Pochi giorni fa posizionavo l’inizio dell’epoca oscura vissuta da Nintendo, almeno in ambito casalingo, al giorno di lancio del Nintendo 64. Le stesse difficoltà Nintendo le riscontrò anche nella generazione successiva con il GameCube che; come l’N64; seppe comunque regalarci gemme inestimabili. Una di queste fu WarioWare. Dallo stile grafico alla freschezza ed immediatezza dei minigiochi, tutto era progettato con uno scopo: divertire al massimo nel minor tempo possibile, regalando momenti d’intrattenimento mordi e fuggi da vivere da soli o con amici, fra un gioco spaccamaroni e l’altro.
Con la serie Rhythm Heaven il concetto venne ripreso anni dopo, rispolverando lo stile grafico ed approfondendo la parte dei Rhythm Games che si poteva sperimentare in alcuni minigiochi visti in Wario. Nessuna periferica tamarra alla Guitar Hero, nessun rischio di fare la figura del coglione davanti ad amici e parenti per i finti scratch sperimentati con DJ Hero. Solo gioco, pad e senso del ritmo.
Pur rimanendo Rhythm Heaven un’ottima serie di videogiochi, non è certo quel capolavoro indimenticabile che merita approfondimento ad anni dal lancio; merita invece posto d’onore sulle pagine di Containerd per la parodia erotica uscita per mano di minus8
Con questa parodia Minus8 entra nell’olimpo dei geni della sessualizzazione. Come sempre quando ci si trova di fronte a capolavori di questa portata, c’è sempre qualcuno che tenta di trarne vantaggio sforzandosi al minimo; chi scrivendone articoli poveri di contenuti per un blog scrauso, chi realizzando la parodia della parodia e provando ad aggiungere contenuti “originali”:
Potete vedere altri lavori di Birdway, autore di questa penosa (per l’impressionante quantità di peni presenti) parodia, sulla sua pagina Iwara; si tratta esclusivamente di opere “futanari” (termine depositato presso l’Accademia della Crusca con la seguente descrizione: DONNE COI CAZZI!) ma non spetta certo a me giudicare l’omosessualità latente di questo artista e dei suoi fan.
Visto che mi sono ritrovato giocoforza a parlarvi di Futanari, sono fermamente convinto che vi potrebbe interessare esporre nelle vetrine di casa vostra una splendida figure col cazzo dritto!
Original Character – Skytube – Hermaphroditos – 1/6 (Alphamax)
Dragon Ball FighterZ Nude Mod regalerà a tutti i giocatori PC la possibilità di affrontare gli scontri con Androd 21 (o contro di lei) così come mamma l’ha fatta. L’utente Patreon SJ (xxsjxx sul sito) è il fautore di questa nuova opzione, che potrete scaricare da LoversLab con annesse istruzioni d’uso. Benché la Dragon Ball FighterZ Nude Mod interessi per il momento solo il personaggio dell’androide 21 in versione Majin il lavoro sembra ben fatto e dovrebbe aprire lo striptease ad altri personaggi, a breve:
Dragon Ball FighterZ Nude Mod
Ultimamente ho citato Dragon Ball grazie a Jaden Smith e al suo capolavoro Nerdcore “Goku!“, la degna continuazione di questa parabola citazionistica che vede musica e videogiochi di donne nude già citati è l’ovvia presentazione della cosplayer di turno!
Androids 18 & 21 by Maruwins
Abbiamo già incontrato la cosplayer Maruwins nelle fattezze di Hermione Granger, in quel post troverete tutti i link utili per seguirla.
Ricapitolando: musica nerd, citata. Giochini sporcellosi, citati. Cosplayer Zozzetta, citata. Mancherebbe giusto un pupazzetto di gomma a tema…
My Friend Pedro salva un genere. Essere un anziano videogiocatore può risultare più complesso di quel che sembra, sempre in cerca di nuovi stimoli ma saldamente ancorato ai vecchi valori e alle prime emozioni. C’è stato un tempo in cui vivevo di titoli a scorrimento, che fossero platform alla Super Mario o action alla Flashback; non erano mai abbastanza, anche perché in quel periodo tanta alternativa non è che ci fosse. Poi l’esplosione tecnologica; l’arrivo dei poligoni e del 3D ha affossato un’era e diversi generi ad essa legati, la gara al publisher che riusciva a sborrare meglio negli occhi degli utenti è partita con Tohshinden e non si è arrestata per un’intera generazione di console.
