[…] Credi a chi ha più esperienza di te (e se avessi guardato solo il sesso al computer tuo padre non sarebbe mai nato, e tu chissà dove saresti, anzi non saresti per nulla).Ma non è di questo che volevo parlarti, bensì di una malattia che ha colpito la tua generazione e persino quella dei ragazzi più grandi di te, che magari vanno già all’università: la perdita della memoria.
È vero che se ti viene il desiderio di sapere chi fosse Carlo Magno o dove stia Kuala Lumpur non hai che da premere qualche tasto e Internet te lo dice subito. Fallo quando serve, ma dopo che lo hai fatto cerca di ricordare quanto ti è stato detto per non essere obbligato a cercarlo una seconda volta se per caso te ne venisse il bisogno impellente, magari per una ricerca a scuola. Il rischio è che, siccome pensi che il tuo computer te lo possa dire a ogni istante, tu perda il gusto di mettertelo in testa. Sarebbe un poco come se, avendo imparato che per andare da via Tale a via Talaltra, ci sono l’autobus o il metro che ti permettono di spostarti senza fatica (il che è comodissimo e fallo pure ogni volta che hai fretta) tu pensi che così non hai più bisogno di camminare. Ma se non cammini abbastanza diventi poi “diversamente abile”, come si dice oggi per indicare chi è costretto a muoversi in carrozzella. […]
- Umberto Eco (lettera al nipote)
Umberto Eco la mette giù a modo suo, articola e rende fruibile il concetto, punta ai sentimenti parlando da saggio e navigato nonno al giovane nipote, aperto alla vita. Cita il porno online e di quello bisogna rendergli atto, essendo comunque uno dei primissimi utenti di Containerd da quando era solo un forum per pochi eletti, ma il resto dell’estratto qui riportato è fin troppo immaginifico. Riesce però a toccare un punto importante, ponendo l’attenzione sul fatto che videogiocare per quarant’anni NON È SERVITO AD UN CAZZO!!!
Viviamo tempi d’oro tecnologici e abbiamo accesso a tutto lo scibile umano, in pochi click possiamo ricostruire la storia dei videogames e poco importa che tu sia nato nell’anno di pubblicazione di Space Invaders ed ora abbia quarant’anni di ricordi legati al media videoludico, con la tua memoria storica la gente si pulisce il culo, con le tue esperienze puoi andare a fare il retrorompicoglioni al parco con altri depressi con i quali scambierai aneddoti pescati a piene mani dalla tua memoria, meglio se in zone non raggiunte da Wi-Fi o altro tipo di collegamento alla rete, in modo da non cadere in tentazione quando l’alzheimer ti colpirà impedendoti di ricordare il titolo di un capolavoro che giocasti per infinite ore sul tuo PC Engine d’importazione.
Altra peculiarità dei tempi moderni, anch’essa pienamente rappresentata da questo blog, è che la possibilità di esprimersi è concessa a chiunque, elemento che può rendere la tua ricerca di informazioni estenuante, specie se da neofita dei videogiochi stai ricostruendo i trascorsi e ti imbatti in articoli, approfondimenti, recensioni, video YouTube realizzati da beoti come CiccioGamer o Lyon… per evitare spiacevoli incontri virtuali vi segnalo il lavoro magistrale eseguito da Dadda Rule Konge nel relilzzare la bibbia dei videogiochi (e non solo):
Le Bibbie dei Videogamers
Su Itch.io trovate tante altre enciclopedie, dategli un’occhiata (del sito un giorno parleremo, infinito agglomerato di titoli Indie, molto spesso gratuiti). Le Bibbie dei Videogamers sono lavoro eccezionale, fatto con passione e proposto gratuitamente, perché non sempre si può parlare di cosplayer zozzette!