Dello strano legame fra industria videoludica e Bettie Ballhaus ne abbiamo già parlato nell’apprezzatissimo articolo “Videogiochi che assomigliano a Bettie Ballhaus“; in quell’occasione ho portato i raffronti più semplici ed immediati, quelli che non potevano sfuggire nemmeno ad occhio inesperto. Ma questo connubio affonda le radici in qualcosa di più profondo, a tratti incomprensibile; chi ha eletto Bettie Ballhaus massima ispiratrice dei programmatori? In che momento è diventata la musa celata dietro la realizzazione di personaggi o titoli di spicco del settore? Per il momento rimarranno quesiti senza risposta, nella speranza che il mio viaggio d’indagine sull’argomento porti a scoprire qualcosa in più…
Bettie Ballhaus vs Braid
Robin Williams è morto. Si è parlato e si parlerà di lui in tanti modi, con mille citazioni delle sue opere, del suo percorso, della malattia e del suicidio per evitarla. Anzi, si è già fatto. In pochissime retrospettive, articoli o discussioni ho però visto citata una delle sue opere alla quale sono maggiormente legato, “Al di là dei Sogni”. Non perderò tempo qui a sviscerare le analogie fra Braid e il film appena nominato, è lì solo per dirvi che la pellicola con Williams come protagonista vi ha straziato il cuore, Braid vi ridurrà anche peggio. Alto rappresentante dei titoli “mindfuck”, oltre ad essere un rompicapo ben congegnato e un gioco indie dall’ottima realizzazione, l’opera di Jonathan Blow è anche uno dei videogames maggiormente discussi e forse quello che meglio si presta al paragone fra media ludico e arte. Ma qui a noi quello che ci frega sono le poppe quindi, che la si voglia vedere come sposa o principessa, che si creda di salvarla oppure si arrivi a capire che sta scappando da noi e per tutto il gioco il cattivo è stato il nostro alter ego, che si voglia dar credito a una delle mille interpretazioni diverse legate a Braid, nessuno può negare che Bettie sia l’ispiratrice di tutto questo!
Voto alla posa di Bettie Ballhaus:
Voto Braid:
Bettie Ballhaus vs Bully
Emma Watson. Proclamata per plebiscito come “la regina dell’internet” (a dire il vero senza il mio consenso, che Emma Stone per me è su di un altro livello) ha fatto tanto durante la sua carriera; grande attrice, ambasciatrice dell’ONU, attivista per i diritti delle donne. Eppure è e rimarrà sempre Hermione. Potrebbe scoprire domani la cura contro il cancro e i giornali titolerebbero “Hermione ha trovato l’incantesimo per curare la malattia del secolo!”
Ecco, Rockstar uguale! Disturbante Manhunt, affascinante L.A. Noir, immersivo Red Dead Redemption… ma anche sticazzi e andiamo a giocare a GTA! In un momento di diniego delle sue origini Rockstar decise di prendere una pausa dal crimine organizzato digitale, senza però distaccarsi troppo dal filone originale; nacque così Canis Canem Edit (conosciuto anche come Bully, per non mandare in confusione le menti dei giovani murricani), praticamente GTA ambientato nei college. Gioco bello,situazioni divertenti, background originale e nessun apparente motivo per cui non sia mai stato pubblicato un seguito. Concludendo: Emma come Hermione, Rockstar solo GTA, Bettie Ballhaus miglior scolara di sempre!
Voto alla posa di Bettie Ballhaus:
Voto Braid:
Bettie Ballhaus vs Saints Row: The Third
Molti di voi non lo sapranno, ma Saints Row: The Third può essere recensito con una sola frase, ed è quella che lo accompagna dal giorno di lancio: “Fucilare Zoccole in un Night Club“. Benché la locuzione sia presa di peso da una missione di gioco viene qui utilizzata per perculare la peggio recensione di sempre su qualsiasi videogioco mai realizzato, con buona pace di Francesco Fossetti che chissà quante Ave Maria deve aver recitato dopo essere stato obbligato a giocare Saints Row per recensirlo con dovizia. Nonostante quanto scritto dal nostro amico ciellino SR3 è e rimane nella classifica dei migliori videogiochi legati alla trascorsa generazione di console; con questo free roaming Volition ha sepolto una volta per tutte le accuse di plagio nei confronti di Rockstar e del suo GTA, portando qualcosa di veramente nuovo e divertente nel panorama dei “videogiochi di fucilare zoccole”.
La follia del gioco base si ritrova anche nei vari DLC lanciati dal produttore per monetizzare; purtroppo i contenuti aggiuntivi di SR non sono mai stati all’altezza del prodotto primario e hanno sempre lasciato al giocatore quella spiacevole sensazione di averlo preso nel culo per aver acquistato DLC fuffa. Uno di questi fu “Gangstas in Spaces”, salvato solo dalla presenza di Bettie Ballhaus come testimonial ufficiale!
Voto alla posa di Bettie Ballhaus:
Voto Saints Row: The Third:
Voto Gangstas in Spaces:
Bettie Ballhaus vs Soul Calibur
In epoca di sale giochi, riviste cartacee dedicate al mondo dei VG ed espressioni quali “arcade perfect” il genere dei picchiaduro spopolava e spesso poteva dettare il successo di una console; fu Street Fighter 2 per Snes, Mortal Kombat per MD, Virtua Fighter ma ancora di più Dead or Alive per Saturn, Tekken per PSX e Soul Calibur per Dreamcast (anche se Power Stone…). Per dire, SNK con Neo Geo basò tutta la sua fortuna su questo genere di giochi!
I tempi sono decisamente cambiati ma il genere ha saputo adeguarsi e reinventarsi, così abbiamo ancora Street Fighter, che al quinto capitolo riesce ad ottenere una posizione fra i migliori titoli del 2016, Mortal Kombat che ha trovato una sua identità e ha contaminato anche altri universi, permettendo ai programmatori di regalarci Injustice, Killer Instinct che tiene banco su X1, Dead or Alive che fa della fisica delle poppe il suo punto focale e… un vuoto ancora da colmare!
Soul Calibur ha compiuto da poco vent’anni, tutti passati sulla cresta dell’onda, trascorsi senza grossi scivoloni; purtroppo, a 3 anni dal lancio di PS4 e con 50MIO di console vendute (sì, esiste anche quella merda made in Microsoft, ma era per semplificare), si sente la mancanza di un nuovo capitolo della saga “Soul”, che ci permetta di indugiare con la telecamera sotto le gonnelline delle protagoniste! Namco, fai qualcosa! Se ti manca lo stimolo ricorda che esistono centinaia di gallerie fotografiche di Bettie Ballhaus dalle quali attingere!
Voto alla posa di Bettie Ballhaus:
Voto Soul Calibur (serie) : da a
(assegnate voi a piacere, la serie spacca comunque)
Queens Blade Queens Gate Ivy Illustration Art book