Quasi a rinnegare il passato, a voler forzatamente segnare un punto di svolta, sparirono dai radar i giochi 2D a scorrimento (salvo sporadici casi e non a caso l’arrivo del primo Rayman fu osannato da stampa e pubblico) e ci volle un cambio di rotta del mercato per appianare la situazione. Fu infatti l’apertura alle produzioni indie a far tornare il genere in maniera cospicua e non solo saltuaria. La motivazione di questo ritorno alle origini è di facile intuizione; giochi semplici da realizzare, anche da singoli programmatori, richiesta altissima, comparto tecnico irrilevante. Più il gioco risulta vintage e spartano, più interesse suscita.
Capolavoro dell’era moderna!
2018. Come ogni giorno apri il tuo browser e fra i mille tab preimpostati parte anche youtube; fra un video di Kokeshi che ti fotte il cervello passando dalle orecchie e uno degli Arcade Boyz che, con dovizia di particolari, spiegano come un tizio figlio di un altro tizio pieno di soldi per non si sa quale motivo rovina il mercato musicale italiano schierandosi contro altri tizi, parte un trailer di videogioco qualsiasi. Lo guardi per stemperare la tensione della complicata vita degli youtuber e, 90 su cento, trattasi di trailer di gioco indie a scorrimento. L’ennesimo. Vintage. Con la trama che lo dovrebbe rendere particolare. Con la realizzazione pixelata che lo dovrebbe rendere interessante ai retrorompicoglioni. Oppure con la realizzazione da artista mancato che lo dovrebbe rendere poetico. A te vien solo voglia di chiudere tutto e guardarti Young Signorino. Cerchi su google “tatuatori di zona” e fissi un appuntamento per farti disegnare un cazzo in faccia, nel frattempo parte un altro trailer. La vita, per pochi minuti, ti sembra perfetta:
My Friend Pedro
Fin troppo spesso mi sono ritrovato a scrivere di Devolver Digital, sempre positivamente. Questa occasione non sarà l’eccezione; My Friend Pedro Riesce con ignoranza, non-sense, azione e violenza a ridar lustro ad un genere ingolfato di titoli tutti uguali che fanno a gara a chi riuscirà prima a farti cadere le palle dalla noia. Sebbene il gioco peschi a piene mani da diversi ambienti e renda a video esperienze vissute guardando action movies o giocando certe vecchie glorie videoludiche, il primo paragone attuale che mi è venuto in mende vedendolo è Deadpool; Pedro è tutto quello che dovrebbe essere (o avrebbe dovuto proporre a suo tempo) il videogioco dedicato all’antieroe Marvel.
Come un film di John Woo o un nuovo episodio di Max Payne, con il carisma di Deadpool e lo stile che si trovava solo nelle CAPRIOLE LETALI di “The Club”, My Friend Pedro nasceva come browser game per poi diventare quel capolavoro che abbiamo appena visto. Nota di spasso a segnare il costante perculamento di Devolver Digital? Il gioco uscirà nel 2019 nella sua naturale versione PC, ma per console è previsto solo su NINTENDO SWITCH!!! Dove scrissi 2019 anno di Nintendo?
Cosa ho scoperto scrivendo queste due righe…
Spesso carico i video degli articoli direttamente sull’account youtube di Containerd, nella vana speranza un giorno di poter monetizzare con roba rubata, o semplicemente che la cosa generi più click sul blog. Da quando le cover dei video sono personalizzabili ovviamente devono avere uno stile “a la Containerd”, quindi bregna. Pedro, risuonante tronfio nel titolo del gioco appena visto, è l’amico banana o la banana amica del protagonista. Quindi la ricerca più naturale che mi è venuta in mente è stata “banana girl” per immagini di Google… e cazzo ho scoperto che esiste veramente!
Freelee, anche conosciuta come Banana Girl, è una youtuber vegana che si è trasferita nella giungla dopo essere uscita pazza per la separazione dal fidanzato (vai a capire poi il perché della separazione…); non si depila, non si lava, tratta il mestruo solo con metodi naturali, prevalentemente banane.
“Fermo, Polizia Vegana!” Scott Pillgrim capolavoro!
Gira nuda per la foresta e usa banane per qualsiasi cosa, vedete voi se sono elementi validi per seguirla su Instagram.
