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Agony, la nuova invasione polacca

Agony è stato annunciato in sordina prima dell’apertura dell’E3 2016 per poi piombare nel limbo, nonostante demo uscite verso la fine dell’anno scorso e qualche video rilasciato fino ad oggi. Nonostante questo già dalla presentazione si notavano le potenzialità di un gioco che farà molto parlare di se, a partire dal team di sviluppo; i polacchi di Madmind hanno alle loro spalle, fra gli altri, Witcher 3 e se già questa non è una garanzia di qualità…

Prima di scrivere due righe sul gioco date un’occhiata a questo video riassuntivo di quanto visto fino ad oggi su Agony:

Come anima dannata inviata a marcire all’inferno per via delle nostre colpe terrene (tipo perseverare nel scrivere articoli per un blog di questo tipo) ci troveremo a vagare per i diversi gironi, scoprendo con nostro stupore di avere più abilità di quelle che ricordavamo nella vita precedente; data la nuova consapevolezza ci illuderemo di poter fuggire dall’inferno e da qui partirà la nostra avventura fatta di possessioni, smembramenti, agonia, demoni nudi e sesso con succubi dalle forme generose. In uscita nel 2017 per PS4, Xbox One e PC promette di rinverdire i fasti di quel capolavoro che fu Dante’s Inferno (che condivide con Agony giusto l’argomento, anche se sono fermamente convinto che fu un giocone della Madonna della passata generazione.), tutto in salsa Unreal4 che male non fa.

Agony

2017 anno di bruciare all’inferno!

HEI MA… abbiamo appena nominato succubi e Witcher 3 nello stesso articolo? Quasi come se, per tutta casualità, fossero disponibili foto di cosplayer mezze nude che ricalcano l’argomento?

Elena Samko la cosplayer, la trovate su DeviantArt, Facebook, Instagram e chissà su quanti altri social. E sempre in tema di cosplay di Witcher 3, guardate in coda alla fantastica recensione di Skyrim di qualche mese fa.

E se vi gira qui potete dare un’occhiada ad una degna figure in tema succubi: Cover Gal Designed by Mogudan – Sailor Succubus Sapphire

 

 

 

 

 

 


 

Retrorompicoglioni United!

Il retrorompicoglioni, che bel personaggino! Dai sì quello che si stava meglio quando si stava peggio, che i pixel sono anni luce avanti ai poligoni, che le textures slavate avevano più fascino di quelle fredde e impersonali in HD, che il bianco e nero nelle console portatili non si può paragonare alle sensazioni vuote che ti da una Switch. Lo stesso che ti parla dell’arte e della poesia che si respirano dai videogiochi vintage e poi te lo trovi a rigiocarsi Altered Beast che più dell’omosessualità non trasuda!

Che piaccia o meno ai giocatori moderni e più sgamati noi retrorompicoglioni (e sì, nel gruppo mi ci metto anch’io! Viva quella frociata furry coi palestrati che si trasformano!) ormai siamo una nutrita schiera e occupiamo un intero settore di mercato, ottenendo sempre più attenzione da produttori e software house. Se negli ultimi anni abbiamo vissuto degnamente il nostro status e magari goduto di piccole perle di nicchia come il Neo Geo X Gold Limited Edition oppure ci siamo reinventati smanettoni fai da te grazie a Raspberry Pi, lo abbiamo fatto lontano dai riflettori e dall’interesse della grande massa.

Retrorompicoglioni

Tutti a parlare di Zootropolis, ma il feticismo furry è nato con Altered Beast!

E a dirla tutta nemmeno Atari con la sua serie di console Flashback è riuscita a fare gran scalpore, giusto per citare qualcuno che ha fatto prima, ma male, quello che hanno fatto gli Dei del “It Prints Money”

Retrorompicoglioni

Atari, Atari…. ormai non servono più questi mezzucci per spingere un marchio!!!

