Risultati della ricerca per: e3

Il sacrosanto diritto alla perversione

Viviamo un anno di ricorrenze; Space Invaders compie quarant’anni, ma risalire agli albori sarebbe fin troppo semplice e non renderebbe pienamente l’idea dello scorrere del tempo. Ciò che mi fa sentire più vecchio e decisamente più legato a quello che non è più ufficialmente un “nuovo medium” è pensare che Braid compia dieci anni nel 2018 o che Turok 2 e Metal Gear Solid ne portino sulle spalle venti, quest’anno.

Ve la ricordate l’intro del primo Metal Gear?

Ecco come sarebbe oggi sotto Unreal Engine 4, tutto fanmade

Ricorrenze. Ottime occasioni per festeggiare, rimembrare che manco le bacche di South Park, rifugiarsi in un passato acerbo ma emozionante. Finita la ricorrenza, salutati gli ospiti e rassettata casa, tocca fare i conti con se stessi, con quello che ci ha lasciato un altro anno trascorso. La certezza che i videogiochi siano da sempre parte integrante della nostra vita, per dirne una (certo non per tutti, ma se state perdendo tempo a leggere queste due righe capirete). Il pensiero che molti dei nostri migliori ricordi siano legati a giornate passate in compagnia di amici e qualche titolo multiplayer, oppure al fianco della compagna di una vita ad emozionarsi giocando a qualche titolo poetico o sperimentale. Oppure ancora in una solitaria esplorazione di mondi digitali, ottimi rifugi dalla noiosa quotidianità.

Siamo cresciuti e maturati, come i nostri genitori prima di noi. Loro in compagnia di Pippo Baudo, Mike Bongiorno e Corrado, noi affiancati da drogatissime sfere gialle mangia-pasticche, altrettanto drogati idraulici circondati da funghi che permettono di vedere draghi verdi, impizzatissimi porcospini che dopo una botta di polvere di stelle corrono come non ci fosse un domani. Anni ne sono passati tanti e il nostro passatempo è maturato con noi, trasformandosi da attività di nicchia praticata da pochi, denigrata e demonizzata dai più a… fiorente mercato in grado di fornire copioso materiale per un blog come Containerd! Ma a che prezzo?

ECCO COME LE ZOZZERIE MI HANNO ROVINANTO L’ESPERIENZA DI GIOCO IN DARK SOULS

SNK: HEROINES E’ UN GIOCO PER PERVERTITI

IVY DI SOUL CALIBUR NON MI RAPPRESENTA

RIOT GAMES (e qui ci potete veramente mettere di tutto)

 

Questi alcuni titoli di articoli, stralci di recensioni o news riguardanti l’industria dei videogames. Tradotti male, parafrasati, riassunti, ma riportanti un unico grande concetto; stiamo rasentando la follia!

 

PERVERSIONE DELLE ANIME OSCURE

Perversione

L’incontro con Gwynevere è uno dei momenti ludici più emozionanti di sempre!

Nonostante nella serie Dark Souls ci si debba confrontare con le poppe più grandi e maestose mai viste, il problema che Ario Elami sviscera sulle pagine di Kotaku è un altro; questo giovane, casto e puro ragazzo lamenta la presenza di “graffiti” volgari!

Certo, il gioco permette una limitata scelta di espressioni da lasciare sparse per il mondo ed è quindi richiesta una certa immaginazione per interpretarle come volgarità a sfondo sessuale. Certo il sistema di messaggi è più un riempitivo che un elemento di gioco preponderante, essendo peraltro attivo solo se ci si connette. Certo,dopo aver letto i primi due messaggi, convinti di trovare indicazioni utili su come proseguire, e avendone percepito la totale futilità, non te li caghi più per le successive migliaia di volte che morirai e ricomincerai nell’intento di finire il gioco. Ma Ario Elami ci è andato sotto ed è rimasto pesantemente turbato, è quindi giusto che ci faccia sapere come secondo lui delle scritte preimpostate equivalgano a dei cazzi disegnati su un treno e come i PNG femminili debbano potersi difendere dai soprusi anche fisici dei giocatori, piuttosto che subire. PNG. Personaggi Non Giocanti. Reagire. Ario, sarei tentato di mandarti affanculo, ma non vorrei che la cosa ti causasse scompensi….

 

PERVERSIONE SHIN NIHON KIKAKU

NADYASONIKA ONLINE

InstagramTwitterFacebookDeviantart

Va sempre così! Non fai in tempo ad esaltarti per una buona notizia, tipo l’annuncio della femminilizzazione di Terry Bogard in occasione dell’uscita di SNK: Heroines, che arriva qualcuno a rovinare la festa. Ci pensa Geoffrey Tim nella sua attenta e minuziosa recensione; in verità il Re Geoffrey della tastiera si sbilancia in un approfondimento tecnico sul gioco, ma se l’esordio della tua recensione è il seguente:

SNK Heroines: Tag Team Frenzy looked like a terribly pervy fighting game featuring scantily clad renditions of the girls and women from various SNK fighting games past.