Maaaa, giocattoli sulle banane ne abbiamo?
Bill Presing è uno story artist di Pixar che, a tempo perso, inchiostra pin-up. E lo fa anche bene:
Poi capita che una di queste riscuote più successo delle altre, l’artista avvia una collaborazione con uno studio tipo Digital Banana Studio, arriva in resina ciò che fino a prima era solo disegnato:
‘Sugar Cat & Candy Doggie’ designs and creates your one and only 3D character of your pet.
Come and see the cute ‘Sugar Cats’ and sweet ‘Candy Doggies’!
Some of profits will be delivered to the owner of the pet. In case of stray cats and wild animals, some of profits will be donated to: NGO KARA Animal Rights Association.
Consapevoli che il mondo nerd è sempre pronto ad accantonare tette e culi in favore dei gattini, gli artisti di Sugar Cat & Candy Doggie hanno scelto di cavalcare l’onda dell’entusiasmo videoludico per promuoversi, uscendo con una delle meglio gallery dedicate a Overwatch!
Potete dare un’occhiata al loro catalogo qui e ai loro lavori qui. Per i miei gusti sono prodotti eccessivamente kawaii, meglio risparmiare per cose decisamente più utili (e sempre di gatti si parla):
Planet of the Cats (Neko no Wakusei) è una chimera; dalle informazioni che si possono recuperare in internet risulta essere un doujinshi VM 18, una cosa tipo piena di donne gatto che si leccano ma non tanto per lavarsi…
Un fan dei fumetti sporcellosi giapponesi alla ricerca infruttuosa di qualche scan di “Planet of the Cats”
Oltre alle info di cui sopra di questo fumetto si riesce a recuperare poco materiale, giusto qualche cover o qualche immagine fanservice:
Poi oh, magari a voi dice culo e sul blog ufficiale ci trovate le info utili per recuperarli, ‘sti maledetti fumetti:
http://nekonowakusei.blog41.fc2.com/
Il fatto curioso di tutta questa storia è che in fatto di figures “Planet of the cats” non le manda a dire a nessuno, con il fottio di pupazzetti che hanno commercializzato nel tempo
Come se non bastasse tutto questo ben di Dio, ecco arrivare una nuova figure in tiratura limitatissima (solo 500 pezzi, fino a quando i cinesi non ci mettono mano ed iniziano la produzione tarocca in serie):
Natsuiro Shoujo Manatsu-chan è la figure ideale per rinfrescare le nostre estati torride; in uscita ad agosto,rappresenta tutto ciò che amiamo dell’estate (ghiaccioli, abbronzatura e bikini succinti).
Questa versione di prossima uscita ha una colorazione diversa rispetto a quella pubblicata l’anno scorso, che prendeva spunto da una cover realizzata dal disegnatore Kiya Shii:
Per la serie “spremiamo il nerd finché è carico di sburra calda”, ecco un’altra versione limitatissima, pubblicata in occasione del Wonder Festival 2016:
Se non conoscete Kiya Shii tranquilli, veniamo noi in vostro aiuto! Di seguito potete scaricare il fumetto originale dal quale è stato preso spunto per la realizzazione di questa figure:
Maria Bernard è il nome attribuito a questo personaggio originale, realizzato dalla Daiki Kougyou (stando al loro sito, un’azienda specializzata nella produzione di figures indirizzate a noi depravati); non soddisfatti della prolifica scena erotica Giapponese, si sono sbilanciati nella creazione di qualcosa di mai visto prima, con ottimi risultati:
Hana no Yousei-san – Maria Bernard
Personaggio Originale
Personaggio:Hana no Yousei-san – Maria Bernard
Produttore: Daiki Kougyou
Scultore: Gravureansuki
Realizzazione Colore: Hachioto (figure pre pitturata)
La figure uscirà in agosto e arriverà in aiuto di tutti quelli che, senza avere il pollice verde, vorranno esibire un minimo di verde casalingo; sempre che non vi interessi di più un altro tipo di “cespuglio”, in quel caso vi basterà togliere le edere fiorite per avere una figure “nature”.
Trafalgar Law Female ver. è la prova provata di come ormai “One Piece” vada avanti a colpi di poppe:
Non che mi dispiaccia l’esagerazione, ma l’ultima va oltre l’accettabile…
MegaHouse gioca la carta del fanservice con la sua nuova figure, inaugurando una serie tutta nuova denominata Pirates of Heart, aggiungendo un tassello importante alla serie P.O.P. (dove P.O.P. sta per Portrait of Pirates e non per le Poppe di One Piece).