Per uno scossone serio ad un mercato iperattivo ma troppo frammentato ci è voluta Nintendo e tutta la sua abilità nel marketing e nel placement; così ecco arrivare a Novembre 2016 il regalo di Natale perfetto per TUTTI! Nintendo Classic Mini è realtà e registra un tutto esaurito da record, come lo sono i suoi numeri di vendita ad oggi (per il tipo di prodotto). Si apre un mondo, ogni protagonista del mercato videoludico degli ultimi anni tenta di monetizzare al meglio sfruttando i retrorompicoglioni e l’entusiasmo che hanno mostrato per un progetto così semplice. Così arriviamo ai giorni nostri e a qualche bel prodottino che ultimamente fa parlare di se…

 

NINTENDO CLASSIC MINI SNES

Periodo caldo per Nintendo; dopo aver sbancato l’E3 2017 ecco arrivare l’annuncio di una nuova console in produzione. Hei, un momento, non è una nuova console! Si tratta di una nuova vecchia console, un Super Nintendo Mini pronto a bissare il successo del NES Mini appena nominato. Quindi in settimana arriva l’annuncio e tutti i siti di news ne newsano, poi aprono i preordini su Amazon, poi i preordini su Amazon chiudono per esaurimento scorte, poi le scorte tornano, poi finiscono di nuovo. Il 29 Settembre esce questa piccola perla ed è già da oggi introvabile, 21 giochi, due pad, cavo HDMI per compatibilità con l’HD e in pochi godranno di tutto questo ben di Dio. Non resta che sperare di aver più culo nell’acquisto del N64 Mini o del Gamecube Mini.

21 giochi e non c’è Parodius con le donnine? Hahaha scaffale!

 

SEGA MEGADRIVE MINI

Sega sceglie una strategia diversa da Nintendo e si limita ad assegnare le sue licenze a produttori Hardware esterni, come fatto in passato. Così, nel marasma di cloni del Megadrive già esistenti, arriva l’ennesima miniconsole, questa volta davvero interessante, almeno sulla carta. Ben 85 giochi precaricati su una console con slot per la lettura delle cartucce originali, due pad inclusi, HDMI e tutti i cazzi. Ora servirebbe solo un valido slogan pubblicitario e la console si venderebbe da sola…

Ma come mai Sega lascia in mano a terze parti questa miniera d’oro, piuttosto che sfruttare il momento?

SEGA FOREVER

Presto detto! Ecco l’idea geniale di Sega; free to play su tutta la loro libreria! Con Sega Forever si potranno giocare su Android o iOS i titoli più importanti prodotti dalla casa di Sonic e per giunta gratis! Poi devi pagare un obolo se vuoi i salvataggi, se vuoi saltare le pubblicità o altre cazzatelle simili, ma son dettagli… Un po’ meno “dettagli” i problemi tecnici dietro l’emulazione dei titoli più altri incidenti di percorso più o meno importanti. In più “Sega Forever” è … niente! Da come viene presentato il progetto si potrebbe pensare ad una App contenitore tramite la quale ottenere i titoli ed avere una collezione ordinata e sotto controllo. Invece ogni nuovo titolo va scaricato singolarmente, intasandovi il device di retro spazzatura Sega.

ATARIBOX

Cosa sia nessuno lo sa, conosciamo solo il teaser mostrato all’E3 di quest’anno. Tanto è bastato per ricominciare a parlare di Atari e del suo ritorno nel mondo delle console. E non per il lancio a settembre dell’Atari Flashback 8 Gold. Che sia una console espandibile stile mini PC, un antagonista diretto di Sony e Microsoft, qualcosa di completamente nuovo… qualsiasi cosa sia speriamo non si siano dimenticati come si producono i Pad ergonomici e comodi da utilizzare, tipo quello della loro ultima console.

 

 

 

 

 

 

 

Se poi volete fare i veri retrorompicoglioni, compratevi un Retron5 e vivete felici

 

Dal padre di District 9 arriva Rakka

Rakka è il primo corto ad uscire sotto “etichetta” Oats Studios, casa di produzione fondata dal creatore di District 9, Neill Blomkamp. Come dichiarano su tutti i loro social, l’obiettivo è quello di creare contenuti sperimentali, facendosi il più possibile supportare economicamente dal pubblico e non da major di qualche tipo. Direi che con il primo corto il risultato del contenuto sperimentale è stato raggiunto:

Con i tre corti che compongono il volume 1 Blomkamp vuole sondare il terreno per capire se il pubblico sarebbe disposto a pagare per vedere il proseguo della storia; se avete spicci che vi stressano la tasca seguite questi link e datevi alle spese folli!

