Don’t Fuck with 2019 !

Luka Magnotta

Luka Magnotta mi perseguita da un po’. Più precisamente da quando ho deciso di passare il giorno di Natale guardando assurdità su Netflix, compreso il documentario “Don’t Fuck With Cats”… allerta spoiler, non è un documentario sull’avanzamento dei lavori di Elon Musk verso la creazione della prima cat girl!

Luka Magnotta

Se non ce la fa Elon non ce la può fare nessuno!

Disharmonica (Helly von Valentine) – Chocola

QUINDI! Spiegando ai meno attenti che non avessero notato l’elevata concentrazione di “trend topics” riassunti in pochissime righe (Cosplay di Disharmonica, Netflix, Elon Musk, Luka Magnotta, 2019, Cat Girls) eccoci arrivati all’ineluttabile recap di fine anno! Mutuando il titolo del documentario Netflix, “Don’t Fuck with 2019” vuole essere un riassunto in ordine sparso delle follie nerd di quest’anno. E che il 2020 possa regalare tanto altro materiale ad un blog come Containerd!

QUELLA BUSTA DI PISCIO DI DEATH STRANDING!

“Eretico! Come osi criticare l’unico vero capolavoro del 2019, grande ritorno del sommo maestro dei videogiochi! Kojima Genio e tu non capisci un cazzo!”

È come se sentissi in ogni cellula del mio corpo vibrare le vostre invettive, alla minima parvenza di offesa diretta nei riguardi del gioco più chiacchierato, nominato e abusato di quest’anno… e invece no! Perché, in tutta onestà, anche STICAZZI di Death Stranding! Che sia un nuovo gioco o un titolo appartenente al passato, che abbia inventato un genere, che sia di una noia mortale o il gioco più geniale del decennio, tutto viene messo in secondo piano da un elemento che ha fatto disquisire la stampa specializzata per settimane.

Sedetevi comodi e preparate i sali perché, se ancora non lo sapevate, state per scoprire che in Death Stranding… potete far pisciare il protagonista!!! Ora che le acque dorate si sono calmate, mi preme dire una cosa agli pseudo giornalisti che ci hanno montato un caso; non è che sia proprio tutta sta gran novità, nel mondo dei videogiochi. E già che ci siamo, un augurio a voi per il 2020: che le vostre figliole abbiamo l’opportunità di incrociare per la loro strada qualche fan di R. Kelly…

TOP 5 VIDEOGIOCHI DI MINZIONE

 

5 – South Park (1998)

Già citato all’uscita di “Scontri diRetti“, il primo videogioco mai creato su licenza di South Park rappresentava l’urinoterapia come una pratica estrema e violenta. Potevate infatti “curare” i vostri antagonisti a colpi di palle di neve pisciate, facendogli vomitare l’anima o lasciandoli a terra esanimi. Se non basta questo per renderlo un cult…

4 – Postal 2

Per tornare all’intro dell’articolo e alla passione che Luka Magnotta aveva per i gatti… in un gioco dove puoi ficcare in culo ad un gatto un mitra per usare l’amico peloso come silenziatore non ti dovresti stupire di poter scorazzare libero per la città pisciando addosso alla gente o magari urinare verso il cielo aspettando che la tua pioggia dorata ti solletichi le papille gustative con le relative conseguenze. Questo ed altro accadeva in Postal 2, quando ancora i programmatori si potevano esprimere liberamente senza paura delle ripercussioni della “Karen” di turno.

3 – Metal Gear Solid 2

Vedi che Kojima un debole per il pissing l’ha sempre avuto? Non un vero e proprio “videogioco di minzione”, MGS 2 nascondeva più una perla dorata, un easter egg fatto di ovuli diuretici.

