Devil May Cry 5

Devil May Cry 5, nonostante il numerino nel titolo non suggerisca il piglio della nuova proprietà intellettuale, è stata una delle novità più fresche dell’E3. Nell’era ludica di Fortnite, dei Battle Royale e dei giochi clonati qualsiasi esponente di un genere di nicchia è sempre ben accetto; con l’assenza di Ninja Gaiden, Bayonetta o qualsivoglia Hack and Slash mai visto prima, DMC 5 ha tenuto banco fra gli appassionati.

 

Hahahaha immagine SUPERSIMPATICA sull’andamento del mercato! LOL

Dopo lo scivolone di DmC dei Ninja Theory (e meno male che ora fanno parte di Microsoft e le possono pubblicare in esclusiva su Xbox, cacate come quella) Devil May Cry 5 torna a seguire la retta via e proporre un seguito degno di tale nome, tamarro e stiloso al punto giusto:

Il gioco arriverà nella primavera del 2019 e comunque andrà sarà un successo; quello che realmente ci preme è che abbia una buona eco mediatica come successe con Devil May Cry 4, in occasione della sua presentazione per “Front Magazine” (tipo Playboy, ma più British. Meno Hefner, più superseriosi principini de stocazzo):

Pochi scatti, quelli effettuati alla modella Vikki Blows, comunque ancorati nella pervertita memoria collettiva dei videogiocatori di tutto il mondo, come pochi altri cosplay realizzati da veri professionisti hanno saputo fare. Ma quello che realmente importa, ora, è che siamo riusciti a legare un altro videogioco dell’E3 a delle tette, quindi anche oggi abbiamo fatto il nostro dovere.

 

 

 

 

 


 

Kingdom Hearts 3

Kingdom Hearts 3 è il secondo titolo trattato da Containerd con l’intento di dare una connotazione erotica all’E3 2018, iniziando a parlare della presenza di questo gioco alla fiera per poi arrivare a mostrare zinne sotto una qualsiasi delle forme che possono prendere.

A detta del suo creatore, questo capitolo sarà il conclusivo della serie; considerando i tempi di produzione (14 anni dal secondo al terzo) direi che si tratta di una scelta paracula, visto quante acquisizioni ha portato a termine Disney negli ultimi anni. A Nomura si sono seccati i coglioni al pensiero di dover studiare una trama coerente che potesse legare gli universi Disney, quindi ha ben pensato di chiudere prima che lo trovassero impiccato nella sua stanza per l’impossibilità di realizzare qualcosa di minimamente credibile.

Nell’idea di chiudere i giochi Nomura ha osato più del solito e durante le interviste fatte nel corso della fiera ha preparato i giocatori a rivelazioni shock; non è sceso in dettagli, ma persone a lui molto vicine sostengono che in Kingdom Hearts 3 verrà mostrato Topolino…. SENZA GUANTI!

Kingdom Hearts 3

Se su PS4 abbiamo avuto modo di godere di diverse collection per rimetterci in pari con la trama, così non è stato per i miseri utenti Xbox. Utile quindi in tal senso il megariassunto video previsto per ricostruire quanto accaduto in questo particolare universo di giochi, pubblicati ormai per qualsiasi formato conosciuto che manco Skyrim…

Due ore di video dove Nomura parlerà dei cazzi suoi, godibile a breve online o incluso nel gioco finito. Che peraltro uscirà in diverse edizioni limitate, fra qui una con i pupazzetti che troverete solo sullo store ufficiale Square Enix e che costerà un salasso. Per monetizzare ancora di più, nonostante il gioco di base già preveda una miriade di personaggi giocabili provenienti dalle saghe più disparate, DLC vari sono già previsti. Ma non un season pass, visto che sicuramente stanno già ragionando su “complete ultra mega edition” fisiche da pubblicare.