Il sospetto che tu non abbia colto in pieno la natura fanservice del prodotto e lo stia recensendo al pubblico sbagliato, sul portale sbagliato e nel modo sbagliato, mi viene. Infondo tutto fa brodo, che differenza vuoi che faccia un articolo in più che demonizza la sessualità velata nei videogiochi?

 

PERVERSIONE LAVORATIVA

Sakimichan e i personaggi di League of Legends, connubio perfetto!

Mai sentito parlare di Riot Games? Magari no, ma grazio al loro League of Legends sono riusciti a conquistarsi una grossa fetta di mercato e ottenere il primato di gioco più giocato in America e Europa nel 2012. Per quale altro motivo dovreste conoscer Riot Games? Magari per i siti di news che quest’anno hanno parlato di loro in un articolo su cinque, cavalcando l’onda dello scandalo sessuale nato dal seguente approfondimento di Kotaku per mano di Cecilia D’anastasio (hmmmm, l’ho già sentita nominare…. ah sì, quella che non si riconosce in Ivy di Soul Calibur!):

Inside The Culture Of Sexism At Riot Games

Che non mi si fraintenda. L’articolo è uno scritto d’inchiesta ottimamente redatto e strutturato, duro lavoro di una giornalista impegnata che parla delle esperienze di dipendenti impiegate in un’azienda all’80% maschile, operante in un settore completamente e volontariamente maschilista.

Il concetto di donna che conta un cazzo, mica solo in Italia…

Come sempre in questi casi si corre ai ripari approntando gli accorgimenti più semplici ed immediati, piuttosto che sfruttare l’opportunità per aprire un dibattito serio e onesto; Riot Games non esce allo scoperto difendendo il suo operato e il suo ambiente, sceglie di modificare le basi del suo lavoro e darsi in fretta una ripulita, a partire dalla loro nuova “mission“:

“For the past three weeks, we’ve been focused on listening and learning. As a company, we’re used to patching problems ASAP, but this patch will not happen overnight. We will weave this change into our cultural DNA and leave no room for sexism or misogyny. Inclusivity, diversity, respect, and equality are all non-negotiable. While there is much to improve, there is a tremendous amount of good at Riot that will drive this change. This is our top priority until we get it right.”

Bandiranno parole come “gamer” e “meritocrazia”, lotteranno per i diritti degli omosessuali, creeranno spazi appositi per tutti i non-maschi che al PAX 2018 vorranno partecipare alle loro attività mirate:

Ad ogni modo il problema di fondo non è di Riot Games che si difende da un articolo che, per quanto approfondito, rimane fine a se stesso. Né di giornalisti troppo sensibili che vedono sessismo in ogni dove o lo combattono in titoli dichiaratamente realizzati per una specifica fetta di mercato. Il problema è che oggi il medium videoludico parla ad una vasta, eterogenea e variegata platea, ma non è ancora pronto a farlo:

Il tabù dello stupro nei videogiochi

Abbiamo quarant’anni, vogliamo dall’intrattenimento che ci ha accompagnati fino a qui i contenuti maturi che ci offrono alcuni film, serial TV, libri o brani musicali. Eppure rimaniamo sbalorditi da un bacio saffico mostrato in un trailer di gioco durante l’E3. Nel mentre, l’industria che dovrebbe gestire questa varietà di contenuti si perde in un bicchiere d’acqua, diventando e riconfermandosi valvola di sfogo per le accuse e gli sfoghi più disparati.

 

 

 

 

 


 

Soul Calibur VI

SOUL CALIBUR VI ANNUNCIATO! BOOOOM!!! SOUL CALIBUR VI ESCE IL 19 OTTOBRE! BOOOOM!!! SOUL CALIBUR VI C’HA GERALD PERSONAGGIO GICABILE! BOOOOM!!! NETFLIX CI RIFILA CIRI NEGRA! BOOOOM!!!

Soul Calibur 6

No, aspetta… l’ultima non c’entra un cazzo, MA… Netflix, sul serio?

 

Già dal primo paragrafo risulta evidente come dietro all’imminente arrivo di Soul Calibur 6 si nasconda un mare di contenuti degni di Containerd e quale sacrilegio sia non averne parlato fino ad oggi, nonostante averlo richiesto a gran voce quasi due anni fa in questo MEMORABILE ARTICOLO! Ora tocca correre ai ripari alla bell’e meglio, condensando informazioni di vitale importanza in un unico speciale di approfondimento….

!!! POPPE !!!

Soul Calibur VI

Tutta questione di prospettiva…. Yeah science, bitch!

Ne abbiamo fatta di strada da Soul Edge, dal 1995 quando ci si affettava in sala giochi. Ma cosa è capitato? SEGA è stata fautrice del suo declino, lanciando sul mercato una console in grado di portare la sala giochi in casa tua e rendendo superfluo lo sbattito di rintanarsi in locali fumosi, rischiando la propria verginità rettale solo per provare l’emozione di giocare qualche minuto all’ultimo beatem’up uscito. Namco ne ha approfittato pubblicando un Soul Calibur “arcade perfect” per Dreamcast, segnando il futuro della serie con rilasci esclusivi per console, giocabilità distintiva e tanto, tanto, tanto…. fanservice.

