Incredible Mandy è un indie presentato via itch.io (portale di cui vi ho già parlato qui, ma so che Containerd porta tante distrazioni e potreste non esservene accorti) ed è un adventure che ai più attenti ricorderà una produzione triplaA già vista su Switch:
Dopo aver pubblicato per PS4 una realistica simulazione di pesce rosso, Dotoyou Games spara alto e va a combattere Nintendo a casa sua con una romantica storia di salvataggio vissuta fra fratello e sorella. Già, ma qualcosa non mi torna, a mio avviso manca l’elemento distintivo…
8 livelli originali ricchi di enigmi rappresenteranno i sogni del protagonista; alla fine di ogni livello l’immancabile scontro con l’epico boss. Tutto bello, ma ancora non vedo quella cosa di cui parlavamo prima…
Incredible Mandy promette di regalare ore di divertimento e per la sua qualità è passato da indie game per Steam a titolo in uscita anche per Nintendo Switch. Ed ora che va a lottare a casa del nemico, dovrà sicuramente provvedere ad inserire quell’elemento di gioco fondamentale che sembra mancare…
Il gioco è ancora previsto per fine anno in versione PC, qualcosa lo potete già scaricare da itch.io, mentre è ancora orfano di data d’uscite per Switch. Hai isto mai che entro la pubblicazione andranno ad inserire questo fantomatico elemento mancante che permetterà realmente a Incredible Mandy di competere con Zelda: Breath of the Wild!
Parafrasando i Righeira, “l’estate sta iniziando”, anche se Fosco Spinedi potrebbe non avvallare questa affermazione, dato il clima Ticinese di queste settimane. L’unico sistema per contrastare l’arrivo anticipato del mese di novembre è comportarsi come se nulla fosse, succhiando Calippi e ascoltando alla radio i tormentoni del periodo (esistono ancora? esiste ancora la radio? Alvaro Soler non potrebbe passare più tempo a trombare e meno a fracassarci i coglioni con brani di dubbia qualità?).
Nell’ambito del programma “fingiamo che un’estate ci sarà e qualche fica in bikini la vedremo” il nostro blog vuole adeguarsi al palinsesto generale tipico di periodi come questo, pubblicando un articolo che è una replica 1:1 di quanto già letto da altre parti e dal contenuto che Studio Aperto è facile che ci querela per plagio.
CLASSIFICA CULI DA VIDEOGIOCO
Kojima inventa un finto scandalo, annunciando più erotismo nel prossimo MetalGear, solo come scusa per farsi inviare foto di culi dalle cosplayers di tutto il mondo. Bravo Kojima, kudos per la pensata; è però vero che molti, prima di te, avrebbero potuto farlo grazie a culi digitali di tutto rispetto. Ecco quindi a voi la top 10 dei meglio culi di personaggi femminili dei videogiochi!
DECIMA POSIZIONE – CORTANA (HALO 4)
Avete letto bene! Non la Cortana che ha generato, negli anni, infiniti Rule34 di tutti i tipi. Non quella dei primi capitoli dove c’era tanto da sparare e poco da farsi seghe mentali e lei rispecchiava i canoni delle fregne digitali. Noi di GG amiamo la versione comparsa nel quarto capitolo con tanto di sbalzi d’umore, seno cadente, fianchi e fondoschiena pronunciati.
343 Industries, con questa Cortana, ha fatto la gioia degli amanti delle MILF non artefatte, permettendo inoltre a cosplayers oversize di potersi travestire da qualcosa che non sia “qualsiasipersonaggiomainguardabile”. Bravi 343!
NONA POSIZIONE – ANYA STROUD (GEARS OF WAR)
GoW è da sempre riconosciuto come videogioco “gay-friendly”, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “sagra della salsiccia digitale”; massicci guerrieri sudati, ignoranti e superdotati che te lo potevi solo immaginare i giochini nelle docce al grido di “chi si fa trivellare alla ricerca di Imulsion”?
Poi hanno deciso di rovinarlo, ci hanno messo la figa dalle chiappe di marmo.
Male per il gioco, bene per gli amanti del cosplay:
Meagan Marie, topa anche quando si veste da personaggio dei Village People
OTTAVA POSIZIONE – KAMEO (KAMEO)
Kameo è uno di quei titoli che rimane, che viene ricordato con piacere anche a conclusione di una generazione. Un gioco che è stato in grado di garantire ore di divertimento, nonostante il genere di appartenenza.
Cosa stimolava il giocatore? Forse l’eccezionale realizzazione tecnica? La varietà di situazioni? Le trasformazioni? Le ambientazioni più disparate? Insomma, cosa teneva i videogiocatori incollati per ore allo schermo?