Articolo news terminato, dettagli esaminati male, ora possiamo andare oltre; se con Nier Automata abbiamo sfruttato il prolifico campo del cosplay, con Kingdom Hearts seguiremo il più complesso e frastagliato mondo dell’arte online, presentando l’artista Andrew Tarusov. Specializzato in Pin-Ups, a lui dobbiamo lavori rappresentativi delle principesse Disney in versione Sin City e Playboy

Andrew Tarusov – Disney’s Sin City

 

Andrew Tarusov – Playboy Disney Princesses

Andrew Tarusov – Princess and Villain Pin-up

 

 

 

 

 


 

NieR: Automata Become as the Gods Edition

NieR: Automata Become as the Gods Edition non è forse l’annuncio più eclatante arrivato fino ad ora dalle conferenze E3 2018, lo concedo. Con alle spalle le conferenze Microsoft, EA, Bethesda e la tamarrata messa in piedi da Devolver Digital, l’annuncio di un’edizione completa di NieR: Automata in uscita su Xbox One poteva anche passare inosservato.

Ovviamente Containerd deve mantenere un certo livello d’informazione ed è per questo motivo che i titoli trattati, le novità sviscerate, le anteprime proposte, i trailer mostrati…. porteranno inevitabilmente a parlare di tette e culi!!!

NieR: Automata Become as the Gods Edition

Dal punto di vista pratico, niente di nuovo sotto il sole (o sotto il gonnellino della protagonista); Microsoft svolge la sua conferenza come negli ultimi anni, dando tantissimo risalto alle esclusive temporali, senza accorgersi di perdere quelle realmente importanti. Infatti al lancio in pochi avrebbero scommesso su NieR, titolo ormai diventato culto e rimasto esclusivo fino ad oggi. I pochi utenti Xbox che hanno aspettato pazientemente e diligentemente, piuttosto che rottamare da Gamestop la loro console in cambio di qualcosa di più serio come una PS4, potrenno a breve godere di questo piccolo capolavoro, completo di tutti i DLC. Ma vediamo cosa rende questa edizione del gioco tanto “Gods” e capiamo se vale la pena aspettare il 26 di giugno per scaricarla dallo store digitale:

  • Gioco base
  • Il DLC 3C3C1D119440927
  • Grimoire Weiss Pod
  • Retro Red Pod Skin
  • Retro Grey Pod Skin
  • Cardboard Pod Skin
  • The Machine Lifeform Mask Accessory

 

Di Nier: Automata avevamo già parlato in passato, presentando qualche cosplay interessante, approfittiamo oggi della risonanza data all’argomento grazie all’E3 per mostrarvi qualcosa di altrettanto interessante:

Nier: Automata Cosplay by Valentina Kryp

NieR: Automata

VALENTINA KRYP ONLINE

Patreon Instagram Twitter – Facebook

 

 

E per goderne nell’intimità della tua cameretta puoi sempre acquistare NieR Replicant / NieR Gestalt Bring Arts: Kaine

 

 

 

 

 


 

Quando il Vapore fa intravvedere nudità

L’E3 2018 è iniziato da qualche settimana, anche se ufficialmente la prima conferenza sarà solo fra qualche ora. News, rumors, previews, leaks e tante altre simpaticissime attività dal nome anglofono (che gli Italiani di chiamare la roba col suo nome non son capaci) impazzano per la rete ed è quindi interessante vedere come l’unica vera notizia degna di nota di tutto il periodo arriva da una realtà esterna alla kermesse Losangelina (hahaha, Pippo Baudo fammi le Pippe Baude a due mani!!!):

Steam apre uno spiraglio ai giochi sporcellosi

In cerca di maialate su Steam

Da questo articolo, comparso sul Blog Steam qualche giorno fa, si evince l’intenzione di Valve di cambiare atteggiamento nella scelta dei contenuti che gli utenti possono o non possono creare ed acquistare, aprendo alla pubblicazione di qualsiasi tipologia di gioco. La scelta arriva dal recente dibattito scaturito in seguito alla censura da parte di Steam di alcuni titoli, fra cui anche l’apprezzatissimo HuniePop (solo perchè ce l’ho e l’ho finito!)