Alla continua ricerca della perfezione, gli ultimi capitoli del picchiaduro all’arma bianca per eccellenza offrivano un ottimo creator di personaggi; Soul Calibur VI non farà eccezione, mettendo nelle mani del giocatore… il destino del proprio alter ego digitale!

Altezza….

… e profondità!

Come sempre sarà possibile personalizzare ogni aspetto del proprio personaggio, ottenendo risultati sorprendenti e permettendo la presenza nel gioco di praticamente qualsiasi soggetto di fantasia vi venga in mente. In un momento particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo, dove anche TECMO tira i remi in barca rendendo Dead or Alive 6 “feminist friendly” è importante vedere come in Namco se ne sbattano gli zebedei e continuino sulla via della rettitudine… dei propri utenti. Per arrivare preparati alla creazione del personaggio perfetto, Containerd vi regala un’imperdibile tabella delle dimensioni pettorali femminili!

Soul Calibur VI

Le tette non avranno più segreti!

A proposito di femministe, Soul Calibur 6 ha scatenato la fantasia di Cecilia D’Anastasio, articolista “senior” per Kotaku, che in questo articolo si esprime come segue:

In SoulCalibur 6, Ivy Valentine will be as she always was: wrapped in stringy cloth, balloon-breasted, mostly naked. She wields a snake sword that extends into a whip, a dominatrix’s weapon that’s helped land her in innumerable knock-off porn videos and pin-up images. As one the Soul series’ most recognizable fighters, Ivy has always looked like a caricature of a pubescent boy’s preposterously-proportioned ideal video game lady.

In sostanza si lamenta in modo forbito di quanto la rappresentazione grafica di Ivy la faccia sentire cessa. Che poi io tutta sta sessualizzazione mica ce la vedo…

Storia lunga fatta breve, la “giornalista” sfrutta l’occasione offertale all’E3 2018 per intervistare il creatore di SC 6 tempestandolo di domande sulla mercificazione della donna e quello, essendo giapponese represso, sta pure a scusarsi; tutto tempo perso, quando bastava zittirla nominandole Voldo, a ‘sta stronza!

Da quando in Soul Calibur si mercifica?

Nonostante il gioco si stia sviluppando a meraviglia e sia pronto ad erigersi come membro di punta del suo genere, penetrando le difese degli scettici e sbaragliando a colpi di mi…gliorie tecniche la concorrenza, i programmatori sono ancora scettici sul futuro della serie. Minacciano infatti la chiusura del brand se le vendite non saranno accettabili.

Una cosa è sicura; con questa nuova uscita arriveranno una miriade di cosplay discinti. Per la serenità spirituale di Cecilia D’anastasio in questo articolo vi mostrerò quelli più caratteristici, anche se castigati e poco adatti ad un 5vs1

 

 

 

 

 

 


 

Cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 è dentro ad ogni classifica “il meglio dell’E3 2018” e considerando quanto osannato sia The Witcher 3 non potrebbe essere altrimenti; dietro a questo titolo futuristico ci sono infatti i CD Projekt RED, ormai una garanzia di qualità:

 

 

Ovviamente, negli intenti di chi scrive, questo è un articolo che avrebbe dovuto far parte dell’esaustivo coverage “i giochi dell’E3 2018 visti da Containerd”, che già vi aveva regalato approfondimenti dettagliati su Devil May Cry 5, Kingdom Hearts 3 e NieR: Automata; purtroppo le cose spesso non vanno come si vorrebbe e mi son perso a scrivervi di altre cazzate. La scusa per rispolverarlo oggi mi viene data dal Gamescom 2018, fiera europea che non ha nulla da invidiare a quella losangelina; durante la fiera crautica non è ad ogni modo stata esposta nessuna novità di rilievo e ProjectRED ha portato la solita demo giocabile di Cyberpunk 2077. Anche la loro posizione sul coinvolgimento di Ciri nel gioco non cambia. Ma diamo una passata di swiffer alla memoria dei più distratti:

“I fled through many worlds, many times…They came very close to catching me, once. It was then that Avallac’h appeared, out of nowhere. He found a portal and took us to a world where Eredin couldn’t find us for…oh, perhaps half a year…People there had metal in their heads, waged war from a distance, using things similar to megascopes. And there were no horses everyone had their own flying ship instead.”

 

Se come il sottoscritto siete andati in scimmia per The Witcher 3, ricorderete questo dialogo fra Ciri e Geralt; ovviamente letto qualche anno fa lasciava spiazzati, portando il giocatore a giustificare lo sproloquio come allucinazione di una ragazzina drogata. Tutto si è chiarito una volta visto Cyberpunk 2077.