La mia teoria: la costante lotta con la telecamera in modo che si posizionasse un filo sotto il gonnellino della protagonista!
Ma son peperoni, quelli appesi? Che cazzo si fumano, in Rare?
SETTIMA POSIZIONE – RUBI MALONE (WET)
Per chi, come me, ha giocato a fondo questa piccola chicca videoludica, il culo in questione rimane indimenticabile; non tanto per la realizzazione, quanto per la decisione dei programmatori ti tenerlo sempre in primo piano, indipendentemente dalla situazione.
Sei attaccato con le unghie all’intonaco di una parete marcia, mentre tenti di eliminare un boss della Yakuza? Culo
Ti appresti a decapitare un povero ragazzino vestito da carnevale, la cui unica colpa è stata quella di lanciare le miccette troppo vicino ai tuoi stivali nuovi? Culo!
Hai fatto esplodere un aereo di linea, Twittando col cellulare anche se la hostess ti aveva ripreso più volte, ed ora stai eliminando i testimoni mentre precipiti nel vuoto? Culo!
Stai pensando dove posizionare la Billy comprata domenica all’Ikea, che ti servirà per esporre la tua collezione di trappole per aragoste (rigorosamente in ordine alfabetico)? Culo!
SESTA POSIZIONE – SHEVA (RESIDENT EVIL 5)
Nel 1996 Capcom, con la pubblicazione di Biohazard, diede vita al genere survival horror, con buona pace di Infogrames che aveva sempre definito Alone in the Dark “gioco di cagarsi sotto” (descrizione decisamente meno accattivante). Da allora il genere ha percorso parecchia strada ed è interessante notare il cambiamento fra quello che faceva paura nel ’96 e ciò che veniva considerato terrificante nel 2009, data di rilascio di RE5.
Nel pieno degli anni ’90 l’idea di rimanere intrappolati in una casa abbandonata in compagnia di una manciata di zombie era sufficiente a far passare notti insonni ai videogiocatori. Oggi i morti viventi suscitano meno preoccupazione della possibilità di essere invasi da un’orda di extracomunitari, quindi si è deciso di ambientare Resident Evil 5 sulle coste africane dalle quali partono costantemente gommoni di immigrati clandestini. Protagonista un lampedusano che, stanco dei continui sbarchi, decide di partire per sterminarli sul nascere:
Purtroppo il nostro eroe mangiacannoli dovrà presto fare i conti con una forza più grande di lui, ovvero la forza che un culo d’ebano può esercitare sulle parti basse di ogni uomo sulla faccia della terra!
Questa insomma la triste storia di un isolano irretito dal fascino esotico di una giovane donna, partito per difendere la patria e mai più tornato. In compenso lei è riuscita ad entrare in Italia, ottenere la cittadinanza e candidarsi in politica; questa una delle foto della campagna elettorale:
QUINTA POSIZIONE – AYUMI (X-BLADES)
Con l’uscita di PS4 e Xbox One si è chiusa un’era. In questa generazione si sono viste nuove IP, grandi capolavori, videogiochi tecnicamente impressionanti e un aumento generalizzato della qualità media dei titoli rilasciati. X-Blades non è nulla di tutto ciò. E’ uno dei classici giochi che definire “demmerda” può anche essere riduttivo.
Una cosa però verrà ricordata, il filo interdentale che fa da tanga all’assurdo culo della protagonista
Nota di gossip: il lancio americano di X-Blades passò talmente inosservato che, per recuperare su territorio inglese in occasione dell’uscita UK, venne reclutata Jodie Dart (anche conosciuta come Ava Blue) per un paio di scatti pubblicitari:
La scelta non incrementò le vendite di X-Blades ma diede una spintarella alla “carriera” di Jodie (di seguito in alcune delle sue pose migliori):
QUARTA POSIZIONE – JULIET STARLING (LOLLIPOP CHAINSAW)
Zombie, motoseghe, una cheerleader, trama trash e tanto splatter. L’unica cosa che può migliorare un gioco con queste premesse è un’inquadratura ammiccante sull’intimo della protagonista … un momento! C’è anche quello!
Lollipop Chainsaw è uno di quei titoli che non vi dovreste perdere e Juliet Starling è l’eroina digitale che ogni programmatore avrebbe voluto inventare.
Non resta che aspettare una versione cinematografica di questo gioco, a cura di Robert Rodriguez.
Juliett da una bella lezione a Zoey di L4D!