La discussione ha portato Valve a rivedere la sua politica e la decisione presa si riassume brevemente in questo estratto del post pubblicato:

So we ended up going back to one of the principles in the forefront of our minds when we started Steam, and more recently as we worked on Steam Direct to open up the Store to many more developers: Valve shouldn’t be the ones deciding this. If you’re a player, we shouldn’t be choosing for you what content you can or can’t buy. If you’re a developer, we shouldn’t be choosing what content you’re allowed to create. Those choices should be yours to make. Our role should be to provide systems and tools to support your efforts to make these choices for yourself, and to help you do it in a way that makes you feel comfortable

Non resta che aspettare e vedere come la scelta cambierà le nostre librerie di gioco, magari fino ad arrivare ad avere Yandere Simulator direttamente su Steam! Nel frattempo accontentiamoci di giochi Furry come Amorous!

 

 

 

 

 


 

Giugno si scrive con 3 E

Electronic Entertainment Expo

Mese particolare, quello di Giugno; chiudono le scuole e l’80% delle mammine ticinesi migra con i pargoli verso lidi vacanziferi. I frontalieri iniziano ad accusare il caldo che aumenta la loro poca voglia di fare e si diradano sempre di più, raggiungere il posto di lavoro diventa più semplice. Lugano e Locarno diventano piazze gremite di turiste discinte e disponibili.

Tutti elementi positivi e distintivi del mese di giugno, ma a renderlo il MESE PIU BELLO DI TUTTI I MESI DELL’ANNO è l’immancabile Electronic Entertainment Expo, gioia e croce degli appassionati di videogames di tutto il mondo. Che annata riserva il 2018? Sarà un Expo memorabile come quello del Giant Enemy Crab e Riiiidge Raceeeeeer, oppure ci toccherà un anno transitorio senza infamia e senza lode?

Sopratutto… chi vincerà, permettendoci di godere di ignorantate come questa?

Per poter godere appieno delle perle che ci riserveranno i frontman da conferenza e tutti i meme che ne scaturiranno, la prima cosa è sapere dove andare a guardare i singoli eventi. Per tutti i pezzenti che non si possono permettere il viaggio a Los Angeles, di seguito trovate i link per gli eventi in streaming:

Sabato 9 Giugno

  • Ore 20.00 Electronic Arts (via Twitch)

Domenica 10 Giugno

  • Ore 22.00 Microsoft (se avete buttato i soldi in questa console la potete vedere lì, se no via Twitch o su Xbox.com)

Lunedì 11 Giugno

Martedì 12 Giugno

  • Ore 00.00 PC Show (dal sito ufficiale)
  • Ore 03.00 Playstation (via Twitch)
  • Ore 18.00 Nintendo (non si sono ancora ammodernati, sempre sul loro sito potete vedere la finta conferenza)

E chissà quale gioco sarà il più atteso?…

A questo punto le domande che subito sorgono spontanee sono due: che cosa ci riserva l’E3 2018? Ma, sopratutto, che cazzo se ne fa Devolver Digital di una conferenza tutta sua? Distribuire Serious Sam e Hotline Miami ti porta ai livelli di Bethesda che può contare anni e anni di esperienza nella distribuzione di migliaia di titoli… uguali, tipo Skyrim anche su Nokia 3310.

Visto che li abbiamo appena citati, iniziamo da loro:

 

Ecco arrivare un nuovo Fallout, mezzo multiplayer mezzo single game; nei precedenti capitoli il Vault 76, posizionato a Washington, venne inaugurato nel 2076 e contava, una volta in uso, 500 abitanti destinati a ripopolare la terra dopo gli eventi catastrofici scaturiti dall’accordo politico fra 5 Stelle e Lega.

A parte questa bomba lanciata in anticipo, da parte di Bethesda ci si aspetta la spremitura del brand Doom, un annuncino forzato legato a The Elder Scroll giusto per tacitare gli appassionati delusi da Fallout. Il resto tutto a sorpresa.

Le altre conferenze sicuramente ci regaleranno grandi emozioni, come quell’anno dove tipo annunciarono ShenMue 3, salvo poi rimandarlo proprio in questi giorni al 2019 e renderlo sempre più vicino al vaporware… dicevo, grnaid emozioni, ma i titoli di impatto saranno Spider-Man, Bayonetta e…. Borderlands 3!!! Tutto per mia personalissima e non comprovabile opinione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Play-Asia.com - H_TOP_CAT_SALE

 

Auguri, Black Desert Online!

