LibidiNerd – The Real Life Yandere

Yandere Simulator è un capolavoro simulativo che attendo da parecchio tempo. Da inizio 2016 di lavoro ne è stato fatto tanto, andiamo a vedere gli aggiornamenti:

Alla ricerca del giusto significato di Yandere potreste imbattervi nella dicitura “malato d’amore”. Per quanto risulti la traduzione letterale, il suo significato vero ha un’accezione tutta giapponese; se per noi un malato d’amore è quel rintronato di Tom Hanks che ha bisogno l’aiuto di un ragazzino di 8 anni anche solo per avvicinarsi ad un’irresistibile Meg Ryan anni ’90 (Emma Watson levate!), in giappone identifica una psicopatica capace di qualsiasi violenza in nome di un sentimento malato.

Yandere

Meg Ryan in passato le ha anche uscite. Purtroppo era già in pieno declino di carriera…

Yandere Simulator vi proietterà nella gonna e mutandine di una studentessa giapponese totalmente in fissa per il suo Senpai., con l’unico scopo di conquistare il suo amore. Per ottenere il risultato non ci saranno regole e la cosa più semplice da fare sarà massacrare ogni sfidante amorosa che ci si parerà di fronte. Ma quante cose belle e nuove ha da proporci il gioco?

  • Il programmatore si è accorto che pochi giocatori avevano esperienza nell’ammazzare scolarette dal vivo, fatto che rendeva ostico famigliarizzare col gioco. Grazie ad un tutorial “trial an error” il problema dovrebbe essere risolto. Sbagliate ad accoltellare qualcuna e una schermata vi spiegherà perché siete così pippe. In alternativa rimane la pratica sul campo…
  • Ora esiste un consiglio studentesco molto agguerrito; non fatevi trovare nei corridoi nelle ore di lezione o la punizione sarà esemplare!

Yandere

  • Per la prima volta nella storia dei videogiochi mai successo prima new feature cose mai viste colpo di genio rivoluzione! Ora Yandere Simulator ha una mappa di gioco! Speriamo che altri programmatori si accorgano di questa possibilità e la aggiungano ai loro titoli!
  • Cosa c’è di peggio che essere disturbati mentre si accoltella una ragazzina? Ma essere colti sul fatto da qualcuno che ti fotografa e nemmeno ti condivide lo scatto! Da oggi, se venite beccati con “il coltello nelle interiora”, avrete la possibilità di distruggere il telefono di chi vi ha beccati, per evitare problemi legali a seguito delle indagini. Certo, prima dovrete sbarazzarvi della proprietaria del telefono; vi basterà convincerla che Fausto Brizzi sia interessato a provinarla, aspettare che la ragazzina vada da lui ed è fatta.
  • Fra le tante peculiarità del gioco troviamo la rappresentazione della sanità mentale della protagonista (per quanto possa definirsi sana mentalmente una Yandere); lasciate che la vostra lucidità, rappresentata da una barra a schermo, vacilli e diminuisca ed entrerete in stato confusionale. In modalità follia avrete visione di omicidi, non riconoscerete più i volti e accoltellerete a casaccio i passanti. In pratica vi trasformerete in un immigrato illegale in italia e sperimenterete la sua quotidianità.

Che il gioco stia seguendo un incessante sviluppo e proponga enormi miglioramenti ci può sol che far piacere, considerando anche il fatto che è praticamente un “one man game”. Oggi però rientra nella mia rubrica LibidiNerd per un recente fatto di cronaca che mi permette di approfondire un’altra depravazione giapponese.

Yuka Takaoka – The Real Life Yandere

Yuka Takaoka è una ventunenne di Tokio, arrestata qualche giorno fa per aver tirato una serie di coltellate amorose al suo oggetto del desiderio.

Yandere

La proverbiale calma delle autorità Giapponesi! “Prego signorina, una sigaretta mentre chiama le sue amiche?” e lo smembrato di fianco: “I’m a Joke to You?”