CYBERPUNK 2077 GIA’ COSPLAYATO

Poco importa che i programmatori abbiano categoricamente escluso la presenza della nostra eroina nel cyber gioco futuristico, la punk-ciri è comunque fra noi grazie a cosplay e fan-art tutte da godere:

 

Cyberpunk 2077Eddy-Shinjuku su DeviantArt

 

Cyberpunk 2077

Octokuro su Twitter (di questa cosplayer parleremo presto!)

 

 

 

 

 

 


 

Devil May Cry 5

Devil May Cry 5, nonostante il numerino nel titolo non suggerisca il piglio della nuova proprietà intellettuale, è stata una delle novità più fresche dell’E3. Nell’era ludica di Fortnite, dei Battle Royale e dei giochi clonati qualsiasi esponente di un genere di nicchia è sempre ben accetto; con l’assenza di Ninja Gaiden, Bayonetta o qualsivoglia Hack and Slash mai visto prima, DMC 5 ha tenuto banco fra gli appassionati.

 

Hahahaha immagine SUPERSIMPATICA sull’andamento del mercato! LOL

Dopo lo scivolone di DmC dei Ninja Theory (e meno male che ora fanno parte di Microsoft e le possono pubblicare in esclusiva su Xbox, cacate come quella) Devil May Cry 5 torna a seguire la retta via e proporre un seguito degno di tale nome, tamarro e stiloso al punto giusto:

Il gioco arriverà nella primavera del 2019 e comunque andrà sarà un successo; quello che realmente ci preme è che abbia una buona eco mediatica come successe con Devil May Cry 4, in occasione della sua presentazione per “Front Magazine” (tipo Playboy, ma più British. Meno Hefner, più superseriosi principini de stocazzo):

Pochi scatti, quelli effettuati alla modella Vikki Blows, comunque ancorati nella pervertita memoria collettiva dei videogiocatori di tutto il mondo, come pochi altri cosplay realizzati da veri professionisti hanno saputo fare. Ma quello che realmente importa, ora, è che siamo riusciti a legare un altro videogioco dell’E3 a delle tette, quindi anche oggi abbiamo fatto il nostro dovere.

 

 

 

 

 


 

Kingdom Hearts 3

Kingdom Hearts 3 è il secondo titolo trattato da Containerd con l’intento di dare una connotazione erotica all’E3 2018, iniziando a parlare della presenza di questo gioco alla fiera per poi arrivare a mostrare zinne sotto una qualsiasi delle forme che possono prendere.

A detta del suo creatore, questo capitolo sarà il conclusivo della serie; considerando i tempi di produzione (14 anni dal secondo al terzo) direi che si tratta di una scelta paracula, visto quante acquisizioni ha portato a termine Disney negli ultimi anni. A Nomura si sono seccati i coglioni al pensiero di dover studiare una trama coerente che potesse legare gli universi Disney, quindi ha ben pensato di chiudere prima che lo trovassero impiccato nella sua stanza per l’impossibilità di realizzare qualcosa di minimamente credibile.

Nell’idea di chiudere i giochi Nomura ha osato più del solito e durante le interviste fatte nel corso della fiera ha preparato i giocatori a rivelazioni shock; non è sceso in dettagli, ma persone a lui molto vicine sostengono che in Kingdom Hearts 3 verrà mostrato Topolino…. SENZA GUANTI!

Kingdom Hearts 3

Se su PS4 abbiamo avuto modo di godere di diverse collection per rimetterci in pari con la trama, così non è stato per i miseri utenti Xbox. Utile quindi in tal senso il megariassunto video previsto per ricostruire quanto accaduto in questo particolare universo di giochi, pubblicati ormai per qualsiasi formato conosciuto che manco Skyrim…

Due ore di video dove Nomura parlerà dei cazzi suoi, godibile a breve online o incluso nel gioco finito. Che peraltro uscirà in diverse edizioni limitate, fra qui una con i pupazzetti che troverete solo sullo store ufficiale Square Enix e che costerà un salasso. Per monetizzare ancora di più, nonostante il gioco di base già preveda una miriade di personaggi giocabili provenienti dalle saghe più disparate, DLC vari sono già previsti. Ma non un season pass, visto che sicuramente stanno già ragionando su “complete ultra mega edition” fisiche da pubblicare.

Articolo news terminato, dettagli esaminati male, ora possiamo andare oltre; se con Nier Automata abbiamo sfruttato il prolifico campo del cosplay, con Kingdom Hearts seguiremo il più complesso e frastagliato mondo dell’arte online, presentando l’artista Andrew Tarusov. Specializzato in Pin-Ups, a lui dobbiamo lavori rappresentativi delle principesse Disney in versione Sin City e Playboy

Andrew Tarusov – Disney’s Sin City

 

Andrew Tarusov – Playboy Disney Princesses

Andrew Tarusov – Princess and Villain Pin-up

 

 

 

 

 


 

NieR: Automata Become as the Gods Edition

NieR: Automata Become as the Gods Edition non è forse l’annuncio più eclatante arrivato fino ad ora dalle conferenze E3 2018, lo concedo. Con alle spalle le conferenze Microsoft, EA, Bethesda e la tamarrata messa in piedi da Devolver Digital, l’annuncio di un’edizione completa di NieR: Automata in uscita su Xbox One poteva anche passare inosservato.