Black Desert Online ha da poco festeggiato il suo primo anno di vita Europeo ma già dal lontano 2014 è entrato a far parte dell’immaginario collettivo degli appassionati di MMORPG. Vuoi per la vastità del mondo di gioco, la cura al dettaglio profusa nella sua realizzazione, alcune idee azzeccate introdotte nelle meccaniche più classiche di questo genere, per svecchiarlo un po’. Vuoi anche per i costumi distruttibili. Tutte cose verissime e presenti in dosi massicce nel gioco, ma tutto ha una partenza. E quello che da sempre e da subito ha colpito di BDO è il suo incredibile editor dei personaggi (video con dettagli nel nostro articolo precedente)

Black Desert Online

Black Desert Online e i suoi personaggi ottimamente denud… caratterizzati!

 

Un editor con i controcazzi come quello proposto da Black Desert Online è stimolo per tutti quei modder che vogliono portare un po’ di freschezza al titolo originale. E come rinfrescarsi nelle calde giornate estive, se non togliendo qualche vestito di troppo? E quindi ecco arrivare la nuova NUDE MODE DI BDO!!!

 

Seguendo questo link troverete il lavoro del modder; si tratta ancora di un’opera acerba, ad ogni modo promettente. Navigando per il sito suggerito potrete comunque trovare altre interessanti modifiche, come quella poeticamente intitolata “Black Desert Nude Skins & 3D mods – Solid Vagina, Nipple

 

In occasione dell’E3 2017 Black Desert Online è stato annunciato anche per console, con esclusiva temporale per Xbox. Non si conoscono date d’uscita, orientamento al cross play, modalità esclusive o altri dettagli. L’unica cosa che si può sperare è che sia compatibile con eventuali MOD, in maniera un po’ più libera che Skyrim o Fallout.

 

 

 

 

 



 

Di Arcade FPS, per chi si ricorda il genere

 

Sono cambiati gli equilibri. Ormai lontani i tempi in cui il day one di lancio di una nuova console arrivava dopo mesi di preparazione spirituale ed economica e tu eri una figura mitologica più evoluta di quello che oggi chiamano tristemente “early adopter”, eri quello che la console l’aveva presa di “importazione parallela”, l’avevi fatta arrivare dal giappone. Ed oltre ad averci speso 6 mesi di stipendio ti saresti sobbarcato tutte le beghe da lì in avanti che giocatelo, per esempio, ShenMue in giapponese. O facevi così o ti toccava adeguarti ad un mercato europeo ancora acerbo e aspettare mesi per l’arrivo ufficiale, sempre che qualcuno si fosse degnato di importarla, la console specifica. Mica come oggi che PS4 è uscita prima da noi che in giappone.

Occidentali primi ad utilizzare i fantastici servizi PS4! Giappone puppaci la fava! Darckobra uno di noi!

E com’era la vita del precursore dei tempi? Dava le sue piccole gioie, dispensava dolorosissime inculate. Torniamo un attimo al Dreamcast, avendo appena accennato alla personale esperienza giapponese legata a ShenMue; una console che accompagnò il più grande passaggio generazionale, che introdusse idee e progetti ancora oggi vivi nei nostri sistemi casalinghi, che segnò contemporaneamente apice e declino di Sega. Per chi ha vissuto il periodo, la miglior console di sempre. Ma anche ‘sticazzi, se volete le emozioni di quei mesi leggetevi Mattia Ravanelli e provate a carpirne le sensazioni e il background, tutto il mio preambolo porterà a parlare di tette e culi, non è proprio il luogo questo per fare dell’amarcord.

Ah, quanti capolavori ci ha regalato il Dreamcast! Per non parlare dell’ingegnoso PAD e delle fiacche che i grilletti provocavano…

Dunque Dreamcast tanta roba, vanta una libreria di tutto rispetto, vengono pubblicati ancora oggi giochi da parte di produttori indipendenti. Ma al lancio? Nei primi mesi di vita non è che ci fosse tanto da gioire, con Sonic e Power Stone a reggere da soli la brama ludica di chi voleva spremere ogni BIT dalla sua nuova console. Una situazione che avrebbe spinto anche i più stoici a commettere errori di cui pentirsi a vita, tipo acquistare Godzilla o peggio, Blue Stinger. Import giapponesi. Col senno di poi soldi che se investiti nella tratta di prostitute rumene, avrebbero garantito un futuro roseo. Invece no, Godzilla e Blue Stinger.