Oats Studios Online

FBhttps://www.facebook.com/oatsstudios/ – Twitter: https://twitter.com/oatsstudios/ – Youtubehttps://www.youtube.com/user/OatsStudios – Websitehttp://www.oatsstudios.com/

 

 

Blomkamp³ [Limited Edition Collection]

Rakka

 

South Park Scontri Di Retti

South Park Scontri Di Retti è il seguito di quel capolavoro conosciuto come “South Park – Il Bastone della Verità”. In verità risulta essere un titolo completamente nuovo rispetto all’RPG proposto in precedenza, complice la presenza de “Il Procione e i suoi Amici” come protagonisti dell’avventura:

La supervisione del titolo è stata nuovamente assegnata a Parker e Stone e questo fa ben sperare per la qualità finale del prodotto. In perfetto stile South Park, il nuovo gioco viene pubblicizzato anche attraverso una fragorosa presa per il culo di tutta questa cosa della VR:

 

Nosulus Rift permetterà di vivere appieno i poteri del “new kid” che andremo ad impersonare durante l’avventura, respirando ogni singola flatulenza che il gioco saprà proporre.

South Park Scontri Di Retti

 

South Park  Scontri di Retti, inizialmente previsto per Dicembre 2016, è ora stato rimandato ai primi mesi del 2017, per perfezionare il sistema olfattivo e forse migliorare qualche cosa nel gioco.Calcando le orme del mercato odierno, Parker e Stone cacano su quanto dichiarato fino ad oggi in merito a preorder, DLC ed edizioni limitate, proponendo tutto in grande quantità. Andiamo a sviscerare le varie versioni disponibili, oltre all’edizione standard:

 

South Park Scontri Di Retti Gold Edition

Gold Edition – oltre al gioco base, questa versione contiene:

– Season pass (e meno male che i DLC erano il male!)

– codici per sbloccare costumi e oggetti in-game

 

 

 

South Park Scontri Di Retti Steelbbok Edition

Steelbook Edition (US):

 Tutti i contenuti della versione Gold

– uno speciale steelbook case

– litografie South Park Studio

 

 

South Park Scontri Di Retti Collectro EditionCollector’s Edition:

I contenuti della gold edition

Cartoline in versione limitata

Una figure del Procione

 

 

 

 

 

 

South Park Scontri Di Retti RC Coon MobileRemote Control Coon Bundle:

Tutti i contenuti della steelbook edition

Una versione telecomandata del Procione a bordo della sua Coon Mobile

 

 

 

 

 

Per tutto il periodo del preorder (e con le versioni deluxe del gioco), con l’acquisto verrà fornito un codice per scaricare “Il bastone della Verità” (digital delivery per tutti i formati), più un altro codice per avere Asciughino come fondamentale compagno di avventure.

Ora, se non sapete cosa vi siete persi non giocando South Park – The Stick of Truth, vi ripropongo una sorta di recensione pubblicata sulle pagine di Gioca Giuè:

South Park Scontri Di Retti – La recensione (di quello prima)

 

Lo so, Pipboy è merda e s’è fottuto l’articolo d’apertura; se a questo aggiungiamo che è stato molto dettagliato e descrittivo capisco come l’idea di una multi recensione di South Park: Il Bastone della Verità possa essere passata in secondo piano, che tanto cosa scrivi di più di quello che già è stato detto? Proverò, da buon Retrorompicoglioni (™, ® e  ©), a prenderla larga; partirò però dal punto focale di quanto scritto da Ramazzotti:

Micaela-Ramazzotti-Capezzoloni

South Park: the Stick of Truth è, semplicemente, il migliore tie-in della storia.

Legenda

Gran-Gay-Al

La parte gaia e divertente del gioco

 

 

mr-hankey

La parte demmerda del gioco

 

 

Piratino-India

Quello che c’era nei vecchi titoli dedicati a South Park e non hanno ficcato in “The Stick of truth”

 

 

South Park (1998)

N64, PSX, PC – Gamerankings 67%
 

Periodo di fermento per il genere FPS, sdoganato con successo su console e, come oggi le modalità online le trovi in qualsiasi gioco, un buon sparatutto di quegli anni doveva proporre il multi locale a 4 giocatori. Senza dire che, poco più di un anno prima, fece la sua comparsa Goldeneye e un po’ cambiò gli equilibri.