Ovviamente Containerd deve mantenere un certo livello d’informazione ed è per questo motivo che i titoli trattati, le novità sviscerate, le anteprime proposte, i trailer mostrati…. porteranno inevitabilmente a parlare di tette e culi!!!

NieR: Automata Become as the Gods Edition

Dal punto di vista pratico, niente di nuovo sotto il sole (o sotto il gonnellino della protagonista); Microsoft svolge la sua conferenza come negli ultimi anni, dando tantissimo risalto alle esclusive temporali, senza accorgersi di perdere quelle realmente importanti. Infatti al lancio in pochi avrebbero scommesso su NieR, titolo ormai diventato culto e rimasto esclusivo fino ad oggi. I pochi utenti Xbox che hanno aspettato pazientemente e diligentemente, piuttosto che rottamare da Gamestop la loro console in cambio di qualcosa di più serio come una PS4, potrenno a breve godere di questo piccolo capolavoro, completo di tutti i DLC. Ma vediamo cosa rende questa edizione del gioco tanto “Gods” e capiamo se vale la pena aspettare il 26 di giugno per scaricarla dallo store digitale:

  • Gioco base
  • Il DLC 3C3C1D119440927
  • Grimoire Weiss Pod
  • Retro Red Pod Skin
  • Retro Grey Pod Skin
  • Cardboard Pod Skin
  • The Machine Lifeform Mask Accessory

 

Di Nier: Automata avevamo già parlato in passato, presentando qualche cosplay interessante, approfittiamo oggi della risonanza data all’argomento grazie all’E3 per mostrarvi qualcosa di altrettanto interessante:

Nier: Automata Cosplay by Valentina Kryp

NieR: Automata

VALENTINA KRYP ONLINE

Patreon Instagram Twitter – Facebook

 

 

E per goderne nell’intimità della tua cameretta puoi sempre acquistare NieR Replicant / NieR Gestalt Bring Arts: Kaine

 

 

 

 

 


 

Quando il Vapore fa intravvedere nudità

L’E3 2018 è iniziato da qualche settimana, anche se ufficialmente la prima conferenza sarà solo fra qualche ora. News, rumors, previews, leaks e tante altre simpaticissime attività dal nome anglofono (che gli Italiani di chiamare la roba col suo nome non son capaci) impazzano per la rete ed è quindi interessante vedere come l’unica vera notizia degna di nota di tutto il periodo arriva da una realtà esterna alla kermesse Losangelina (hahaha, Pippo Baudo fammi le Pippe Baude a due mani!!!):

Steam apre uno spiraglio ai giochi sporcellosi

In cerca di maialate su Steam

Da questo articolo, comparso sul Blog Steam qualche giorno fa, si evince l’intenzione di Valve di cambiare atteggiamento nella scelta dei contenuti che gli utenti possono o non possono creare ed acquistare, aprendo alla pubblicazione di qualsiasi tipologia di gioco. La scelta arriva dal recente dibattito scaturito in seguito alla censura da parte di Steam di alcuni titoli, fra cui anche l’apprezzatissimo HuniePop (solo perchè ce l’ho e l’ho finito!)

La discussione ha portato Valve a rivedere la sua politica e la decisione presa si riassume brevemente in questo estratto del post pubblicato:

So we ended up going back to one of the principles in the forefront of our minds when we started Steam, and more recently as we worked on Steam Direct to open up the Store to many more developers: Valve shouldn’t be the ones deciding this. If you’re a player, we shouldn’t be choosing for you what content you can or can’t buy. If you’re a developer, we shouldn’t be choosing what content you’re allowed to create. Those choices should be yours to make. Our role should be to provide systems and tools to support your efforts to make these choices for yourself, and to help you do it in a way that makes you feel comfortable

Non resta che aspettare e vedere come la scelta cambierà le nostre librerie di gioco, magari fino ad arrivare ad avere Yandere Simulator direttamente su Steam! Nel frattempo accontentiamoci di giochi Furry come Amorous!

 

 

 

 

 


 

Giugno si scrive con 3 E

Electronic Entertainment Expo

Mese particolare, quello di Giugno; chiudono le scuole e l’80% delle mammine ticinesi migra con i pargoli verso lidi vacanziferi. I frontalieri iniziano ad accusare il caldo che aumenta la loro poca voglia di fare e si diradano sempre di più, raggiungere il posto di lavoro diventa più semplice. Lugano e Locarno diventano piazze gremite di turiste discinte e disponibili.

Tutti elementi positivi e distintivi del mese di giugno, ma a renderlo il MESE PIU BELLO DI TUTTI I MESI DELL’ANNO è l’immancabile Electronic Entertainment Expo, gioia e croce degli appassionati di videogames di tutto il mondo. Che annata riserva il 2018? Sarà un Expo memorabile come quello del Giant Enemy Crab e Riiiidge Raceeeeeer, oppure ci toccherà un anno transitorio senza infamia e senza lode?

Sopratutto… chi vincerà, permettendoci di godere di ignorantate come questa?