Dopo essere caduto nel baratro più profondo della giocabilità brutta appare dunque come un miraggio l’arrivo di un’esclusiva dal titolo pomposo, di un porting “arcade perfect” legato ad uno dei marchi famosi di Sega. Neanche da dubitare sull’acquisto a scatola chiusa, fanculo le recensioni! Preordine immediato che lo vuoi a casa subito, il giorno stesso del lancio in giappone. Già ti tremano le mani e non vedi l’ora di sparare in testa alle orde di Zombie che ti si pareranno davanti!

Ma no fessacchiotti! Ovvio che non si parla di ZombieU… Su Dreamcast cacate di questo genere non sarebbero mai arrivate XD

THE HOUSE OF THE DEAD 2

Non farti abbindolare dal titolo in grassetto, questo articolo non fa parte della rinomata sezione Containerd dal titolo “effetto seppia“; siamo ancora nella prefazione, la recensione vera arriverà fra un attimo. Bello House of the Dead; gioco intrigante, discretamente realizzato, divertente. Sega ci ha abituato a cose del genere, in fondo era maestra nel realizzare cabinati mangiasoldi e di esperienza da Virtua Cop in avanti ne aveva guadagnata un po’. Non un titolo perfetto, sicuramente un’altra categoria rispetto alle cacate citate prima. MA! Allo sprovveduto te stesso del 1999 lasciava comunque quella spiacevole sensazione di emorroide esplosa. Forse perché pareva bello se paragonato a Godzilla ma a conti fatti era anche per i tempi un titolo mediocre. Tipo un 7 se credi nelle recensioni a voti, probabilmente un 95 sul numero di Consolemania di quei tempi. Magari perché per giocarlo per bene ti sei comprato il “BUNDURU” con la pistola. Più probabilmente perché 220.000 lire (di quando c’erano le milalire) per un’ora di gioco, erano un po’ troppine. Eppure puoi biasimare solo te stesso, che è dai tempi del Commodore 64 e di Operation Wolf che giochi con gli Arcade FPS. Ti sei comprato Sunset Riders convertito male per Snes. Hai speso dei bei soldi nei cabinati di Time Crisis e Virtua Cop. Sei pure a conoscenza del fatto che la vera killer application di 3DO e CD-i fu il porting fedele di Mad Dog McCree.

Come dicevo in apertura, sono cambiati gli equilibri. Il Giappone, in campo videoludico, sembra aver perso la rotta, complice anche la concorrenza mondiale (basta vedere cosa ti riesce a fare un manipolo di Polacchi, per dire). Le sale giochi, almeno da noi, sono ridotte ad oscuri ritrovi di vecchi che si vanno a giocare la pensione alle macchinette, in cerca del colpo facile che permetta di guadagnare abbastanza per assoldare un killer e fare fuori la moglie. I giochi indie spesso tengono banco e un nuovo mercato, quello dei giochi di merda per tablet e smartphone, ha cambiato alcune regole. Alcuni generi muoiono, altri nascono.

Se è vero che ho appena citato una serie di titoli che vanno dall’orrido al mediocre (tranne Sunset Riders, capolavoro), è comunque anche vero che sono esponenti di un genere che ci ha regalato alcuni momenti divertenti. Con tutti i sui limiti era comunque qualcosa su cui potevi contare per variare l’esperienza fra un picchiaduro, un RPG e… un altro picchiaduro. Erano titoli da sala che andavano bene per quell’ambiente e meno per quello casalingo, ma alle softco costava nulla fare delle conversioni. Abbiamo perso un genere e quanto di buono ci ha regalato, ma c’è ancora qualcuno che un po’ ci crede, che vuole scommettere in quella direzione e aggiungere elementi intriganti per attrarre i giocatori. Ed ora, la recensione…

 

Gal*Gun: Double Peace

 

Hahahahaha! La vedo la tua faccia, ora! Hai letto l’introduzione che, per quanto scritta malamente, potrebbe averti portato a pensare ad un approfondimento sulla situazione attuale del mercato, sul destino di alcuni generi videoludici, sul futuro visto da chi ti può citare le esperienze di quarant’anni da videogiocatore. E invece no! Tutto per parlare di un gioco di donnine mezze nude!