South Park era il tipico titolo paraculo da sfruttamento di licenza, tipo “cosa va per la maggiore? Bene, programmiamolo con il minor sforzo e speriamo nelle vendite”. La grafica 3D snaturava il prodotto distanziandolo troppo dalla serie, il genere FPS non permetteva un approfondimento di trama e dialoghi, le citazione dal cartone animato (seppur ancora acerbo) sembravano ficcate a forza per strappare qualche sorriso o far dire “ah, c’è anche questo…”

Gran-Gay-Al

– pisciare sulle palle di neve e tirarle in faccia agli avversari (meglio se umani)

 

 

mr-hankey

– tutto il resto

 

 

Piratino-India

– tacchini e cloni con il simbionte

 

 

 

South Park: Chef’s Luv Shack (1999)

N64, DC, PSX, PC – Gamerankings 50%

Sei la Acclaim e assumi personale per programmare videogiochi (dico, mica lavori duri come quelli di Copons o Nellano). La sede la apri in California, che già non prevedevi abbastanza distrazioni. A parte che si capisce come cazzo sei finita fallita 2 volte, non mi stupisco che, date le premesse, durante il briefing “abbiamo ottenuto la licenza per un gioco di South Park. Cosa facciamo?” i tuoi dipendenti con il cervello annebbiato da canapa, culi e ancora canapa si siano trovati all’unisono a dire “sicuro non un FPS come l’anno scorso alla Iguana. Ahahahhaha FPS, che cazzo c’entrava, poi? No, ci va un colpo di genio …. Rolla che mi serve ispirazione … Oh, zio, mangiato il pollo? Passa Cristo! Spe’… ce l’ho … Un gioco a quiz sulla storia di South Park!” Novantadue minuti di applausi.

Copons-Chinpokomon1

South Park: Chef’s Luv Shack è un gioco di rispondere alle domande relative a South Park e di giocare a minigiochi ce non c’entrano nulla con South Park. Il tutto fatto male. L’avevo preso per Dreamcast visto che era un gioco solo multi e dall’altra parte c’avevano Mario Party e il Nintendo 64 l’avevo venduto; dopo una partita abbiamo ficcato il CD nel culo del Sig. Maso e siamo tornati a giocare a Worms Armageddon.

 

Gran-Gay-Al

– il gioco era obbligatoriamente multiplayer, ma su PC ci potevi giocare solo in singolo. Per dire che, già ai tempi, si capiva quanto fosse da stronzi videogiocare su PC XD

 

 

mr-hankey

– la Acclaim tutta e tutti i parenti dei suoi dipendenti

 

 

Piratino-India

– minigiochi a cazzo, per il resto mi sembra ci sia tutto.

 

 

South Park Rally (2000)

N64, DC, PSX, PC – Gamerankings 43%
 

Sempre i tossici di cui sopra se ne escono un anno dopo il gioco a quiz con un titolo Rally; sviluppato in fretta e furia per arrivare ad una pubblicazione natalizia, questo titolo è valso ad Acclaim le critiche dirette di Parker e Stone. Del gioco ho poco da dirvi e, soprattutto, non ho buone motivazioni per giustificare l’acquisto, quindi andiamo avanti….

Gran-Gay-Al

– parlarne 14 anni dopo su GiocaGiué, come se a qualcuno fregasse qualcosa Riparlarne anni dopo anche su Containerd, sicuri che a nessuno frega un cazzo!

 

 

mr-hankey

– i giochi di Kart senza idraulici

 

 

Piratino-India

– le macchinine, quelle proprio non ci sono. Se le volete vi dovete giocare qualcosa di specifico ()

 

 

South Park Let’s Go Tower Defense Play! (2009)

XBLA – Gamerankings 75%
 

Passano 9 anni, South Park continua a mietere successi in TV, dimenticandosi del media ludico che tanti dispiaceri ha dato agli autori. Sarà Microsoft, con il suo potenziale economico, a smuovere le acque; questo Tower Defense ha il merito di aver coinvolto direttamente South Park Digital Studios nello sviluppo e un minimo si nota (dal fatto che i dialoghi, finalmente, non sono censurati, per esempio). Il potenziale per fare bene ci sarebbe pure tutto, purtroppo la tipologia di gioco scelta non è delle più semplici aaaand, eccoti un prefetto esempio di gioco fastidiesque, come ben descritto da Copon

Copons-SP

Sì, è Copons versione South Park!