2 – Okami

Se già non bastasse il titolo del gioco a far capire quanto estremo fosse questo prodotto (che Okami si possa tradurre in una bestemmia come Dio Lupo lo sapevate, vero?), Clover Studio decise di rendere fetish alcune abilità del DioLupoCaneSpettrale, come la mitica mossa “golden fury” che vi permetteva di segnare il territorio direttamente contro i vostri nemici.

Senza parlare degli stronzetti esplosivi, ma questo dettaglio magari me lo risparmi per un bell’articolo su videogiochi e coprofagia.

1 – Conker’s Bad Fur Day

Ovunque ci sia una classifica, una graduatoria, una top videoludica di qualsiasi specie e su qualsivoglia argomento, Conker dovrebbe a pieno titolo occuparne la prima posizione! Miglior Gioco del 2019? Conker! Come dite? È uscito nel 2001? E Sticazzi??!? Miglior videogioco per Amiga 500? Conker! Come dite? È uscito su Nintendo 64 e in remake su Xbox? E Sticazzi??!?

Con questa premessa la prima posizione della classifica “Top 5 videogiochi di minzione” non poteva che venir assegnata allo scurrile scoiattolo di Rare e a ragion veduta. Memorabili furono le sessioni di gioco durante le quali, ubriachi marci, ci veniva data la possibilità di svuotare la vescica sopra ai nemici infuocati per averne la meglio.

 

“…STOCAZZO” SI PUÒ DEFINIRE IL NETFLIX DEI VIDEOGIOCHI!

Pregasi l’utenza di Containerd di sostituire l’aulico termine “stocazzo” con qualsiasi servizio di streaming videoludico nato,cresciuto o evolutosi nell’arco del 2019. Stabilito che “il Netflix dei videogiochi” deve ancora palesarsi, è innegabile il futuro che ci attende; ma l’entusiasmo con cui ogni volta viene presentato un nuovo protagonista nel mercato dello streaming di videogiochi… ragà, anche meno! A qualche founder di Stadia fischiano le orecchie?

Google con Stadia punta alla bregna!

Luka Magnotta

Quella di Stadia è di sicuro una storia ancora tutta da scrivere, per un’avventura che deve concretamente ancora iniziare. Vero è che gli esordi non sono stati i migliori, fra le aspre critiche della stampa specializzata (ma chi voglio prendere per il culo! Un manipolo di youtubers che hanno sborsato per cavalcare l’onda dell’hype e fare visualizzazioni!), rimborsi dovuti ma dati solo se richiesti, un servizio spesso carente ma, peggio del peggio, roba a pagamento! Eh sì, perché abbonarsi al servizio di streaming di Google significa pagare un canone mensile per avere l’incredibile opportunità di acquistare dei giochi! Che se prende piede questo modello di business aspettatevi di pagare il biglietto d’ingresso all’Esselunga per entrare a fare la spesa…

E come ti risponde il capoccia di Stadia, Phil Harrison, alle critiche? Buttandola sul sessismo!

“Some of our historical competitors in the console space have been a bit more masculine and a bit more mechanical in their approach”

Queste le parole usate per descrivere la situazione delle attuali console e dei loro controller secondo Google. Stadia vanterà quindi un pad più “gender-neutral” con la volontà di attrarre quell’utenza femminile che non si è mai avvicinata ai videogiochi per un evidente problema cromatico. Oltre quindi ai classici controller bianchi e neri verrà prodotto un neutralissimo pad color “verde wasabi”.

Isabelle Olsson, a capo dello studio di design che si sta occupando di risolvere questo gravissimo problema di Stadia, assicura che le differenze non si fermeranno alla colorazione; i pad “girls oriented” avranno una forma più affusolata, una vibrazione nettamente più marcata e un’opzione di auto-lubrificazione attivabile a seconda della necessità! Sperando che anche lì il servizio non “lagghi” propio sul più bello…

Luka Magnotta

Chissà da dove prenderanno spunto per i loro controller femminili…

 

INTERNET SMUOVE LE MASSE, INTERNET MIGLIORA IL MONDO

Quale evento può dar vita a questo tipo di affermazione? La nascita del popolo delle Sardine? Gente con la testa che non se la mangia neanche il gatto? Naaa

Luka Magnotta

Un’immagine sessualizzata di una donna gatto che cavalca una sardina, per mantenere il legame con ogni argomento fino a qui trattato. La vera forza di internet!

