Second Wind, l’espansione non ufficiale di Breath of the Wild

Second Wind è il nome dietro al quale si cela l’incredibile sforzo programmatorio di un nutrito gruppo di modder. In culo alle spire censorie di Nintendo, su Containerd già viste in occasione del poi bloccato progetto Zelda Maker (come di altri), questi coraggiosi programmatori hanno deciso di aggiungere spessore a quello che personalmente reputo il miglior titolo di una generazione ormai al tramonto.

 

Zelda: Breath of the Wild Second Wind, attualmente completo al 50%, amplierà significativamente l’esperienza di gioco. Gli oltre 50 fancazzisti impegnati nel progetto sono riusciti ad inserire parecchi miglioramenti:

Second Wind Adds-On

  • Nuove quests
  • nuove armi
  • nuovi NPC e nemici
  • miglioramento dei santuari
  • nuove aree esplorabili
  • un sistema potenziato di negozi e più in generale un miglioramento completo dell’esperienza finale

Il supporto a questo progetto può essere fornito seguendo il loro Patreon, il rilascio della mod è prevista per Nintendo Wii U o emulatori.

Navi by Danielle Beaulieu

Sempre a tema Breath of the Wild, dopo il piacevole intermezzo offerto dalla cosplayer zozzetta Danielle Beaulieu, ecco far capolino degli animatori Coreani che, come visto in passato per mano di altri appassionati, ci regalano una breve animazione a tema, creata secondo i canoni dello studio Ghibli:

 

Vedere Link in questa nuova veste è sempre un piacere per gli occhi, specie quando l’animazione fan-made è di così alta qualità. Eppure esistono versioni di Link anche più attraenti di questa:

Link by Danielle Beaulieu

Sempre a tema Zelda, remake e prodotti non ufficiali, chiudiamo questa carrellata con un tuffo nel passato. Per quanto molti si ostinino a definire Superman 64 il peggior videogioco di sempre, qualcosa di altrettanto orrendo fece la sua comparsa anni fa, infangando il buon nome di Nintendo e del suo gioco di ruolo di punta.

 

Zelda per Philips CDi fu uno di quegli scempi che ti vorresti dimenticare per sempre. Prenderlo e seppellirlo nel deserto come fu per il videogioco di ET. Ma la goliardia degli artisti web non perdona e non dimentica, così ecco arrivare un corto animato carico di speranza. Oltre 200 artisti riuniti per ricreare le fetide sequenze d’intermezzo del gioco, dandogli nuova vita e una nuova cifra stilistica:

 

A rivederlo così farebbe quasi voglia di vederne un remake per qualche console moderna!