Gal*Gun: Double Peace è pieno esponente del genere Arcade FPS (o sparatutto su binari) senza l’enfasi del successo da sala giochi o un grande produttore alle spalle. Quindi punta tutto sugli elementi di forza distintivi. Tipo Giocabilità e Originalità, doti abilmente nascoste fra tette, culi e intimo femminile. La storia è una delle più banali, tipica dei Dating Sim giapponesi; impersonando il tipico studente giapponese verremo travolti dagli eventi durante gli esami di un angelo e un demone che, putacaso, si svolgono proprio all’interno della nostra scuola. Storia lunga fatta breve, improvvisamente tutte le ragazze dell’istituto tenteranno di abusare di noi e l’unico modo che avremo per avanzare nella nostra missione e trovare il vero amore passerà per l’elargizione di “euforia” a tutte le zoccolette che ci si pareranno davanti.

Arcade FPS

A piombarci addosso saranno diversi tipi di ragazze, attratte dalle nostre caratteristiche; per questo motivo ad inizio avventura dovremo prestare molta attenzione all’orientamento che decideremo di dare al protagonista della storia, a scelta fra “acculturato” e “assiduo lettore di Containerd” (con tutte le sfumature che si possono trovare nel centro). Per fermarle dovremo utilizzare il mirino a schermo per imbottirle di feromoni, sparando su di loro a casaccio, colpendole nei “punti deboli” oppure utilizzando mosse speciali ad alto potenziale di perversione.

Il gioco si comporta come i più classici di genere, indirizzando il nostro alter ego su una via prestabilita e lasciando a noi giocatori unicamente il compito di mirare e sparare. Con qualche piccola aggiunta. Utilizzando l’utile modalità zoom sarà infatti possibile vedere attraverso alcune infrastrutture, alla ricerca di collezionabili o altro. In realtà la cosa più importante di questa abilità è la possibilità di scandagliare le misure di tutte le ragazze, come di godere del loro intimo in trasparenza fra i vestiti indossati. Se non è qualità questa!

Di tanto in tanto ci verrà data la possibilità di scegliere quale strada prendere, come anche di chi innamorarci da un certo punto del gioco in avanti. Sebbene portare a termine la storia principale sia un’operazione alquanto veloce e semplice, grazie agli elementi appena descritti viene garantita un’altissima rigiocabilità.

Gal*Gun: Double Peace è insomma un buon Arcade FPS che ci regala dal primo secondo di gioco quello che promette; divertimento, perversione e svago. E giocarlo e rigiocarlo è divertente quanto portare a termine un “House of the Dead” qualsiasi, solo che piuttosto che puntare al massimo del punteggio qui si mira a godere di tutte le scene di intermezzo e le reazioni differenti che le studentesse avranno verso di noi. Concludendo, evviva il fan service quando serve a mantenere in vita un genere morente, facendolo in modo più che discreto. Ovviamente scrivo oggi di questo gioco solo perché è in offerta fino a fine mese su PS Store. Col senno di poi avrebbe meritato da prima tutte le mie sporcellose attenzioni.

 

 

 

 

 

 

ATTENZIONE! Esiste anche la limited edition con tanto di mutandine!

 

 

Agony, la nuova invasione polacca

Agony è stato annunciato in sordina prima dell’apertura dell’E3 2016 per poi piombare nel limbo, nonostante demo uscite verso la fine dell’anno scorso e qualche video rilasciato fino ad oggi. Nonostante questo già dalla presentazione si notavano le potenzialità di un gioco che farà molto parlare di se, a partire dal team di sviluppo; i polacchi di Madmind hanno alle loro spalle, fra gli altri, Witcher 3 e se già questa non è una garanzia di qualità…

Prima di scrivere due righe sul gioco date un’occhiata a questo video riassuntivo di quanto visto fino ad oggi su Agony:

