e Pyrrha Sophitia è la classica rappresentazione di una Dea Greca prima della crisi e dell’entrata nell’unione Europea.

Sophitia by Alisa Farrington

 

 

 

 

 


Nathan Pyle e il sarcasmo descrittivo

 

Nathan Pyle è l’ennesimo fumettista comico nato dalla rete e portato al successo dai social. Per rapporto alle nostre latitudini, una roba tipo Zerocalcare, ma talentuoso e divertente. Seguire l’articolato, colorato e deprimente (per quanti ci provano e quanti pochi ce la fanno, manco la trap in Italia vanta così tanti morti sul campo) mondo degli pseudo artisti della china (inteso come inchiostro a rimando dei primi fumetti, non inteso come roba cinese fatta male) darebbe da lavorare per la creazione di un intero blog apposito. Non essendo propriamente questo lo scopo di Containerd, ogni tanto sottopongo artisti che colpiscono per vari motivi (spesso di sfondo erotico) il mio immaginario. Come nel caso di What The Poop o Yang Young-Soon:

What The PooP

Yang Young-Soon

Cos’ha quindi da spartire Nathan Pyle con gli artisti appena citati? Un beato cazzo, dato lo stile utilizzato e gli argomenti trattati. Per capirci:

Nathan Pyle

Nathan Pyle ci catapulta in un universo parallelo dove Sheldon Cooper non è uno scienziato asociale legato ad un mondo di fantasia ma un fumettista reale con una spiccata ironia descrittiva. Parallelamente offre una chiave di lettura dell’umanità esterna, come se esseri alieni di intelligenza superiore si ritrovassero a commentare la nostra quotidianità. Ed è fottutamente divertente, pur non essendoci di mezzo neanche mezza tetta!

Nathan Pyle – Strange Planet

Potete seguire Nathan W. Pyle sui suoi profili Facebook e Instagram. Ripesando invece di peso la citazione appena fatta a “The Big Bang Theory” vorrei esporre il mo personalissimo teorema di quanto Melissa Rauch (a.k.a. Bernadette) sia infinitamente più figa di Kaley Cuoco!

Non tutti sanno che Melissa Rauch nel 2015 si è resa protagonista di un film da lei stessa scritto, tale The Bronze. Pellicola dimenticabile che non rimarrà nella memoria degli appassionati di cinema se non per un piccolo dettaglio; viene riproposta una scena di sesso esplicito con la Rauch come protagonista! Intervistata su più fronti lei ha sempre parlato con ilarità del momento in cui ha dovuto scegliere la sua controfigura per la scena e a vederla in movimento si può affermare che abbia deciso propio bene, per quanto non si notino le differenze!

 

 

 

 

 


CNN – Freskoboy (Nerdcore Ita)

 

NERDCORE

Any form of music that is made by nerds, for nerds, or about nerdly things. Nerdcore can be made in any style of music, but most people identify it in either its pop-punk or hip-hop forms. Although many people think the term “nerdcore” was made up by MC Frontalot, it has in fact been in use by rock bands for many years prior to Frontalot’s use of the term.

Nerdcore should not be confused with bands that are simply stereotypically popular with nerds such as They Might Be Giants, DEVO, Ween, etc.

OVVERO

Musica generalmente fatta col culo, ma alle volte no. Quando no, ne escono piccoli capolavori nerd degni di nota e la rubrica CNN – Containerd Nerdcore NonPlusUltra è qui per suggerirveli. Che la base sia Pop, Funk, Punk, Rap, Rock, Techno sticazzi, l’importante è il soggetto.

 

Visto che un approfondimento sui testi Nerd di Caparezza, pur meritando la massima attenzione di Containerd, richiederebbe eccessivo lavoro delle sinapsi ed è un’attività domenicale sconsigliata anche dalla FMH, oggi si parla di Freskoboy. Infilato a calci nel culo (che si meriterebbe per ben altri motivi) nella categoria Nerdcore solo perché ha infilato Fortnite nel titolo del suo ultimo pezzo… tanto indescrivibile che potete solo che sentirvelo!

FRESKOBOY – KLASK *dissing fortnite* (prod.Iakka)

 

Giro con tanti Ma pochi contanti Always Bitcoin nel wallet ma non sono piú quello di tonti lo so nabbone Netflix, Canne e Klask Netflix, Canne e Klask Netflix, Canne e Klask Cosa c’é di meglio di Netflix, Canne e Klask Netflix, Canne e Klask Meglio di fortnait No giura dai Resti solo con la cintura offwhite ricorda che il 6 non lo puoi shoppare a scuola Se io fossi un cecchino Ucciderei dal principio Bettino Entrò in questa scena fatta di Le xi Se ci entro mascherato fa cra *x*i Tu che tutto il giorno, costruisci, costruisci Costruisciti un futuro o ti shotti la vita oh rabbia pimpi, Ve lo giuro bimbi Sono una brezza di freschezza Ma di base una conoscenza Ce l’hai duro perché spacci shaboo Fallito dopo 1000 rifiuti su lovoo Ordino il tuo diploma su deliveroo Netflix, Canne e Klask Netflix, Canne e Klask Netflix, Canne e Klask *flexo* su fortnite No giura dai Resti solo con la cintura offwhite ricorda che il 6 non lo puoi shoppare a scuola

In perfetto stile new wave trap arriva Freskoboy incanalando termini a casaccio per portarsi a casa un corposissimo testo di 952 caratteri (caratteri, non parole!!! Quelle sono 170! Tolto il ritornello parliamo della profondità di un SMS!), rientrando nel Nerdcore per aver introdotto nel testo 5 o 6 termini legati all’universo nerd.

Visto che di tutto ciò possiamo salvare solo tette e culo delle protagoniste del video, tocca trovare un altro motivo per giustificare questo articolo…

Freskoboy vs KLASK

Boardgame che si posiziona fra biliardo, carambola e air hockey ha sfondato qualche anno fa in Danimarca, suo paese d’origine. Oggi vanta diffusione mondiale e un successo senza pari, complici immediatezza e abbordabilità (40 euri e ve lo portate a casa).

Semplicità e buona realizzazione i suoi punti di forza; la versione “base” prevede scontri 1vs1 con punti ottenibili buttando la palla in buca all’avversario o perdendone se si perde controllo del birillo (controllato magneticamente dalla parte inferiore della tavola) o se due dei tre ostacoli magnetici ci si incollano addosso durante un round.

Che ci crediate o meno, nonostante ore di ricerca approfondita, non sono riuscito a trovare argomenti di nudità strettamente legati a Klask. Non una foto di bregna che gioca nuda, nessun porno con klask come sfondo, nessun birillo finito accidentalmente in buchi strani. Per non correre il rischio che Containerd venga declassato ad un sito SFW qualsiasi, di seguito potete ammirare Gauge in una impegnativissima partita di Air Hockey.

[Twistys] Gauge – Air Hockey Stripping