In quanto NEET (acronimo altisonante per definire i fancazzisti) la ragazzina si trovava con parecchio tempo libero, in quella giornata particolare utilizzato per bucherellare il suo amico e collega di lavoro. Il piano malefico, successivamente dichiarato alla polizia, sarebbe stato quello di far fuori l’amico per poi suicidarsi. “Mi piaceva troppo, non ci potevo fare nulla”, la dichiarazione della fanciulla alle autorità; amore incondizionato che ha deciso di dimostrare regalando un fantastico coltello da cucina di Chef Tony, purtroppo dimenticandosi di incartarlo.

Spiando il profilo Instagram di Yuka Takaoka sono emersi elementi interessanti, quali la sua passione per il cosplay di Yandere famose o personaggi ambigui quali Zero Two o Himiko Toga:

Yuyuyunochan vestita da Himiko Toga

Yandere

Yuyuyunochan vestita da Zero Two

Yandere

Dietro a Yuyuyunochan, soprannome della protagonista di questa vicenda, si nasconde la classica “ragazza della porta accanto”, con tutto il fascino che ti aspetteresti dalla più stereotipata ventenne giapponese:

Pur essendo il fenomeno Yandere, per come appena rappresentato, ascrivibile alla più classica delle perversioni giapponesi e quindi degno rappresentante della categoria LibidiNerd, questo fatto di cronaca interessa quasi più per gli strascichi che per l’evento in se. Ha infatti generato, come prassi dei tempi che stiamo vivendo, una serie di meme e fan art importanti. Non ai livelli di Bowsette, ma il concetto è quello.

Abbiamo chi ammira l’innegabile bellezza della ragazza, chi improvvisamente sogna un rapporto amoroso con una Yandere (e fino a ieri non sapeva cosa fosse), chi la venera e chi la osanna. C’è chi invece ci ride su. Sulla prima categoria negli ultimi giorni in rete si è scritto tanto; gente definita malata quasi quanto la loro eroina, invitata a non mitizzare un’assassina (anche se poi lui è vivo, non scordiamolo. Capace che si sposano a breve, lei col vestito rosso). Come se la memoria storica ci facesse dimenticare della denuncia ai media che fu, nel ’94, quel capolavoro di Natural Born Killers. Come se il caso Ted Bundy non fosse mai esistito. Tutti a stupirsi che esistano persone capaci di immedesimarsi in questa vicenda. O peggio si augurano di viverla.

I risvolti psicologici di quanto sopra mi sono chiari, ma talmente noiosi che mi interessa poco sviscerarli qui. Quello che più spiazza sono i commenti italiani in merito a chi, dalla vicenda, ne ricava dello humor nero. Schiere di indignati che tengono a precisare come non sia caso di trattare un tentato omicido con leggerezza, facendone meme e scherzandoci su. Che qui un ragazzo è stato accoltellato!

Yandere

Il portapenne di Giulio Cesare! LOL!

Cesare, morto accoltellato a più non posso, oggi è un simpatico oggetto da scrivania. Che sorte beffarda. Ma sfido chiunque abbia un minimo di “sense of humor” a non sorridere pensando a questo suppellettile. Quindi le regole dell’indignazione non valgono allo stesso modo per tutti i morti accoltellati? Oppure esiste una formula matematica per poter ridere di qualsiasi evento, anche se drammatico?

(TEMPO+DISTANZA) / CULTURA = LOL

Più tempo passa da un tragico evento o più distante da noi questo evento capita (anche meglio quando le due situazioni si riscontrano in contemporanea), più siamo portati ad accettare dell’ilarità in merito. A patto che non si scontri con i nostri limiti culturali. Ed in Italia parlare di morte è ancora tabù. Ma non essendo morto nessuno ed essendo la deviazione Yandere tipica giapponese, direi che ci possiamo tutti rasserenare.

Yandere

Intento gli Svizzeri, da buoni opportunisti, inaugurano la serie “Victorinox Yandere”. Da portare sempre con te per le tue uscite romantiche!