Come anima dannata inviata a marcire all’inferno per via delle nostre colpe terrene (tipo perseverare nel scrivere articoli per un blog di questo tipo) ci troveremo a vagare per i diversi gironi, scoprendo con nostro stupore di avere più abilità di quelle che ricordavamo nella vita precedente; data la nuova consapevolezza ci illuderemo di poter fuggire dall’inferno e da qui partirà la nostra avventura fatta di possessioni, smembramenti, agonia, demoni nudi e sesso con succubi dalle forme generose. In uscita nel 2017 per PS4, Xbox One e PC promette di rinverdire i fasti di quel capolavoro che fu Dante’s Inferno (che condivide con Agony giusto l’argomento, anche se sono fermamente convinto che fu un giocone della Madonna della passata generazione.), tutto in salsa Unreal4 che male non fa.

Agony

2017 anno di bruciare all’inferno!

HEI MA… abbiamo appena nominato succubi e Witcher 3 nello stesso articolo? Quasi come se, per tutta casualità, fossero disponibili foto di cosplayer mezze nude che ricalcano l’argomento?

Elena Samko la cosplayer, la trovate su DeviantArt, Facebook, Instagram e chissà su quanti altri social. E sempre in tema di cosplay di Witcher 3, guardate in coda alla fantastica recensione di Skyrim di qualche mese fa.

E se vi gira qui potete dare un’occhiada ad una degna figure in tema succubi: Cover Gal Designed by Mogudan – Sailor Succubus Sapphire

 

 

 

 

 

 


 

Retrorompicoglioni United!

Il retrorompicoglioni, che bel personaggino! Dai sì quello che si stava meglio quando si stava peggio, che i pixel sono anni luce avanti ai poligoni, che le textures slavate avevano più fascino di quelle fredde e impersonali in HD, che il bianco e nero nelle console portatili non si può paragonare alle sensazioni vuote che ti da una Switch. Lo stesso che ti parla dell’arte e della poesia che si respirano dai videogiochi vintage e poi te lo trovi a rigiocarsi Altered Beast che più dell’omosessualità non trasuda!

Che piaccia o meno ai giocatori moderni e più sgamati noi retrorompicoglioni (e sì, nel gruppo mi ci metto anch’io! Viva quella frociata furry coi palestrati che si trasformano!) ormai siamo una nutrita schiera e occupiamo un intero settore di mercato, ottenendo sempre più attenzione da produttori e software house. Se negli ultimi anni abbiamo vissuto degnamente il nostro status e magari goduto di piccole perle di nicchia come il Neo Geo X Gold Limited Edition oppure ci siamo reinventati smanettoni fai da te grazie a Raspberry Pi, lo abbiamo fatto lontano dai riflettori e dall’interesse della grande massa.

Retrorompicoglioni

Tutti a parlare di Zootropolis, ma il feticismo furry è nato con Altered Beast!

E a dirla tutta nemmeno Atari con la sua serie di console Flashback è riuscita a fare gran scalpore, giusto per citare qualcuno che ha fatto prima, ma male, quello che hanno fatto gli Dei del “It Prints Money”

Retrorompicoglioni

Atari, Atari…. ormai non servono più questi mezzucci per spingere un marchio!!!

Per uno scossone serio ad un mercato iperattivo ma troppo frammentato ci è voluta Nintendo e tutta la sua abilità nel marketing e nel placement; così ecco arrivare a Novembre 2016 il regalo di Natale perfetto per TUTTI! Nintendo Classic Mini è realtà e registra un tutto esaurito da record, come lo sono i suoi numeri di vendita ad oggi (per il tipo di prodotto). Si apre un mondo, ogni protagonista del mercato videoludico degli ultimi anni tenta di monetizzare al meglio sfruttando i retrorompicoglioni e l’entusiasmo che hanno mostrato per un progetto così semplice. Così arriviamo ai giorni nostri e a qualche bel prodottino che ultimamente fa parlare di se…

 

NINTENDO CLASSIC MINI SNES

Periodo caldo per Nintendo; dopo aver sbancato l’E3 2017 ecco arrivare l’annuncio di una nuova console in produzione. Hei, un momento, non è una nuova console! Si tratta di una nuova vecchia console, un Super Nintendo Mini pronto a bissare il successo del NES Mini appena nominato. Quindi in settimana arriva l’annuncio e tutti i siti di news ne newsano, poi aprono i preordini su Amazon, poi i preordini su Amazon chiudono per esaurimento scorte, poi le scorte tornano, poi finiscono di nuovo. Il 29 Settembre esce questa piccola perla ed è già da oggi introvabile, 21 giochi, due pad, cavo HDMI per compatibilità con l’HD e in pochi godranno di tutto questo ben di Dio. Non resta che sperare di aver più culo nell’acquisto del N64 Mini o del Gamecube Mini.