Per poter godere appieno delle perle che ci riserveranno i frontman da conferenza e tutti i meme che ne scaturiranno, la prima cosa è sapere dove andare a guardare i singoli eventi. Per tutti i pezzenti che non si possono permettere il viaggio a Los Angeles, di seguito trovate i link per gli eventi in streaming:

Sabato 9 Giugno

  • Ore 20.00 Electronic Arts (via Twitch)

Domenica 10 Giugno

  • Ore 22.00 Microsoft (se avete buttato i soldi in questa console la potete vedere lì, se no via Twitch o su Xbox.com)

Lunedì 11 Giugno

Martedì 12 Giugno

  • Ore 00.00 PC Show (dal sito ufficiale)
  • Ore 03.00 Playstation (via Twitch)
  • Ore 18.00 Nintendo (non si sono ancora ammodernati, sempre sul loro sito potete vedere la finta conferenza)

E chissà quale gioco sarà il più atteso?…

A questo punto le domande che subito sorgono spontanee sono due: che cosa ci riserva l’E3 2018? Ma, sopratutto, che cazzo se ne fa Devolver Digital di una conferenza tutta sua? Distribuire Serious Sam e Hotline Miami ti porta ai livelli di Bethesda che può contare anni e anni di esperienza nella distribuzione di migliaia di titoli… uguali, tipo Skyrim anche su Nokia 3310.

Visto che li abbiamo appena citati, iniziamo da loro:

 

Ecco arrivare un nuovo Fallout, mezzo multiplayer mezzo single game; nei precedenti capitoli il Vault 76, posizionato a Washington, venne inaugurato nel 2076 e contava, una volta in uso, 500 abitanti destinati a ripopolare la terra dopo gli eventi catastrofici scaturiti dall’accordo politico fra 5 Stelle e Lega.

A parte questa bomba lanciata in anticipo, da parte di Bethesda ci si aspetta la spremitura del brand Doom, un annuncino forzato legato a The Elder Scroll giusto per tacitare gli appassionati delusi da Fallout. Il resto tutto a sorpresa.

Le altre conferenze sicuramente ci regaleranno grandi emozioni, come quell’anno dove tipo annunciarono ShenMue 3, salvo poi rimandarlo proprio in questi giorni al 2019 e renderlo sempre più vicino al vaporware… dicevo, grnaid emozioni, ma i titoli di impatto saranno Spider-Man, Bayonetta e…. Borderlands 3!!! Tutto per mia personalissima e non comprovabile opinione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Play-Asia.com - H_TOP_CAT_SALE

 

Classifica Culi da Videogames! I meglio 10!

Classifica Culi

Classifica Culi

Parafrasando i Righeira, “l’estate sta iniziando”, anche se Fosco Spinedi potrebbe non avvallare questa affermazione, dato il clima Ticinese di queste settimane. L’unico sistema per contrastare l’arrivo anticipato  del mese di novembre è comportarsi come se nulla fosse, succhiando Calippi e ascoltando alla radio i tormentoni del periodo (esistono ancora? esiste ancora la radio? Alvaro Soler non potrebbe passare più tempo a trombare e meno a fracassarci i coglioni con brani di dubbia qualità?).

Nell’ambito del programma “fingiamo che un’estate ci sarà e qualche fica in bikini la vedremo” il nostro blog vuole adeguarsi al palinsesto generale tipico di periodi come questo, pubblicando un articolo che è una replica 1:1 di quanto già letto da altre parti e dal contenuto che Studio Aperto è facile che ci querela per plagio.

 

CLASSIFICA CULI DA VIDEOGIOCO

Kojima inventa un finto scandalo, annunciando più erotismo nel prossimo MetalGear, solo come scusa per farsi inviare foto di culi dalle cosplayers di tutto il mondo.
Bravo Kojima, kudos per la pensata; è però vero che molti, prima di te, avrebbero potuto farlo grazie a culi digitali di tutto rispetto.
Ecco quindi a voi la top 10 dei meglio culi di personaggi femminili dei videogiochi!

DECIMA POSIZIONE – CORTANA (HALO 4)

Avete letto bene! Non la Cortana che ha generato, negli anni, infiniti Rule34 di tutti i tipi. Non quella dei primi capitoli dove c’era tanto da sparare e poco da farsi seghe mentali e lei rispecchiava i canoni delle fregne digitali. Noi di GG amiamo la versione comparsa nel quarto capitolo con tanto di sbalzi d’umore, seno cadente, fianchi e fondoschiena pronunciati.

343 Industries, con questa Cortana, ha fatto la gioia degli amanti delle MILF non artefatte, permettendo inoltre a cosplayers oversize di potersi travestire da qualcosa che non sia “qualsiasipersonaggiomainguardabile”. Bravi 343!