Hong Kong, le proteste, Blizzard e il boicottaggio portato avanti da alcuni utenti? Basterebbe veramente così poco per affermare la vera potenza di internet? O è solo un modo per dare un po’ di notorietà ad un “Red Shirt Guy” qualsiasi?

Forse la diffusione planetaria del fenomeno Greta piccola eroina mondiale?

Luka Magnotta

Neanche tutti i meme a loro dedicati possono essere considerati la rivoluzione dell’internet del 2019…

Niente di tutto questo. L’unico evento planetario che, nell’anno appena trascorso, ha saputo far capire al mondo quanto sia potente internet e quanto sia influente quella massa conosciuta come “laggente” è …. (rullo di tamburi) …

Storia lunga fatta breve: Nintendo spacca al cinema con un film sui Pokemon che c’è Ryan Reynolds che doppia Pikachu e sembra di vedere DeadPool peloso giallo e tutti impazziscono perché sì, evviva i Pokemon, evviva Reynolds e un po’ anche evviva la figa. Sega ci rimane un po’ di merda e allora corre ai ripari male facendo il film brutto di Sonic, assegnando il character design a quella cieca di Anna Frank e infatti viene così demmerda che l’internet esplode tanto che oggi ci ricordiamo la data di pubblicazione del primo trailer del film come “il nuovo undici settembre”! Qualcuno si rende conto che il Sonic inizialmente disegnato sembrava Macaulay Culkin sotto gli effetti della Metanfetamina, si rifà tutto. Ed eccoci qui, con un trailer che spacca i culi, un hype alle stelle e il caso più eclatante di “internet cambia il mondo” del 2019.

In più Shadman ha dedicato alla nuova versione di Sonic qualche disegno esplicito, quindi quale argomento migliore da inserire in questo “WTF 2019?”

 

TROLLING LEVEL OVER 9000!

In chiusura d’articolo volevo celebrare l’onorevole arte del cosplay (leggasi: volevo mostrarvi la meglio cosplayer zozzetta del 2019!), ma ho avuto un’illuminazione! Troppi eventi sono capitati nel corso del 2019 e qausi mi stavo per dimenticare “l’incredibile caso di Belle Delphine”!

Luka Magnotta

Dimenticatevi quella strappona della Ferragni e la sua acqua naturale al sapore di disagio, la streamer Belle Delphine è la vera esperta nella nobile pratica di fottere i fessi. A colpi di make up, capezzoli appena mostrati e selfie con la lingua di fuori, la ragazzina si è in pochissimo tempo creata uno stuolo di sostenitori che ha iniziato a seguire le sue live dove videogiocava immersa nella vasca da bagno. Un giorno un otaku più represso degli altri le deve aver chiesto di mettere in vendita l’acqua della vasca dove lei si lavava e BOOM! Profit!

Manco a dirlo, il “brodo di Delfino” venduto in micro vasetti da 30 dollari è andato sold out nel giro di pochissime ore, fomentando l’alone di trollaggio che circondava Belle dalle sue prime apparizioni al limite della decenza; prima di far soldi vendendo i suoi umori era infatti diventata famosa per alcuni video poco convenzionali, dove mangiava uova crude o seviziava polpi morti. Che poi, bella mia, qualcuno prima di te aveva omaggiato le uova crude con più classe e maestria…

Che sia la regina dei troll o un genio del marketing, una cosa è certa: Belle Delphine è la degna rappresentante dei nostri tempi. Nella speranza che possano rimanere relegati al 2019 e che la nuova decade ci possa riservare qualcosa di più illuminante.