21 giochi e non c’è Parodius con le donnine? Hahaha scaffale!

 

SEGA MEGADRIVE MINI

Sega sceglie una strategia diversa da Nintendo e si limita ad assegnare le sue licenze a produttori Hardware esterni, come fatto in passato. Così, nel marasma di cloni del Megadrive già esistenti, arriva l’ennesima miniconsole, questa volta davvero interessante, almeno sulla carta. Ben 85 giochi precaricati su una console con slot per la lettura delle cartucce originali, due pad inclusi, HDMI e tutti i cazzi. Ora servirebbe solo un valido slogan pubblicitario e la console si venderebbe da sola…

Ma come mai Sega lascia in mano a terze parti questa miniera d’oro, piuttosto che sfruttare il momento?

SEGA FOREVER

Presto detto! Ecco l’idea geniale di Sega; free to play su tutta la loro libreria! Con Sega Forever si potranno giocare su Android o iOS i titoli più importanti prodotti dalla casa di Sonic e per giunta gratis! Poi devi pagare un obolo se vuoi i salvataggi, se vuoi saltare le pubblicità o altre cazzatelle simili, ma son dettagli… Un po’ meno “dettagli” i problemi tecnici dietro l’emulazione dei titoli più altri incidenti di percorso più o meno importanti. In più “Sega Forever” è … niente! Da come viene presentato il progetto si potrebbe pensare ad una App contenitore tramite la quale ottenere i titoli ed avere una collezione ordinata e sotto controllo. Invece ogni nuovo titolo va scaricato singolarmente, intasandovi il device di retro spazzatura Sega.

ATARIBOX

Cosa sia nessuno lo sa, conosciamo solo il teaser mostrato all’E3 di quest’anno. Tanto è bastato per ricominciare a parlare di Atari e del suo ritorno nel mondo delle console. E non per il lancio a settembre dell’Atari Flashback 8 Gold. Che sia una console espandibile stile mini PC, un antagonista diretto di Sony e Microsoft, qualcosa di completamente nuovo… qualsiasi cosa sia speriamo non si siano dimenticati come si producono i Pad ergonomici e comodi da utilizzare, tipo quello della loro ultima console.

 

 

 

 

 

 

 

Se poi volete fare i veri retrorompicoglioni, compratevi un Retron5 e vivete felici

 

Viral Gone Wrong! Pikotaro meet industria dei videogiochi.

Ricordate Pikotaro? Probabilmente a forza l’avete scaricato dal vostro ippocampo per far spazio a meme più aggiornati, che brutta cosa sarebbe riascoltarlo ora ed averlo in testa per tutto il prossimo mese…

 

In occasione dell’uscita del prossimo “Professor Layton” (Layton’s Mystery Journey), previsto per smartphone, i produttori hanno ben pensato di sfruttare la notorietà virale di Pikotaro per pubblicizzare il gioco. Lo scopo della simpatica pensata era di fornire agli spettatori un rebus da risolvere, legando così video, prodotto, divertimento, PROFIT! Tutti felici… ma sarà così?

Come potete vedere il video è uscito una discreta merda e il numero di dislike sulla pagina ufficiale sta a testimoniarlo. “Layton’s Mystery Journey: Katrielle and the Millionaire’s Conspiracy” uscirà il 20 Luglio su iOS e Android, questo inverno per 3DS. Così potete iniziare a risparmiare e comprare qualcosa di diverso quando uscirà, a sfregio per questa pubblicità brutta.

 

 

 

 

 

 

 

Tutta la roba del Professor Layton in vendita, manco fosse unìasta giudiziaria!

Pikotaro