 

NONA POSIZIONE – ANYA STROUD (GEARS OF WAR)

GoW è da sempre riconosciuto come videogioco “gay-friendly”, tanto da essersi guadagnato il soprannome di “sagra della salsiccia digitale”; massicci guerrieri sudati, ignoranti e superdotati che te lo potevi solo immaginare i giochini nelle docce al grido di “chi si fa trivellare alla ricerca di Imulsion”?
Poi hanno deciso di rovinarlo, ci hanno messo la figa dalle chiappe di marmo.

Male per il gioco, bene per gli amanti del cosplay:

Meagan Marie, topa anche quando si veste da personaggio dei Village People

 

OTTAVA POSIZIONE – KAMEO (KAMEO)

Kameo è uno di quei titoli che rimane, che viene ricordato con piacere anche a conclusione di una generazione. Un gioco che è stato in grado di garantire ore di divertimento, nonostante il genere di appartenenza.

Cosa stimolava il giocatore? Forse l’eccezionale realizzazione tecnica? La varietà di situazioni? Le trasformazioni? Le ambientazioni più disparate? Insomma, cosa teneva i videogiocatori incollati per ore allo schermo?

La mia teoria: la costante lotta con la telecamera in modo che si posizionasse un filo sotto il gonnellino della protagonista!

Ma son peperoni, quelli appesi? Che cazzo si fumano, in Rare?

 

SETTIMA POSIZIONE – RUBI MALONE (WET)

Per chi, come me, ha giocato a fondo questa piccola chicca videoludica, il culo in questione rimane indimenticabile; non tanto per la realizzazione, quanto per la decisione dei programmatori ti tenerlo sempre in primo piano, indipendentemente dalla situazione.

Sei attaccato con le unghie all’intonaco di una parete marcia, mentre tenti di eliminare un boss della Yakuza? Culo

Ti appresti a decapitare un povero ragazzino vestito da carnevale, la cui unica colpa è stata quella di lanciare le miccette troppo vicino ai tuoi stivali nuovi? Culo!

Hai fatto esplodere un aereo di linea, Twittando col cellulare anche se la hostess ti aveva ripreso più volte, ed ora stai eliminando i testimoni mentre precipiti nel vuoto? Culo!

Stai pensando dove posizionare la Billy comprata domenica all’Ikea, che ti servirà per esporre la tua collezione di trappole per aragoste (rigorosamente in ordine alfabetico)? Culo!

 

SESTA POSIZIONE – SHEVA (RESIDENT EVIL 5)

Nel 1996 Capcom, con la pubblicazione di Biohazard, diede vita al genere survival horror, con buona pace di Infogrames che aveva sempre definito Alone in the Dark “gioco di cagarsi sotto” (descrizione decisamente meno accattivante). Da allora il genere ha percorso parecchia strada ed è interessante notare il cambiamento fra quello che faceva paura nel ’96 e ciò che veniva considerato terrificante nel 2009, data di rilascio di RE5.

Nel pieno degli anni ’90 l’idea di rimanere intrappolati in una casa abbandonata in compagnia di una manciata di zombie era sufficiente a far passare notti insonni ai videogiocatori. Oggi i morti viventi suscitano meno preoccupazione della possibilità di essere invasi da un’orda di extracomunitari, quindi si è deciso di ambientare Resident Evil 5 sulle coste africane dalle quali partono costantemente gommoni di immigrati clandestini. Protagonista un lampedusano che, stanco dei continui sbarchi, decide di partire per sterminarli sul nascere:

Purtroppo il nostro eroe mangiacannoli dovrà presto fare i conti con una forza più grande di lui, ovvero la forza che un culo d’ebano può esercitare sulle parti basse di ogni uomo sulla faccia della terra!

Questa insomma la triste storia di un isolano irretito dal fascino esotico di una giovane donna, partito per difendere la patria e mai più tornato. In compenso lei è riuscita ad entrare in Italia, ottenere la cittadinanza e candidarsi in politica; questa una delle foto della campagna elettorale:

 

QUINTA POSIZIONE – AYUMI (X-BLADES)

Con l’uscita di PS4 e Xbox One si è chiusa un’era. In questa generazione si sono viste nuove IP, grandi capolavori, videogiochi tecnicamente impressionanti e un aumento generalizzato della qualità media dei titoli rilasciati. X-Blades non è nulla di tutto ciò. E’ uno dei classici giochi che definire “demmerda” può anche essere riduttivo.

Una cosa però verrà ricordata, il filo interdentale che fa da tanga all’assurdo culo della protagonista

 

Nota di gossip: il lancio americano di X-Blades passò talmente inosservato che, per recuperare su territorio inglese in occasione dell’uscita UK, venne reclutata Jodie Dart (anche conosciuta come Ava Blue) per un paio di scatti pubblicitari:

 

La scelta non incrementò le vendite di X-Blades ma diede una spintarella alla “carriera” di Jodie (di seguito in alcune delle sue pose migliori):

http://forum.babeunion.com/showthread.php?10440-Ava-Blue-aka-Jodie-Dart

 

QUARTA POSIZIONE – JULIET STARLING (LOLLIPOP CHAINSAW)

Zombie, motoseghe, una cheerleader, trama trash e tanto splatter. L’unica cosa che può migliorare un gioco con queste premesse è un’inquadratura ammiccante sull’intimo della protagonista … un momento! C’è anche quello!
Lollipop Chainsaw è uno di quei titoli che non vi dovreste perdere e Juliet Starling è l’eroina digitale che ogni programmatore avrebbe voluto inventare.