 

Gran-Gay-Al

– la violenza con la quale si massacrano i nemici

 

 

mr-hankey

– è un tower defense, c’è da chiedere

 

 

Piratino-India

– bah, non l’ho mai finito, non saprei dire ….

 

 

South Park: Tenorman’s Revenge (2012)

XBLA – Gamerankings 58%

 

Lungometraggio di South Park ce n’è uno, peccato. Hanno però ficcato nella serie le “saghe” e, a mio avviso, la più riuscita è sicuramente quella dei supereroi; qui, a parte combattere Tenorman ancora incazzato per essersi mangiato i genitori a tradimento, si vestiranno i panni del Procione e i suoi amici. Una roba che se la vendono domani con la stessa impostazione di The Stick of Truth è mia subito, come platform arcade faceva invece abbastanza schifo. Altro esperimento uscito male … (hahaha questo lo scrivevo a marzo del 2014, alla fine ci sono arrivati!)

Gran-Gay-Al

– le trasformazioni

 

 

mr-hankey

– le parti platform. Per un gioco platform è un bel problema.

 

 

Piratino-India

– i supereroi, solo citati, avrebbero meritato più spazio

 

 

South Park: The Stick of Truth (2014)

PC, 360, PS3 – Gamerankings: chi se lo incula; vi stiamo dicendo che è un capolavoro, fidatevi!
 

Non fraintendente, quando si dice che questo è il miglior tie-in della storia non si intende rispetto alle cacate citate in precedenza, è proprio il prodotto di questo tipo meglio uscito da sempre ad oggi! Batman è tie-in? Fanculo quella merda che, col prossimo capitolo, avrà pure le macchinine e finisce come un gioco di kart qualsiasi ma senza idraulici (quindi scaffale). I videogiochi coi Simpson o I griffin? Ma si facessero un clistere! Alien Colonial Marines ha preso 10? Davvero? Nessuno ha mai pensato di scusarsi, per ‘sta cosa?Se siete fan della serie giocare Il Bastone della Verità sarà come vivere in prima persona una nuova stagione di South Park, senza cali di divertimento dovuti ad episodi poco azzeccati. Se non lo siete intanto COGLIONI!, poi il gioco rimane un ottimo prodotto quindi un pensierino ce lo farei lo stesso.Questa è la recensione che non dice niente del gioco trattato, dovete prenderla così come viene; il motivo principale è che i dettagli citati (anche i minimi comparsi nella rece di Pipparella di qualche giorno fa) sono potenziali spoiler di un gioco che vi farà ghignare dall’inizio alla fine. Non parlando di nulla vi facciamo quindi solo un favore, fatevelo anche voi ed uscite ora a comprare questa perla.

Morgan-Freeman-Napoletano

Voto: 10 Lentiggini

 

South Park Scontri Di Retti (clicca per acquistare una delle mille versioni disponibili)

South-Park-Fractured-But-Whole

 

 

Da bambino, Bim Bum Bam

Da bambino, Bim Bum Bam

Da bambino, Bim Bum Bam

Eccoli, più o meno come me li ricordavo. Certo, oggi tutti a dire “Bonolis stocazzo”, ma quello che non si scorda sono i primi movimenti inguinali che ti suscitava Manuela Blanchard…

Ci sono eventi che forgiano il tuo carattere, contribuiscono a delineare la tua personalità, dettano le linee guida del tuo futuro. Alle volte sono situazioni soggettive, esperienze vissute solo da te che ti rendono quello che sei (un povero stronzo, spesso e volentieri, ma magari no. Certo, diversamente saresti da un’altra parte a leggere qualcosa di più strutturato, ma chi sono io per sindacare?). Altre volte sono elementi della cultura POPolare che fino a ieri credevi di aver vissuto solo tu, poi arriva il 2010 e il proliferare di immagini con sotto scritto “se anche tu ti ricordi ilcazzobuffo… hai avuto una bella infanzia” e ti rendi conto di non essere solo (e neanche troppo speciale, a dirla tutta).

 

Dite un po’ quello che vi pare, a me faceva sanguissimo!