Trafalgar Law Female ver.
La figure, presentata al Wonder Festival 2016 Winter, potrà essere preordinata dal 4 marzo e avrà una tiratura limitata.
Serie originale: One Piece
Personaggio: Trafalgar Law
Produttore: MegaHouse
Scultore: Inada Masaki
Realizzazione Colore: Taumokei (figure pre pitturata)
Dimensioni: ca 210mm (scala 1/8)
Materiale: PVC, ABS
Data di pubblicazione: Luglio 2016
Prezzo consigliato: ¥8650
Per rendere più interessante l’articolo vi propongo anche un bel fumettino tradotto in italiano che vede Perona spassarsela con Kumashi:
Lady Deadpool di Kotobukiya è la figure figa che ci permette di sfruttare l’argomento trend del momento per ottenere click facili! Oh, dice che il film di Deadpool è uscito ed è pure figo in culo!
(va beh, sorvoliamo sul discorso “Burrito del Cazzo”…)
Ok, Deadpool è un personaggio figo, il film è uscito figo, ciò che manca per rendere tutto perfetto è un bel paio di tette; per questo ci stanno le figures!
MARVEL BISHOUJO: MARVEL UNIVERSE LADY DEADPOOL
Serie Originale: Deadpool
Personaggio: Lady Deadpool
Produttore: Kotobukiya
Scultore: Takahashi Masahiro
Illustratore: Yamashita Shunya (figure pre pitturata)
Le generose forme della cosplayer Octokuro rappresentano invece in modo pieno e corposo una Lady DeadPool in carne ed ossa. Cioè, è una tizia con le tette grosse in un costumino di lattice rosso, ma essendo cosplayer di fama internazionale e rimandando i colori del vestito a DeadPool, diciamo pure che stava rappresentando questo personaggio e usiamola come scusa per far vedere qualche capezzolo col pearcing, che male non fa!
Prima di Drive-In, prima di Colpo Grosso, prima di Lino Banfi o della Fenech che le usciva senza chiederlo… prima di tutte queste massime espressioni dell’arte che, ammettiamolo, per seguire dovevamo fare i salti mortali, c’è stato Don Bluth. Certo, i più lo ricordano per i lavori svolti in Disney o per il distacco dalla stessa che ci ha portato capolavori come Brisby e il segreto di NIMH, ma è proprio nelle sale giochi che ha dato il meglio senza freni, grazie alla serie Dragon’s Lair (e Space Ace, successivamente).
Paura, tensione, violenza, morti orribili e sessualità softcore, tutto riversato in un ambiente pregno di giovani menti pronte a farsi deviare sessualmente; le sale giochi!
Bravo Bluth, sei riuscito nel tuo intento e nessuno di noi ti dimenticherà mai, come mai dimenticherà i movimenti del bassoventre suscitati da ogni comparsa a video di Daphne; non mi stupisce minimamente che tu oggi venga a battere cassa e chiederci supporto, anzi ho già la mano al portafogli…
Don Bluth and Gary Goldman are coming together once again to bring the classic arcade game Dragon’s Lair to the big screen. We are seeking your help to create a pitch to make Dragon’s Lair, the Movie through a Kickstarter crowd-funding campaign. Dragon’s Lair continues to be loved by millions around the world since 1983, and fans have been waiting patiently to see Dirk and Daphne at it again. Join us in this adventure as we prepare to bring Dragon’s Lair to a new generation.
Non so voi, io sto già risparmiando i 7500$ utili ad ottenere l’esclusivissima figure della principessa Daphne.
Certo, per settemilacinquecentodollari preferirei ne facessero una su misura su soggetto a richiesta, ma non posso pretendere che ne realizzino una come da illustrazione seguente:
Capezzolo Introflesso … :Q___ __ _
Per dovere di cronaca ricordiamo che una figure di Daphne gira già dal 2011:
Serie originale: Dragon’s Lair
Personaggio: Princess Daphne
Produttore: Electric Tiki
Dimensioni: ca 35cm
Data di pubblicazione: Ottobre 2011
Prezzo consigliato: Produzione limitata con certificato di originalità. Se lo trovate oggi su eBay dovete sborsare dai 400$ in su