Non resta che aspettare una versione cinematografica di questo gioco, a cura di Robert Rodriguez.

Juliett da una bella lezione a Zoey di L4D!

Già che ci siamo rispolveriamo anche l’ideona pubblicitaria di lancio, riportante un’improbabile limited edition del gioco:

Jessica Nigri, famosa cosplayer, presta viso e corpo per questo video pubblicitario, oltre ad essere riconosciuta come il meglio cosplay di Juliet:

 

TERZA POSIZIONE – CHLOE (UNCHARTED 2)

In terza posizione delle chiappe in esclusiva Sony, visto che attualmente gran parte della redazione è schierata a favore di PS4! La co-protagonista di Uncharted è stata introdotta con l’unico scopo di cancellare dalla memoria dei giocatori Lara e liberare il gioco Naughty Dog dall’accusa di plagio nei confronti di Tomb Rider. Chi ci ha giocato oggi vi risponderà: “Lara chi?”

SECONDA POSIZIONE – BAYONETTA (BAYONETTA)

Bayonetta è quanto di più vicino al porno si possa trovare ufficialmente su console; dimenticatevi di 7 Sins, BMX XXX o Playboy: The Mansion, giochini da PC pubblicati su PS2 giusto per monetizzare.
La cosa assurda di Bayonetta è che quello appena esposto non è il suo punto di forza e la carismatica protagonista è solo la cima dell’iceberg di giocabilità e divertimento che scoprirete approfondendo il gioco.

Pubblicato non a caso da SEGA, Bayonetta non perde occasione di mostrare culi e tette, elementi comunque funzionali ad una trama ben strutturata che vede il mondo minacciato da un’invasione di terribili demoni il cui unico punto debole è la copiosa perdita di sangue dal naso provocata dalla visione delle forme femminili.

Voto per il miglior cosplay? Penny Drake, comparsa anche in Sin City e Zombie Stripper!

 

PRIMA POSIZIONE – MIRANDA (MASS EFFECT)

Rinominato “My Ass Effect”, questo gioco è il paradiso per gli appassionati di Sci-Fi. I ragazzi di BioWare sono riusciti a infilare nel gioco di tutto e, dato che il sesso etero e gay era presente già in altri titoli, qui ci hanno messo pure quello intergalattico. Non traete però facili conclusioni; Mass Effect è un videogame profondo e ben strutturato, non ha sicuramente bisogno di questi mezzucci per far parlare di se …

Indipendentemente da ciò che si può pensare del gioco, se capolavoro di questa generazione o titolo più sopravvalutato della stessa, i culi digitali dei suoi protagonisti rimarranno nella storia:

Il tutto alla faccia dei detrattori di BioWare!

L’attenzione dei programmatori verso il fondoschiena digitale ha però sortito un ulteriore effetto positivo (non solo quindi quello sulle vendite del gioco); cosplayers di tutto il mondo hanno colto la sfida, nel tentativo di replicare la perfezione:

 

 

 

 

 


 

Auguri, Black Desert Online!

Black Desert Online ha da poco festeggiato il suo primo anno di vita Europeo ma già dal lontano 2014 è entrato a far parte dell’immaginario collettivo degli appassionati di MMORPG. Vuoi per la vastità del mondo di gioco, la cura al dettaglio profusa nella sua realizzazione, alcune idee azzeccate introdotte nelle meccaniche più classiche di questo genere, per svecchiarlo un po’. Vuoi anche per i costumi distruttibili. Tutte cose verissime e presenti in dosi massicce nel gioco, ma tutto ha una partenza. E quello che da sempre e da subito ha colpito di BDO è il suo incredibile editor dei personaggi (video con dettagli nel nostro articolo precedente)

Black Desert Online

Black Desert Online e i suoi personaggi ottimamente denud… caratterizzati!

 

Un editor con i controcazzi come quello proposto da Black Desert Online è stimolo per tutti quei modder che vogliono portare un po’ di freschezza al titolo originale. E come rinfrescarsi nelle calde giornate estive, se non togliendo qualche vestito di troppo? E quindi ecco arrivare la nuova NUDE MODE DI BDO!!!

 

Seguendo questo link troverete il lavoro del modder; si tratta ancora di un’opera acerba, ad ogni modo promettente. Navigando per il sito suggerito potrete comunque trovare altre interessanti modifiche, come quella poeticamente intitolata “Black Desert Nude Skins & 3D mods – Solid Vagina, Nipple

 

In occasione dell’E3 2017 Black Desert Online è stato annunciato anche per console, con esclusiva temporale per Xbox. Non si conoscono date d’uscita, orientamento al cross play, modalità esclusive o altri dettagli. L’unica cosa che si può sperare è che sia compatibile con eventuali MOD, in maniera un po’ più libera che Skyrim o Fallout.