Oggi la nostalgia regna sovrana, alimentata dal vuoto pneumatico dei media classici e dall’irrefrenabile corsa alla news che si vive navigando la rete. È quindi facile imbattersi in articoli capaci di dipingere Bim Bum Bam come la miglior produzione Fininvest di sempre. E chi come me era ragazzino a quei tempi casca facilmente nel malinconico turbinio di sentimenti che suscita il ricordo di interminabili pomeriggi passati fra stacchetti comici, anime censurati e tradotti a cazzo e pubblicità…

Vafanculo-Guardians-of-the-Galaxy-GIF

Eh no, miei cari retrorompicoglioni, vaffanculo!

La verità, purtroppo, è completamente diversa e Bim Bum Bam ci ha rovinato la vita, influenzando negativamente tutte le nostre esperienze. Ce ne rendiamo conto oggi, troppo tardi e soprattutto quando non possiamo più fare a meno del malessere di cui ci ha caricati, tanto da riuscire inconsciamente e nostro malgrado ad influenzare un intero settore merceologico…

Ora mi pare di sentire alcuni dire “eccolo è arrivato a spalar merda su un cult dei nostri anni, per ottenere qualche click facile!” e io rispondo, pragmaticamente: “AhahahahaHAHahhAhaHAhaAHAhaha!!!1!1 Su ‘sto blog ci son più tette che in 5 anni di Colpo Grosso, se voglio click facili posto la bregna!”

Elena-Arshavina-Seiken-Tsukai

Che se era per la Bregna stavo già vivendo di rendita grazie al blog, altro che!

Vado a spiegare: Bim Bum Bam è stato il male perché è stato il nostro primo spacciatore di hype, in un periodo della nostra vita in cui non avevamo gli strumenti per gestirlo (certo, nemmanco sapevamo che minchia fosse l’hype, non era stato inventato… ma questa è storia moderna di inglesismi e grande villaggio globale digitale). La grande macchina dell’intrattenimento giovanile affondava le sue colonne portanti in granitiche fondamenta, conquistando la fiducia a suon di pupazzi rosa, facendoti sentire in famiglia proponendo improbabili conduttori che potevano essere i tuoi parenti poco svegli… tutto condito da cartoni animati impressionanti e siglette accattivanti cantate da una maggiorata in grado di farti riprovare sensazioni di affetto materno.

In mezzo a tutto questo ben di dio, la pubblicità. Mirata, studiata a tavolino, ben posizionata, tanto da comparire come parte integrante del contenitore pomeridiano. E tu la guardavi sempre, tutta, ogni volta la stessa. La imparavi a memoria. Sognavi… bramavi.

 

Da bambino, Bim Bum Bam – Il Thyphoon

Ed eccoti, in men che non si dica, preda dell’hype. Vuoi qualcosa di cui hai solo sentito parlare, che hai visto solo in pubblicità girate per fartelo piacere, quando è fin troppo evidente che stai per prendere una cocente delusione. In quel periodo l’hype stava a 9000 anche per l’impossibilità materiale di ottenere qualcosa immediatamente, quindi ti caricavi di aspettative verso un oggetto del desiderio che chissà, forse un giorno qualcuno ti avrebbe regalato. Ecco, il Thyphoon…

Capito, sì? Non ho mai avuto in vita mia una macchina telecomandata, passavo il tempo libero con Commodore 64, NES e i pupazzoni dei Masters eppure sono andato in fissa per un cazzo di hovercraft in miniatura! una roba che non si vedeva neanche in A-Team o Riptide! Poi il Thyphoon è arrivato e con lui tutta la delusione di un ragazzino ormai succube dell’hype… perché sì era bello avere un pezzo di alta tecnologia per le mani, quanti giorni trascorsi a fantasticare avventure a filo dell’acqua! Poi ti rendi conto che per farlo funzionare come primo passo ti servono una ventina di batterie stilo AA… ma che cazzo! A quell’epoca chi le aveva mai viste tutte insieme, così tante batterie? Chiederle ai tuoi sarebbe da coglioni, che già ti hanno detto che fino ai 18 anni non avresti più visto un regalo, da quanto era costato ‘sto aggeggio gonfiabile. Quindi non rimaneva che vendere la bambina vicina di casa al mercato nero degli organi e tornare a casa con le batterie agognate… per poi scoprire che sarebbero durate giusto per 5 minuti di gioco, prima di scaricarsi completamente. 20 batterie. 5 minuti.

Questo ha fatto Bim Bum Bam; ci ha fatto desiderare per tutta l’infanzia esperienze uniche che, la maggior parte delle volte, si sarebbero rivelate piacevoli come collaudare un vibratore alimentato da 20 batterie stilo AA (e lì altro che durata di 5 minuti). Ci ha lasciato il desiderio, togliendoci la soddisfazione di vederlo realizzato…

Electronic Entertainment Expo 2015

Con il Tokyo Game Show 2016 ormai alle spalle si chiude l’anno di hype videoludico e ci si appresta ad accogliere sul mercato circa un decimo di tutto il materiale visto, annunciato, chiacchierato, ipotizzato nel 2016. Pronti per farci deludere dai nostri acquisti di Natale. Fino a qui, tutto bene, ma siamo sicuri di non esserci persi qualcosa?

 

Dreams

Gli sviluppatori di Media Molecule sono per me l’hype fatto essere umano, un po’ come le cosplayer sono fantasie in carne ed ossa. Ho sempre amato alla follia il loro lavoro, se seguito dalla distanza, per poi disdegnarlo una volta fatto mio. Little Big Planet? Concetto affascinante, realizzazione magistrale, caratterizzazione curata nei dettagli. Gioco inesistente, dispersivo, scialbo; passata l’enfasi della novità (pochi minuti, giusto il tempo di testare qualche livello dei più gettonati creati dagli utenti) si percepisce l’assenza del gioco vero e proprio. Certo, avrebbe dovuto garantire ore di divertimento grazie all’editor, per me inutilmente complicato e incapace di stimolare la creatività (e ho passato settimane a creare mappe multiplayer per Far Cry,per dire…). Con queste basi di sicuro non mi dovrei aspettare nulla di più da Dreams, eppure guardo questo trailer dimentico il brutto e mi immagino un gioco dal potenziale infinito. Forza dell’hype…

Shenmue 3

Puoi ignorarlo, puoi averne sentito parlare, puoi conoscerlo o puoi venerarlo. Quello che non puoi fare, che nessuno può fare in ambito videoludico, è negare che Shenmue sia uno dei videogiochi più importanti mai realizzati. Per le novità che propose ai giocatori, per la storia, per la follia del suo ideatore. Chi l’ha giocato oggi afferma di non aver mai più provato emozioni digitali così forti, cosa che condivido. Per 14 anni abbiamo atteso il seguito, un capitolo che potesse finalmente portare a compimento il percorso di Ryo Hazuki. Durante una delle conferenze E3 2015 l’annuncio di un progetto Kickstarter per far approdare Shenmue 3 nelle nostre case fece gridare al miracolo, da allora più nulla (piccoli update senza importanza per la precisione). La vera domanda è, potrà mai un gioco così tanto atteso non deludere le aspettative?

Final Fantasy 7 Remake

Con questo potremmo anche concludere, avendo raggiunto l’apice della follia che si cela dietro l’attesa bramante. Un altro titolo atteso da anni, un altro pezzo da novanta annunciato nel 2015 che ha generato e genera hype tutt’oggi. Ma per cosa? Siamo stati già in attesa di Final Fantasy 7, io ho iniziato ad aspettarlo quando non era che una tech demo basata su FF6 e si vociferava di un’uscita per Ultra 64:

Devo trovarmi oggi nella stessa situazione, per un gioco che già conosco, che già ho giocato? Come sa da piccolo avessero annunciato un Thyphoon con più ventole, più cuscinetti e meno batterie… cazzo se l’avrei comprato!
Più di un anno fa abbiamo vissuto uno degli E3 più spettacolari di sempre, ci siamo emozionati, abbiamo pianto, abbiamo esultato e abbiamo iniziato ad aspettare… e continuiamo ad aspettare. Aspettiamo Sony VR e qualche buona killer application per iniziare a parlare anche noi della realtà virtuale non più solo come simulazione, ma come un mondo completamente nuovo, aspettiamo il remake di Skyrim, aspettiamo Zelda, la nuova console Nintendo, i nuovi spin-off hardware di Sony e Microsoft… e ci siamo dimenticati che cosa generava hype in noi un anno fa, senza nemmeno rimanere delusi per la realizzazione di alcuni di questi titoli che forse nemmeno giocheremo mai, sempre in attesa di qualcosa di nuovo. Tutta colpa di Bim Bum Bam.

 

 

 

 

 


 

Overwatch, il nuovo universo Blizzard

Overwatch è arrivato nelle nostre vite di videogiocatori con lo stesso impatto che potrebbe avere una prosperosa donna disponibile e vogliosa di noi, lasciandoci basiti, stupefatti e incapaci di gestire la situazione. Fino all’avvio della beta molti erano i dubbi sul nuovo mondo creato da Blizzard, casa poco incline agli sparatutto e decisamente poco propensa a scostarsi dai successi di una vita.

Alla chiusura della beta e dopo un’imponente campagna pubblicitaria che ancora prosegue, la sentenza comune è una; Overwatch è il nuovo Team Fortress, ma con in più tette e culi!

Overwatch-Ass-Lover

 

OVERWATCH – CORTI ANIMATI DI DONNE DIGITALI

Abbastanza evidente anche dai corti animati utilizzati per la promozione, come un argomento prevalga sugli altri, in Overwatch:

Overwatch-Tracer-Butt-Butt-Butt

Questo spettacolare sparatutto multiplayer farà molto parlare di se, ma già ha a mio avviso al suo attivo qualche record; ad esempio, pur uscendo ufficialmente sul mercato il 24 maggio 2016, già annovera diversi cosplay ben riusciti:

TRACER by TASHA COSPLAY

TASHA ONLINE

Facebook – Reddit – DeviantArt – WorldCosplayNet

Cosplay di alto livello, sicuramente, ma personalmente ho trovato quello che vince a mani basse su tutto e su tutte:

MAI COSPLAY

Overwatch-Mei-Character

Di lei sono riuscito per ora solo a recuperare il profilo Twitter, rimane comunque un ottimo punto di partenza per il piccolo stalker che è in noi.

Ovviamente ad un titolo così importante non si può negare un’edizione limitata degna di questo nome, anche sed consiglio di aspettare la sicura pubblicazione di una collector’s che proponga delle figure di donne mezze nude, visto che il pupazzetto presente in questa limited fa alquanto cacare:

Overwatch [Collector’s Edition] (English)

Overwatch-collectors-edition-contenuto

Un altro traguardo raggiunto da Overwatch, segnale anch’esso della qualità del titolo, è il numero impressionante di Rule34 presenti in rete; senza che vi sbattiate troppo nella ricerca vi faccio un regalo e vi propongo per il download i migliori visti fino ad ora, per mettere un po’ di movimento nelle vostre tristi vite:

OVERWATCH – I MEGLIO RULE 34

The Girls of Overwatch – download (190 pics – 180mb)

 

 

 

 

 


 

Satoru Iwata (06-12-1959 / 11-07-2015)

Satoru Iwata

Satoru Iwata Game Developers Choice Awards Tribute

 

 

Manca poco al 14 Giugno 2016, giorno d’inizio dell’E3 2016; l’anno scorso Nintendo fece una una conferenza particolare, finita immediatamente negli annali dei meme e delle assurdità dell’internet…

Satoru Iwata

Nessuno avrebbe pensato che, di lì a poco, la grande N avrebbe perso uno dei suoi massimi rappresentanti. I ragazzi della GDC hanno pensato bene di dedicargli un tributo, con il video postato a inizio articolo; mi è sembrato un buon modo per fare una pausa dalla fregna che permea queste pagine e condividere e condividere un momento emozionante…

Thank-You-Iwata-Continue-Game

Play-Asia.com - Buy Games & Codes for PS4, PS3, Xbox 360, Xbox One, Wii U and PC / Mac.

 

1000 Hours in MSpaint Legend of Zelda ERO-SMF

1000 Hours in MSpaint (anche conosciuto come 1kmspaint) è un blog orientato al Rule 34 sul quale potete trovare parecchio materiale interessante in tema comics e videogiochi; di seguito l’ultima fatica pubblicata:

Grazie all’utilizzo di SFM Source Filmmaker e altri strumenti speculari 1000 Hours in MSpaint riesce a proporre ottimi Rule34 sfruttando motori di gioco e migliorando alcuni aspetti di essi; nell’esempio appena postato vediamo la Great Fairy della serie The Legend of Zelda e la sua evoluzione dai tempi del Nintendo64.

IL LAVORO DI 1000 HOURS IN MSPAINT