Già che ci siamo rispolveriamo anche l’ideona pubblicitaria di lancio, riportante un’improbabile limited edition del gioco:
Jessica Nigri, famosa cosplayer, presta viso e corpo per questo video pubblicitario, oltre ad essere riconosciuta come il meglio cosplay di Juliet:
TERZA POSIZIONE – CHLOE (UNCHARTED 2)
In terza posizione delle chiappe in esclusiva Sony, visto che attualmente gran parte della redazione è schierata a favore di PS4! La co-protagonista di Uncharted è stata introdotta con l’unico scopo di cancellare dalla memoria dei giocatori Lara e liberare il gioco Naughty Dog dall’accusa di plagio nei confronti di Tomb Rider. Chi ci ha giocato oggi vi risponderà: “Lara chi?”
SECONDA POSIZIONE – BAYONETTA (BAYONETTA)
Bayonetta è quanto di più vicino al porno si possa trovare ufficialmente su console; dimenticatevi di 7 Sins, BMX XXX o Playboy: The Mansion, giochini da PC pubblicati su PS2 giusto per monetizzare.
La cosa assurda di Bayonetta è che quello appena esposto non è il suo punto di forza e la carismatica protagonista è solo la cima dell’iceberg di giocabilità e divertimento che scoprirete approfondendo il gioco.
Pubblicato non a caso da SEGA, Bayonetta non perde occasione di mostrare culi e tette, elementi comunque funzionali ad una trama ben strutturata che vede il mondo minacciato da un’invasione di terribili demoni il cui unico punto debole è la copiosa perdita di sangue dal naso provocata dalla visione delle forme femminili.
Voto per il miglior cosplay? Penny Drake, comparsa anche in Sin City e Zombie Stripper!
PRIMA POSIZIONE – MIRANDA (MASS EFFECT)
Rinominato “My Ass Effect”, questo gioco è il paradiso per gli appassionati di Sci-Fi. I ragazzi di BioWare sono riusciti a infilare nel gioco di tutto e, dato che il sesso etero e gay era presente già in altri titoli, qui ci hanno messo pure quello intergalattico. Non traete però facili conclusioni; Mass Effect è un videogame profondo e ben strutturato, non ha sicuramente bisogno di questi mezzucci per far parlare di se …
Indipendentemente da ciò che si può pensare del gioco, se capolavoro di questa generazione o titolo più sopravvalutato della stessa, i culi digitali dei suoi protagonisti rimarranno nella storia:
Il tutto alla faccia dei detrattori di BioWare!
L’attenzione dei programmatori verso il fondoschiena digitale ha però sortito un ulteriore effetto positivo (non solo quindi quello sulle vendite del gioco); cosplayers di tutto il mondo hanno colto la sfida, nel tentativo di replicare la perfezione:
Overwatch è arrivato nelle nostre vite di videogiocatori con lo stesso impatto che potrebbe avere una prosperosa donna disponibile e vogliosa di noi, lasciandoci basiti, stupefatti e incapaci di gestire la situazione. Fino all’avvio della beta molti erano i dubbi sul nuovo mondo creato da Blizzard, casa poco incline agli sparatutto e decisamente poco propensa a scostarsi dai successi di una vita.
Alla chiusura della beta e dopo un’imponente campagna pubblicitaria che ancora prosegue, la sentenza comune è una; Overwatch è il nuovo Team Fortress, ma con in più tette e culi!
OVERWATCH – CORTI ANIMATI DI DONNE DIGITALI
Abbastanza evidente anche dai corti animati utilizzati per la promozione, come un argomento prevalga sugli altri, in Overwatch:
Questo spettacolare sparatutto multiplayer farà molto parlare di se, ma già ha a mio avviso al suo attivo qualche record; ad esempio, pur uscendo ufficialmente sul mercato il 24 maggio 2016, già annovera diversi cosplay ben riusciti:
Cosplay di alto livello, sicuramente, ma personalmente ho trovato quello che vince a mani basse su tutto e su tutte:
MAI COSPLAY
Di lei sono riuscito per ora solo a recuperare il profilo Twitter, rimane comunque un ottimo punto di partenza per il piccolo stalker che è in noi.
Ovviamente ad un titolo così importante non si può negare un’edizione limitata degna di questo nome, anche sed consiglio di aspettare la sicura pubblicazione di una collector’s che proponga delle figure di donne mezze nude, visto che il pupazzetto presente in questa limited fa alquanto cacare:
Un altro traguardo raggiunto da Overwatch, segnale anch’esso della qualità del titolo, è il numero impressionante di Rule34 presenti in rete; senza che vi sbattiate troppo nella ricerca vi faccio un regalo e vi propongo per il download i migliori visti fino ad ora, per mettere un po’ di movimento nelle vostre tristi vite: